Marzocchi 55 MICRO SWITCH TA / 2012
- Creatore Discussione ecox
- Data di inizio
Allora, anzitutto specifico che intendevo cambiare con la 55 rc3 evo, non la 66... in effetti sono molto tentato di prenderla, anche se non ho affatto intenzione di fare gare di enduro 
questo fine settimana deciderò il dafarsi, visto anche il maltempo mi sa che m'impippolerò virtualmente per benino, a decidere se meglio l'una o l'altra (lyrik uturn o 55 rc3 ti evo).
La Spicy 2011 con la talas a 160 si pedala, ed anche bene, le poche differenze tra 120 e 160 ovviamente si avvertono in salita tecnica, con gradoni-radici-massi-etc...
Alcune volte ho notato che mentre pedalo la Spicy col 22 la Talas tende ad impuntarsi un pò se l'ostacolo (tipo una radice) è messo su una salita molto pendente già di suo e la velocità è ridottissima...come se non copiasse bene l'imperfezione, se non riuscisse ad essere scorrevole col peso che è giocoforza caricato principalmente sul posteriore (e grazie, in salita!). Non è affatto scorrevole nei primi cm, ma questa è una caratteristica della forca ben conosciuta e che non si attenua granchè nemmeno abbassandola, anche se così si carica un pò di più l'anteriore...
Inoltre in questa situazione (forca abbassata) il MC si abbassa un pochetto, ed in salita tecnica questo annulla potenzialmente i vantaggi del trasferimento di peso, IMO, per cui mi chiedevo: ma è la Talas che è così oppure sono io che ho le traveggole??
Con la lyrik mollosa sarebbe già un'altra storia? Lo chiedo ovviamente vista la differenza di prezzo tra uturn ed Rc3 evo ti...
questo fine settimana deciderò il dafarsi, visto anche il maltempo mi sa che m'impippolerò virtualmente per benino, a decidere se meglio l'una o l'altra (lyrik uturn o 55 rc3 ti evo).La Spicy 2011 con la talas a 160 si pedala, ed anche bene, le poche differenze tra 120 e 160 ovviamente si avvertono in salita tecnica, con gradoni-radici-massi-etc...
Alcune volte ho notato che mentre pedalo la Spicy col 22 la Talas tende ad impuntarsi un pò se l'ostacolo (tipo una radice) è messo su una salita molto pendente già di suo e la velocità è ridottissima...come se non copiasse bene l'imperfezione, se non riuscisse ad essere scorrevole col peso che è giocoforza caricato principalmente sul posteriore (e grazie, in salita!). Non è affatto scorrevole nei primi cm, ma questa è una caratteristica della forca ben conosciuta e che non si attenua granchè nemmeno abbassandola, anche se così si carica un pò di più l'anteriore...
Inoltre in questa situazione (forca abbassata) il MC si abbassa un pochetto, ed in salita tecnica questo annulla potenzialmente i vantaggi del trasferimento di peso, IMO, per cui mi chiedevo: ma è la Talas che è così oppure sono io che ho le traveggole??
Con la lyrik mollosa sarebbe già un'altra storia? Lo chiedo ovviamente vista la differenza di prezzo tra uturn ed Rc3 evo ti...
Allora, anzitutto specifico che intendevo cambiare con la 55 rc3 evo, non la 66... in effetti sono molto tentato di prenderla, anche se non ho affatto intenzione di fare gare di enduro
La Spicy 2011 con la talas a 160 si pedala, ed anche bene, le poche differenze tra 120 e 160 ovviamente si avvertono in salita tecnica, con gradoni-radici-massi-etc...
Alcune volte ho notato che mentre pedalo la Spicy col 22 la Talas tende ad impuntarsi un pò se l'ostacolo (tipo una radice) è messo su una salita molto pendente già di suo e la velocità è ridottissima...come se non copiasse bene l'imperfezione, se non riuscisse ad essere scorrevole col peso che è giocoforza caricato principalmente sul posteriore (e grazie, in salita!). Non è affatto scorrevole nei primi cm, ma questa è una caratteristica della forca ben conosciuta e che non si attenua granchè nemmeno abbassandola, anche se così si carica un pò di più l'anteriore...
