domenica 5, sveglia alle 7:00.
ero deciso; oggi vado a provare i 95km della TILIMENT MARATHON
...ma qualcosa c'era nell'aria...
suona la sveglia... si, stà suonando la sveglia... apro un occhio, ma l'altro non risponde... suona la sveglia... forse non dovevo fare tanto tardi stanotte... e suona ancora...
...ecco, adesso non suona più!
Ma mi sento troppo in colpa...
decido di posticiparla di un'oretta
alle 9.30 parto da casa. convinto!
o quasi...
sapevo che il percorso non era ancora segnalato ma armato di cartina e tanta pazienza metto in preventivo un'uscita di 8-9 ore!
tralascio la zona della partenza e inizio il percorso all'altezza del ponte sul tagliamento. la pozzanghere sono abbondanti e in certi punti l'acqua del fiume invade il percorso (bello! un po' di pantano dona sia alla divisa che alla bici). questo primo tratto consiglia vivamente l'utilizzo di una full!!!
la prima sorpresa al guado del torrente Cosa: solitamente asciutto, o con pochissima acqua, i centimetri da affrontare sono una cinquantina! ma ormai, messo il cuore in pace, decido di affrontarli anche se il ponte non è poi troppo lontano (siamo in mtb o no?)
da qua il percorso diventa molto scorrevole, tratti su asfalto e sterrati ben battuti. nella zona dei magredi la seconda sorpresa: un bel gregge di pecore profumatissime blocca il tracciato! visto il rischio di zecche decido di aggirarlo e mi butto sulla camionabile che risale il torrente meduna.
a sequals le prime rampe in salita: neanche sapevo di questo tratto, pur frequentando abbastanza la zona: bello, faticoso, ma bello. a seguire la discesa verso solimbergo e un altro tratto veloce fino a travesio, alle pendici del monte ciaurlec. qua inizia una salita di 5km circa su asfalto con alcuni strappi che fanno sentire i km già percorsi. ed ecco la terza sorpresa: troppa fatica, stò facendo troppa fatica: la prossima volta vado a letto come le galline!!! ma loro non c'entrano: ho bucato dietro!!! E VAI! sosta forzata di 10minuti.
arrivato all'inizio della salita sterrata del col manzon, opto per un taglio del percorso. tralascio il pezzo più impegnativo (salita con fondo, in certi punti, molto sconnesso) ma anche più divertente (discesa veloce e tecnica, occhio!) e scendo verso il poligono. a seguire un bel sentiero in salita e poi altro tratto in discesa decisamente tecnico: quarta e ultima sorpresa! con la ruota anteriore riesco ad evitare verso sinistra una grossa pietra sul sentiero, ma altrettanto non riesco a fare con quella posteriore. e a destra cosa c'è dietro i pedali? il cambio, colto da una improvvisa mancanza di affetto, compie oltre mezzo giro di ruota letteralmente abbracciato ad un raggio del cerchio! tra vari accipicchia e perdindirindina mi fermo per una diagnosi: c'è poco da diagnosticare, cosa pensavate?
recupero un pezzo di fil di ferro dal fondo del borsello sottosella e, alla meno peggio, riesco a bloccare il cambio al telaio. per fortuna la
catena riesce comunque a scorrere anche se rumorosamente. chiaramente abbandono l'impresa e su asfalto prendo la via di casa.
...ma qualcosa c'era nell'aria...