L utente prima ha scritto questo , non me ne intendo di quelle bici e di quanto si possa raggiungere , 60 e’ già tanto penso è rischioso comunqueIo se arrivo ai 60 è tanto, i 100 chi li fa??
L utente prima ha scritto questo , non me ne intendo di quelle bici e di quanto si possa raggiungere , 60 e’ già tanto penso è rischioso comunqueIo se arrivo ai 60 è tanto, i 100 chi li fa??
Il punto non è cosa si è in grado di fare.Io con la Blur gomme da 2.4 e telescopico scendo praticamente dove scendo con la AM.
la differenza è la FREQUENZA dei passaggi tosti: quando fai XC magari ne hai due o tre qua e là quindi dove non arriva la forca da 100 arrivano le braccia e te la cavi, se provi a fare una PS magari la chiudi (più lentamente sicuro) ma al fondo prendi braccia e spalle e le butti nel cassonetto dell'umido...
Guarda che lo sforzo fisico di una gara enduro o di una gara dh non è per nulla indifferente e lo sforzo oltre che fisico e’ mentale.Il punto non è cosa si è in grado di fare.
Anche io con la scalpel montata 2.4 vengo giù dappertutto.
Il problema che certi passaggi sono stati inseriti in una disciplina dove spesso la lucidità per via dello sforzo fisico può venire a mancare che tu sia un pro o l’ultimo degli amatori.
Il rischio di traumi molto seri purtroppo sta aumentando non fra gli amatori ma fra i professionisti.
Il rischio oltre alla tragedia dietro l’angolo, che purtroppo a certi addetti al settore in nome dello show sembra importare poco è che a mio avviso stia diventando una disciplina per funamboli dove conti solo la tecnica in discesa. A dimostrazione di ciò lo dicevo prima basta vedere che chi ha doti ‘’pedalatorie’’notevoli sta disertando le gare XCO…
Alla lunga questo comporterà a mio avviso un disinteresse per la disciplina 1 a livello di seguito professionistico e 2 a livello di pratica amatoriale dove perchè sia praticata si opterà a percorsi ‘’surrogati’’pertanto considerati di serie B…
Io ad esempio trovo assurdo che la gara amatoriale non preveda lo stesso percorso di quella ‘’ufficiale’’… per non allontanarsi dall’ambito mtb GF e MARATHON ad esempio il percorso è lo stesso e in qualsiasi sport Idem…
Lo studio va fino fino al 2015, quindi "ultimamente" non mi pare un avverbio adeguato.@sembola abbiamo un riscontro del 2015 molto puntuale, che fornisce analiticamente dati sul solo Giro su un campione di 33 anni. L'autore é l'ex responsabile sanitario della corsa rosa, il prof. Tredici che ha raccolto i dati direttamente dalla sua esperienza. Se puoi leggilo, é molto interessante.
Più cadute e fratture, come cambiano gli infortuni dei ciclisti
Il professor Tredici è il responsabile medico del Giro d'Italia da 33 edizioni. Ed è anche osservatore privilegiato per parlare di ossa rotte e contusioni di chi pedala per mestierewww.gazzetta.it
Certo, però ci sono rilevamenti anche da parte dell'UCI, che sono più recenti.Lo studio va fino fino al 2015, quindi "ultimamente" non mi pare un avverbio adeguato.
Senza contare che lo studio riguarda esclusivamente il Giro, per cui è non è automatico estendere le conclusioni a tutto il ciclismo agonistico.
2 a livello di pratica amatoriale dove perchè sia praticata si opterà a percorsi ‘’surrogati’’pertanto considerati di serie B…
Scusa il doppio messaggio: ma veramente pensi questo? Ma l'hai visto il tracciato? C'erano tre, dico tre, punti 'da funambolo' come dici tu su uno sviluppo di oltre 4 km di anello... Il resto era solo da menare duro.a mio avviso stia diventando una disciplina per funamboli dove conti solo la tecnica in discesa
Appunto , troppo pippe!!!!Mah,penso che far indossare un paraschiena o un caschetto con la mentoniera ad un pro sia un'utopia se non costretto da un regolamento UCI..le gare con piattoni non mi garbano preferisco passaggi tecnici,drop e rock garden e comunque la differenza deve farla il rider con la tecnica acquisita negli allenamenti,il mezzo fa la sua parte ed è normale la continua evoluzione..a piattoni saremmo ancora con le 26!
Detto questo se fai il pro sei pagato per fare questo,lo fai e stop. se non sei in grado partecipi a granfondo o ti prendi una gravel e vai ad argini..
Riguardo i watt e vista la volata nella prima tappa in Brasile direi che Nino ne aveva più degli altri e ha vinto..troppe pippe ragazzi!
Cioè saliva pedalando e scendeva con la funivia..?Un mio conoscente ha tratto beneficio dalle discese meccanizzate
Dipende dalle esperienze di ognuno. Io ho gareggiato su strada fino ai juniores, non ti sto a raccontare quante cadute ho fatto di mio, quante provocate dal fatto di essere in gruppo, e da quanti e quali mezzi sono stato investito. In MTB (mai praticato a livello agonistico in alcuna delle sue forme), fortunatamente, al massimo morso da cani o fuggito da animali più o meno incavolati.Io sinceramente mi sono sempre e solo fatto male in MTB, la statistica è impietosamente a sfavore del fuoristrada.