Inoltre in questa situazione (forca abbassata) il MC si abbassa un pochetto, ed in salita tecnica questo annulla potenzialmente i vantaggi del trasferimento di peso, IMO, per cui mi chiedevo: ma è la Talas che è così oppure sono io che ho le traveggole??
Le Talas almeno quelle ante 2010 sono notoramente "gnucche" sugli ostacoli di piccola media entità oltre ad avere un carico di stacco elevato perchè ad aria. Una forka a molla ti darebbe maggiore sensibilità ma il paragone tra lyrick u-turn e RC3 evo non regge IMHO....la marza ha sensibilità e idraulica raffinata (lamelle, bagno aperto, molla in TI)....frose la paragonerei alla lyrich RC2 DH........ma stai valutando anche la 55 Swhitch A 130-170? io ce l'ho e ne sono soddisfattissimo: burrosità vicnina ad una forka a molla con il vantaggio della corsa variabile
EddajeeeeDiciamo che avendo messo il DSP dueler con molla in titanio dietro volevo disfarmi della sosp ad aria anche avanti...solo che l'unica molla abbassabile con metodi non artigianalima poi davvero mi serve abbasabile?
Ciao a tutti, io sto aspettando che mi arrivi la 55 micro TI...inutile dire che non vedo l' ora, ora ho una sektor tk che piu entry level non si può e penso che non ne sentirò la mancanza
intanto volevo informarmi un po meglio sulle regolazioni, visto che dal sito marza si capisce poco delle reali potenzialità: mi spiego meglio...
detta in maniera un po grezza, posso usare il pomello del micro come una specie di registro alle basse velocità per non farla affondare senza perdere sensibilità o funziona al contrario (cioè piu legnosa a partire e poi via fino in fondo normalmente)?
ciò mi sarebbe moolto utile perchè essendo un principiante spesso nei ripidoni mi fo la cosiddetta cacca nelle mutandee mi viene da frenicchiare, con pericolosi affondamenti della forca.
L' altra regolazione invece la potrei usare in vista di gradoni-drop-salti per indurire un po e proteggerla da fondocorsa vero? vorrei capire se chi la usa tiene il pomello a metà cosi da usarla sia per ammorbidire che per indurire dipende dal percorso o se è meglio tenerla sull ultima posizione e usarla solo in indurimento (che termini tecnici eh)
Bene, ora che c ho scritto un libro, a voi la parola!
intanto volevo informarmi un po meglio sulle regolazioni, visto che dal sito marza si capisce poco delle reali potenzialità: mi spiego meglio...
detta in maniera un po grezza, posso usare il pomello del micro come una specie di registro alle basse velocità per non farla affondare senza perdere sensibilità o funziona al contrario (cioè piu legnosa a partire e poi via fino in fondo normalmente)?
ciò mi sarebbe moolto utile perchè essendo un principiante spesso nei ripidoni mi fo la cosiddetta cacca nelle mutande
e mi viene da frenicchiare, con pericolosi affondamenti della forca.L' altra regolazione invece la potrei usare in vista di gradoni-drop-salti per indurire un po e proteggerla da fondocorsa vero? vorrei capire se chi la usa tiene il pomello a metà cosi da usarla sia per ammorbidire che per indurire dipende dal percorso o se è meglio tenerla sull ultima posizione e usarla solo in indurimento (che termini tecnici eh
)Bene, ora che c ho scritto un libro, a voi la parola!
ammazzaaaaa....quanta roba....Ciao a tutti, io sto aspettando che mi arrivi la 55 micro TI...inutile dire che non vedo l' ora, ora ho una sektor tk che piu entry level non si può e penso che non ne sentirò la mancanza
intanto volevo informarmi un po meglio sulle regolazioni, visto che dal sito marza si capisce poco delle reali potenzialità: mi spiego meglio...
detta in maniera un po grezza, posso usare il pomello del micro come una specie di registro alle basse velocità per non farla affondare senza perdere sensibilità o funziona al contrario (cioè piu legnosa a partire e poi via fino in fondo normalmente)?
