I fisiologi analizzano un sottogruppo
ma chi te la detto
it.wikipedia.org
leggi li prime righe e cmq i processi metabolici degli atleti sono gli stessi di tutti gli umani.
E' chiaro che esistono delle variazioni all'interno di un gruppo a prescindere da cosa si misuri, quindi che a te piaccia pedalare a bassa frequenza sarà vero ed è probabile che riesci ad avere una migliore efficienza ma mediamente il valore di 90 rpm è ritenuto quello migliore.
Visto che nessuno qui conosce gli altri partecipanti al forum e quali siano le loro caratteristiche quando si danno consigli si utilizza una media in tal modo è più facile centrare il problema.
Sostenere che la propria visione sia la migliore e quella che tutti devono adottare è molto autoreferenziale, quindi se qualcuno mi chiede un consiglio sui rapporti gli spiego quale sia la freq. di pedalata ritenuta migliore e quali sono i rapporti maggiormente usati.
Non a caso i produttori propongono tutti più o meno gli stessi rapporti che sono quelli ritenuti adatti al maggior numero di persone, a tutti NO, al maggior numero di persone.
devi aumentare la cadenza, la forza non è nulla se non giri più agile=potenza
Hai centrato il problema ma hai espresso male il concetto.
La potenza è la quantità di energia che viene prodotta per unità di tempo e nel ciclismo è data dalla forza impressa sui pedali e la velocità di rotazione degli stessi, quindi aumentando la frequenza (quindi aumentando la velocità di rotazione) vai a ridurre la forze necessaria pur mantenendo gli stessi watt.
Se riduci la forza hai molti vantaggi che vanno dal minore affaticamento ad uno stress inferiore delle articolazioni, di contro vai ad aumentare la freq.cardiaca non ci sono pasti gratis.