TonyB. ha scritto:
super e proprio questo il problema....inserendo le mie misure su un sito postato da qualcuno in un precedente 3d (non ricordo) mi esce che sono a cavallo tra la M (1 centimetro più corta) e la L (1 centimetro più lunga)... la cosa mi sembrava abbastanza semplice...
La M sarebbe stata più reattiva nel tecnico
La L più stabile nel veloce
in base ai percorsi che mi piace fare (complice anche il sivende) ho optato per la L...ma sinceramente non pensavo di alzare tutto questo polverone...
anche io sono a cavallo tra due taglie, tra la S e la M e come sai... .
Il passo in sè non significa nulla. Il passo ha valore in relazione alla distrubuzione dei pesi sul telaio, quindi il passo di una L, ammesso che sia più lungo della M, sarà lungo per uno fuoritaglia ma normale per uno adatto a quella taglia. Se la taglia è lunga la bici non è agile non perchè ha il passo lungo ma perchè ha il passo lungo per come è distribuito il peso del biker piccolo per qella taglia.
La Bici lunga, anche di poco, è stabile nel veloce ma IN RETTILINEO. IN CURVA però emergono i limiti, l'agilità non si percepisce solo nei single track tecnici ma anche nelle curve veloci, la bici lunga, per quanto più stabile sarà LENTA ad impostare la curva per via della non erfetta distribuzione delle masse in relazione al passo della bici. Non solo in relazione al passo, pensa, 1 cm in più ti porta a stare 1 cm più disteso in avanti: questo vuol dire che
1) alleggerirai lo sterzo in discesa (complicando gli inserimenti), oppure se ti piegherai più in avanti per caricare lo sterzo alleggerirai il peso dalla zona movimento centrale
. Con una bici giusta invece potrai caricare il peso sullo sterzo rimanendo la restante massa correttamente bilanciata in zona movimento centrale, senza alleggerire l'uno o l'altro. Va da sè che l'assetto è migliore anche nel veloce.
2) in salita lunga tenderai per la pendenza e la gravità a scivolare un pò indietro sulla sella. Con la bici giusta non hai problemi, con la bici lunga pedalerai "aggrappato" al manubrio per non scivolare stressando la muscolatura (almeno a me capita!) e viene mal di reni....
3) in piano starai allungato in avanti affaticando polsi e palmi.
4) in discesa, qualunque discesa, dovrai affrontare le asperità del terreno. Parte le assorbe al forcella, parte le assorbi tu col lavoro di braccia. Tuttavia per andare bene in discesa con la front si deve rimanere MORBIDI sulla bici e fondamentale è la flessione dei gomiti. I gomiti ben flessi (45 gradi?) svolgono un grande lavoro, con la bici lunga i gomiti sono meno flessi e la tua postura più rigida, salvo piegarti in avanti ma scaricare così il retrotreno di parte del peso... .
5) in single track spesso si fa "grattakulo" ossia si scende col sedere dietro la sella fin quasi a toccare la ruota posteriore. Con la bici lunga magari riesci ad andare dietro ma avrai le braccia quasi totalmente tese, in difficoltà a governare il manubrio, il manubrio diviene alleggerito e basta una asperità in quella posizione precaria a farti impuntare o cadere o non farti superare il passaggio con la dovuta confidenza.
spesso si è costretti a mettere piede a terra inclinando la bici di lato, ma basta essere in discesa con la posteriore su un sasso che si va a sbattere i maroni sull'orizzontale che è 4cm più alto...
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Come vedi non è semplicemente questione di "passo" ma di distribuzione delle masse nella guida e stress muscolare.
Io spero solo, col nuovo telaio di provare quella sensazione di "confidenza" di telaio che calza come un guanto che una bici come la Scale DEVE trasmettere.