E non vedo neanche tutte ste cadute su asfalto sinceramente, certo quando capita sono dolori.
Ma potrebbe anche non capitare, in MTB invece è da mettere in conto
Aggiungici che tu in MTB ci sai andare, capisco la modestia ma va detto.Dipende dalle esperienze di ognuno. Io ho gareggiato su strada fino ai juniores, non ti sto a raccontare quante cadute ho fatto di mio, quante provocate dal fatto di essere in gruppo, e da quanti e quali mezzi sono stato investito. In MTB (mai praticato a livello agonistico in alcuna delle sue forme), fortunatamente, al massimo morso da cani o fuggito da animali più o meno incavolati.
Chiunque lì in quella gara sa andare molto meglio di me. L'enfasi della gara e la chiusura della vena incidono tanto, quando si fa sport a livello agonistico purtroppo ci si infortuna. Il succo di quello che volevo dire è che non saprei se andare su strada sia meno pericoloso del fuoristrada, soprattutto per via della variabile "traffico" durante gli allenamenti. Anche considerando l'evoluzione dell'xc moderno.Aggiungici che tu in MTB ci sai andare, capisco la modestia ma va detto.
Gara a parte in bdc , dove per me il pericolo è la velocità follle in discesa … la bdc nostrana o stradale è decisamente più pericolosa della mtbChiunque lì in quella gara sa andare molto meglio di me. L'enfasi della gara e la chiusura della vena incidono tanto, quando si fa sport a livello agonistico purtroppo ci si infortuna. Il succo di quello che volevo dire è che non saprei se andare su strada sia meno pericoloso del fuoristrada, soprattutto per via della variabile "traffico" durante gli allenamenti. Anche considerando l'evoluzione dell'xc moderno.
Boh in dh fai solo discesa. In enduro sali pedalando ma sali non meni in salita. E poi la gara è solo discesa. Con rilanci ok ma discesa. Xc meni sempre in discesa e adesso hanno inserito qualche passaggio tecnico che secondo me un agonista di fuoristrada dovrebbe saper affrontare. Altrimenti non sei un biker mtb. Sei uno che fa bdc in fuoristrada.Vabbè allora se l'XC dev'essere tecnico e discesistico la specialità meno tecnica della MTB quale sarebbe? Enduro? Downhill?
Nella MTB le specialità sono diverse in base ai percorsi, non al livello.
Se le frontine da 80 le usiamo per percorsi freeride le gare sulle strade bianche con ostacolini piccoli fatte in velocità con cosa ci andiamo? Con le BDC? Oppure con le bici da Downhill?
Il professionista di XC deve essere molto più veloce di un principiante su un percorso XC, non è che perchè è bravo allora fa XC su una pista di Downhill... Anche perchè ripeto, nella mtb è il percorso che fa la disciplina, se scendi dalla nera di DH stai facendo DH, tutina o no.
Gara a parte in bdc , dove per me il pericolo è la velocità follle in discesa … la bdc nostrana o stradale è decisamente più pericolosa della mtb
Il fatto è che per te li possono togliere ,ma ormai l trend è questo e che piaccia o no bisognerà che i nostalgici della “monotonia facile” se ne facciano una ragione.Basta guardare il volo di Evenepol al Lombardia 2020 o quello odierno di Alaphilippe alla Liegi.
Poi i drop dai circuiti xc per me li possono tranquillamente togliere: se mi interessano i salti guardo la dh o la rampage mica l'xc.
Ma se cadi male ti fai tanta bua anche senza i drop.
Una disciplina pedalata con le protezioni è inconcepibile.
Il fatto è che per te li possono togliere ,ma ormai l trend è questo e che piaccia o no bisognerà che i nostalgici della “monotonia facile” se ne facciano una ragione.
In bdc non hanno le protezioni ovviamente perché sarebbe impossibile ma rischiano il doppio e nemmeno i muretti o i guard rail le hanno.
Mi sembravi decisamente di in altra opinione prima..praticamente diciamo la stessa cosa.Per me se mettono o tolgono i drop l'XCO cambia poco: le gare le trovo comunque mediamente noiose.
Resto dell'idea che se uno sceglie di correre sa che si può anche far male e quindi non capisco tutti quelli che si scandalizzano perchè ogni tanto qualcuno si fa male cadendo in un rock garden o in tratto tecnico.
Anche se hanno le protezioni si fanno male anche nelle gare di enduro o di DH.
Invece secondo me un paraschiena e un caschetto un po più protettivo non influiscono quasi nulla sulla prestazione in una gara di un ora, e anche se dovesse influire sulla prestazione anche di 10 secondi al giro, chissenefrega, lo mettono obbligatorio x tutti così non ci sono comunque disparità di prestazioni tra gli atletirimango dell'idea che è difficile proteggere chi spinge a tutta x1h40 e difficile rimanere lucidi per tutto il tempo rispetto ad PS di enduro molto più breve e senza dover pure pedalare, poi le bici xc con i loro limiti non perdonano
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