La Salsa beargrease di nonnocarb: test in progress! (con test cerchi in carbonio)

Tira la careta

Biker perfektus
13/10/10
2.835
5
0
Basso Varesotto
Visita sito
Bike
Scott, vecchia e pesante!
Ciao,
io ho un leggerissimo dubbio sulla scorrevolezza dei pneumatici.
é vero che dalle prove, una copertura più larga migliora la scorrevolezza, o meglio l'impronta a terra più larga, ma credo che principalmente le prove si riferiscano a terreni duri e compatti, tipo asfalto, cemento, terra molto compatta, al limite lastricati.
Quando invece il terreno, al passaggio delle ruote "cede" o "trasla", credo che parte del lavoro vada a finire lì, probabilmente le Fat riducono questo effetto distribuendo il carico e smuovendo meno materiale

Oltretutto, visto le pressioni in gioco, la cedevolezza della copertura di fronte ad un ostacolo (sasso, radice, ecc) probabilmente, consente alla copertura di deformarsi, e restituire parte dell'energia appena superato l'ostacolo.....tutto ciò ..forse:nunsacci: o magari la maggiore inerzia, rende meno avvertibile un'eventuale perdita di velocità smorzando i picchi..
 

river71

Biker tremendus
27/10/10
1.013
0
0
soresina
Visita sito
Ciao,
io ho un leggerissimo dubbio sulla scorrevolezza dei pneumatici.
é vero che dalle prove, una copertura più larga migliora la scorrevolezza, o meglio l'impronta a terra più larga, ma credo che principalmente le prove si riferiscano a terreni duri e compatti, tipo asfalto, cemento, terra molto compatta, al limite lastricati.
Quando invece il terreno, al passaggio delle ruote "cede" o "trasla", credo che parte del lavoro vada a finire lì, probabilmente le Fat riducono questo effetto distribuendo il carico e smuovendo meno materiale

Oltretutto, visto le pressioni in gioco, la cedevolezza della copertura di fronte ad un ostacolo (sasso, radice, ecc) probabilmente, consente alla copertura di deformarsi, e restituire parte dell'energia appena superato l'ostacolo.....tutto ciò ..forse:nunsacci: o magari la maggiore inerzia, rende meno avvertibile un'eventuale perdita di velocità smorzando i picchi..

Hai capito bene!!!
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
0
65
Merano
www.meranobike.it
1-8 marzo 2014

Settimana bianca a Dobbiaco, quest'anno non ho resistito, di solito mi dedico a fondo e snowboard, ma con questa bici e questa neve non potevo fare a meno di pedalare tutti i giorni! E ho fatto bene, dalle Tre Cime di Lavaredo al Corno di Fana era uno spettacolo, piste battute per la salita e sentieri larghi 40 cm battuti dalle ciaspole per la discesa, tutto perfetto. Ho trovato la giusta pressione sulla neve e non l'ho cambiata per una settimana, ottimo grip in salita anche molto ripida e sicura in curva sui sentieri stretti in discesa.
Una cosa che mi ha stupito è l'aderenza incredibile nei curvoni veloci, poi tornando a casa ho visto questa foto e ho capito

image.php


guardate come sia la gomma anteriore che la posteriore si deformino e si modellino sulla neve, praticamente si adattano alla curva con una grande superficie di appoggio e con i tasselli laterali e si riesce a piegare con facilità e sicurezza.
Bene, con 250 km e 7000 m/d in sei giorni l'orsetta ha ricevuto la definitiva consacrazione sulla neve, ma del resto questo già si sapeva. Adesso basta neve e da questa settimana via a continuare il test sui sentieri tecnici e rocciosi :i-want-t:
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
0
65
Merano
www.meranobike.it
ricevo e pubblico volentieri al posto di @29wolf.19.66 che ha problemi per postare le sue impressioni sulla prima uscita con la beargrease carbon:

