Eccoci quà... sono riuscito a terminare il poema. Grazie alla compagnia dell'amico Master e di qualche altro suo compagno di squadra domenica ho tracciato le varianti del percorso rispetto all'anno scorso. Partendo dalla vecchia descrizione, l'ho modificate per integrare le variazioni. Alla fine allego il nuovo profilo altimetrico.
La partenza si trova nei pressi de campo sportivo di Morgongiori.
Si inizia subito con una salita con fondo asfaltato/cementato pittosto regolare (anche se con diverse curve e qualche tornante stretto) di circa 3 km che porta fino alla zona dell'arrivo. Ha una pendenza media del 6.18% con punte del 17% ed un'ascesa accumulata di 192 mt. Impegnativa soprattutto perchè si affronta a freddo.
A questo punto si devia a destra passando dentro il bosco nella zona dell'arrivo. Niente di particolare, leggera salita con fondo regolare fino a ritrovare l'asfalto, dove si piega a sinistra verso la Comunità. Da qui si comincia a scendere prima in un double track fino al cancello della Comunità con fondo un po' irregolare ma pendenza relativamente agevole (230 mt con pendenza media del 5% e massima del 14%).
Ora si svolta a sinistra ripiegando di nuovo verso la zona dell'arrivo (che verrà solo sfiorata) attraverso una sterrata discretamente veloce, prima in leggera discesa al 2% per circa 1 km, poi in leggera salita al 3.5% con strappi da 13% per circa 400 mt. Qui la prima differenza rispetto all'anno scorso: invece che proseguire in asfalto per altri 600 mt fino ad imboccare il primo single dello scorso anno, si prosegue dritti lasciando l'asfalto ed andando a prendere direttamente il double track che veniva preso solo in un secondo tempo. Qui si dividono anchele strade di agonisti ed escursionisti: questi ultimi proseguono a salire verso Nord prioma via asfalto e poi via sterrata.
Gli agonisti proseguono per 3 Km per il double track già citato che inizialmente presenta un fondo discreto per poi passare ad un fondo parecchio impegnativo (vista la velocità che si può raggiungere: io ho superato abbondantemente i 40 senza nemmeno tirare) con parecchie pietre che faranno "divertire" chi non ha ancora deciso di passare ai tubeless (pendenza media -4.6%. Da notare che invece di svoltare a destra dopo circa 1.7 km (come previsto l'anno scorso) quest'anno si prosegue a scendere verso sud fino ad incrociare la sterrata che l'anno scorso si attraversava appena finito il tratto di breve discesa tecnica con i lastroni di roccia. Gli ultimi 200 mt prima di arrivare alla sterrata sono caratterizzati da una bella pendenza (18%) con fondo abbastanza sdrucciolevole che sarebbe opportuno affrontare con molta attenzione se montate pneumatici molto scorrevoli ma con poco grip. A questo punto si deve risalire lungo la sterrata fino al punto dove lo scorso anno si attraversava la sterrata, riprendendo appunto il vecchio percorso (1.2 km di salita su sterratone con 4.4% di pendenza media e punte del 7%).
Si svolta ora a sinistra e si percorre un'altra sterrata (riprendendo di nuovo il vecchio percorso), caratterizzata da un fondo abbastanza sconnesso (con parecchie buche e rocce affioranti, anche se non ci sono pietre smosse come nel precedente), pendenza media del 3% a scendere, ma con un tratto di 200 mt piuttosto tecnico, con dei bei gradoni di roccia e pendenze fino al 18-20%.
A questo punto la discesa diventa più regolare e scorrevole (intervallata da due piccoli tratti in salita: niente di che) fino al km 20, dove si lascia la sterrata per buttarsi giù per un tratto particolarmente impegnativo con tratti che superano il 21%, su un fondo pieno di canaloni e gradoni di roccia.
Si "atterra" praticamente sul punto più basso di tutto il percorso, a quota 113. Da qui si inizia a salire prima gradualmente per la sterrata che porta alla cava di perlite (2 km con media del 5% e punte del 13%) fino ad infilarsi nella gola che ci porterà quasi fino in cima.
Si tratta di una bellissima sterrata tutta in sottobosco lunga 5.2 km e piuttosto impegnativa perchè presenta una pendenza media del 7.1%, ma con strappi che arrivano anche al 20% ed oltre, anche se mai bruschi.
