io uso il monocorona (corona 32, pignoni 11-36). quando faccio giri a basso impatto e basso dislivello con mia moglie, basta e avanza.
quando invece giro con gente che sale più di me, spingo senza vergogna e comunque non mi faccio aspettare (basta camminare di buon passo e sei tranquillamente al pari di un padellino).
però è al 99% una questione di gusti e di filosofia: per me la salita è sopportabile perché si sta nella natura, ma è solo un male necessario per poi fare una bella discesa.
ovviamente chi ama le ascensioni a pedali si attrezza diversamente (ed è una scelta che apprezzo e ammiro molto, sia chiaro).
comunque, per me il fascino del monocorona esiste a prescindere dal presunto risparmio di peso.
- è un passo verso la sublime semplicità di una single speed (ne mancano 9, ma è un inizio)
- è esteticamente senza pari (parlo di estetica meccanica, non di cosmesi)
- è affermare la propria attitudine e la propria personalità ("non mi interessa la salita, non ingarelliamoci, ci vediamo su con calma")
- è uno stimolo a raggiungere un minimo di allenamento (a volte anche solo uno stimolo è meglio di niente)
- è probabilmente un modo per limitare qualche rottura e inconveniente (almeno in teoria, meno roba c'è meno roba si rompe)
poi credo (ma non sono sicuro) che dipenda anche dal fisico: chi è magro e leggero di costituzione, con cuore forte e muscolatura da levriero, forse preferisce un certo tipo di rapportatura. chi è robusto e pesantuccio, ma almeno ha una muscolatura potente, può avere gusti diversi.
Quoto...e aggiungo anche che rende quasi impossibile l uscita della catena e quindi garantisce maggiore sicurezza