Nonnocarb, concordo in toto con le tue riflessioni, ultimamente leggo tanta filosofia e molto spesso pochi fatti sui tuoi post, quindi dopo aver seguito i tuoi test e la discussione che si stava facendo troppo accademica per i miei gusti, ho seguito il mio istinto e le tue dritte passando all'azione. Memore delle fatiche invernali appena trascorse sulle prealpi venete con la mia Scalpel 29" da 11,5 kg. con doppia 22/36, ho capito che una Fat poteva essere la soluzione ideale per rendere le uscite più divertenti e spensierate.
Mi sono dotato di una Fat bike e questi sono i FATTI:
- Peso 12,5 kg (quindi uno in più della Scalpel)
- Corone 24/38 (quindi più dure da spingere della Scalpel)
- Nat posteriore - 45 nrth anteriore
- Ruote con camere (scalpel latticizzate)
Come puoi notare mentre tu benefici di un -1,5 kg, io sono "penalizzato" rispetto a quanto abitualmente pedalo di un +1kg. e di corone 24/38.
Test di battesimo: Carbonin - Misurina - Rif. Auronzo Tre cime
Ore 7:10 e sono in bici, a Carbonin ci sono -7° e dopo le prime pedalate passate a fissare la ruotona anteriore
, la bici la sento pesante, quasi lenta, mi sembra di non avanzare, guardo il garmin che invece mi dice il contrario, allora mi sforzo di non guardare più le ruotone ma pedalo a sensazione e le cose migliorano. I primi strappetti che conducono a Misurina mi scaldano e rincuorano, le sensazioni positive aumentano. A Misurina -8°, scalo la prima rampa al 13% che porta a Antorno e mi stupisco della facilità con cui la Fat seppur con lentezza si mangia l'asfalto. Non è scattante (come pretenderlo) ma sembra un caterpillar, avanza senza perdere colpi.
Ad Antorno inizia la neve e penso già alle prime rampe dopo il pianoro del casello (-9°) e il 24/38 non mi lascia del tutto tranquillo. Eccoci ci siamo penso, l'ora della verità: incredibile, sulla neve ghiacciata la bici di colpo si trasforma, tanto che dopo 100 metri con la scusa di scattare qualche foto, scendo e mi giro per controllare la pendenza, perchè questa salita fatta d'estate in mtb decine di volte, ma anche con la bdc me la ricordavo più dura. Effetto placebo?
I FATTI sono che la Nat posteriore, stridendo sulla neve ghiacciata, artiglia la neve battuta dalle motoslitte e non perde un colpo di pedale, ottimizzando lo sforzo profuso, la stabilità è fantastica tanto che mi sembra di salire su uno sterrato compatto e alle nove sono già al rifugio. Incredulo di avercela fatta con tale facilità, sorrido come uno scemo e non smetto più, tanto che le prime motoslitte che arrivano con i turisti a carico, mi guardano come un alieno (forse guardavano la mia Fat.
FATTI: La discesa è fantastica. Memore di come la Scalpel si scomponesse sulla neve richiedendo continui equilibrismi per non finire col culo per terra, e non permettesse una guida rilassata, con la Fat se chiudo gli occhi mi sembra anche qui di scendere su sterrato compatto, come se corresse su dei binari; un po' alla volta prendo confidenza e aumento la velocità, una figata, in curva non si scompone, leggere perdite di aderenza si controllano alla perfezione senza fatica e rendono la Fat giocosa, oramai mi lancio e sorrido pensando: cavolo Nonnocarb e il mio istinto avevano ragione. Arrivato al casello prendo una pista laterale e provo la neve che ora si fa più morbida e mi godo i falsopiani pedalando su neve sfatta con sicurezza ma con maggiore (notevole)dispendio di energia.
FATTI: Ritornando su asfalto il Nat posteriore si fa sentire e non concede nulla alla velocità , bisogna continuamente rilanciare con notevole spreco di energia.
FATTI: Il giorno dopo (oggi) la fatica sulle gambe si sente tutta, la Fat richiede una guida molto fisica. Con la Scalpel facendo i miei soliti giri con dislivelli medi +1400/+1800 con 45/60 km. il giorno dopo sono fresco come una rosa.
FATTI: Devo ancora provarla sul misto e i single track, però conteggiando i pro e i contro di questa prima uscita su neve, il saldo è nettamente a favore della Fat. Pensando di togliere le camere, latticizzare e montare una gomma più scorrevole al posteriore dovrebbe migliorare molto anche su asfalto, non dico diventare la mia bici totale, ma quasi, soprattutto d'inverno quando non mi porrò più la classica domanda, quanta neve ci sarà su in alto? perché il pensiero sarà: oggi voglio divertirmi, speriamo ci sia ancora neve lassù in alto.
FATTI: Oggi ad un giorno dall'uscita sono ancora che sorrido, moglie e figlie m'interrogano inquiete: cos'hai fatto ieri di tanto divertente?
Risposta: Sono uscito in FAT rispondo, e visto che non capiscono cosa sia sta FAT faccio vedere loro le foto di una giornata FAT....tastica.
Esclamazione: Ahhhhhhh che bello!!
 