ciò mi sarebbe moolto utile perchè essendo un principiante spesso nei ripidoni mi fo la cosiddetta cacca nelle mutande
L' altra regolazione invece la potrei usare in vista di gradoni-drop-salti per indurire un po e proteggerla da fondocorsa vero? vorrei capire se chi la usa tiene il pomello a metà cosi da usarla sia per ammorbidire che per indurire dipende dal percorso o se è meglio tenerla sull ultima posizione e usarla solo in indurimento (che termini tecnici eh
Bene, ora che c ho scritto un libro, a voi la parola!
cominciamo per gradi...
Dunque la tua forcella ha 2 registri il cui mix ti permette di variarne il comportamento
il VA e il Micro TST
VA
Attraverso il registro VA,puoi registrare il volume di aria interno alla forcella semplicemente girando la manopola VA. La variazione di volume interno alla forcella equivale ad una virtuale modifica dei livelli olio. Con una semplice rotazione della ghiera di registro si riduce il volume di aria ottenendo una maggiore progressività equivalente ad un incremento del volume olio interno.
Quindi quando sei nei ripidoni oppune dei fare dei salti gira la manopola verso il + ed ottieni un forcella + sostenuta nella parte finale della corsa ed eviti così fastidiosi affondamenti o fondocorsa.
Il MICRO TST invece è un registro che parzializza l'olio che funge da soglia di sblocco e permette di modificare la compressione (alle basse velocità) deve essere regolato quando si fanno tratti in salita per evitare bobbing o modificare il comportamento dell'avantreno in funzione del terreno....
Non è un registro per le alte velocità e non mette al riparo dai fondo corsa.....come invece potrebbe il VA.....
Ora non ti spaventare....la forka è da dio...comincia a regolare il sag....vai in un posto con tratti ripidi e sconnessi e prova la forcella con i registri a metà....dopo che hai capito come si comporta la forcella...comincia a fare delle piccole variazioni.......
no guapo questa me la ridevi spiegare perchè non ci ho capito una mazza.
Mi sono dimenticato il manuale da sivende e stamatinna non riuscivo a capire le regolazioni.
Premetto che io la micro switch.
Allora andiamo per gradi.
Sulla parte alta della forcella ho lo switch che serve per abbassare la forcella.
Sulla parte sinistra alta ho la levetta che serve per bloccare e quel registo in mezzo che non ho capito cosa serva. Ho solo visto che se lo porto verso il meno, con forcella bloccata, questa non è bloccata totalmente ma lavora leggermente.
Parte destra in basso. Trovo il registro del rebound. Giusto?
Parte sinistra in basso. La valvola per gonfiare la forka.
Mi sono dimenticato qualcosa?
quelle cose di cui parli tu dove sono?
Scusa le domande un po' stupide, ma sono senza manuale in questo momento.
ok, grazie guapo!
appena la monto allora ci smanetto un po e vi fo sapere come mi sono trovato!
@ecox...guapo diceva della micro ti, quella col travel fisso...non so se la tua ha le stesse regolazioni o comunque messe nel solito posto...
appena la monto allora ci smanetto un po e vi fo sapere come mi sono trovato!
@ecox...guapo diceva della micro ti, quella col travel fisso...non so se la tua ha le stesse regolazioni o comunque messe nel solito posto...
...non confondiamo le forcelle...io parlavo della micro TI per Bizzu..e non della Micro Swith...che hanno in comune il micro TST...ma adesso veniamo al tuo geioello..
La tua è questa?
http://www.marzocchi.com/Template/detailProdotti.asp?LN=IT&idC=1629&IdFolder=113&IdOggetto=59705
Se si allora cominciamo per gradi... il manuale te l'ho allegato e quindi ora non hai scuse...
cominciamo con il sag: vai a pagina 14 e leggi la pressione da inserire nella forka in base al tuo peso...prendi la pompa in dotazione , sfila il tappo di protezione in basso nello stelo DX.
