Se vai su terreni duri c'e' poca differenza ma su terreni morbidi, al rischio di trattenere del materiale nella V col risultato di pattinare, si preferisce la soluzione di tener maggiormente puliti i tasselli.Questo è un battistrada diverso... I tasselli da MTB non sono mai così larghi da occupare tutto il battistrada... I tasselli a V occupano solo la parte centrale e non possono pertanto scaricare nulla essendoci ai lati le due fasce di tasselli laterali, spesso ravvicinati. Inoltre spesso sono presenti doppi tasselli a V, che formano una X (il vecchio Fat Albert ad esempio) e su cui questa tua teoria non funzionerebbe.
D'altronde se tu provi a spingere della sabbia con le mani a V e l'apertura rivolta in avanti incontrerai una certa resistenza. Se invece posizoni le mani "a punta" sempre a V ma con le dita in contatto la resistenza che incontri sarà inferiore.
Se vai su terreni duri c'e' poca differenza ma su terreni morbidi, al rischio di trattenere del materiale nella V col risultato di pattinare, si preferisce la soluzione di tener maggiormente puliti i tasselli.
Io ho esperienza diretta di NN, RR, Gato, the captain, Purgatory che, hanno tasselli angolati all'esterno e indicano come verso di rotazione ... quello del trattore.
Nelle NN e RR fino al 2009, l'indicazione front e rear suggeriva l'impiego ribaltato tra anteriore e posteriore, proprio per garantire massima trazione dietro e massima franata davanti e guarda a caso, nel caso della trazione, la V era quella del solito trattore.
Invece è proprio la fisica che ti fa stare in equilibrio in bici.
E dire che in discesa il posteriore è più sollecitato dell'anteriore è falso. Parli di esperienza, bene, l'esperienza mostra che all'anteriore chi fa molta discesa monta un disco di diametro maggiore perché all'anteriore c'è maggiore forza da dissipare, quindi è più sollecitato l'anteriore.
Per capire cosa intendo, ti riporto l'immagine di un trattore agricolo ..
Con questa impronta sul terreno, la V sposta il materiale che incontra verso l'esterno lasciando quindi piu' puliti/efficienti i "tasselli" di quanto succederebbe se s'ingolfassero trattenendo materiale al centro.
Ha ragione Danybiker88, in MTB la ruota dietro è quasi sempre quella più "stressata". Lo dimostra anche il fatto che anche senza derapare e bloccare la ruota ad ogni frenata, la posteriore è la prima che si consuma.
certo, ho già ammesso la mia colpa di aver confuso freni con gomme.
OT: sarebbe curioso sapere però se la valutazione negativa che è stata data al mio post è avvenuta dopo che il post è stato letto o per ripicca.
certo, ho già ammesso la mia colpa di aver confuso freni con gomme.
OT: sarebbe curioso sapere però se la valutazione negativa che è stata data al mio post è avvenuta dopo che il post è stato letto o per ripicca.
Niente rippica. Ti sei risposto da solo.o-oE dire che in discesa il posteriore è più sollecitato dell'anteriore è falso.
Alykè;3718442 ha scritto:Per tornare al "verso di rotolamento" nelle GEAX SAGUARO ci sono delle frecce che indicano il verso di montaggio per l'anteriore e il posteriore:
posteriore verso "trattore"
anteriore rovesciato, come se la gomma dovesse "lavorare bene" in frenata cioè scaricando i detriti quando frenando cerca di scappare in avanti e la v scivolando nel terreno "porta fuori il terreno...
Giusto..?
Come si montano 'ste gomme....??????
Aggiungerei i significati delle scritte sulla spalla, come ETRTO, max KPS e PSI..
Caro Danybiker88, mi permetto di dissentire.
Secondo me la copertura più sollecitata non è la posteriore ma l'anteriore.
Perché?
Perché su terreno pianeggiante bene o male siamo ad un 45/55 di sollecitazione ant/post (dipende dalle geometrie del telaio).
In salita è vero che la posteriore è più sollecitata, ma questa sollecitazione è data principalmente dal nostro peso (bike+biker), per cui abbiamo che la ripartizione delle forze è circa 20-25ant/75-80post.
Queste forze però sono di gran lunga inferiori a quelle a cui è sottoposta una gomma anteriore in discesa, dove gran parte del peso è spostato all'anteriore e c'è anche il fattore velocità (+ velocità = + energia cinetica).
Infatti la sollecitazione dovuta alla velocità in salita sono quasi trascurabili, sfido chiunque infatti a salire alla velocità con cui scende.
Insomma, voglio dire che lo stesso percorso fatto in salita stresserà per esempio di un valore 10 le nostre gomme (salendo a 20km/h), di cui in salita 20%ant e 80%post; mentre in discesa (scendendo a 50km/h) avremo al contrario una suddivisione 80%ant e 20%post ma con una forza maggiore da disperdere che sarà di 25 (facendo i calcoli con le spanne e facendo rabbrividire i fisici), avremo quindi un valore di stress 20 per l'anteriore e 5 per il posteriore.
A riprova di questo c'è la mia personale esperienza, infatti al posteriore non ho mai pizzicato (sgrat sgrat) cosa che non posso dire dell'anteriore, nonostante io monti una sezione più larga e la pressione sia la stessa ant/post.
Non voglio insegnare niente a nessuno, ma questa è solo la mia opinione che secondo me è corretta.
Se qualcuno mi dice e spiega che è sbagliata son contento.
Invece è proprio la fisica che ti fa stare in equilibrio in bici.
E dire che in discesa il posteriore è più sollecitato dell'anteriore è falso. Parli di esperienza, bene, l'esperienza mostra che all'anteriore chi fa molta discesa monta un disco di diametro maggiore perché all'anteriore c'è maggiore forza da dissipare, quindi è più sollecitato l'anteriore.