magicomaggio

Biker velocissimus
20/11/08
2.664
2
0
Brescia
Visita sito
[MENTION=36189]magicomaggio[/MENTION] che ti sei divertito ne sono sicuro, sul tecnico come ti sei trovato?

La prima parte della discesa del Comèr è un bellissimo sentiero con tratti scorrevoli e pietre fisse gradinoni da copiare e nosepress ... Li,
Divertimento assoluto. Una parte del secondo tratto in discesa ho dovuto rallentare e sgonfiare ancora un po' le gomme poiché il fondo era composto da pietre fisse ma tipo ciottolato anche se più grosse quindi per attutire ho
Lavorato anche di braccia ... Considera che sono uscito
Con amici tutti con full da almeno 150 / 160
Escursione ...
 
  • Mi piace
Reactions: nonnocarb

FabioTS

Biker forumensus
6/4/10
2.069
13
0
Trieste
Visita sito
ricevo e pubblico volentieri al posto di @29wolf.19.66 che ha problemi per postare le sue impressioni sulla prima uscita con la beargrease carbon:

Nonnocarb, concordo in toto con le tue riflessioni, ultimamente leggo tanta filosofia e molto spesso pochi fatti sui tuoi post, quindi dopo aver seguito i tuoi test e la discussione che si stava facendo troppo accademica per i miei gusti, ho seguito il mio istinto e le tue dritte passando all'azione. Memore delle fatiche invernali appena trascorse sulle prealpi venete con la mia Scalpel 29" da 11,5 kg. con doppia 22/36, ho capito che una Fat poteva essere la soluzione ideale per rendere le uscite più divertenti e spensierate.
Mi sono dotato di una Fat bike e questi sono i FATTI:
- Peso 12,5 kg (quindi uno in più della Scalpel)
- Corone 24/38 (quindi più dure da spingere della Scalpel)
- Nat posteriore - 45 nrth anteriore
- Ruote con camere (scalpel latticizzate)
Come puoi notare mentre tu benefici di un -1,5 kg, io sono "penalizzato" rispetto a quanto abitualmente pedalo di un +1kg. e di corone 24/38.
Test di battesimo: Carbonin - Misurina - Rif. Auronzo Tre cime
Ore 7:10 e sono in bici, a Carbonin ci sono -7° e dopo le prime pedalate passate a fissare la ruotona anteriore, la bici la sento pesante, quasi lenta, mi sembra di non avanzare, guardo il garmin che invece mi dice il contrario, allora mi sforzo di non guardare più le ruotone ma pedalo a sensazione e le cose migliorano. I primi strappetti che conducono a Misurina mi scaldano e rincuorano, le sensazioni positive aumentano. A Misurina -8°, scalo la prima rampa al 13% che porta a Antorno e mi stupisco della facilità con cui la Fat seppur con lentezza si mangia l'asfalto. Non è scattante (come pretenderlo) ma sembra un caterpillar, avanza senza perdere colpi.
Ad Antorno inizia la neve e penso già alle prime rampe dopo il pianoro del casello (-9°) e il 24/38 non mi lascia del tutto tranquillo. Eccoci ci siamo penso, l'ora della verità: incredibile, sulla neve ghiacciata la bici di colpo si trasforma, tanto che dopo 100 metri con la scusa di scattare qualche foto, scendo e mi giro per controllare la pendenza, perchè questa salita fatta d'estate in mtb decine di volte, ma anche con la bdc me la ricordavo più dura. Effetto placebo? I FATTI sono che la Nat posteriore, stridendo sulla neve ghiacciata, artiglia la neve battuta dalle motoslitte e non perde un colpo di pedale, ottimizzando lo sforzo profuso, la stabilità è fantastica tanto che mi sembra di salire su uno sterrato compatto e alle nove sono già al rifugio. Incredulo di avercela fatta con tale facilità, sorrido come uno scemo e non smetto più, tanto che le prime motoslitte che arrivano con i turisti a carico, mi guardano come un alieno (forse guardavano la mia Fat.
FATTI: La discesa è fantastica. Memore di come la Scalpel si scomponesse sulla neve richiedendo continui equilibrismi per non finire col culo per terra, e non permettesse una guida rilassata, con la Fat se chiudo gli occhi mi sembra anche qui di scendere su sterrato compatto, come se corresse su dei binari; un po' alla volta prendo confidenza e aumento la velocità, una figata, in curva non si scompone, leggere perdite di aderenza si controllano alla perfezione senza fatica e rendono la Fat giocosa, oramai mi lancio e sorrido pensando: cavolo Nonnocarb e il mio istinto avevano ragione. Arrivato al casello prendo una pista laterale e provo la neve che ora si fa più morbida e mi godo i falsopiani pedalando su neve sfatta con sicurezza ma con maggiore (notevole)dispendio di energia.
FATTI: Ritornando su asfalto il Nat posteriore si fa sentire e non concede nulla alla velocità , bisogna continuamente rilanciare con notevole spreco di energia.
FATTI: Il giorno dopo (oggi) la fatica sulle gambe si sente tutta, la Fat richiede una guida molto fisica. Con la Scalpel facendo i miei soliti giri con dislivelli medi +1400/+1800 con 45/60 km. il giorno dopo sono fresco come una rosa.
FATTI: Devo ancora provarla sul misto e i single track, però conteggiando i pro e i contro di questa prima uscita su neve, il saldo è nettamente a favore della Fat. Pensando di togliere le camere, latticizzare e montare una gomma più scorrevole al posteriore dovrebbe migliorare molto anche su asfalto, non dico diventare la mia bici totale, ma quasi, soprattutto d'inverno quando non mi porrò più la classica domanda, quanta neve ci sarà su in alto? perché il pensiero sarà: oggi voglio divertirmi, speriamo ci sia ancora neve lassù in alto.
FATTI: Oggi ad un giorno dall'uscita sono ancora che sorrido, moglie e figlie m'interrogano inquiete: cos'hai fatto ieri di tanto divertente?
Risposta: Sono uscito in FAT rispondo, e visto che non capiscono cosa sia sta FAT faccio vedere loro le foto di una giornata FAT....tastica.
Esclamazione: Ahhhhhhh che bello!!

