Visto dal mio negoziante di fiducia, e letto con a fianco quella originale USA, che dire, credo di avere una comprensione più che buona dell'idioma americano, ma mi sembra che la traduzione sia alquanto dozzinale, probabilmente col prossimo numero migliorerà, ma per adesso...
Per i contenuti, a parte i test, IMHO visti con ottica prettamente USA e distanti dal punto di vista di un italiano, e una rubrica di consigli tecnici sulla forcella, in saccoccia rimane ben poco.
PS
Per la carta meglio l'edizione italiana, per la copertina la resa dei colori è superiore in quella USA.
Ciao
La resa dei colori nella copertina era un caso speciale, dato il soggetto. Ma comunque si entra nel campo dei gusti. S'è voluto fare qualcosa di diverso ed è stato in buonissima parte apprezzato, anche dagli americani, ma per carità, su questo non discuto. Grazie per aver notato invece una carta che costa il 15 % in più e che da una resa straordinariamente superiore nel corpo giornale. Mi dispiace invece per la traduzione, perché chiaramente non è possibile soddisfare tutti anche in questo senso, basta vedere un DVD in lingua originale e con i sottotitoli in italiano... un po' di differenza c'è e ci sarà sempre, e questo da bilingue esperto lo sai sicuramente. La traduzione infatti può anche avere qualche errore, visto che se ne fanno pure nella propria lingua, ma è tutt'altro che dozzinale, come verificato da addetti ai lavori e molte altre persone qualificate già intervenute, giornalisti della concorrenza compresi (sì, siamo amici lo stesso
), ed anzi, fungendo anche come ulteriore controllo, addirittura sistema qualche piccolo errore che sempre sfugge nella versione USA, visto che non è solo tale (cioè una traduzione) ma anche un controllo tecnico. Se invece uno si prendesse la briga di confrontare completamente i due magazine (USA/ITA), scoprirebbe anche che pure i contenuti degli articoli scritti negli USA da non super-professionisti (qualcuno ce n'è sempre, perché intervengono anche enti locali, ecc.), e quindi un po' incasinati, qui invece sono stati messi in ordine per benino, altroché... un bel po' di lavoro francamente. In sostanza, è meglio come è scritto l'italiano in Italia che l'inglese in America, credimi, e lì fa mezzo milione di copie ed è al primo posto sul mercato. Per i punti di vista, non generalizzare per piacere, non tutti gli italiani la pensano come te ed idem per gli americani, nonostante vi siano senz'altro innegabili differenze culturali... ma non c'è più tutta la distanza di una volta... è come quando loro ci vedono come "pizza e mandolino"... non ti da fastidio? Basta con queste divisioni... siamo molto ma molto più vicini di quel che credi. Basta con gli stereotipi, ti prego. La rivista ha quindi una sua ben precisa collocazione, che alla fine la fa essere oggettivamente la più universale sul mercato. Ma in ogni caso e come priorità principale, si concentra sul trasmettere i reali valori di quello che c'è sul mercato, e lo fa con un impegno, una trasparenza ed una professionalità che ben traspaiono. Ma bisogna saperle vedere per poterle apprezzare.Grazie, ciao