Verica l'affondamento statico in assetto (zaino, casco, protezioni ecc):max 25% di 160MM.
Ora passiamo al micro TST (doppio pomello pomello nero e arancione): il nero funziona solo quando è tutto aperto (-) o tutto chiuso per cui non ha senso metterlo nelle posizioni intermedie.
Quando è tutto aperto (-) il pomello arancione non agisce: l'idraulica è completamente aperta e libera...forka la massimo della sensibilità.
Quando la levetta nera è tutta sul + entra in azione la valvola e quindi il freno in compressione: in questa posizione puoi giocare con il pomello arancione...regolando in maniera precisa (micro) l'apertura (soft) o chiusura della valvola (Hard) fino al blocco quasi totale.
La regolazione Micro ti serve per regolare la sensibilità della forka in base ai differenti percorsi che fai....
Ora andiamo la rebound (pomello rosso): mettiamolo a metà degli scatti disponibili.....fai delle prove in funzione dei percorsi che generalmente fai....di solito io la metto un pò frenata (2 scatti verso il + a partire dal centro individuato dalla metà degli scatti disponibili).
Tutto il resto sono gusti, prove e modo di andare in biga..
Buon divertimento..hai un gioiello di forka...
guapo73;5349224Ora passiamo al micro TST (doppio pomello pomello nero e arancione): il nero funziona solo quando è tutto aperto (-) o tutto chiuso per cui non ha senso metterlo nelle posizioni intermedie. Quando è tutto aperto (-) il pomello arancione non agisce: l'idraulica è completamente aperta e libera...forka la massimo della sensibilità. Quando la levetta nera è tutta sul + entra in azione la valvola e quindi il freno in compressione: in questa posizione puoi giocare con il pomello arancione...regolando in maniera precisa (micro) l'apertura (soft) o chiusura della valvola (Hard) fino al blocco quasi totale. La regolazione Micro ti serve per regolare la sensibilità della forka in base ai differenti percorsi che fai.... [/QUOTE ha scritto:PRima cosa grazie mille, grazie per il manuale e grazie per i consigli!
Ne approfitto ancora un po'...
scusa però io questa regolazione micro TST non capisco cosa serve.
Se sono su asfalto la tengo chiusa e quando vado in discesa tutta aperta per la massima sensibilità.
Quando la levetta nera è tutta sul +, quindi bloccata, perchè dovrei regolare la soglia di sblocca? a cosa serve?
Per quali tipi di percorso?
PRima cosa grazie mille, grazie per il manuale e grazie per i consigli!
Ne approfitto ancora un po'...
scusa però io questa regolazione micro TST non capisco cosa serve.
Se sono su asfalto la tengo chiusa e quando vado in discesa tutta aperta per la massima sensibilità.
Quando la levetta nera è tutta sul +, quindi bloccata, perchè dovrei regolare la soglia di sblocca? a cosa serve?
Per quali tipi di percorso?
Allora.....in discesa levetta nera tutta sul meno (aperta) per la massima sensibiità.
In salita sconnessa e tecnica levetta nera tutta aperta per la massima sensibilità
Due situazione in cui levetta nera chiusa e regolazione della soglia di sblocco:
1) salita normale o asfalto: pomello arancione chiuso e forka quasi bloccata..massima efficienza di pedalata...no bobbing....no oscillamenti quando si pedala in fuorisella
2) ripido: pomello arancione aperto su varie posizioni...(regolazione micro...) per avere un forcella che lavora ma allo stesso tempo sostenuta pr evitare di scendere scomposti con un anglo di sterzo che si chiude (situazione cappottamento).
In mezzo a questi 2 estremi il pomello arancione ti permette di adattare la froka alle differenti situazioni o stili di guida in funzione del terreno
No: sulla CR hai un registro di compressione (alle basse) che non arriva al blocco come nel micro TST.
Idem per la parte ARIA: non c'è la possibilità di variare il volume interno.
Beh si direi un pelino esagerati..ovviamente dipende anche dall'utilizzo che se ne fa....di solito 2 volte l'anno è + che sufficiente..prima della stagione estiva ed in autunno.....soprattutto se la forka è a bagno aperto.Comunque sono abbastanza impressionanti gli interventi in manutenzione.
