Le nuove generazioni, si stanno impigrendo?

magicsign

Biker superis
21/10/11
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A mio parere nelle zone maggiormente urbanizzate si sviluppa meno la passione ciclistica vuoi per un traffico devastante e caotico, vuoi per la scarsità di parchi spesso a divieto di transito per le bici. Lo studio, il lavoro e impegni vari obbligano alla ricerca di zone limitrofe alla propria residenza per allenarsi e credetemi per uno che abita per esempio a milano (magari in pieno centro) è veramente molto dura. Verona e provincia fortunatamente accolgono numerosi ciclisti e squadre, fra lago di garda, monti e montagne si ha veramente l'imbarazzo della scelta tra i sentieri da percorrere. Ho sempre notato un'aumento a dir poco esponenziale di ciclisti nei paesi, nelle zone vicine a campagne o comunque poco urbanizzate a quanto pare lo stretto contatto con la natura favorisce sicuramente gli sport all'aria aperta. Io ho quasi 25 anni e non posso che condividere in pieno quanto citato prima : una pigrizia dilagante e ingiustificata, si cerca sempre la via più semplice e comoda. Molti non si rendono conto di quante emozioni possono regalare le attività sportive...tristissimo rinchiudersi tutto l'anno tra luci artificiali e attrezzi:omertà:
 

depax

Biker serius
16/10/08
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Trieste
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L'arrampicata sportiva è praticata da moltissimi che non sono mai andati ad arrampicare in montagna né intendono andarci, anche qui il discorso è quello tipico: si fa un corso per fare sport in ambiente controllato e cercando di annulare rischio e pericolo.
Una volta non era così. Da un certo punto di vista è più democratico: uno non deve abitare in montagna o vicino a falesie per praticare, o essere figlio di appassionati, perché una palestra + o - vicino casa la trova. Però c'è il rischio di sfuggire la natura.
Nella bici, può essere simile. Torno a dire, una volta anche le città erano più a misura di bici, io ai giardinetti ci arrivavo e correvo con la mitica bici da cross, magari inseguito da improperi delle vecchiette, ma era "legale" e comune farlo.
Tutto questo nei centri più piccoli, che per fortuna in Italia son tanti, è meno sensibile.
 

Nippolo

Biker popularis
13/12/11
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Roma sud Ostia
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Un topic che cade a fagiuolo.
Dunque oggi sono andato ad arrampicare in palestra e, APRITI CIELO!! Un sacco di ragazzi e l'età media era intorno ai 25-26 anni. Notevole anche il numero delle ragazze, alcune decisamente strafighe.
IL paragone col nostro sport è scattato pochi secondi dopo. Io, sulla vasta popolazione di bikers che conosco, di coetanei ne vedo veramente pochi. Di ragazze non ne parliamo, già è difficile trovare le donne.
E allora perché i ragazzi/e non vanno in mtb?
Dunque le spiegazioni inconcludenti che mi sono venute in mente sono state:

- In Italia si parla solo di calcio. E' vero ma dell'arrampicata non si parla mai, sicuramente meno che del ciclismo in generale.

- Ai giovani la montagna non piace. E allora quelli che arrampicano lo fanno solo in palestra? Non credo.

Poi ho iniziato a pensarci meglio:

-L'Italia ha una forte cultura ciclistica, ma purtroppo si tratta della parte sbagliata del ciclismo (scherzo ovviamente).
Quindi se ad un pistola qualunque gli chiedete se gli piace la bici, lui si immaginerà al 99% uno in tuta aderente che sputa sangue sotto il sole cocente su di una salita impossibile. Oppure gli verrà in mente una di quelle poche volte che per sbaglio è capitato su rai 3 con cassani (grande) che ripeteva che quella era una salita (al 3%) che faceva selezione. E per qualche minuto il nostro amico pistola qualunque si era messo a guardare la gara, ma dopo 10 km di pianure francesi si era anche giustamente rotto. Nel restante 1% delle volte gli verrà in mente che esiste anche quella cosa chiamata MTB. Ma sicuramente penserà a due tipi di MTB: quelle del deca da 159 euri che ci vai a fare giusto la spesa, oppure le DH da 5000 che però ci scendi e basta. In mezzo c'è il nulla.
Ovviamente alla domanda lui risponderà: preferisco giocare a calcio che è un gioco di squadra (ignorando che anche il ciclismo lo è).
Chiedetegli invece se gli piace roccia. Lui si immagina Mission Impossible II Rock Climb.flv - YouTube
E vi risponderà: Ah si figo, mi piacerebbe provare una volta, magari ci porto anche la mia ragazza.
Quindi il nostro sport è molto giovane, e non siamo ancora riusciti a svecchiare l'idea che la gente ha della mtb e a scinderla da quella dei cugini bitumari. Quante volte vi fermano chiedendovi: ma poi scendete di la? Guardate che è pericoloso, poi vi fate male.


