Made in CHINA

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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sembola

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una nera e l'altra pure
Intanto può cominciare ad averne un paio in casa cercando di acquistarli a prezzi più concorrenziali.......Non ho la pretesa di pagare un gruppo completo quanto lo pago su internet, ma nemmeno il doppio!

I prezzi concorrenziali sono quelli online che tutti conosciamo, non ce ne sono altri, almeno per negozi di piccole dimensioni. Il risultato è che se "ne tieni un paio in casa" o ti rimangono sul groppone (perchè anche con poco ricarico vanno a costare decisamente più che da HiBike) o rinunci a avere anche il più piccolo ricarico. In ambo i casi perdi, ed è per questo che praticamente nessuno lo fa.

Ripeto, la rete distributiva italiana ha tanti difetti, e nessuno di noi è mai stato tenero nel sottolinearli. Ma mettersi nei panni di chi col negozio deve vivere aiuta a capire le cose.
 

Gepp1

Biker assatanatus
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rovereto
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Grdate che bei cerci in carbonio MADE IN CINA per la mia Cinese . a giormi mi arrivera il secondo telaio Cinese sempre da 29" :bum-bum-:e con questo è il quarto che acquistiamo io e il mio amico . Lui aveva reggisella piega e attacco tutto Ritcheycarbon li ha venduti ci ha ricavato bei soldini e con meno della metaa ha riacquistato tutto in cina anche portaborraccia serie sterzo conica e tutto materiale di ottima fattura e qualita W LA CINA E VIVA I CINESI

spara questo fornitore e le tue impressioni...che c'abbiam tutti una scimmia pazzesca....
 

Gepp1

Biker assatanatus
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rovereto
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cerchi in carbonio per utilizzo MTB che siano di marchio cinese o statunitense mi fanno paura comunque !

già anche a me...

lo dicevo prima poi ho comperato quelle per la BDC e...
1.con in cima il mio pesuccio (90)
2.una forka rigida da strada
3.dei tubolari con volume d'aria risicato
4.guida sporca che nn gli ha risparmiato nulla

vanno benone...allora mi son chiesto anch'io perchè nn dovrebbero andare bene anche in fuoristrada??? dove c'è una forka ad ammortizzare delle gome che saranno quanto? 3 volte quelle da strada direi che potrebbero funzionare
 

Oniriko77

Biker augustus
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Alba
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:omertà:
io in una stagione di gare ho piegato leggermente in due punti i crest e peso 55kg. le gomme le uso alla giusta pressione, se invece dell'alluminio ci fosse stato il carbonio ?

forse lo valuterei solo per il tubolare, così il cerchio non ha le flange.
 

luca19721

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E' un'interpretazione semplicistica e che non rispecchia la realtà delle cose.

La questione è che in Germania esiste un mercato che è sei volte quello italiano, il che consente economie di scala (all'importatore) e un potere contrattuale (ai negozi spesso legati in gruppi d'acquisto) impossibili in Italia. Se "investire sulla propria attività" significa anticipare 600 euro per un gruppo XT per sperare di venderlo a 700 allora sì, forse è meglio chiudere e dedicarsi ad altro.

La distribuzione del settore bici ha mille difetti (ed io compero tutto online) ma evitiamo per favore di accusarla di "colpe" inesistenti.




Dipende da quali sono gli obiettivi. Se l'obiettivo è ottenere una bici completa partendo da zero ed "accontentandosi" di quello che è fornito di serie probabilmente hai ragione. Se vuoi fare una bici con componentistica mirata, per esempio già se vuoi delle ruote di buono/ottimo livello allora comperare una bici completa e smembrarla può essere meno conveniente.


..però dai..se il mercato tedesco é SEI volte quello italiano..non é solo a causa dell' irrefrenebile voglia tedesca di andare in mtb..ma anche per la lungimiranza dei negozianti online e non. Nulla succede per caso. In effeti, come molti fanno notare, comprare una 29 in un negozio italiano, nella maggior parte delle volte, é un po' come comprare online, ti devi arrangiare per conto tuo: nessuna conoscenza del prodotto e dei suoi reali pregi e difetti.." eh si..ora ste ruotone, me le chiedono si si...pensa che uno della mia squadra ce l'ha ed é contentissimo.."..Vabbè
Un noto negozio italiano online, per ordinare un pezzo di costo basso, mi ha scritto che c'era un costo minimo fatturabile e ho dovuto aggiungere un coso in più per farmi spedire quel pezzo..........
L'altro giorno uno dei più grossi negozi italiani di mtb, mi ha proposto un RS Reverb a 330 euro( !), sconto 10, che ora é importato nella sola misura 420mm..(e quello da 380mm non é disponibile se non ordinandolo apposta aspettando un bel po').....E così che RS italia vuole tenersi il mercato italiano ed evitare che la gente migri online?
E non ditemi che sono casi rari. Siamo indietro per prezzi, cortesia, varietà di offerta, e competenza. Ho avute anche esperienza postive ma davvero si contano sulla punta delle dita.
 

