Buonasera,
vedo che rad77 è preparatissimo tecnicamente.
Se posso gli rubo un consiglio al volo: vorrei comprare una luce (da sistemare sul casco) [...]
Ciao. Ho buona conoscenza delle batterie Li-Ion e di tutta la tecnologia relativa, ma non ho (ancora) dimistichezza con l'illuminazione da bici o outdoor in genere, quindi non conosco bene gli aspetti pratici, né le caratteristiche di funzionamento dei prodotti, però qualcosa che credo possa risultare utile si può dire.
Così al volo, sui tuoi dubbi (pertinenti e saggi), considererei tre aspetti critici:
1. Qualità delle batterie
2. Elettronica di controllo
3. Ricarica
1. La qualità (dove per qualità non intendiamo solo la "bontà" chimica e di assemblaggio, ma anche la tipologia di composizione chimica.. ) delle celle è assolutamente fondamentale, sia in termini di sicurezza, sia per quanto riguarda l'efficacia del funzionamento.
Senza entrare troppo in dettagli tecnici, immagino noiosi, diciamo che il requisito di "bontà" di realizzazione una cella è facilmente soddisfatto con l'acquisto di accumulatori di marca nota (i soliti noti: Panasonic, Samsung, Sony, Sanyo, LG e alcuni altri che rimarchiano celle dei suddetti produttori) ed evitando accuratamente la produzione cinese che, con pochissime e trascurabili eccezioni, non raggiunge i requisiti minimi di qualità chimica e di assemblaggio.
Questa prima selezione però non è sufficiente a garantite la massima sicurezza e al contempo un utilizzo soddisfacente, perché nella gamma di batterie "Li-Ion" esistono numerose composizioni chimiche, ognuna con delle peculiarità che possono adattarsi o meno all'utilizzo che abbiamo previsto.
Per fare un esempio concreto e basico, possiamo aver bisogno di tanta potenza (es. 10 Ampere) per poco tempo (es. 10 min di utilizzo totale), oppure una bassa potenza (es. 500mA) per tanto tempo (es. 2h).
Sono poche le celle che possono adattarsi efficacemente ad entrambi gli utilizzi, in genere è necessario privilegiare la potenza, optando per talune composizioni chimiche, o privilegiare l'autonomia, optando per altre composizioni chimiche.
Può sembrare un inutile esercizio di complicazione di affari semplici (UCAS o UCCS di cui allego una diapositiva ), ma in realtà è un aspetto fondamentale, non solo per utilizzare al meglio il dispositivo utilizzatore di energia, ma anche per una questione di sicurezza.
Infatti tra le varie criticità delle batterie Li-Ion c'è anche il semplice superamento delle sue specifiche di erogazione, con una richiesta di potenza (Ampere) maggiore di quanto sia in grado di fornirne. E tale criticità può facilmente trasformarsi qualcosa di molto poco gradevole..
La potenza delle Li-Ion è molto maggiore di quanto si possa sospettare, date le loro dimensioni, così come le possibile conseguenze in caso di problemi, ed è per questo che mi permetto sempre di insistere sulla sicurezza, perché tutta la tecnologia Li-Ion si è sviluppata con il presupposto che l'utente finale non venisse a diretto contatto con le celle nude, ma che ne usufruisse solo attraverso l'utilizzo di "pacchi batterie" con circuiti di controllo/protezione integrato, come - ad esempio - le batterie dei notebook, dei trapani o delle e-bike.
Qui sotto, ad esempio, un "banale" corto circuito: (Il contatto viene applicato di proposito, quindi è di brevissima durata, ma sufficiente a dare un'idea della potenza erogata. Quando capita un corto all'interno di un dispositivo privo di protezioni il contatto non viene interrotto e le conseguenze sono facilmente (in)immaginabili)
2. L'elettronica di controllo è il "filtro" tra la nostra incolumità e la batteria Li-Ion ed è quindi fondamentale essere certi che si tratti di circuiti affidabili, che abbiano passato tutti i controlli secondo normative e che quindi abbiano tutte le certificazioni del caso.
Anche un utilizzatore esperto, abituato al controllo diretto e "manuale" delle Li-Ion, di fronte ad un dispositivo dotato di elettronica di controllo non può che affidarsi ad esso, demandandogli ogni tipo di supervisione sul corretto sfruttamento delle batterie.
Possiamo stare sicuri del fatto che alla batteria non venga richiesta una potenza che non può erogare? Possiamo stare sicuri del fatto che la batteria non venga scaricata al di sotto della tensione minima di sicurezza?
Possiamo stare sicuri che siano presenti protezioni per l'inversione di polarità, piuttosto che per il surriscaldamento?
3. La ricarica è di gran lunga l'aspetto più critico ed è quello che mi lascia più dubbioso di questi dispositivi, in mancanza di indicazioni precise.
La ricarica delle Li-Ion fatta a regola d'arte è molto diversa da una fornitura di tensione e corrente fissa, come un rubinetto che aperto un "tot" riempie la bottiglia in "tot" tempo. La ricarica secondo lo standard CC/CV è un attimino più complessa e deve essere controllata in tempo reale da un microprocessore che sovrintenda la fornitura, in continua variazione, di corrente e tensione. Oltre ad assicurare che non si verifichino fenomeni di sovraccarico o surriscaldamento che possono essere catastrofici:
Insomma, tutta 'sta roba qui c'è o non c'è?!
Fine orrenda pappardella..
Mi spiace, ma non so rispondere alle tue domande, almeno senza aprire e controllare cosa c'è dentro. Ad occhio non mi sembrano delle "cinesate" qualsiasi, però.....non vorrei trovarmi con batterie che dopo 2 volte non si caricano più, cavetti che non fanno più contatto ecc. ma soprattutto vorrei un minimo di sicurezza! Intendo: le batterie sono sicure? Sigillate bene, costruite bene? Hanno un sistema di carica che funziona bene o rischio qualcosa?
Sulla qualità dei LED, se si tratta di CREE genuini, direi che non ci sono dubbi. Resta il dubbio su elettronica e batterie. Le batterie si possono verificare ed eventualmente cambiare (sono 4 celle 18650 e con 20€ o poco più si sostituiscono), l'elettronica non saprei proprio se non affidandomi (e fidandomi) del feedback degli utilizzatori.
Sapendo dove mettere le mani in caso di necessità di modifiche elettriche e/o strutturali, a tutti e tre gli articoli linkati di Amazon, tenderei a dare una chance, ecco..