-La montagna da noi è conosciuta principalmente come: prendo la macchina, salgo per l'asfalto che poi diventa sterrato, parcheggio e mi faccio 100 m di dislivello fino al rifugio dove mi scofano l'impossibile per poi boccheggiare in cerca della prima sedia a sdraio disponibile prima che mi venga da vomitare tanto sono pieno. Torno in ufficio e me la sgargio con i colleghi che sono andato "in montagna" e "ho mangiato davvero bene". Al che, uno che in montagna ci va veramente, si chiede dove sia la correlazione tra le due cose.
In sostanza i nostri genitori (non i miei fortunatamente) non ci hanno trasmesso l'amore verso la montagna e la cultura della fatica. Questo, come è stato già detto, si ripercuote non solo nello sport, ma anche nella vita in generale dei ragazzi. Quindi ai ragazzi la montagna piacerebbe anche, ma non la conoscono.


-Poi c'è giustamente il fattore "tempo rubato allo sbocco in piazza vitto" che per chi non è di torino, si riassume in: Piazza Vittorio, Blanco, Rhumeria, Murazzi, Rhumeria, vuoto totale, è giorno devo tornare a casa che mi devo ripigliare.
Ma questa non è colpa mia, è solo che il we mi fracasso i maroni perché non so cosa fare oltre che studiare e vedere gli amici che sono nella mia stessa condizione.
Quindi vado a fare serate, precludendomi qualsiasi attività sportiva e rompendo i maroni a quelli che la fanno. Però magari vado in palestra o a correre che c'è pieno così di gnagna e poi divento spesso.


Straquotone...mi ha fatto ammazzare!
 

trisave

Biker novus
16/11/11
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Gallarate
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Grande Baloo!!! non c'erano parole migliori!!!
"Immaginario"...quello intendevo. E' la base da cui parte tutto.
Altrimenti scatta il ruolo "genitoriale"
In sostanza i nostri genitori (non i miei fortunatamente) non ci hanno trasmesso l'amore verso la montagna e la cultura della fatica. Questo, come è stato già detto, si ripercuote non solo nello sport, ma anche nella vita in generale dei ragazzi. Quindi ai ragazzi la montagna piacerebbe anche, ma non la conoscono.
Hai espresso chiaramente anche l'altro concetto per me fondamentale: la montagna, e la MTB, può piacere eccome, ma non la si conosce. Non fa figo, ma perchè l'immaginario è fuorviato.
Caxxo mi rendo conto che il ruolo dei media è fondamentale più di quanto pensassi. Film, tv, video.
Non c'entra il far vedere le gare in tv, come pensavo io. Basterebbe davvero un Tom Cruise qualsiasi in MTB per cambiare molto, non tutto, ma molto?
 

Nippolo

Biker popularis
13/12/11
50
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Roma sud Ostia
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Grande Baloo!!! non c'erano parole migliori!!!
"Immaginario"...quello intendevo. E' la base da cui parte tutto.
Altrimenti scatta il ruolo "genitoriale"

Hai espresso chiaramente anche l'altro concetto per me fondamentale: la montagna, e la MTB, può piacere eccome, ma non la si conosce. Non fa figo, ma perchè l'immaginario è fuorviato.
Caxxo mi rendo conto che il ruolo dei media è fondamentale più di quanto pensassi. Film, tv, video.
Non c'entra il far vedere le gare in tv, come pensavo io. Basterebbe davvero un Tom Cruise qualsiasi in MTB per cambiare molto, non tutto, ma molto?