Ogni 25/50 ore sostituzione olio cartuccia. Ci vuole un attimo a fare 25 ore di utilizzo....
Come promesso riporto alcune sensazioni a seguito dell'upgrade forcella.
Ricordo che ho sostituito la fox float r con una Marzocchi Micro Switch TA 2012.
Non ho mai sopportato troppo i post con scritto "non c'è nulla di meglio della cosa che ho montato io" e vedrò di non cadere anche io nel facile tranello!
Detto questo proviamo...
Mi avevano detto che la marzocchi copiava anche le foglie e devo dirvi che facevo molta fatica a tradurre in concreto questa frase. Che sensazione si proverà? cosa vogliono dire?
Ora lo so.
La differenza macroscopica la percepisci proprio sulle piccole asperità, sui tratti pietrosi da prendere a fuoco, nelle curve con o senza appoggio dove la ruota sembra non perdere mai il contatto con il terreno.
La Marzocchi è burrosa, non trasmette neanche una minima vibrazione alla piega, le mani e le braccia lavorano senza il minimo affatticamento.
In frenata si fa apprezzare parecchio, trasmette sicurezza e ti permette di attaccarti al freno anteriore senza timore di perdere la ruota da sotto, affonda con dolcezza e ritorna senza trasmettere l'effetto canguro.
Nei tratti scassati liguri, quelli che nella superenduro si prendono dritti per dritti ci va a nozze, la piazzi bella dritta e lei ti porta in fondo con la sensazione di esserci passato troppo piano!
Non ho fatto gradoni e tratti trialistici che tra l'altro non sono i miei preferiti quindi non so darvi indicazioni al momento.
Switch:
la forcella ha la possibilità di abbassarsi a 120 e blcocarsi completamete. Mentre per quest'ultima funzione credo che valga la pena investire qualcosa, per la prima direi che sono soldi buttati. Sopra al 20% abbassare la forca fornisce qualche vantaggio, sopra al 26% vantaggi sensazionali, ma c'è un piccolo problema, io sono a lato della bici! Sto spingendo!
Forse ho dato un calcio nel sedere alle mie premesse, ma che dire io sono letterlamente innamorato di questa forcella e devo dire che non avrei mai pensato di innamorarmi al primo appuntamento!
Ricordo che ho sostituito la fox float r con una Marzocchi Micro Switch TA 2012.
Non ho mai sopportato troppo i post con scritto "non c'è nulla di meglio della cosa che ho montato io" e vedrò di non cadere anche io nel facile tranello!
Detto questo proviamo...
Mi avevano detto che la marzocchi copiava anche le foglie e devo dirvi che facevo molta fatica a tradurre in concreto questa frase. Che sensazione si proverà? cosa vogliono dire?
Ora lo so.
La differenza macroscopica la percepisci proprio sulle piccole asperità, sui tratti pietrosi da prendere a fuoco, nelle curve con o senza appoggio dove la ruota sembra non perdere mai il contatto con il terreno.
La Marzocchi è burrosa, non trasmette neanche una minima vibrazione alla piega, le mani e le braccia lavorano senza il minimo affatticamento.
In frenata si fa apprezzare parecchio, trasmette sicurezza e ti permette di attaccarti al freno anteriore senza timore di perdere la ruota da sotto, affonda con dolcezza e ritorna senza trasmettere l'effetto canguro.
Nei tratti scassati liguri, quelli che nella superenduro si prendono dritti per dritti ci va a nozze, la piazzi bella dritta e lei ti porta in fondo con la sensazione di esserci passato troppo piano!
Non ho fatto gradoni e tratti trialistici che tra l'altro non sono i miei preferiti quindi non so darvi indicazioni al momento.
Switch:
la forcella ha la possibilità di abbassarsi a 120 e blcocarsi completamete. Mentre per quest'ultima funzione credo che valga la pena investire qualcosa, per la prima direi che sono soldi buttati. Sopra al 20% abbassare la forca fornisce qualche vantaggio, sopra al 26% vantaggi sensazionali, ma c'è un piccolo problema, io sono a lato della bici! Sto spingendo!
