Ciao Nico, grande Nico, beato Nico, la tua è la "fatica-felice-dei-giusti".
Comunque ci siamo sfiorati, nel senso che io ho fatto al contrario: lavoravo dalle 5 alle 11, e alle 11,30 ancora mezzo lesso dalla sveglia alle 4 son partito, con la visuale del letto davanti agli occhi e l'appuntamento alle 16,00 a scuola dal figlio.
E' fantastico come spesso ti ritrovi a partire trascinandoti dietro la carcassa, che alla 35° pedalata diventa un corpo, e tutto si attiva, e ora che sei a metà salita sei diventato un motore inarrestabile, che funziona a ossigeno e "visioni ispiranti" (primavera, alberi, terra polverosa, fango, roccia, fiori, panorami...).
Vabbè.
Invece ieri avevo in mente una specie di doppio Canto, ovvero salita da Mapello (alla S. Barbara ovviamente), discesa in cresta fino a Villa d'Adda, rientro su Pontida, risalita a S. Barbara e altra cresta fino a Mapello.
La cresta "occidentale", cioè verso Villa, non la facevop da oltre un anno, e mi ha impressionato per come si è ridotta. Molto scavata, erosa, in certi punti fin troppo trialistica rispetto a quando la facevo io, con frequenza settimanale. Impressionante, soprattutto se confrontato con la cresta che va ad est, di base meno tecnica certamente, ma anche molto meno erosa.
Che strano.
Poi tra l'altro non sono riuscito nell'intento perchè qualche PAZZO totale si sta costruendo una (o più) casa in mezzo alla strada che riporta su Pontida, quella che prendi a dx appena in fondo a quella discesotta che qualcuno chiama "mamma-la-cacca", chiudendo bellamente il passaggio a chiunque.
Ma si può?
Un saluto ai "cantanti",
M.