E' vero...ormai si ragiona solo per stereotipi...però forse è un bene che rimanga sconosciuto questo sport....tutto vorrei meno che i trail italiani iniziassero a essere frequentati da orde di tifosi da stadio...
 

gatto moderno

Biker ultra
Quoto quasi tutto detto precendemente:celopiùg:aggiungo solo che alzarsi magari ogni domenica alle 6 per sciropparsi 500-1000-2000 metri di dislivello:zapalott:,discese da"paura":!:,freddo,fango,ecc. ecc. è roba solo per gente che ha 2 "palle" così,:twisted:indipendemente dall'età,anche se è vero per i motivi abbondantemente esposti prima,la carenza nella pratica mtb della fascia d'età 25 anni e dintorni.
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
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Paperopoli
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Bike
_
...Possibile che ci sia, nelle nuove generazioni, così poca voglia di sperimentare, muoversi, mettersi alla prova? Lo sport non è più uno stimolo per i ragazzi?
Non è così è solo che amano altre attività, si stanno evolvendo verso altre forme di sport e sviluppano quindi altre capacità.:il-saggi: Hai visto che tricipiti e bicipiti hanno sui pollici a furia di "smanazzare" sugli smartphone? E che agilità e precisione. Io non ci riesco, ho le mani a pala con qualche sbucciatura ogni tanto. Che invidia :))):

Non parlerei di pigrizia, ma di qualcosa di molto peggio, considerando gli imprevedibili sviluppi della nostra epoca. Credo proprio che ci sia una totale mancanza di volontà nell'adempiere una qualsiasi attività che comporti una certa forma di sacrificio, così nel lavoro come nel tempo libero, forse siamo proprio arrivati al capolinea della nostra civiltà, oramai dominata solo da egoismo e superficialità.
Sante parole. Ed aggiungo che si punta ad un ritorno IMMEDIATO di qualunque forma di investimento, ammesso che si possa parlare ancora di investimento inteso come sforzo, sacrificio, etc. finalizzato ad avere un beneficio poi. Tempo fa ho incrociato un adolescente. Dopo aver guardato e lodato la mia bici, sondatamano la MTB per la discesa ma senza la salita (risalita meccanizzata). La cosa la dice lunga. La bici avrebbe successo tra i giovani solo se fosse totalmente servoassistita (e ben connessa al web) in modo da non far sudare minimamente.
 
Caspita.... è la stessa domanda che mi continuo a chiedere... anche perchè uscendo in compagnia ho notato che l'unico under 20 son io... under30 siamo in 2 e under 40 saremo in 3.... quindi la maggior parte sono over 40 (quindi l'èta che ha mio padre...)

In effetti mi chiedevo pure io come mai la mia generazione snobbi o non prenda in considerazione questo sport...

che io sappia , coetanei che conosco di persona solo 3 o 4 praticano la mtb di cui 2 praticano la DH a livello agonistico e 1 XC agonistico... chi pedala per passione come me o faccia AM non ne conosco nessuno....

Se dovessi invece calcolare quanti dei miei amici siano degli sportivi allora noterei che la stragrande maggioranza pratica il calcio , tanti invece facciano basket o pallavolo , tanti running o tennis....

probabilmente la mtb spaventa un principiante per via dei costi che può avere sia il mezzo che la sua manuntenzione.... un runner basta che si procuri un paio di scarpe , dell'abbigliamento e un cardio ed è a posto.... un calciatore idem (tessera sportiva o del club a parte)
Se un ragazzo che vuole intraprendere delle gare:
un biker avrà come spese:
-la bici (dai 1500 ai 4000 euro)
-la manuntenzione ordinaria (200 euro all'anno se va bene)
-eventuali spese di danni in gara (100 euro a gara)
-abbigliamento (500 euro)
-accessori vari (400 euro)

un runner invece:
-le scarpe (100 euro)
-abbigliamento(300 euro)
-accessori(100 euro)
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
18.674
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47
Venezia Giulia.
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riporto la mia esperienza.


io ho 35 anni.
pedalo dal 1991
vivo in un'area abbastanza urbanizzata, ma direttamente a contatto con una enorme vastità di posti per andare in mtb (non serve muovere l'auto)

lavoro in una azienda di 400 dipendenti, un buon 60% dei quali under 30, e di questi, quasi tutti più vicino ai 20 che ai 30.
quindi ho contatto giornaliero con i giovani.

quello che noto è:
totale disinteresse per ogni attività sportiva.
l'unica sport del quale si discute è il calcio.
calcio praticato effetticvamente: percentuale irrisoria.

