Marzocchi diventa Americana?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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DOGO

Biker delirius tremens
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1) si parla di una azienda in crisi di "idee - strategie - tattiche - prodotto"
2) quando c'è una acquisizione, se questa è guidata dal principio che "il più grande compra il meno grande, considerando quest'ultimo una culla di competenze e qualità" allora siamo di fronte ad una "buona cosa"; se invece è guidata dal principio che "il più sano compra il meno sano, considerando quest'ultimo come una vittima con le spalle al muro, che non può fare altro che scegliere il male minore", allora siano di fronte ad una "cattiva cosa"....ed anche un normale "indebitamento", coerente con il "funzionamento industriale", viene visto come una minaccia...
2.1) lascio a "voi/noi" discriminare tra i due casi in relazione alla Marzocchi, visto che siamo noi gli utilizzatori del prodotto finale...
3) la crisi produttiva è proprio relativa alla strategia FOLLE di fare mille prodotti eterogenei (xc, xc race, xc pro, maraton, AM, LightAM, AMX, FR, FR pedalato, FRX, DH, DH ad aria, DH ibrida, steli da 28 - 30 - 32 - 35 - 38....), ed avere pure la pazzia di "rifarli" ogni anno: la visione di breve periodo porta sempre al suicidio industriale...
Quando RS aveva la Boxxer in tre modelli...marza aveva 66,JuniorT,SuperT,888da 170, 888 da 200, bla bla bla....
La maggior parte dei biker che incontro dicono:"ma io tutti quelli aggeggini per la regolazione non so nemmeno come funzionano".....
Non parlo di "amici di riding" (tutti invasati come me, che modificano le regolazioni al variare del meteo), ma della maggior parte della gente che incontro in funivia e seggiovia in giro per il nord italia...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
la crisi produttiva è proprio relativa alla strategia FOLLE di fare mille prodotti eterogenei (xc, xc race, xc pro, maraton, AM, LightAM, AMX, FR, FR pedalato, FRX, DH, DH ad aria, DH ibrida, steli da 28 - 30 - 32 - 35 - 38....), ed avere pure la pazzia di "rifarli" ogni anno: la visione di breve periodo porta sempre al suicidio industriale...
Messa così è un'altro paio di maniche, ora posso anche essere d'accordo... :prost:
 

bikocò

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Centro! :-)

Un mercato dell'usato inteso come "un secondario" efficiente permetterebbe di far si che la "domanda" eserciti meno pressione sui produttori (offerta), che spesso nei sottori "posing" (come ad esempio le supermotosportive) si concentrano più sul rinnovamento di estetica e colori (per accattivare una domanda generata da "fuga dal quotidiano"...), che sull'innovazione tecnologica-funzionale.

In sintesi:
- il biker "tipo" è uno pseudo "seguace della moda" (e fa bene :-)...);
- le case lo sanno ed escono con prodotti nuovi nell'apparenza e poco evoluti per giustificarne i prezzi crescenti;
- OT: dogo compra sull'usato prodotti nuovi o seminuovi al 50% di sconto minimo..e si parla di eccellenza, ma magari di due anni prima...(succede lo stesso nel settore "caschi da moto": ho comprato un casco della shark a 130...quando 3 anni fa era a 340...solo che il biker di superbike "Fogarty" si è ritirato...la gente non vuole più quel casco...ed io lo compro con il 60% di sconto...).

Poi, inefficienza dell'inefficienza, c'è chi come Marzocchi ha deciso di:
- fare il follower (vedere steli inutili da 38mm)
- fare solo design (grafiche accattivanti...)
- innovare "zero" (dal 2007...)
- produrre con scarsa qualità in paesi esteri (andando a cercare i "produttori poveri" di Taiwan...invece dei gioiellieri sempre a Taiwan...)
- alzare i prezzi per prodotti non migliori...
quanto all'innovazione,guarda fox,le forcelle sono identiche da anni. Se poi guardiamo RS non c'è da stare allegri dato che tanto per fare un'esempio le totem hanno avuto problemi enormi(ritiro della two step,perdita di olio e problemi idraulici in gran parte delle coil)pur costando uno sproposito. Per come la vedo io tutte le forcelle da bici,tranne poche eccezioni,sono,in rapporto al prezzo,di qualità davvero scadente;i bikers comprano in modo piuttosto ingenuo,più per il numero di regolazioni di una forcella che per la sostanza e questi sono i risultati.
 