Forse ho dato un calcio nel sedere alle mie premesse, ma che dire io sono letterlamente innamorato di questa forcella e devo dire che non avrei mai pensato di innamorarmi al primo appuntamento!
scusate l'intrusione,dato che ho la 44 2012 e non la 55,ma le sensazioni,nei limiti degli steli da 32 contro i vostri 35,sono le stesse:è un sismografo che sente anche i peti di passero!
Purtroppo volevo intervenire per segnalare di avere particolare cura amorevole del pomello del STA:stamattina ,mettendo la bici in auto,è bastato strisciare contro un sedile(imbottito)per rompere l'alberino che permette l'abbassamento:francamente mi sembra un pò troppo piccolo,sarà meno di 3 mm di diamentro;ho gia portato la forka dal negozio e martedì la spediranno in marzocchi:spero che passi la garanzia,anche se non mi hanno dato certezze.
La cosa positiva(sic)è che ,dato che ormai ero per strada,ho voluto finire il giro con gli amici e siamo saliti da Bogliasco sul monte Cornua,scendendo lungo sentieri tutta roccia e gradoni,ebbene,anche se laforka era rimasta bloccata a 120 di escursione(ovviamente la sfiga vince sempre:il pomello si è rotto su 120),devo dire che non è risultava più dura e meno assorbente ma lavorava quasi come se fosse tutta estesa,ho dovuto solo aumentare la pressione e rallentare il ritorno per non andare sempre a fondo corsa.
ciao a tutti,
ho letto le vostre entusiaste opinioni sulla 55 CR SWITCH TA, ed esaminando ogni singolo intervento non ho trovato nessun accenno d'insoddisfazione.. neanche per piccoli difetti..
premetto che sto usando questa forcella da più di un mese, con una certa frequenza, su percorsi che so a memoria e su nuovi. Ho anche avuto occasione di testarla alla gara pro2 di punta ala dove c'erano 4 discese molto varie e complete, oserei dire un vero microcosmo della mtb nel quale maturare un giudizio.
Altra premessa il mio è un telaio front in acciaio (ragley bagger).
Altra premessa vengo da una revelation u-turn 150-120 pp20mm.
Ecco le mie impressioni:
1. prima uscita montecavo. Lo conosco a memoria. Ho goduto! precisione nella guida impressionante (ovviamente è granitica rispetto alla revelation), molto sensibile a metà della corsa proprio in quel tratto un po' più a fondo del sag iniziale, ben sostenuta in frenata, spettacolare! Ma certo queste sono le sensazioni che mi aspettavo passando da una forcella trail ad una enduro.
2. sopralluogo a punta ala. Tutto nuovo, non c'ero mai stato. ps1 bella scorrevole, a tratti scassata e poi riprende ritmo, scorrevole, si alterna. Gran feeling da subito! qualche drop qualche ripido, prendo confidenza, mi fido sempre di più. Poi la ps2, tutte rocce! un inferno, mi affido alla forca perché dietro c'è poco da fare, le gambe fanno il possibile, non esagero se dico che l'ho fatta su una ruota sola, quella davanti. A parte un paio di passaggi improponibili di primo acchito arrivo in fondo soddisfatto, le gambe rotte, le braccia no. Merito della Marza.
3. punta ala di nuovo. scorribande il sabato sulla ps3 e ps4. Si affacciano le prime perplessità... la gara mi devasta ma la forca non mi tradisce, anche se avrei preferito un qualcosina di più.. o di meno..
da lì in poi mi affeziono sempre più alla mia forca ma ne scopro i piccoli difetti, uno in particolare...
4. faggeta a monte cimino, mai stato, 4 discese bellissime, provo qualche drop, qualche bel ripido, qualche saltino.. ahi i saltini.. qualcosa non mi torna..