lavoro li da 12 anni, quindi quasi tutti sanno della mia attività sportiva, e per la quasi totalità il mio sport è assurdo.
le frasi che più mi sento dire sono:
tu sei matto
troppa fatica
troppa salita
troppo pericoloso
troppi soldi di bici (qui ne avrei da raccontare....)

ho provato a spiegare, a coinvolgere qualcuno.... nisba.
il solo fatto di sudare (ed attenzione, il sudare è una cosa che mi viene citata quasi sempre dai miei colleghi) è visto come cosa non accettabile.

da quello che posso vedere io nella mia quotidianità, il disinteresse verso sport o attività ricreative sane è assoluto.
l'alcol ad esempio è una costante. ogni lunedi si parla dell'alcol del weekend.
mi è stato espressamente chiesto "che cazz*o faccio il sabato sera con una sola birra piccola" (magari mi salvo la patente.... tanto per toccare un tasto a loro caro)

ho iniziato con la mtb a 14 anni. ammetto senza problemi che tra i 16 ed i 20 ho fatto parecchia festa, ma son sempre riuscito a far coesistere festazza la sera e bike la mattina dopo (se ci provo ora, muoio :-) )
all'epoca però ricordo giovani più svegli.
senza offesa per nessuno, ma oggi vedo zombie.
in giro ci sono troppe armi di distrazione di massa... e questo influisce parecchio.
il messaggio trasmetto dalal tv è deplorevole....

di sicuro la situazione non farà altro che peggiorare.
di sicuro del buono in giro c'è, ma inutile farsi troppi sogni, è una nicchia in un mare di mediocrità
 
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riporto la mia esperienza.

.
il solo fatto di sudare è visto come cosa non accettabile.

ogni lunedi si parla dell'alcol del weekend.


ho iniziato con la mtb a 14 anni. ammetto senza problemi che tra i 16 ed i 20 ho fatto parecchia festa, ma son sempre riuscito a far coesistere festazza la sera e bike la mattina dopo

all'epoca però ricordo giovani più svegli.
senza offesa per nessuno, ma oggi vedo zombie.


il messaggio trasmetto dalal tv è deplorevole....

di sicuro la situazione non farà altro che peggiorare.
di sicuro del buono in giro c'è, ma inutile farsi troppi sogni, è una nicchia in un mare di mediocrità

Che dire.... quoto in tutto...e ti ammiro per le parole!!!!:celopiùg:;-)
Io per fortuna lavoro in famiglia ed il contatto con i coetanei ce l'ho solo alla sera e nei week end... posso ammettere che la maggior parte parla di calcio e di sballo al sabato sera... e non solo al sabato sera... quasi 4 giorni alla settimana... ci credo che è difficile o quasi impossibile che tanti di questi possano far coesistere l'attività sportiva , il lavoro e lo "sballo" notturno... il fisico cede...
quindi... lasciare da parte lo sballo ed il divertimento???
Impensabile per loro...

Non immaginate quante prese in giro e osservazioni ho preso , rinunciando ad uscire il sabato sera perchè la mattina dopo uscivo in bici...
per loro è impensabile...
"Ma esci con sto freddo???" (ancora a ottobre)
"Ma chi te lo fa fare di faticare e pedalare??"
"Vai in giro con una Punto ed hai una bici da 3000 euro"

... ultimamente pure io riesco a far combaciare la "festa" serale e la mtb la mattina dopo... certo... non è da un sacco di tempo che ho scoperto questa passione.... (saran 3 anni) ma mi son reso conto di aver avuto un giovamento sia fisico (ho perso 10 kg) e mentale (son più felice e moralizzato di tanti altri miei coetanei) grazie alla MTB

Hai ragione te @Panzer nel dire che oggi ci sono dei giovani che sembrano zombie... una mattina andando a lavoro ho visto un bambino di 8 anni con uno smartphone che messaggiava attraversando sulle strisce senza nemmeno guardarsi attorno....
Ragazzi della mia età che alla mattina son completamente rimbambiti e distrutti.... dove andremo a finire????????:nunsacci:

Colpa anche e sopratutto dei MEDIA...

