Da utilizzatore del casco da sempre (e non solo in bici) consentimi un'obiezione di tipo metodologico.
La stragrande maggioranza degli incidenti mortali sulle nostre strade non sono dovute a "brutte cadute" ma a collisioni con altri veicoli dotati di massa, velocità e forma tali da rappresentare un pericolo mortale,
casco o non casco. Il casco è "collaudato" dalle normative per resistere ad impatti equivalenti a quello di una caduta da fermo da un'altezza di circa un metro e mezzo, grosso modo ad una velocità di 20 kmh, e già a velocità doppia l'energia è il quadruplo
.
Tutto questo per far far notare che non è corretto sostenere che la mortalità in bici si possa ridurre col casco. Non sappiamo quanti dei ciclisti deceduti l'avessero e quanti no, di questi ultimi quanti siano deceduti per ferite alla testa e quanti per ferite evitabili con un casco. E' una obiezione metodologica, lo ripeto, io il casco lo metto sempre ma sono abbastanza convinto che abbia un' efficacia limitata agli incidenti meno gravi. Il che è più che sufficiente per consigliarne l'uso, se dev'essere la differenza tra rialzarsi e dover passare da un pronto soccorso, o tra rialzarsi e passare dal pronto soccorso e doversi far raccogliere dal 118 ben venga. Solo che non è sensato attendersi una protezione che non può dare.