Gepp1

Biker assatanatus
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:omertà:
io in una stagione di gare ho piegato leggermente in due punti i crest e peso 55kg. le gomme le uso alla giusta pressione, se invece dell'alluminio ci fosse stato il carbonio ?

forse lo valuterei solo per il tubolare, così il cerchio non ha le flange.

scusami avevo sottointeso che i cerchi debbono essere per tubolare...se uno fa il grande passo dei cerchi in plasticona dovebbre montare solo tubolari li i guadagni sono estremi...con il tubeless secondo me non sarebbe così.
 

sembola

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@luca19721: in Germania c'è un mercato ciclistico più grande di sei volte rispetto all' Italia (dove ci consideriamo la culla del ciclismo :omertà:) non certo per la diversa imprenditorialità, ma per il fatto che nel resto d'Europa la pratica dello sport è un' attività di massa, che coinvolge una fetta di popolazione molto più grande rispetto all' Italia. Aggiungiamo anche la diversa attenzione per la mobilità alternativa all'automobile privata (leggi: piste ciclabili...) ed ecco che la bicicletta vive in numeri completamente differenti.


Questo non significa che la distribuzione non abbia delle colpe: ce le ha senz'altro, come ho già scritto in precedenza. Solo che non è quello ad ostacolare una diffusione dello sport più capillare, ma la mentalità italica per cui lo sport o è agonistico o non è: atteggiamento che è presente anche in alcune discussioni qui sul Forum, basta citare le polemiche contro le bici di Decathlon, perchè "brutte" o "senza blasone". In Germania questi problemi non se li fanno, vanno in bici e basta, basta mettersi all' imbocco di qualche percorso famoso nelle Dolomiti ed osservare le bici per capirlo.

Occhio a non cadere nella autoreferenzialità, nello scambiare una microcomunità rappresentativa ma ridotta qual'è il Forum con il "tutto". Di gente disposta a spendere 250 euro per un reggisella automatico o a cambiare la bici con una 29er solo per pura curiosità ce n'è (io sono uno), ma ricordiamoci che è una frazione di quanti vanno in bici.
 

luca19721

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@luca19721: in Germania c'è un mercato ciclistico più grande di sei volte rispetto all' Italia (dove ci consideriamo la culla del ciclismo :omertà:) non certo per la diversa imprenditorialità, ma per il fatto che nel resto d'Europa la pratica dello sport è un' attività di massa, che coinvolge una fetta di popolazione molto più grande rispetto all' Italia. Aggiungiamo anche la diversa attenzione per la mobilità alternativa all'automobile privata (leggi: piste ciclabili...) ed ecco che la bicicletta vive in numeri completamente differenti.


Questo non significa che la distribuzione non abbia delle colpe: ce le ha senz'altro, come ho già scritto in precedenza. Solo che non è quello ad ostacolare una diffusione dello sport più capillare, ma la mentalità italica per cui lo sport o è agonistico o non è: atteggiamento che è presente anche in alcune discussioni qui sul Forum, basta citare le polemiche contro le bici di Decathlon, perchè "brutte" o "senza blasone". In Germania questi problemi non se li fanno, vanno in bici e basta, basta mettersi all' imbocco di qualche percorso famoso nelle Dolomiti ed osservare le bici per capirlo.

Occhio a non cadere nella autoreferenzialità, nello scambiare una microcomunità rappresentativa ma ridotta qual'è il Forum con il "tutto". Di gente disposta a spendere 250 euro per un reggisella automatico o a cambiare la bici con una 29er solo per pura curiosità ce n'è (io sono uno), ma ricordiamoci che è una frazione di quanti vanno in bici.