Si arriva a quota 570 poco prima del 27° km ad un incrocio dove si svolta a sinistra. Dopo un brevissimo e veloce tratto in discesa si lascia di nuovo il vecchio tracciato (eliminato il tratto in salita più duro: quel single track di 300 mt con 18% di pendenza media e strappi del 27%, con fondo disseminato di ciotoli e brecciolino, praticamente impossibile da fare in sella e che rappresentava per molti l'anticamera dei crampi). Stavolta si prosegue dritti lungo un divertente double track prima in leggera salita (200 mt al 5%) e poi in discesa con diversi stretti tornanti con una media dell'8% ma punte anche oltre il 20% e con fondo abbastanza sdrucciolevole. A questo punto però finisce il divertimento e si riprende a salire, stavolta in modo anche più serio, su sterrata per 2.1 km con pendenza media oltre l'8% e punte vicino al 14% recuperando 160 mt di dislivello (da quota 439 a 608). Qui ci si raccorda di nuovo al vecchio percorso, esattamente all'uscita del vecchio single spacca-gambe eliminato, ma lo si abbandona nuovamente dopo poche centinaia di mt di discesa perchè stavolta non si entra nella vecchia cava (che tante vittime ha mietuto gli scorsi anni) proseguendo invece dritti a prendere al contrario il primo single dello scorso anno (tra l'altro qui si raccorda il percorso breve, uguale a quelo lungo fino all'arrivo. Il single però non verrà percorso integralmente, ma solo per circa 1 km, per svoltare poi a sinistra e percorrere un nuovo divertentissimo tratto in leggera salita ma con fondo tecnico ed impegnativo (860 mt con il 6% di pendenza media e punte del 9%) caratterizzato da diversi gradini di roccia che faranno divertire gli amanti del genere: una vera sfida non mettere il piede a terra! Tra l'altro la parte finale attraversa dritto per dritto una bellissima distesa di felci (peccato non tutte freschissime per la verità... in primavera sarebbe stato uno spettacolo) per poi raccordarsi di nuovo al vecchio percorso... purtroppo alla base della salita lungo la rete che porta all'asfalto per le antenne: altra via crucis di crampati! (quasi 500 mt di dura salita con pendenze medie intorno al 12% e punte di quasi il 17%). Arrivati all'asfalto si punta a sinistra verso lo scollinemento di quota 800, che viene raggiunto dopo 1 km e mezzo ad una pendenza media più accettabile (6% con punte del 15%), ma con fondo asfaltato.
Raggiunta la massima quota si procede con un breve tratto di 500 mt di discesa al 5% e poi si svolta a sinistra seguendo quasi tutto il percorso del parco eolico. Si tratta di 3.1 km, caratterizzati da una leggera discesa intervallata da 2 strappi in salita piùttosto impegativi che superano anche il 21% caratterizzati da un fondo non proprio agevole (tra l'altro particolarmente ostici perchè posizionati dietro 2 curve a destra: ci si arriva con il padellone e ci si pianta regolarmente... siete avvertiti!), superati i quali si riscende fino ad una svolta a sinistra che punta verso sud attraversando la pineta. Praticamente dal km 37.2 (quota 755) si scende fino all'arrivo (quota 597) per 5.5 km, con una pendenza abbastanza regolare, fondo discreto anche se, caratterizzato da uno stato di polvere finissima tipo talco che si solleva in grandi quantità al passaggio di una sola bici.... figuriamoci in gruppo!!!). La regolarità della discesa è interrotta prima da una piccola discesa molto pendente (oltre 30%) ma con fondo discreto e quindi non particolarmente impegnativa, e poi da un tratto in salita nel sottobosco con uno strappetto del 18% che, trovandosi al 39° km, dà parecchio fastidio (altro punto dove i crampi sono dietro l'angolo). Superato quest'ultimo ci si addentra nell'ultimo tratto di sottobosco che porta fino al traguardo, prima in leggera discesa, poi in leggera salita.
Il mio personalissimo giudizio è assolutamente positivo: è vero che il percorso è stato allungato di oltre 2 km e 1/2, ma è stato un po' "addolcito" per quanto riguarda le pendenze (ora si fila senza rischiare di schiattare negli strappi durissimi finali). Attenzione però che i dati parlano chiaro: quasi 43 km (contro i 40.5 precendenti) e 1.313 mt di guadagno in salita (contro i 1.205 mt precedenti). Si tratta di differeze importanti che rendono la gara ancora più impegnativa (come se già non lo fosse). Inoltre la discesa principale (quella che porta a quota 113) è ancora più spezzettata da continui strappi in salita che vi faranno arrivare giù tutt'altro che riposati, e li vi aspettano 15 km di salita intervallati a circa metà strada da meno di 2 km di discesa tutt'altro che rilassante... Più che mai si tratta di una gara dove la gestione delle energie sarà fondamentale.