Ciao
Matteo


ps scusate la lunghezza... ;-)
 

CANCELLONEDISUMANO

Biker superis
28/4/09
363
7
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Santa Palomba - Pomezia
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Bike
CUBE REACTION GTC SL FLASHRED 2015
Un topic che cade a fagiuolo.
Dunque oggi sono andato ad arrampicare in palestra e, APRITI CIELO!! Un sacco di ragazzi e l'età media era intorno ai 25-26 anni. Notevole anche il numero delle ragazze, alcune decisamente strafighe.
IL paragone col nostro sport è scattato pochi secondi dopo. Io, sulla vasta popolazione di bikers che conosco, di coetanei ne vedo veramente pochi. Di ragazze non ne parliamo, già è difficile trovare le donne.
E allora perché i ragazzi/e non vanno in mtb?
Dunque le spiegazioni inconcludenti che mi sono venute in mente sono state:

- In Italia si parla solo di calcio. E' vero ma dell'arrampicata non si parla mai, sicuramente meno che del ciclismo in generale.

- Ai giovani la montagna non piace. E allora quelli che arrampicano lo fanno solo in palestra? Non credo.

Poi ho iniziato a pensarci meglio:

-L'Italia ha una forte cultura ciclistica, ma purtroppo si tratta della parte sbagliata del ciclismo (scherzo ovviamente).
Quindi se ad un pistola qualunque gli chiedete se gli piace la bici, lui si immaginerà al 99% uno in tuta aderente che sputa sangue sotto il sole cocente su di una salita impossibile. Oppure gli verrà in mente una di quelle poche volte che per sbaglio è capitato su rai 3 con cassani (grande) che ripeteva che quella era una salita (al 3%) che faceva selezione. E per qualche minuto il nostro amico pistola qualunque si era messo a guardare la gara, ma dopo 10 km di pianure francesi si era anche giustamente rotto. Nel restante 1% delle volte gli verrà in mente che esiste anche quella cosa chiamata MTB. Ma sicuramente penserà a due tipi di MTB: quelle del deca da 159 euri che ci vai a fare giusto la spesa, oppure le DH da 5000 che però ci scendi e basta. In mezzo c'è il nulla.
Ovviamente alla domanda lui risponderà: preferisco giocare a calcio che è un gioco di squadra (ignorando che anche il ciclismo lo è).
Chiedetegli invece se gli piace roccia. Lui si immagina Mission Impossible II Rock Climb.flv - YouTube
E vi risponderà: Ah si figo, mi piacerebbe provare una volta, magari ci porto anche la mia ragazza.
Quindi il nostro sport è molto giovane, e non siamo ancora riusciti a svecchiare l'idea che la gente ha della mtb e a scinderla da quella dei cugini bitumari. Quante volte vi fermano chiedendovi: ma poi scendete di la? Guardate che è pericoloso, poi vi fate male.


-La montagna da noi è conosciuta principalmente come: prendo la macchina, salgo per l'asfalto che poi diventa sterrato, parcheggio e mi faccio 100 m di dislivello fino al rifugio dove mi scofano l'impossibile per poi boccheggiare in cerca della prima sedia a sdraio disponibile prima che mi venga da vomitare tanto sono pieno. Torno in ufficio e me la sgargio con i colleghi che sono andato "in montagna" e "ho mangiato davvero bene". Al che, uno che in montagna ci va veramente, si chiede dove sia la correlazione tra le due cose.
In sostanza i nostri genitori (non i miei fortunatamente) non ci hanno trasmesso l'amore verso la montagna e la cultura della fatica. Questo, come è stato già detto, si ripercuote non solo nello sport, ma anche nella vita in generale dei ragazzi. Quindi ai ragazzi la montagna piacerebbe anche, ma non la conoscono.


-Poi c'è giustamente il fattore "tempo rubato allo sbocco in piazza vitto" che per chi non è di torino, si riassume in: Piazza Vittorio, Blanco, Rhumeria, Murazzi, Rhumeria, vuoto totale, è giorno devo tornare a casa che mi devo ripigliare.
Ma questa non è colpa mia, è solo che il we mi fracasso i maroni perché non so cosa fare oltre che studiare e vedere gli amici che sono nella mia stessa condizione.
Quindi vado a fare serate, precludendomi qualsiasi attività sportiva e rompendo i maroni a quelli che la fanno. Però magari vado in palestra o a correre che c'è pieno così di gnagna e poi divento spesso.
Stramegaquotone me stavo a sentì male.....spettacolo....
 

