Per me qualcosa si è mosso se non fosse stato per le e-mail sicuramente nessun incontro sarebbe stato fatto, io non la vedo così nera come molti di voi affermano.
Oggi nuovo articolo tra il resto su l'Adige che vi riporto.
Meneghelli spiega la volontàa di governare un´importante risorsa attraverso un progetto che vede il Garda come modello
«La mountain bike valorizza l´entroterra e copre 10 mesi»
Gli appassionati di mountain bike, in continua crescita, sono una risorsa sempre più importante per il turismo del Garda trentino. Difficile quantificare la loro presenza, in quanto rappresentano una sorta di esercito trasversale. Di certo c´è che - come dice il presidente di InGarda, Enio Meneghelli - «contribuiscono in modo determinante alla valorizzazione turistica dell´entroterra, "scaricano" la pressione a volte anche eccessiva sulla fascia rivierasca e, soprattutto, sono presenti 10 mesi all´anno, destagionalizzando la nostra offerta».
Un patrimonio da curare e sul quale investire. Direzione in cui ci si sta muovendo da tempo, in stretta sinergia con i comuni e la Sat. Obiettivo: «governare» il fenomeno, rafforzando l´immagine del Garda come vero paradiso della mtb. «Venticinque anni fa - racconta Meneghelli - il boom del surf lo subimmo, ci trovò impreparati. Oggi ci poniamo invece come punto di riferimento per tutto il Trentino, che guarda proprio al Garda per il "prodotto mtb"». Di quanto fatto e dei progetti che si intendono avviare, InGarda (con i comuni e la Sat) ha già avuto modo di parlare l´altro giorno nell´incontro con l´assessore provinciale Mellarini. «Abbiamo una mappatura dei sentieri della zona, con le caratteristiche di ognuno: materiale importante per la promozione di una risorsa strategica. E questo ci consente fin da ora di individuare anche una pista per il downhill, la discesa estrema su due
ruote, che si sta sviluppando pure qui».
Non dice nulla di più di ieri ma comunque qualcosa si muove e sembra prorpio che almeno sul Garda le mtb non le vogliono perdere...soldi sono soldi