Mitzkal

Biker augustus
bikocò;2218807 ha scritto:
quanto all'innovazione,guarda fox,le forcelle sono identiche da anni. Se poi guardiamo RS non c'è da stare allegri dato che tanto per fare un'esempio le totem hanno avuto problemi enormi(ritiro della two step,perdita di olio e problemi idraulici in gran parte delle coil)pur costando uno sproposito. Per come la vedo io tutte le forcelle da bici,tranne poche eccezioni,sono,in rapporto al prezzo,di qualità davvero scadente;i bikers comprano in modo piuttosto ingenuo,più per il numero di regolazioni di una forcella che per la sostanza e questi sono i risultati.

Vero, verissimo!

Ma almeno Fox qualitativamente parlando è anni luce come costruzione, non so' quanti di voi hanno preso in mano una cartuccia Fox ed una equivalente di un qualunque altro produttore.
Beh, se i prezzi fossero giusti (perchè secondo me non lo sono), allora Fox merita di costare più degli altri. Che poi funzioni allo stesso modo è un altro paio di maniche, ma le cartuccie Fox sembra che debbano essere esposte in qualche museo dell'arte per come sono fatte bene.
 

giaelo

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Vero, verissimo!

Ma almeno Fox qualitativamente parlando è anni luce come costruzione, non so' quanti di voi hanno preso in mano una cartuccia Fox ed una equivalente di un qualunque altro produttore.
Beh, se i prezzi fossero giusti (perchè secondo me non lo sono), allora Fox merita di costare più degli altri. Che poi funzioni allo stesso modo è un altro paio di maniche, ma le cartuccie Fox sembra che debbano essere esposte in qualche museo dell'arte per come sono fatte bene.

siamo sicuri ke fox nn si rompi, xkè ti costringono a mandarla in manutenzione ogni anno, un po' come la mercedes?
 

marco

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Zola Predosa, 10 luglio 2008

Raggiunto un accordo preliminare sul futuro Marzocchi

(Comunicato stampa) - Gli amministratori della Marzocchi hanno iniziato oggi la procedura per un accordo preliminare di acquisizione da parte della multinazionale Tenneco con lo scopo di incrementare le opportunità di crescita e di continuare la tradizione di un marchio che ha contribuito a scrivere alcune tra le più coinvolgenti pagine della storia del motociclismo e della mountain bike.

Tenneco è una delle più importanti aziende al mondo per la progettazione, la realizzazione e la distribuzione di sospensioni e sistemi per il controllo delle emissioni dei gas di scarico. L’accordo odierno è il primo passo nel processo di acquisizione. Il raggiungimento dell’accordo finale e la conferma della potenziale acquisizione dipendono da una serie di circostanze, e le consultazioni previste per legge con i comitati aziendali che rappresentano i dipendenti della Marzocchi. Questa potenziale acquisizione permetterebbe al marchio Marzocchi il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi. Portando il suo know-how di altissimo livello nel settore moto prima e nell’off-road a pedali poi, l’azienda di Zola Predosa si auspica ora di poter consolidare e potenziare la sua posizione nel settore grazie alle risorse di Tenneco, un gruppo da 6,2 miliardi di dollari con sede a Lake Forest nell’Illinois e circa 21.000 dipendenti in tutto il mondo. Una simile collaborazione porterà benefici effetti alla Marzocchi sia dal punto di vista tecnologico e finanziario per continuare a far crescere in Italia un marchio che fin dalla nascita rappresenta la capacità produttiva e ingegneristica del Made in Italy. Restano ancora da definire alcuni dettagli prima di procedere con l’accordo definitivo, ma il tutto dovrebbe concludersi per il mese di Settembre in modo da accelerare i tempi di integrazione e ottimizzare le risorse, così da continuare a garantire a tutti i clienti prodotti ai vertici delle rispettive categorie di mercato sia in aftermarket, sia per il primo equipaggiamento.

Fondata nel 1949 da Guglielmo e Stefano Marzocchi, “l’officina” di Zola Predosa è, nel settore delle sospensioni per veicoli a due ruote, quella che può vantare un’esperienza impareggiabile trasformandola in uno stile di vita che ha originato le più entusiasmanti interpretazioni dell’uso della moto e della mountain bike portando per la prima volta tecnologia motociclistica nel mondo delle biciclette. Marzocchi è oggi sinonimo di affidabilità e prestazioni senza compromessi che hanno conquistato il cuore degli appassionati di tutto il mondo. In 60 anni di competizioni nel settore moto e 18 anni di gare in mtb i successi agonistici e produttivi si sono susseguiti rapidamente, riconfermando la Casa bolognese tra i tre grandi fornitori di componenti al mondo.

