ti faccio notare che esistono delle regole che tutti sono tenuti a rispettare quindi un ciclista non intralcia il traffico avendo tutti i diritti di percorre le strade quanto le auto, se l'auto non può passare essendo la corsia occupata rallenta e attende, gli automobilisti non hanno alcun diritto di strombazzare o peggio sbatterti a terra un ciclista perchè intralcia.
Il ciclista da solo no. Ma lo sciame di ciclisti che occupano lo spazio di DUE camion e che non riesci a separare nemmeno con la tortura (perché ti si infilano pure sotto lo specchietto) il traffico lo intralciano eccome. Perché per quanto "pro" uno possa essere, più di 30-35 km/h di media non fa.
La verità è che bici e auto sono tra loro poco compatibili. Avrebbero bisogno di infrastrutture il più separate possibili, ma anche bici e pedoni sono tra loro poco compatibili, e quindi la classica ciclopedonale al risparmio (che il "pro" comunque snobba, a volte ampiamente aragione a volte per partito preso) non risolve la questione.
Ed è il motivo per cui giro in MTB, io sulle strade trafficate voglio starci solo per lo stretto necessario e pure quello è già troppo
Allo stesso modo, su una salita stretta (che so, il Gavia) la convivenza è parimenti difficile. Il ciclista va su a una velocità che un'auto non riesce a mantenere, è semplicemente troppo bassa. E lo spazio è poco. Per contro in discesa un ciclista è più veloce (io do loro strada se la situazione lo permette), ma spesso scende con un po' troppa fede in qualche divinità. L'anno scorso sono stato mandato a quel paese perché...ero dietro una curva. Che il tizio ha tagliato a 40 all'ora.
Gli imbecilli non mancano, però io vedo anche gente che nei limiti rispetta. Però bisogna venirsi incontro (quanto mi manda in bestia, ad esempio, quando ti accodi pazientemente al ciclista in attesa di uno slargo e quello smette di pedalare...un classico di quelli "occasionali"), perché la soluzione ottimale per uno dei soggetti è quella non ottimale per l'altro.
Quanto ai limiti di velocità, visto che sono stati tirati in ballo, in Italia abbiamo un problema: il CdS stabilisce di limiti di massima sensati (130/110/90/50), poi arriva qualsiasi ente locale o gestore dell'infrastruttura che da spazio libero alla fantasia, con limiti che nessuno rispetta (nemmeno quelli che dovrebbero farli rispettare, provare per credere), ma che servono da un lato a fare cassa quando necessario (infatti quasi sempre se l'autovelox lo piazza la Stradale lo tara a un limite sensato, che non è necessariamente quello in vigore), e dall'altro a pararsi il prezioso deretano in caso di incidente.