muoversi

Biker superis
17/7/09
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0
verona
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Brevemente posso dire che nella mia lunga e varia esperienza sportiva questa è la caratteristica italiana, tanta ciacola pochi fatti, basta farsi il trek del M.te Bianco in estate e vedere gruppi di famiglie con bimbetti che lo percorrono, ovviamente col loro ritmo, x capire oppure andare in cima alla Danimarca e vedere quanti fanno windsurf durante giornate di bufera estiva con addirttura nevischio x capire che la famosa MAMMA ITALIANA che rincorre il pargolo con la canotta di lana è l'epressione media del'italico : pigro,sedentario e ciacolon.
 

bikercomasco

Biker ultra
18/4/11
669
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Lecco
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Bike
Specialized Enduro
Essendo un diretto interessato, ho 25 anni, riporto la mia esperienza,

Grazie ai miei genitori sono uno che ama l'aria aperta, ogni weekend sono via, tra sci, mtb, moto non ho un weekend dove mi annoio.

In bici per fortuna siamo riusci a tirare su un bel gruppetto di 5 o 6 ragazzi tutti della mia età, e, a parte qualcun'altro che si interessa al DH o a quelle due uscite sulla neve durante la stagione invernali come attività di svago ogni tanto, tutti gli altri miei amici non capisco questi miei "sacrifici".

Ovviamente anche a me piace uscire la sera e divertirmi, ma avendo tutti questi hobby non sento la necessità di arrivare a casa alle 5 di mattina sui gomiti.
Dopo la mia birretta al pub, quando gli altri partono per le più blasonate discoteche milanesi io mi ritiro a casa e mi sento dire che sono sfigato, che non mi godo la vita, che devo riprendermi.

Poi dopo un'uscita in bici o tornado dalla montagna leggo su facebook commenti alle 16 di pomeriggio di gente contenta di essersi appena svegliata con un mal di testa che manco 10 aspirine riescono a calmare, contenti di aver sboccato l'anima oppure che il loro massimo divertimento pomeridiano è andare in un centro commerciale ammassati come saridine a rincoglionirsi a guardare le vetrine dei negozi, non mi sento più tanto sfigato, e non mi sembra che non mi sto godendo la vita, anzi..

A parte la svogliatezza e la repulsione della fatica tipica della mia generazione, c'è anche un fattore di moda, di essere accettati dal gruppo, un fatto di essere i più fighi a tutti i costi, un ragazzo di 20-25 anni che fa "sacrifici" alla sera non sarà mai il più figo del locale, il più popolare del paese, la società ci vuole come un branco di alcolizzati, casinisti, privi di valori e interessi, e più si è così e più si è "alternativi" quindi ci si crede più interessanti verso gli altri coetanei. Ma per fortuna a me questa società fa veramente schifo, io continuerò ad alzarmi presto alla mattina per essere in cima ad un monte e vedere questi miei "coetanei" li in basso, nella pianura, a sprecare la loro vita tra alcool e serate inutili, dove cercano di reprimere la loro noia, il loro mondo vuoto in un fittizio stato di benessere dato dall'impressione di essere i più fashion e alla moda in un locale assordante e puzzolonte.

Sia chiaro, non sono uno sfigato senza una vita sociale, anche a me piace fare serate, ogni tanto ci sta, ma sprecare la mia vita piegato su una tavoletta del cesso mi sembra una cosa assurda.
 

depax

Biker serius
16/10/08
227
1
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56
Trieste
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...
Poi dopo un'uscita in bici o tornado dalla montagna leggo su facebook commenti alle 16 di pomeriggio di gente contenta di essersi appena svegliata con un mal di testa che manco 10 aspirine riescono a calmare, contenti di aver sboccato l'anima oppure che il loro massimo divertimento pomeridiano è andare in un centro commerciale ammassati come saridine a rincoglionirsi a guardare le vetrine dei negozi, non mi sento più tanto sfigato, e non mi sembra che non mi sto godendo la vita, anzi..
Un ritrattino che rende veramente l'idea di chi siano gli "sfigati"!
 