Con l’accordo siglato oggi si scrive un’altra importante pagina nella storia della Casa di Zola Predosa che vede con ottimismo la nuova collaborazione con la prospettiva di un ulteriore sviluppo a livello internazionale.
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Si, però leggervi è come usare una Marzocchi Dropp Off 170mm doppia piastra (hahahah: avete presente..quella che veniva montata di serie sulla Stinky...ahahahaah...già solo per quella forka, Marzocchi avrebbe meritato di "rivedere un tantino le proprie strategie"...: era dura sulle piccole asperità, poi cedeva tutto d'un tratto per dei fondocorsa Hollywoodiani.....).
Pessima anche la 888VF, tutta la serie Dropp Off, la AM III del 2005....: in pratica tutti gli entry level erano una pena.....vi era un "aggiustamento" verso il basso che generava profonda "selezione avversa".
 

bikocò

Biker assatanatus
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Vero, verissimo!

Ma almeno Fox qualitativamente parlando è anni luce come costruzione, non so' quanti di voi hanno preso in mano una cartuccia Fox ed una equivalente di un qualunque altro produttore.
Beh, se i prezzi fossero giusti (perchè secondo me non lo sono), allora Fox merita di costare più degli altri. Che poi funzioni allo stesso modo è un altro paio di maniche, ma le cartuccie Fox sembra che debbano essere esposte in qualche museo dell'arte per come sono fatte bene.
le cartucce fox sono belle quanto vuoi ma delicate e richiedono molta manutenzione;io tutt'ora preferisco le marzocchi perchè hanno ottime prestazioni e chiunque può farsi manutenzione da solo,a riguardo spero che il sistema a bagno aperto non venga abbandonato nel futuro,anzi spererei che anche gli altri marchi lo adottino;nel fr soprattutto le cartucce sigillate hanno avuto un sacco di problemi(vedi sherman e totem) e la 66 2004-5 rimane tuttora un punto di riferimento insuperato
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Bene, se ci intervistassero verrebbe fuori una cosa semplice....:
- Marzocchi dovrebbe dimenticare quanto fatto (o per lo meno accantonare) dal 2006 ad oggi...e ripartire dai progetti e prodotti validi del 2004 e 2005 (credo che se la 66 RC del 2005 fosse stata "abbassata" e migliorata di fino, di anno in anno, sarebbe stata il riferimento per un decennio!!!...ci metto dentro anche la 66 SL 2006).
 
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Mitzkal

Biker augustus
Ma siamo così sicuri che usciranno con gli steli da 40?

Un saluto a tutti i forumendoli,
Intervengo solo per segnalarvi che non è vero che stiamo facendo forcelle da 40mm; non so chi abbia dato questa notizia, ma ho visto che in molti la state commentando e quindi preferisco chiarire.
L'obiettivo per la linea 2009 è lavorare sul funzionamento dei prodotti esistenti apportando le dovute migliorie, cercando di interpretare le richieste giunte dal mercato.
In particolare, 66 e 888 rimangono e sono confermate a 38mm, proprio perché come qualcuno di voi ha detto abbiamo già investito l'anno scorso su nuovi stampi e non è pensabile modificarli ogni anno.
Come sempre vi ricordo che ci potete contattare per qualsiasi dubbio/esisgenza allo 051-6168737 o alla casella dedicata [email protected].
Un saluto a tutti,

Simone

Immaginavo :medita:
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Un saluto a tutti i forumendoli,
Intervengo solo per segnalarvi che non è vero che stiamo facendo forcelle da 40mm; non so chi abbia dato questa notizia, ma ho visto che in molti la state commentando e quindi preferisco chiarire.
L'obiettivo per la linea 2009 è lavorare sul funzionamento dei prodotti esistenti apportando le dovute migliorie, cercando di interpretare le richieste giunte dal mercato.
In particolare, 66 e 888 rimangono e sono confermate a 38mm, proprio perché come qualcuno di voi ha detto abbiamo già investito l'anno scorso su nuovi stampi e non è pensabile modificarli ogni anno.
Come sempre vi ricordo che ci potete contattare per qualsiasi dubbio/esisgenza allo 051-6168737 o alla casella dedicata [email protected].
Un saluto a tutti,

Simone

E questo "abstract" da dove arriva???

Ricordo che c'era una sezione dedicata a marzocchi, dove se chiedevi info (ho letto numerosi post-random) la risposta più probabile era:
- guardare il manuale xyzxcvfeidnecocnzxzxxzdxcy-MarcioEfrem...
- mandare la forka in assistenza.

OT IMPORTANTE: spesso mi chiedo: "ma il popolo dei forumendoli, quale percentuale del fatturato "FR/DH" rappresenta del mercato Italiano?"....
 

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