Un topic che cade a fagiuolo.
Dunque oggi sono andato ad arrampicare in palestra e, APRITI CIELO!! Un sacco di ragazzi e l'età media era intorno ai 25-26 anni. Notevole anche il numero delle ragazze, alcune decisamente strafighe.
IL paragone col nostro sport è scattato pochi secondi dopo. Io, sulla vasta popolazione di bikers che conosco, di coetanei ne vedo veramente pochi. Di ragazze non ne parliamo, già è difficile trovare le donne.
E allora perché i ragazzi/e non vanno in mtb?
Dunque le spiegazioni inconcludenti che mi sono venute in mente sono state:
- In Italia si parla solo di calcio. E' vero ma dell'arrampicata non si parla mai, sicuramente meno che del ciclismo in generale.
- Ai giovani la montagna non piace. E allora quelli che arrampicano lo fanno solo in palestra? Non credo.
Poi ho iniziato a pensarci meglio:
-L'Italia ha una forte cultura ciclistica, ma purtroppo si tratta della parte sbagliata del ciclismo (scherzo ovviamente).
Quindi se ad un pistola qualunque gli chiedete se gli piace la bici, lui si immaginerà al 99% uno in tuta aderente che sputa sangue sotto il sole cocente su di una salita impossibile. Oppure gli verrà in mente una di quelle poche volte che per sbaglio è capitato su rai 3 con cassani (grande) che ripeteva che quella era una salita (al 3%) che faceva selezione. E per qualche minuto il nostro amico pistola qualunque si era messo a guardare la gara, ma dopo 10 km di pianure francesi si era anche giustamente rotto. Nel restante 1% delle volte gli verrà in mente che esiste anche quella cosa chiamata MTB. Ma sicuramente penserà a due tipi di MTB: quelle del deca da 159 euri che ci vai a fare giusto la spesa, oppure le DH da 5000 che però ci scendi e basta. In mezzo c'è il nulla.
Ovviamente alla domanda lui risponderà: preferisco giocare a calcio che è un gioco di squadra (ignorando che anche il ciclismo lo è).
Chiedetegli invece se gli piace roccia. Lui si immagina
Mission Impossible II Rock Climb.flv - YouTube
E vi risponderà: Ah si figo, mi piacerebbe provare una volta, magari ci porto anche la mia
ragazza.
Quindi il nostro sport è molto giovane, e non siamo ancora riusciti a svecchiare l'idea che la gente ha della mtb e a scinderla da quella dei cugini bitumari. Quante volte vi fermano chiedendovi: ma poi scendete di la? Guardate che è pericoloso, poi vi fate male.
-La montagna da noi è conosciuta principalmente come: prendo la macchina, salgo per l'asfalto che poi diventa sterrato, parcheggio e mi faccio 100 m di dislivello fino al rifugio dove mi scofano l'impossibile per poi boccheggiare in cerca della prima sedia a sdraio disponibile prima che mi venga da vomitare tanto sono pieno. Torno in ufficio e me la sgargio con i colleghi che sono andato "in montagna" e "ho mangiato davvero bene". Al che, uno che in montagna ci va veramente, si chiede dove sia la correlazione tra le due cose.
In sostanza i nostri genitori (non i miei fortunatamente) non ci hanno trasmesso l'amore verso la montagna e la cultura della fatica. Questo, come è stato già detto, si ripercuote non solo nello sport, ma anche nella vita in generale dei ragazzi. Quindi ai ragazzi la montagna piacerebbe anche, ma non la conoscono.
-Poi c'è giustamente il fattore "tempo rubato allo sbocco in piazza vitto" che per chi non è di torino, si riassume in: Piazza Vittorio, Blanco, Rhumeria, Murazzi, Rhumeria, vuoto totale, è giorno devo tornare a casa che mi devo ripigliare.
Ma questa non è colpa mia, è solo che il we mi fracasso i maroni perché non so cosa fare oltre che studiare e vedere gli amici che sono nella mia stessa condizione.
Quindi vado a fare serate, precludendomi qualsiasi attività sportiva e rompendo i maroni a quelli che la fanno. Però magari vado in palestra o a correre che c'è pieno così di gnagna e poi divento spesso.