Andando a ritroso, non ho affatto detto che 29 e telescopici sono articoli ciclistici per tutti..Ho scritto che mi pare sia assurdo che un importatore di una marca come RS abbia in catalogo SOLO alcuni articoli , obbligandoti a cercare altrove alcuni modelli che da noi non ci sono.( l'anno scorso per avere una modello di forka AM col PP da 20 al di sotto dei 550 euro ho dovuto ordinarla e aspettare due mesi, altrimenti dovevo comprare una Revelation top di gamma , tutte le altre avevano il pp da 15....) Ora un mio amico voleva il reverb da 380mm e l'ha dovuto comperare nella misura di 420mm..Per quanto mi riguarda non mi sento di appoggiare questa politica commerciale che non é attenta alle esigenze di un mercato specialistico come il nostro. In germania trovi tutta la gamma RS co garanzia e prezzi bassi.Come in inghilterra, belgio, francia e austria. Da noi invece é sempre stato così!... Da ragazzino quando andavo all'estero per vacanza, sbavavo davanti le vetrine svizzere , francesi tedesche olandesi inglesi guardando le bmx e tutti pezzi particolari che vendevano..Da noi non c'era una cippa, se non le bianchi e atala da supermercato.Poi qualcuno cominciò ad importare materiale specialistico, come Brusi di freewheeling o Zambito con le Hutch e GT ma le cose non cambiarono mai molto..e ad ora..il bmx é sempre rimasto uno sport di nicchia che non é mai esploso.E non a causa della mancanza di piste ciclabili. All estero c'é stata una politica commerciale diversa, più coraggiosa e dedicata alla specializzazione. Passione , visione moderna e attenta ai desidero delle nuove generazioni. . Da noi il coraggio imprenditoriale é davvero a livelli bassi sia per la produzione che per il professionista stesso. Mi spiace dirlo ma la colpa in parte é anche della nostra mentalità in generale.Noi italiani non siamo reattivi e attenti di fronte alle novità, siamo diffidenti e tradizionalisti, non siamo abbastanza curiosi e nella maggior parte delle volte, ci vogliono anni perchè le nuove tendenze prendano piede pure da noi e non sempre accade. Dai come cavolo é possibile che in una pese piatto come l'inghilterra la mtb funzioni così meglio che da noi che abbiamo un paese adattissimo a questo sport.. Ti pare possibile che da loro..la dh funziona, le 29 si vendono alla grande, pure il trial continua a fare i numeri...Sono convinto che é anche merito dei loro commerciali, negozianti e distributori. Hai presente Cotic?..una ditta di TRE persone..fanno telai in acciaio 26-29 (appena nata) , SS, strada e ora hanno un nuovo full da AM anch'esso con telaio in acciaio.Non vendono migliaia di telai..vendono il giusto per campare grazie alla loro passione e un po' di coraggio. Anni fa avevano un full che era stato abbastanza massacrato dalla stampa INGLESE perchè si spaccava.Ora ci hanno riprovato.E sai bene quanto costa sviluppare un telaio full. Bisogna prendere esempio da gente così , e anche dai cinesi.
 

sembola

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Ho scritto che mi pare sia assurdo che un importatore di una marca come RS abbia in catalogo SOLO alcuni articoli...
E perchè il distributore italiano dovrebbe importare e distribuire del materiale di non larga diffusione, dal prezzo per forza di cose superiore a quello dei canali online, col rischio di trovarselo poi invenduto? :nunsacci: Onestamente, quanti hanno comperato il KS o il Reverb al 20% in più in Italia rispetto a quelli che lo hanno preso online risparmiando?
Quando dico che occorre anche mettersi nei panni di chi del commercio ci vive, questo intendo.

...la colpa in parte é anche della nostra mentalità in generale.Noi italiani non siamo reattivi e attenti di fronte alle novità, siamo diffidenti e tradizionalisti, non siamo abbastanza curiosi e nella maggior parte delle volte, ci vogliono anni perchè le nuove tendenze prendano piede pure da noi e non sempre accade.
E non è detto che sia sempre e comunque una cosa negativa. Perlomeno noi italiani, diffidenti e tradizionalisti, non abbiamo acceso mutui sulle case per finanziare il consumo di beni spesso inutili. Almeno per ora...


