Ammesso che interessi...
Prime impressioni sulla
Van Nicholas Zion:
all'inizio nel tratto stradale (in avvicinamento alle colline) mi è sembrata un poco alta (rispetto alla mia Scapin) all'anteriore probabilmente per via della misura della forcella e forse per gli spessori sotto l'attacco manubrio, ma questo è un problema di assemblaggio.
L'impressione era però un poco ... scomoda.
Ci sia arrampica sulle colline in tratti di sterrato e vie campestri, fra erba, solchi...
la bici ..vola!
Mi è sembrata leggera (anche se nell'allestimento così non è);
insomma sono volato sulle rampe nelle quali di solito ansimo (forse era anche "voglia di pedalare").
Al culmine, discesa successiva ancora in campo con terreno battuto e solchi.
Non sento i colpi "marcati" della Scapin (ne del muletto Marin) e la
Reba lavora davvero bene, morbida , sicura e progressiva.
Rilancio l'andatura in piano e la bici segue come una...piuma.
In qualche tratto di strada bianca con buche mi pareva di stare sull'asfallto (esagerato!).
Sul finire del giro mi sentivo già a mio agio.
Che dire la prima impressione è più che buona e, al di là dell'euforia, si avverte l'elasticità del telaio in termini di comodità.
Mi ha stupito, sebbene la prova sia avventuta solo su terreni collinari, la reattività su spinta e in salita.
Prossima prova: percorso misto-tecnico in Appennino.