Letto tutto, e mi chiedo se la pedalabilità delle fat deve ricercarsi nel disegno del telaio oppure nelle ruote oppure nell'insieme ?
(a parità di gamba del biker s'intende..)
Ci sono bici come ad es. la jekill che nonostante il peso risultano pedalabilissime per l'ottimo telaio e mi chiedo se tale caratteristica è la peculiarità nelle fat
:nunsacci:
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
0
65
Merano
www.meranobike.it
Letto tutto, e mi chiedo se la pedalabilità delle fat deve ricercarsi nel disegno del telaio oppure nelle ruote oppure nell'insieme ?
(a parità di gamba del biker s'intende..)
Ci sono bici come ad es. la jekill che nonostante il peso risultano pedalabilissime per l'ottimo telaio e mi chiedo se tale caratteristica è la peculiarità nelle fat
:nunsacci:
direi un pò tutto l'insieme, geometria, peso, ruote, gomme, gonfiaggio. Comunque il tipo di gomme incide molto, se molto tassellate e poco gonfie su asfalto non ti muovi, oltre al peso naturalmente, fra 16 kg e 10 kg di una salsa carbon ce ne passa!
Comunque hai ragione, la geometria è importante, io per esempio pedalo senza problemi la vecchia scott nitrous da 17 kg perchè ha una ottima geometria o-o
 

FabioTS

Biker forumensus
6/4/10
2.069
13
0
Trieste
Visita sito
direi un pò tutto l'insieme, geometria, peso, ruote, gomme, gonfiaggio. Comunque il tipo di gomme incide molto, se molto tassellate e poco gonfie su asfalto non ti muovi, oltre al peso naturalmente, fra 16 kg e 10 kg di una salsa carbon ce ne passa!
Comunque hai ragione, la geometria è importante, io per esempio pedalo senza problemi la vecchia scott nitrous da 17 kg perchè ha una ottima geometria o-o

ancora una domanda ....
:spetteguless:

ma la salsa carbon l'hai provata ? è davvero qualcosa di diverso da quella in AL ?
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
0
65
Merano
www.meranobike.it
12/03/2014