5. alterno monte cavo - villa pamphili. cerco di capire cosa non va.. smanetto pressione e compressione.. tra 90-100psi.. non risolvo..
la forcella è dura a partire.
direte voi, si sa è ad aria.. ma la revelation con il dual air partiva moooolto meglio, qui la molla negativa spinge poco o "per troppo poco"..
quando sto con la ruota a terra e il peso sagga la forcella va benissimo, è davvero superiore anche alla lyrik a molla di mio fratello che ho provato in varie occasioni, ma il problema che mi affligge è questo: quando alleggerisco il peso dall'anteriore perdo quel feeling.
Esempio1 -cambio di direzione: curva a sinistra, la forca si comprime, cambio di direzione rapido, nel momento in cui mi sollevo da sinistra a destra la ruota si alleggerisce, la forcella si estende, entra nella fase critica, piego a destra, non prende aderenza (perché è dura a partire).
Esempio2 -galleggiamento: tratto veloce sconnesso come radici e pietre, con una full è lecito piantarsi e far lavorare le sospensioni, con la mia rigida invece tendo a tenere gambe e braccia morbide per "galleggiare" sullo sconnesso, come per fare una rampa di scale, alleggerisco davanti, solo che la forca si riestende ed entra nel segmento di corsa critico, è dura a partire e mi sento una bici rigida anche davanti.
Esempio3 -saltini stupidi. con questo intendo quei saltini che non sono dei drop ma tutte quelle occasioni in cui si staccano le ruote da terra o per scavalcare un ramo, un sasso, o in uscita da una rampetta, e di conseguenza si "plana" (senza esagerare) per mezzo secondo molto radenti al suolo e poi si ritocca terra magari già inclinati per impostare la curva.. ecco in quell'istante la forca si riestende, appoggio la ruota a terra ma è dura a partire e quindi è lenta a riprendere aderenza.. e io mi c**o in mano..
insomma non gradisco il fatto che la forcella abbia più sensibilità a metà della corsa che all'inizio quando in realtà la pressione è più morbida..
a questo punto mi sono posto due domande:
1) la 55CR corsa fissa (ho visto dalle tabelle che lavora a pressioni più basse nell'ordine di 30psi in meno) "parte" meglio rispetto alla switch ta?
2) si può cambiare la molla negativa? magari con una un po' più lunga, che si comprima abbastanza da non mangiare corsa, ma che sia "spingente" per un tratto più lungo di almeno un paio di cm?
accetto anche suggerimenti sul settaggio (70kg in mutande).
per ora la tengo poco sotto i 90psi e chiudo 4 scatti la compressione, mi trovo bene per come lavora ma cmq non parte come vorrei (tipo un dual air non dico come una molla, vorrei troppo!) e poi sui drop di 1m o più vado a pacco anche se chiudo tutta la compressione.. quindi così ho ottimizzato le condizioni di guida pulita che cmq rimangono la maggior parte delle situazioni che affronto, ma per il resto devo starci troppo a pensare e invece non ce vojo pensà! :)
ho letto le vostre entusiaste opinioni sulla 55 CR SWITCH TA, ed esaminando ogni singolo intervento non ho trovato nessun accenno d'insoddisfazione.. neanche per piccoli difetti..
premetto che sto usando questa forcella da più di un mese, con una certa frequenza, su percorsi che so a memoria e su nuovi. Ho anche avuto occasione di testarla alla gara pro2 di punta ala dove c'erano 4 discese molto varie e complete, oserei dire un vero microcosmo della mtb nel quale maturare un giudizio.
Altra premessa il mio è un telaio front in acciaio (ragley bagger).
Altra premessa vengo da una revelation u-turn 150-120 pp20mm.
Ecco le mie impressioni:
1. prima uscita montecavo. Lo conosco a memoria. Ho goduto! precisione nella guida impressionante (ovviamente è granitica rispetto alla revelation), molto sensibile a metà della corsa proprio in quel tratto un po' più a fondo del sag iniziale, ben sostenuta in frenata, spettacolare! Ma certo queste sono le sensazioni che mi aspettavo passando da una forcella trail ad una enduro.
