Centro!
Un mercato dell'usato inteso come "un secondario" efficiente permetterebbe di far si che la "domanda" eserciti meno pressione sui produttori (offerta), che spesso nei sottori "posing" (come ad esempio le supermotosportive) si concentrano più sul rinnovamento di estetica e colori (per accattivare una domanda generata da "fuga dal quotidiano"...), che sull'innovazione tecnologica-funzionale.
In sintesi:
- il biker "tipo" è uno pseudo "seguace della moda" (e fa bene
...);
- le case lo sanno ed escono con prodotti nuovi nell'apparenza e poco evoluti per giustificarne i prezzi crescenti;
- OT: dogo compra sull'usato prodotti nuovi o seminuovi al 50% di sconto minimo..e si parla di eccellenza, ma magari di due anni prima...(succede lo stesso nel settore "caschi da moto": ho comprato un casco della shark a 130...quando 3 anni fa era a 340...solo che il biker di superbike "Fogarty" si è ritirato...la gente non vuole più quel casco...ed io lo compro con il 60% di sconto...).
Poi, inefficienza dell'inefficienza, c'è chi come
Marzocchi ha deciso di:
- fare il follower (vedere steli inutili da 38mm)
- fare solo design (grafiche accattivanti...)
- innovare "zero" (dal 2007...)
- produrre con scarsa qualità in paesi esteri (andando a cercare i "produttori poveri" di Taiwan...invece dei gioiellieri sempre a Taiwan...)
- alzare i prezzi per prodotti non migliori...