-Baloo-

Biker extra
5/2/11
791
2
0
35
Torino
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probabilmente la mtb spaventa un principiante per via dei costi che può avere sia il mezzo che la sua manuntenzione.... un runner basta che si procuri un paio di scarpe , dell'abbigliamento e un cardio ed è a posto.... un calciatore idem (tessera sportiva o del club a parte)
Se un ragazzo che vuole intraprendere delle gare:
un biker avrà come spese:
-la bici (dai 1500 ai 4000 euro)
-la manuntenzione ordinaria (200 euro all'anno se va bene)
-eventuali spese di danni in gara (100 euro a gara)
-abbigliamento (500 euro)
-accessori vari (400 euro)

Attenzione non si sta parlando di fare gare, ma semplicemente di fare qualcosa di diverso dall stare a casa in panciolle.
Inoltre non credo siano i costi il problema.
Chi non conosce la bici pensa che una mtb da 300 euro sia già un mezzo al top, quindi quando inizia spende (giustamente) non più di 300 sacchi. Per lui le bici da 3000 euro non eistono.

Per iniziare, ti bastano 300 euro, un bel regalo di natale o compleanno! L'abbigliamento e il resto dei costi arriva molto dopo, se lo sport ti piace e senti la necessità di avere l'equipaggiamento consono. Ma a quel punto non la vedi più come una spesa forzata, i soldi li spendi volentieri.

La colpa è molto spesso, come detto, dei genitori che non filtrano le richieste dei figli. I miei non mi hanno assecondato mai su motorini, cellulari e cose frivole. Ma se si trattava di prendermi una bici, o gli scarponi da montagna non battevano ciglio.
 

Lore95

Biker ultra
16/6/11
662
2
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29
Un paese sulla Serra
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Essendo un diretto interessato, ho 25 anni, riporto la mia esperienza,

Grazie ai miei genitori sono uno che ama l'aria aperta, ogni weekend sono via, tra sci, mtb, moto non ho un weekend dove mi annoio.

In bici per fortuna siamo riusci a tirare su un bel gruppetto di 5 o 6 ragazzi tutti della mia età, e, a parte qualcun'altro che si interessa al DH o a quelle due uscite sulla neve durante la stagione invernali come attività di svago ogni tanto, tutti gli altri miei amici non capisco questi miei "sacrifici".

Ovviamente anche a me piace uscire la sera e divertirmi, ma avendo tutti questi hobby non sento la necessità di arrivare a casa alle 5 di mattina sui gomiti.
Dopo la mia birretta al pub, quando gli altri partono per le più blasonate discoteche milanesi io mi ritiro a casa e mi sento dire che sono sfigato, che non mi godo la vita, che devo riprendermi.

Poi dopo un'uscita in bici o tornado dalla montagna leggo su facebook commenti alle 16 di pomeriggio di gente contenta di essersi appena svegliata con un mal di testa che manco 10 aspirine riescono a calmare, contenti di aver sboccato l'anima oppure che il loro massimo divertimento pomeridiano è andare in un centro commerciale ammassati come saridine a rincoglionirsi a guardare le vetrine dei negozi, non mi sento più tanto sfigato, e non mi sembra che non mi sto godendo la vita, anzi..

A parte la svogliatezza e la repulsione della fatica tipica della mia generazione, c'è anche un fattore di moda, di essere accettati dal gruppo, un fatto di essere i più fighi a tutti i costi, un ragazzo di 20-25 anni che fa "sacrifici" alla sera non sarà mai il più figo del locale, il più popolare del paese, la società ci vuole come un branco di alcolizzati, casinisti, privi di valori e interessi, e più si è così e più si è "alternativi" quindi ci si crede più interessanti verso gli altri coetanei. Ma per fortuna a me questa società fa veramente schifo, io continuerò ad alzarmi presto alla mattina per essere in cima ad un monte e vedere questi miei "coetanei" li in basso, nella pianura, a sprecare la loro vita tra alcool e serate inutili, dove cercano di reprimere la loro noia, il loro mondo vuoto in un fittizio stato di benessere dato dall'impressione di essere i più fashion e alla moda in un locale assordante e puzzolonte.

Sia chiaro, non sono uno sfigato senza una vita sociale, anche a me piace fare serate, ogni tanto ci sta, ma sprecare la mia vita piegato su una tavoletta del cesso mi sembra una cosa assurda.