2. sopralluogo a punta ala. Tutto nuovo, non c'ero mai stato. ps1 bella scorrevole, a tratti scassata e poi riprende ritmo, scorrevole, si alterna. Gran feeling da subito! qualche drop qualche ripido, prendo confidenza, mi fido sempre di più. Poi la ps2, tutte rocce! un inferno, mi affido alla forca perché dietro c'è poco da fare, le gambe fanno il possibile, non esagero se dico che l'ho fatta su una ruota sola, quella davanti. A parte un paio di passaggi improponibili di primo acchito arrivo in fondo soddisfatto, le gambe rotte, le braccia no. Merito della Marza.
3. punta ala di nuovo. scorribande il sabato sulla ps3 e ps4. Si affacciano le prime perplessità... la gara mi devasta ma la forca non mi tradisce, anche se avrei preferito un qualcosina di più.. o di meno..
da lì in poi mi affeziono sempre più alla mia forca ma ne scopro i piccoli difetti, uno in particolare...
4. faggeta a monte cimino, mai stato, 4 discese bellissime, provo qualche drop, qualche bel ripido, qualche saltino.. ahi i saltini.. qualcosa non mi torna..
5. alterno monte cavo - villa pamphili. cerco di capire cosa non va.. smanetto pressione e compressione.. tra 90-100psi.. non risolvo..
la forcella è dura a partire.
direte voi, si sa è ad aria.. ma la revelation con il dual air partiva moooolto meglio, qui la molla negativa spinge poco o "per troppo poco"..
quando sto con la ruota a terra e il peso sagga la forcella va benissimo, è davvero superiore anche alla lyrik a molla di mio fratello che ho provato in varie occasioni, ma il problema che mi affligge è questo: quando alleggerisco il peso dall'anteriore perdo quel feeling.
Esempio1 -cambio di direzione: curva a sinistra, la forca si comprime, cambio di direzione rapido, nel momento in cui mi sollevo da sinistra a destra la ruota si alleggerisce, la forcella si estende, entra nella fase critica, piego a destra, non prende aderenza (perché è dura a partire).
Esempio2 -galleggiamento: tratto veloce sconnesso come radici e pietre, con una full è lecito piantarsi e far lavorare le sospensioni, con la mia rigida invece tendo a tenere gambe e braccia morbide per "galleggiare" sullo sconnesso, come per fare una rampa di scale, alleggerisco davanti, solo che la forca si riestende ed entra nel segmento di corsa critico, è dura a partire e mi sento una bici rigida anche davanti.
Esempio3 -saltini stupidi. con questo intendo quei saltini che non sono dei drop ma tutte quelle occasioni in cui si staccano le ruote da terra o per scavalcare un ramo, un sasso, o in uscita da una rampetta, e di conseguenza si "plana" (senza esagerare) per mezzo secondo molto radenti al suolo e poi si ritocca terra magari già inclinati per impostare la curva.. ecco in quell'istante la forca si riestende, appoggio la ruota a terra ma è dura a partire e quindi è lenta a riprendere aderenza.. e io mi c**o in mano..
insomma non gradisco il fatto che la forcella abbia più sensibilità a metà della corsa che all'inizio quando in realtà la pressione è più morbida..
a questo punto mi sono posto due domande:
1) la 55CR corsa fissa (ho visto dalle tabelle che lavora a pressioni più basse nell'ordine di 30psi in meno) "parte" meglio rispetto alla switch ta?
2) si può cambiare la molla negativa? magari con una un po' più lunga, che si comprima abbastanza da non mangiare corsa, ma che sia "spingente" per un tratto più lungo di almeno un paio di cm?
accetto anche suggerimenti sul settaggio (70kg in mutande).
per ora la tengo poco sotto i 90psi e chiudo 4 scatti la compressione, mi trovo bene per come lavora ma cmq non parte come vorrei (tipo un dual air non dico come una molla, vorrei troppo!) e poi sui drop di 1m o più vado a pacco anche se chiudo tutta la compressione.. quindi così ho ottimizzato le condizioni di guida pulita che cmq rimangono la maggior parte delle situazioni che affronto, ma per il resto devo starci troppo a pensare e invece non ce vojo pensà! :)