La partenza si trova nei pressi de campo sportivo di Morgongiori.
Si inizia subito con una salita con fondo asfaltato/cementato pittosto regolare (anche se con diverse curve e qualche tornante stretto) di circa 3 km che porta fino alla zona dell'arrivo. Ha una pendenza media del 6.18% con punte del 17% ed un'ascesa accumulata di 192 mt. Impegnativa soprattutto perchè si affronta a freddo.
A questo punto si devia a destra passando dentro il bosco nella zona dell'arrivo. Niente di particolare, leggera salita con fondo regolare fino a ritrovare l'asfalto, dove si piega a sinistra verso la Comunità. Da qui si comincia a scendere prima in un double track fino al cancello della Comunità con fondo un po' irregolare ma pendenza relativamente agevole (230 mt con pendenza media del 5% e massima del 14%).
Ora si svolta a sinistra ripiegando di nuovo verso la zona dell'arrivo (che verrà solo sfiorata) attraverso una sterrata discretamente veloce, prima in leggera discesa al 2% per circa 1 km, poi in leggera salita al 3.5% con strappi da 13% per circa 400 mt. Qui la prima differenza rispetto all'anno scorso: invece che proseguire in asfalto per altri 600 mt fino ad imboccare il primo single dello scorso anno, si prosegue dritti lasciando l'asfalto ed andando a prendere direttamente il double track che veniva preso solo in un secondo tempo. Qui si dividono anchele strade di agonisti ed escursionisti: questi ultimi proseguono a salire verso Nord prioma via asfalto e poi via sterrata.
Gli agonisti proseguono per 3 Km per il double track già citato che inizialmente presenta un fondo discreto per poi passare ad un fondo parecchio impegnativo (vista la velocità che si può raggiungere: io ho superato abbondantemente i 40 senza nemmeno tirare) con parecchie pietre che faranno "divertire" chi non ha ancora deciso di passare ai tubeless (pendenza media -4.6%. Da notare che invece di svoltare a destra dopo circa 1.7 km (come previsto l'anno scorso) quest'anno si prosegue a scendere verso sud fino ad incrociare la sterrata che l'anno scorso si attraversava appena finito il tratto di breve discesa tecnica con i lastroni di roccia. Gli ultimi 200 mt prima di arrivare alla sterrata sono caratterizzati da una bella pendenza (18%) con fondo abbastanza sdrucciolevole che sarebbe opportuno affrontare con molta attenzione se montate pneumatici molto scorrevoli ma con poco grip. A questo punto si deve risalire lungo la sterrata fino al punto dove lo scorso anno si attraversava la sterrata, riprendendo appunto il vecchio percorso (1.2 km di salita su sterratone con 4.4% di pendenza media e punte del 7%).
Si svolta ora a sinistra e si percorre un'altra sterrata (riprendendo di nuovo il vecchio percorso), caratterizzata da un fondo abbastanza sconnesso (con parecchie buche e rocce affioranti, anche se non ci sono pietre smosse come nel precedente), pendenza media del 3% a scendere, ma con un tratto di 200 mt piuttosto tecnico, con dei bei gradoni di roccia e pendenze fino al 18-20%.
A questo punto la discesa diventa più regolare e scorrevole (intervallata da due piccoli tratti in salita: niente di che) fino al km 20, dove si lascia la sterrata per buttarsi giù per un tratto particolarmente impegnativo con tratti che superano il 21%, su un fondo pieno di canaloni e gradoni di roccia.
Si "atterra" praticamente sul punto più basso di tutto il percorso, a quota 113. Da qui si inizia a salire prima gradualmente per la sterrata che porta alla cava di perlite (2 km con media del 5% e punte del 13%) fino ad infilarsi nella gola che ci porterà quasi fino in cima.
Si tratta di una bellissima sterrata tutta in sottobosco lunga 5.2 km e piuttosto impegnativa perchè presenta una pendenza media del 7.1%, ma con strappi che arrivano anche al 20% ed oltre, anche se mai bruschi.