Allora non sono l'unico che la pensa così!!! Molti non lo capiscono, ma la vita sociale non è il solo stare addosso agli altri ogni sabato sera, facendo foto idiote mentre si scolano litri e litri di superalcolici...
Questo non è divertimento!
Si sta perdendo la mentalità del divertirsi facendo ciò che più ci fa stare bene.
 

gatto moderno

Biker ultra
Per fortuna che qualche giovane sveglio esiste ancora, godersi la vita con la mtb e non con le serate da sballo è da ragazzi intelligenti oltre che svegli,:saccio:giusta anche la tesi di chi dice che i"media" ci vogliono così(ubriachi,sballati,telefono dipendenti ecc. ecc.:azz-se-m: ci vogliono così perchè ci fanno un sacco di soldi e inoltre più il popolo è rincoglionito e più è facile comandarlo:nunsacci:o.t.?
 

ciciu

Biker superioris
guarda Nippolo che non è una questione di età ma è culturale .
Circa un terzo ( non poso precisare la fonte perchè è una di quelle cose che si sentono alla radio e non ricordo ) degli italiani che ne hanno la possibilità , non pratica alcuna attività fisica . Neanche camminare per il semplice scopo di fare movimento extra a quello necessario per andare dal divano al frigo e ritorno .
Le statistiche ci affibiano percentuali uniche nelle società occidentali .

Il mio caso per esempio : nel mio ufficio , io , uno su quattro , pratico attività fisica .
In uffici stranieri che conosco , arrivano a tre su quattro .

E' noto che il problema nasca anche dall'istruzione . I bambini italiani a scuola praticano poche ore di attività fisica in confronto a quelli dei paesi con società simili alla nostra , quali che siano , europei , americani etc. etc.
 
Dopo la mia birretta al pub, quando gli altri partono per le più blasonate discoteche milanesi io mi ritiro a casa e mi sento dire che sono sfigato, che non mi godo la vita, che devo riprendermi.

Poi dopo un'uscita in bici o tornado dalla montagna leggo su facebook commenti alle 16 di pomeriggio di gente contenta di essersi appena svegliata con un mal di testa che manco 10 aspirine riescono a calmare, contenti di aver sboccato l'anima oppure che il loro massimo divertimento pomeridiano è andare in un centro commerciale ammassati come saridine a rincoglionirsi a guardare le vetrine dei negozi, non mi sento più tanto sfigato, e non mi sembra che non mi sto godendo la vita, anzi..
Potrei averlo scritto io questo discorso da tanto simile che è la tua realtà e la mia ma anche quella di tanti altri giovani... ;-)
Siamo noi ad essere classificati come anormali.... ed è questo il problema
Attenzione non si sta parlando di fare gare, ma semplicemente di fare qualcosa di diverso dall stare a casa in panciolle.
Hai ragione... il mio era un esempio ;-)
Ma il fare attività fisica o qualsiasi altra attività che richiede sforzo ... e troppi giovani hanno paura di faticare....:spetteguless:
Allora non sono l'unico che la pensa così!!! Molti non lo capiscono, ma la vita sociale non è il solo stare addosso agli altri ogni sabato sera, facendo foto idiote mentre si scolano litri e litri di superalcolici...
Questo non è divertimento!
Si sta perdendo la mentalità del divertirsi facendo ciò che più ci fa stare bene.
Per fortuna siamo in tanti a pensarla così.... ma non vorrei fossimo una goccia in mezzo ad un'oceano...:omertà:
Per noi "normali" il divertimento è anche levarsi presto la mattina per raggiungere la cima della montagna e sedersi ad ammirare la natura... oppure andare in garage e pulirci in piena tranquillità la bici...
...per altri il divertimento è saltare da un balcone all'altro facendosi filmare oppure correre in macchina ai 200 sulla statale mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri....

...allora mi domando.... sono io l'anormale come vengo classificato.... o sono gli altri???:nunsacci:
 

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Ragazzi, ma se vi lamentate dei 25-26enni, cosa si dovrebbe dire dei miei coetanei (ho 15 anni, fra pochi giorni 16). Alla mia età si dovrebbe ancora aver voglia di scoprire e provare qualcosa e invece no! Mi dicono che sono pazzo a fare fatica in bici e a svegliarmi presto x poter fare dei bei giri d'estate. E poi alla mia età non dovrebbe nemmeno porsi il problema delle serate in discoteca, anche se sappiamo bene tutti che non è così.....!
 
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