Dai come cavolo é possibile che in una pese piatto come l'inghilterra la mtb funzioni così meglio che da noi...
Perche in tutti i paesi normali la gente lo sport lo pratica sul serio. Grandi basi di praticanti = mercato più grande = maggiori opportunità commerciali (piccoli costruttori ma anche colossi come CRC o HiBike o BikeDiscount); non solo, perchè un'ampia base di praticanti significa anche tanti potenziali campioni. In UK in particolare c'è stato anche un lavoro ben progettato e finanziato da parte della Federazione, col risultato che mentre i nostri pro parlano della pista come di una "specialità anacronistica" i giovani inglesi e australiani si portano a casa mondiali ed olimpiadi. Ma la chiave di volta è che c'è maggiore passione per lo sport praticato, e forse meno poseraggio in cui noi italiani siamo campioni del mondo indiscussi ;-)
 

Skrag72

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Tu continui a difendere i rivenditori giustificando il loro scarso investimento sul mercato, ma non consideri che se il rivenditore non investe non vende e il mercato non progredisce.
Pensiamo a tutti gli utenti che si riforniscono dal rivenditore sotto casa e non legge sui forum tutte le novità del mercato, acquista fiducioso tutto quello che il rivenditore gli consiglia, ovvero roba obsoleta e vecchia......
Un ragazzino è entrato da un sivende e gli ha chiesto una MTB di ultima generazione..........è uscito con una ibrida della Ghostconvinto di aver speso bene i suoi 950€..............è uno scandalo e tu difendi ancora chi non ha più difese!
 

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Skrag, io non "difendo" i negozianti: semplicemente invito a tenere presenti tutti i termini della questione per evitare che si raggiungano conclusioni sbagliate. Quelle che sono le effettive condizioni del mercato vanno considerate, prima di accusare l'operatore di turno di incompetenza o di pigrizia.

Per esempio, io non sono convinto che il problema sia quello del prezzo, perchè stiamo parlando di un mercato in cui la domanda non è perfettamente "elastica": cioè la disponibilità all' acquisto non è esattamente dipendente dal prezzo di vendita, e quindi calando i prezzi le vendite NON aumentano proporzionalmente a livello globale (semmai ci possono essere spostamenti di quote di mercato: vedi Decathlon e Canyon).
Ad ulteriore supporto della mia ipotesi mi permetto di fare presente che il prezzo delle bici in Germania è solo leggermente inferiore a quello italiano, il che fa pensare che il prezzo non sia l'unico fattore da prendere in considerazione.

Tutto questo non vuol dire che non ci siano incompetenti tra gli operatori del settore: ce ne sono in tutti gli ambienti, quello della bici non fa certo eccezione. Vuole solo dire che un operatore commerciale non può ignorare le caratteristiche dell' ambiente in cui si trova ad operare, almeno se vuole continuare a farlo. E pure noi dovremmo farlo, se non altro per completezza dell' informazione.
 

luca19721

Biker forumensus
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sarà..ma io a parte pochi produttori appassionati come MDE, Frm, Gas29 o Ancillotti e pochi altri, non vedo molto fermento e attenzione verso le nuove tendenze e investimenti in quel senso.E i negozianti anche..Sempre a tenere in negozio le solite marche senza mai provare nuove strade diverse dal solito. Mi dici che non ha senso tenere in casa prodotti che non si vendono..ma se non provi nemmeno ad importarli o a venderli, sarà dura che poi si possano proporre! Uno dei pochi esempi in questo senso é Andrea Bruno..Che con Transition e le sue marche mi pare stia facendo un buon lavoro. E non ci possono provare pure altri?
Certo in parte condivido la tua opinione..tutti poseristi qui da noi..e poi il culo sulla bici ce lo mettono in pochi.. Giovedì scorso, vacanza, ero a Montevecchia..spot di riferimento per la mtb lombarda..beh..di biker ne avrò contati una 20ina massimo :( ...uno dei quali mi é sembrato avesse proprio il tuo telaio cinese, l'ho riconosciuto dai foderi molto sottili :))
 

Gepp1

Biker assatanatus
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a proposito di made in china in trentino con la 29 di miracle (mc-009) siamo già in 3 e tutti molto soddisfatti sulla qualità del prodotto...considerando che gli altri due hanno già fatto un'anno di gare,ed è gente che pesta di brutto si son trovati bene,non vuol dire nulla ma sono altri due si da aggiungere alla casella dei positivi
 

babylonboss26

Biker velocissimus
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Tu continui a difendere i rivenditori giustificando il loro scarso investimento sul mercato, ma non consideri che se il rivenditore non investe non vende e il mercato non progredisce.
Pensiamo a tutti gli utenti che si riforniscono dal rivenditore sotto casa e non legge sui forum tutte le novità del mercato, acquista fiducioso tutto quello che il rivenditore gli consiglia, ovvero roba obsoleta e vecchia......
Un ragazzino è entrato da un sivende e gli ha chiesto una MTB di ultima generazione..........è uscito con una ibrida della Ghostconvinto di aver speso bene i suoi 950€..............è uno scandalo e tu difendi ancora chi non ha più difese!

Il problema non è il commerciante, ma il compratore che nell'era di internet e dell'informazione, dovrebbe andare già preparato in un negozio e così eviterebbe di vedersi rifilato dei prodotti obsoleti.
Se entri in un negozio ed esordisci con frasi tipo ''MI CONSIGLI LEI'' , o 'NON CI CAPISCO NIENTE'' ovvio che il commerciante ti venderà il prodotto dove ha maggior ricavo, anche se questo non vuol dire sempre che sia un prodotto di cattiva qualità.
Quando sono interessato ad un oggetto, mi informo sempre sul web, e poi se mi rivolgo al commerciante sotto casa, lui si accorge subito che non sono uno sprovveduto o un pollo da spennare e allora sarà molto più cauto sul suo modus operandi.

Altro discorso la professionalità: i sivende che frequento, Specy, Giant o Cannondale, sono molto preparati e te ne accorgi subito anche dai prodotti che hanno in negozio se sono validi o meno e dalla loro officina e dai meccanici che vi operano.

Il mio consiglio è quello di informarsi sempre, qualsiasi cosa si compra, e vedrai che non butti via i soldi.

Anche il fatto di acquistare prodotti direttamente dalla CIna, non vi trasforma automaticamente in fenomeni, se questi prodotti costassero quanto quelli in negozio, avreste comprato quelli in negozio.
Qualità o meno, acquistare dalla Cina, non è certo un aiuto verso la nostra economia e dunque verso i nostri si vende locali. Chiediamo coerenza ma poi ci rivolgiamo altrove. Riflettiamo.:il-saggi::celopiùg:
 

Skrag72

Biker ciceronis
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Il problema non è il commerciante, ma il compratore che nell'era di internet e dell'informazione, dovrebbe andare già preparato in un negozio e così eviterebbe di vedersi rifilato dei prodotti obsoleti.
Se entri in un negozio ed esordisci con frasi tipo ''MI CONSIGLI LEI'' , o 'NON CI CAPISCO NIENTE'' ovvio che il commerciante ti venderà il prodotto dove ha maggior ricavo, anche se questo non vuol dire sempre che sia un prodotto di cattiva qualità.
Quando sono interessato ad un oggetto, mi informo sempre sul web, e poi se mi rivolgo al commerciante sotto casa, lui si accorge subito che non sono uno sprovveduto o un pollo da spennare e allora sarà molto più cauto sul suo modus operandi.

Altro discorso la professionalità: i sivende che frequento, Specy, Giant o Cannondale, sono molto preparati e te ne accorgi subito anche dai prodotti che hanno in negozio se sono validi o meno e dalla loro officina e dai meccanici che vi operano.

Il mio consiglio è quello di informarsi sempre, qualsiasi cosa si compra, e vedrai che non butti via i soldi.

Anche il fatto di acquistare prodotti direttamente dalla CIna, non vi trasforma automaticamente in fenomeni, se questi prodotti costassero quanto quelli in negozio, avreste comprato quelli in negozio.
Qualità o meno, acquistare dalla Cina, non è certo un aiuto verso la nostra economia e dunque verso i nostri si vende locali. Chiediamo coerenza ma poi ci rivolgiamo altrove. Riflettiamo.:il-saggi::celopiùg:

Io in negozio ci sono andato e anche discretamente informato,.......ma quando ho parlato di 29" la maggior parte è caduta dalle nuvole( fatta eccezione per 2 rivenditori )....qualcuno mi ha cercato di rifilare una 26" dicendomi:" la 29" non si usa più ormai è vecchia, il futuro è nelle 26"!!"............
E io dovrei comprare da certi individui?????? POSSONO FALLIRE!!!! A quel punto ho comprato in Cina.
Sono disposto a spendere qualcosa in più per incrementare l'economia locale e per avere un prodotto italiano, ma solo se di contro mi offrono PROFESSIONALITA' ed onestà!......qualità che alla stragrande maggioranza dei nostri sivende manca.
 

WlaTopa

Biker e crossista
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spara questo fornitore e le tue impressioni...che c'abbiam tutti una scimmia pazzesca....
oggi primo test con coperture BONTRAGE 29.0 da1.9
pressione a 2,2 ant e posterioreho fatto 70 km con 1850 mt di dislivello molto asfalto e qualche km di sterrato che dirvi a me fanno impazzire malgrado il poco volume di aria i cerchi assorbono "attutiscono" gli urti verticali che una bellezza (provate con telaio CINESE FULL RIGID IN CARBONIO"molto meglio deiCrest che reputo super cerchi stando sui pedali non noto flessioni laterali rilevanti e in curve veloci l efetto deriva che sentivo con altri cerchi si minimalizza forse sempre anche per il poco volume di aria .Certo la copertura anche è Valida per terreni non troppo estremi e sterrati lateralmente ottima tenuta ma sul bagnato tende a non avere buon grip in frenata discreto in trazzione a mio avviso una spanna superiori ai swhalbe furius fred anche a livello di scorrevolezza
a giorni altri test piu impegnativi tempo permettendo cOMUNQUE LE PRIME IMPRESSIONI SONO OTTIME e sono veramente contento Anche il mozzo Novatek e di eccelsa fattura smontato ha il sistema di serraggio dei cuscinetti e i cuscinetti del american classic l estatica Struttura del mozzo posteriore praticamente quasi uguali anteriore la struttura esterna cambia ma all interno è amenrican classic :omertà:
 

babylonboss26

Biker velocissimus
22/9/09
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Io in negozio ci sono andato e anche discretamente informato,.......ma quando ho parlato di 29" la maggior parte è caduta dalle nuvole( fatta eccezione per 2 rivenditori )....qualcuno mi ha cercato di rifilare una 26" dicendomi:" la 29" non si usa più ormai è vecchia, il futuro è nelle 26"!!"............
E io dovrei comprare da certi individui?????? POSSONO FALLIRE!!!! A quel punto ho comprato in Cina.
Sono disposto a spendere qualcosa in più per incrementare l'economia locale e per avere un prodotto italiano, ma solo se di contro mi offrono PROFESSIONALITA' ed onestà!......qualità che alla stragrande maggioranza dei nostri sivende manca.

che il futuro appartenga alle 29'', a meno che non siamo tutti dei veggenti, non è un dato inconfutabile. Il futuro per me è sia delle 26'' che delle 29'', dipende dall'ambito di utilizzo.

Il fatto che un si vende ti proponga una 26'' non dimostra certo che sia un pessimo commerciante ma potrebbe essere invece solo scettico verso la 29'', e questo è normale e qui sul forum si manifesta spesso, ed è un parere rispettabile e condivisibile.
Se sei preparato in materia non sbagli mai, perchè hai seguito il tuo gusto e istinto personale, quindi non scarichiamo le nostre mancanze sui commercianti che, ripeto, per natura tendono a tirare acqua al proprio mulino, è umano.

Che poi tu abbia preso il telaio in Cina, non è dovuto certo alla incompetenza dei si vende, se un si vende non ti soddisfa, ti rivolgi altrove come per tutti gli altri oggetti che si comprano. Si compra laddove si rimane soddisfatti.

Rimango fermamente convinto che il motore che spinge molti ad acquistare in cina non sia dovuto all'incompetenza di molti si vende, ma dal fatto che queti telai costano poco.
 
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petgold969

Biker superioris
Effettivamente credo che la nostra informazione sia alla base di qualsiasi acquisto uno faccia sia si parli di bici che di qualsiasi altra cosa e poi non credo che tutti i negozi siano uguali. Io non posso che parlare bene di quelli della mia città dove ci sono almeno tre negozi molto forniti, con personale preparato e corretto. Poi è ovvio che non possono avere mille marchi a disposizione e se voglio acquistare un prodotto che loro non hanno lo cerco da altre parti, compreso internet ma non si possono paragonare gli acquisti in rete con quelli fatti dal venditore. La differenza di prezzo la fa anche il servizio post vendita che uno spesso ignora ma che ha dei costi. L'altro giorno ad esempio ho avuto un problema con la forcella. Se l'avessi acquistata in rete avrei dovuto smontarla, mandarla in assistenza con la bici ferma x non so quanto tempo.
Invece sono andato dal mio sivende e dopo due ore sono uscito con la bici e una forca in prestito. E mi era capitata una cosa analoga qualche mese fa con una ruota. E questo naturalmente ha dei costi. Magari la forca la paghi un 10% in più ma poi si devono fare i conti alla fine.
 
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