Si arriva a quota 570 poco prima del 27° km ad un incrocio dove si svolta a sinistra. Dopo un brevissimo e veloce tratto in discesa si lascia di nuovo il vecchio tracciato (eliminato il tratto in salita più duro: quel single track di 300 mt con 18% di pendenza media e strappi del 27%, con fondo disseminato di ciotoli e brecciolino, praticamente impossibile da fare in sella e che rappresentava per molti l'anticamera dei crampi). Stavolta si prosegue dritti lungo un divertente double track prima in leggera salita (200 mt al 5%) e poi in discesa con diversi stretti tornanti con una media dell'8% ma punte anche oltre il 20% e con fondo abbastanza sdrucciolevole. A questo punto però finisce il divertimento e si riprende a salire, stavolta in modo anche più serio, su sterrata per 2.1 km con pendenza media oltre l'8% e punte vicino al 14% recuperando 160 mt di dislivello (da quota 439 a 608). Qui ci si raccorda di nuovo al vecchio percorso, esattamente all'uscita del vecchio single spacca-gambe eliminato, ma lo si abbandona nuovamente dopo poche centinaia di mt di discesa perchè stavolta non si entra nella vecchia cava (che tante vittime ha mietuto gli scorsi anni) proseguendo invece dritti a prendere al contrario il primo single dello scorso anno (tra l'altro qui si raccorda il percorso breve, uguale a quelo lungo fino all'arrivo. Il single però non verrà percorso integralmente, ma solo per circa 1 km, per svoltare poi a sinistra e percorrere un nuovo divertentissimo tratto in leggera salita ma con fondo tecnico ed impegnativo (860 mt con il 6% di pendenza media e punte del 9%) caratterizzato da diversi gradini di roccia che faranno divertire gli amanti del genere: una vera sfida non mettere il piede a terra! Tra l'altro la parte finale attraversa dritto per dritto una bellissima distesa di felci (peccato non tutte freschissime per la verità... in primavera sarebbe stato uno spettacolo) per poi raccordarsi di nuovo al vecchio percorso... purtroppo alla base della salita lungo la rete che porta all'asfalto per le antenne: altra via crucis di crampati! (quasi 500 mt di dura salita con pendenze medie intorno al 12% e punte di quasi il 17%). Arrivati all'asfalto si punta a sinistra verso lo scollinemento di quota 800, che viene raggiunto dopo 1 km e mezzo ad una pendenza media più accettabile (6% con punte del 15%), ma con fondo asfaltato.
Raggiunta la massima quota si procede con un breve tratto di 500 mt di discesa al 5% e poi si svolta a sinistra seguendo quasi tutto il percorso del parco eolico. Si tratta di 3.1 km, caratterizzati da una leggera discesa intervallata da 2 strappi in salita piùttosto impegativi che superano anche il 21% caratterizzati da un fondo non proprio agevole (tra l'altro particolarmente ostici perchè posizionati dietro 2 curve a destra: ci si arriva con il padellone e ci si pianta regolarmente... siete avvertiti!), superati i quali si riscende fino ad una svolta a sinistra che punta verso sud attraversando la pineta. Praticamente dal km 37.2 (quota 755) si scende fino all'arrivo (quota 597) per 5.5 km, con una pendenza abbastanza regolare, fondo discreto anche se, caratterizzato da uno stato di polvere finissima tipo talco che si solleva in grandi quantità al passaggio di una sola bici.... figuriamoci in gruppo!!!). La regolarità della discesa è interrotta prima da una piccola discesa molto pendente (oltre 30%) ma con fondo discreto e quindi non particolarmente impegnativa, e poi da un tratto in salita nel sottobosco con uno strappetto del 18% che, trovandosi al 39° km, dà parecchio fastidio (altro punto dove i crampi sono dietro l'angolo). Superato quest'ultimo ci si addentra nell'ultimo tratto di sottobosco che porta fino al traguardo, prima in leggera discesa, poi in leggera salita.
Il mio personalissimo giudizio è assolutamente positivo: è vero che il percorso è stato allungato di oltre 2 km e 1/2, ma è stato un po' "addolcito" per quanto riguarda le pendenze (ora si fila senza rischiare di schiattare negli strappi durissimi finali). Attenzione però che i dati parlano chiaro: quasi 43 km (contro i 40.5 precendenti) e 1.313 mt di guadagno in salita (contro i 1.205 mt precedenti). Si tratta di differeze importanti che rendono la gara ancora più impegnativa (come se già non lo fosse). Inoltre la discesa principale (quella che porta a quota 113) è ancora più spezzettata da continui strappi in salita che vi faranno arrivare giù tutt'altro che riposati, e li vi aspettano 15 km di salita intervallati a circa metà strada da meno di 2 km di discesa tutt'altro che rilassante... Più che mai si tratta di una gara dove la gestione delle energie sarà fondamentale.