Domenica 4 ok. anche se sò che ci metteremo nei casini. Tanto asfalto e via.
La coscienza mi direbbe Fr con V-Power domenica (ho i deemax da provare), la Six chiederebbe val Sessera Hard-Ride, l'incoscienza il Mottarone.. ma odio viaggiare in posti sconosciuti con 50 cm di foglie per terra. Già ho visto a San Remo che ero più rigido di una traversina di RFI...
Poco asfalto... solo parte delle salite (Pescone-Coiromonte e l'ultimo tratto per la cima del Motta). Mentre sul metterci nei casini... è sicuro. L'importante è che non abbia piovuto poco prima, altrimenti sui diagonali nel prato scosceso...
vzzum... arriviamo a valle di culo... ma senza fortuna.
Bisogna abbassarsi su roccia e prato aggirando le pareti di arrampicata, cercando di portarsi più vicino possibile alla cava abbandonata. Nel momento in cui si entra nel bosco, dobbiamo assolutamente sapere dove siamo, per capire dove dobbiamo andare... insomma... ci sarà da orientarsi. In ogni caso c'è una "strada di gronda", nel senso che in qualche modo poi si arriva sempre a una strada sterrata che ci raccoglie in qualsiasi punto.
L'ideale rimane riuscire ad arrivare alla Cava, da cui parte una sterrata, abbandonata come la cava, da cui scendere.
Mi spiace Y che non hai seguito me e Marco, domenica nell'esplorazione di quella riva al Gorgo Moro... non è che ci fosse da divertirsi su quei ripidi da ribaltamento con il terreno mollissimo e i rami in faccia... però serviva come allenamento al "mal che vada, me la cavo sempre".
Arrivati sulla sterrata si trovano alcuni pezzi con affioramenti di granito su cui cercar un trick, altri pezzi di pietraia sconnessa in cui è più importante stare in piedi... poi sterrata liscia con mille opportunità di far wallride a destra e a manca. Volendo si fa un'escursione zigzagante in una pinetina... che se non ospitasse una mezza comunità hippy, sarebbe un posto ideale per far northshore canadian style.
Poi 200m di asfalto, e si prende un sentierino con qualche curvetta ostica... a tratti scorrevole, a tratti tecnico.
Altra opzione è lasciare le macchine a Omegna, pedalare fino a Stresa, funivia, stessa discesa fino alla pinetina, poi salita equo-solidale fino all'alpe 3 Alberi, e discesa molto tecnica e ripida fino a Omegna (fatta millenni fa con la front e la forca ad elastomeri impiantata.. 'na tortura... ma c'era piaciuto :-?)