Riflettevo esistenzialmente sul tema:
le bici - nel passato remoto - dopo tanta "esperienza/sperimentazione" adottarono le
ruote grosse (700cc / 29") come proprio standard e principalmente venivano usate per cavalcare gli sterrati delle città quando ancora l'asfalto non era comparso sulla superficie terrestre.
Poi - dopo un cinquantennio di innovazioni tecnologiche - un gruppo di pazzi californiani (Gary Fisher, Joe Breeze, Mike Sinyard, Tom Ritchey etc etc) "inventa" un nuovo modo per rompersi il collo: andare a tutta in discesa...
Sperimenta che ti sperimenta capiscono che le gomme larghe aiutano, i manubri larghi favoriscono il controllo e
freni funzionanti possono essere un valore aggiunto.
Cominciano a costruire veicoli appositi e scelgono come standard ruote da 26"
Io mi chiedo - in questo mondo in cui non puoi riconoscere la verità dalla finzione, il marketing dalla funzionalità - cosa indusse questo manipolo di sconsiderati ad utilizzare le ruote da 26" quando avevano a portata di mano alla loro epoca le ruotone da 29"?