E buona sera a tutti.
Intanto pensavo di stare lontano ancora un po', però poi son passato, ho letto e qualcosa vorrei dire.
Anzitutto a
@Burnout111 : sei dal
lato bianco della forza, però a volte sembri un Terminator che deve abbattere chiunque a colpi di mitragliatore - davvero, prova ad usare un minimo di pacatezza, sono certo che la proprietà di linguaggio acquisita al Classico ti consente di argomentare in maniera fine anziché come un hooligan al derby.
Poi a
@sirc57 : ma davvero qui ci si dà del lei? Via, siamo nel bar di un forum di MTB, non esageriamo.
Poi a chi ha dubbi sulla sicurezza del vaccino:
Io capisco, e non posso cambiare il vostro sentire, posso solo ricordare che, per arrivare ad un'approvazione non emergenziale, servono prove certe della non pericolosità del farmaco.
Ovvio che non si sa se, da qui a 10 anni, non verrà fuori che i vaccinati, purché maschi, soffriranno tutti di (vabbè, passatemi la battuta, via)
priapismo, però è assodato che il covid non fa per niente bene, soprattutto sopra una certa età.
Ora, il discorso cambia sotto una certa età, purché ad essere in salute (e
a prescindere dal fatto di essere maschi): se hai meno di 20 anni, il covid continua a non essere un toccasana, ma non è proprio quella bestia nera che è per un over sessantenne. Se addirittura ne hai meno di 16, il vantaggio personale della vaccinazione si riduce abbastanza da far scrivere nello studio sul Pfizer che ne ha garantito l'approvazione dall'EMA, che sì, allevia i sintomi, ma nessun giovane, vaccinato o meno è morto e quei 7 o 8 su 46 mila che hanno avuto bisogno di cure (leggi ossigeno) per un paio di giorni comprendevano anche dei vaccinati.
Che è come dire che aiuta ma non fa la differenza per il singolo adolescente. Però attesta anche che riduce di 10 volte la carica virale, che tradotto significa proprio quello che conta anche per i genitori e i nonni di quegli adolescenti: si contagia meno, e quindi si allontana la necessità di quarantene e lockdown per tutti.
Poi ciascuno nel suo ci pensi e decida (per conto suo, salvo obblighi vaccinali futuri) se vale la pena temere improbabili (o comunque non certi) malefici futuri e vivere di nuovo in zone rosse da ottobre ad aprile (perché quello ci attende) per tutti quelli che non avranno almeno provato ad allenare il sistema immunutario.
Ovvio che anche a vaccinarsi tutti non è detto che non finiremo comunque in lockdown per qualche tempo. Ma, ceteris paribus, si dovrebbe trattare di un lockdown 10 volte meno intenso (ovvero più da zona giallo/arancione che rossa)
Poi lo scopriremo tra poco come sarà questo inverno, anche perché non è che il virus aspetti noi: intanto muta - e speriamo ad un certo punto decida di mutare in qualcosa di meno pericoloso anche se più contagioso, così lo potremo integrare in società senza offrire ecatombi in cambio.
Ma intanto pensateci: ci vogliamo provare a tagliarli le gambe sulla trasmissibilità?