18/03/2014
Oggi altro test della beargrease, questa volta cambiamo completamente location e provo la fat completamente in piano, sul percorso della medio fondo del Piave a S. Donà, 55 km e ben (!) 180 metri di dislivello lungo argini e single track molto divertenti lungo le rive del Piave. Accompagnatori e sparring partner due fra i migliori pedalatori del team magikabike di S. Donà, marco e roberto, entrambi dotati di leggere front 29 da xc. Il single track interseca la strada arginale con qualche piccolo dislivello di 2-3 metri e continui zig-zag nel bosco, molto divertente e tutto da guidare. Qui, seguendo marco a buona velocità, mi sono accorto molto bene di come va la fat sulle curve guidate.
Ho tenuto una pressione medio-alta per una buona scorrevolezza. In curva la fat tende ad avere un pò di sottosterzo, ovverosia a seguire la tangente, guidandola come una normale mtb. Bisogna allora abituarsi ad inclinarla un pò di più, in questo modo segue perfettamente la curva. Arrivando poi al piccolo strappetto di un paio di metri, marco mi staccava leggermente, perciò in rilancio la fat perde un pò di velocità. Appena ritorniamo sul piano lineare, la fat riprende velocità e la mantiene facilmente. Ecco adesso un breve tratto su terreno più soffice e sabbioso, lasciato da una piena del fiume. Improvvisamente le ruotine di marco affondano e rallentano, mentre le ruotone galleggiano e passano senza perdere velocità, e recupero subito quei due metri che avevo perso. Questa situazione si ripete un pò di volte, confermandomi queste impressioni. Per il resto del giro, su argini scorrevoli, la fat tiene la stessa velocità delle due cugine magre e, essendo completamente rigida e in questo caso con le gomme piuttosto gonfie, perde poca energia in pedalata.
Al ritorno, visto che siamo un pò in ritardo, decidiamo di tagliare e fare una quindicina di km su asfalto, a velocità sostenuta. Fino ai 32 km/h nessun problema, spingo al massimo ma riesco a stare dietro ai due amici nonostante le gommone, quando però davanti aumentano ancora il ritmo allora comincio a mollare, un pò per la scorrevolezza delle gomme e un pò per la limitatezza della corona da 32, più di tanto infatti non si riesce a spingere. Marco rallenta allora un pò e continuiamo sui 30 km/h. La fat è fatta per andature più tranquille, questo è sicuro, però bisogna dire che la beargrease, che anche nel catalogo è definita race oriented, non ha sfigurato per niente nel percorso di questa medio fondo, nonostante io e la pianura non andiamo solitamente per niente d'accordo. Insomma, divertimento anche oggi.
Ripeto il mio concetto: sicuramente non è la bici migliore per ogni specialità, su neve o su sabbia si, ma non per xc, non per trail, non per am, però se a me piace fare tutto questo e non ho la possibilità o la voglia di avere 4 bici diverse, allora la fat (parlo di beargrese) può andare bene per tutto, dal xc, al trail, al am, alla neve. Anche all'enduro, inteso naturalmente non come gara. Non eccelle in queste specialità, ma con una bici sola ci posso fare tutto, e senza sfigurare. E se una volta, come spesso a me succede, parto da fondo valle e devo rientrarci per asfalto, salgo in montagna, magari non so se troverò neve o che tipo di sentiero farò per la discesa, non sto li a pensare a quale bici prendere, prendo la fat e sono sicuro di non sbagliare, dall'asfalto a qualsiasi tipo di sentiero o di fondo.