Luca, sotto casa mia c'è un enoteca, come a tutti i locali gli è stato permesso dal governo di poter mettere i tavolini fuori per non fare assembramenti all'interno, ma nessuno gli ha detto quanti tavoli mettere e cosi ne ha messi il piu' possibile, prendendosi un bel pezzo di strada, ovviamente a questi tavolini c'ha messo piu' gente possibile e si è procurato pure degli sgabelli per accomodare chi non trovava posto al tavolo e quelli rimasti in piedi? serviti lo stesso....
accanto e di fronte ci sono dei noti negozi di street food che attirano molta gente, la via è stretta e si crea un bell'imbuto...
a vederlo dalla mia finestra mi è sempre parso un allevamento di covid...
nessuno e ripeto nessuno gli ha fatto notare al proprietario che forse era il caso di darsi una calmata e ridurre il numero dei tavoli e comportarsi piu' degnamente, mai visto un vigile....
stesse scene girando, poco ,per altri luoghi della movida le ho viste quasi ovunque.
aspettarsi senso civico e capacita' di mettersi nei panni altrui, dalla gente che frequenta e gestisce i luoghi di quella che viene chiamata "movida" è un po' ingenuo, non voglio colpevolizzare nessuno di costoro ,sia chiaro, ma se gli italiani son diventati dei menefreghisti individualisti è anche perchè è da almeno gli anni 80 che questi son diventati i valori di riferimento con cui son cresciute generazioni di italiani,tirati su dalle tv commerciali e da gente che diceva che con la cultura non si guadagna...
ma faceva comodo cosi a tutti.
perchè un popolo responsabile è anche critico.
poi ovviamente quando arrivano tempi difficili,hai voglia a fare appello alla responsabilita' individuale di un popolo che si è contribuito a rendere irresponsabile.
consumatori non cittadini...