Dopo la fantastica settimana sulla neve avevo bisogno di ritrovare i miei sentieri tecnici, allora via sul monte sole completamente secco.
Anche perché sulla neve l’orsetta è fantastica, ma avevo bisogno di conferme sul secco. Conferme puntualmente arrivate, la beargrease è divertentissima anche senza neve! 50 km e 1500 d. in 4 ore, la maggior parte su sentieri. Dopo la prima salita asfaltata, dove avevo le gomme abbastanza gonfie, ho sgonfiato un po’ e tenuto ad una pressione media, che mi è andata bene sia in salita scorrevole che in discesa tecnica. In salita ho superato tratti al 30% molto sconnessi dove con la strive non ero mai riuscito a salire senza mettere il piede a terra,

image.php


perciò grande soddisfazione e poi via in discesa. Su sentiero flow è perfetta, la tenuta della grande gomma anteriore da una sicurezza incredibile, essendo leggermente sgonfia tende ad uscire un po’ dalla linea ideale in curva, bisogna allora un po’ domarla e buttarla per bene in curva piegando. In questo modo tiene la curva perfettamente. Divertimento assoluto e velocità! Quando comincia il tecnico su roccia a sassi fissi bisogna per forza rallentare, qui una enduro da 160 è naturalmente superiore in comfort e velocità, però lo stesso si riesce a scendere domando il sentiero e non subendolo, e pensando che stai scendendo appena più lento con 0 mm invece di 160 mm la soddisfazione è tanta!

image.php


La guida è più fisica, bisogna danzare sui sassi invece che mollare la bici “tanto 160 mm fanno tutto loro” ma il divertimento è uguale. Nei punti con grandi scalini sconnessi la gomma che, ricordo, corrisponde a più di una 29 ma larga il doppio, dà una grande sicurezza antiribaltamento e porta a valle senza problemi. Sul tecnico veloce si va inevitabilmente più lenti, ma a me la velocità non è mai interessata troppo, non faccio gare e mi godo il sentiero e il paesaggio. Ritorno poi su ciclabile asfaltata, per essere perfetta avrei dovuto rigonfiare un po’, ma anche cosi scorreva a sufficienza, l’importante è imparare a pedalare il più rotondo possibile, in modo da evitare effetti rimbalzo.
Insomma anche senza neve la beargrease si comporta benissimo e fa divertire!

image.php
 

lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
5.451
147
0
58
Thiene (VI)
Visita sito
Bike
Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
12/03/2014

Dopo la fantastica settimana sulla neve avevo bisogno di ritrovare i miei sentieri tecnici, allora via sul monte sole completamente secco.
Anche perché sulla neve l’orsetta è fantastica, ma avevo bisogno di conferme sul secco. Conferme puntualmente arrivate, la beargrease è divertentissima anche senza neve! 50 km e 1500 d. in 4 ore, la maggior parte su sentieri. Dopo la prima salita asfaltata, dove avevo le gomme abbastanza gonfie, ho sgonfiato un po’ e tenuto ad una pressione media, che mi è andata bene sia in salita scorrevole che in discesa tecnica. In salita ho superato tratti al 30% molto sconnessi dove con la strive non ero mai riuscito a salire senza mettere il piede a terra,

Perfetta disamina :celopiùg: e conferme ulteriori di quanto avevo provato e proverò con te sabato prossimo avrò "solo" un 3,8" davanti e non molto tassellato ma si fa quel che si può.

Sulle rampe, rispetto alla Strive, notavi molto il vantaggio della motricità di questa bike?
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
255
0
65
Merano
www.meranobike.it
Perfetta disamina :celopiùg: e conferme ulteriori di quanto avevo provato e proverò con te sabato prossimo avrò "solo" un 3,8" davanti e non molto tassellato ma si fa quel che si può.

Sulle rampe, rispetto alla Strive, notavi molto il vantaggio della motricità di questa bike?
Sarà che è più leggera, sarà per le gomme che in salita sconnessa hanno una trazione incredibile, ma si sale indubbiamente meglio.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo