La data di scadenza delle nostre bici

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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Devastazione

Biker marathonensis
26/10/09
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Terranova Pausania
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Ma veramente e' roba scritta dai ragazzotti di mtb forum questa ? Piu' la leggo e piu' mi stranisco. Ha un tono direi molto "americano",un articolo che infatti si sposa benissimo con la mentalita' USA : se si rompe compra nuovo,non riparare.
Gia' le nostre bici sono figlie dell'obsolescenza programmata e dopo 3 anni che ci pedaliamo sopra sembrano dei pezzi da museo,se poi dobbiamo dare retta e queste menate non si finisce piu'. E parla uno che cambia le sue bici ogni anno se non ogni 6/9 mesi,meno male che adesso mi sono dato una calmata.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Neanche il tempo di riprendermi dal "Collegio Indecenti" di oggi!... :smile::smile::smile:

Mega quotone per rispondere un po' a chi ha messo in campo parecchi spunti di discussione.

Mah..2-5 anni la durata di un telaio ben tenuto..mi sembra che sia un articolo filovenditore..per incentivare a cambiare le bici frequentemente..ovvio che un telaio usato da 5 anni non è paragonabile ad un telaio nuovo..ma se ben tenuto può andare molto oltre i 5 anni..parere personale naturalmente.

Ne dura anche di più, se vogliamo, dipende da quanto lo si affatica e da come è progettato.
Aggiungo altro dopo.

mi spiace perchè solitamente leggo articoli molto interessanti e utili nel tech corner.
questo invece è totalmente velleitario, in quanto basato su un numero talmente alto di variabili che non aveva neanche senso porsi la domanda su cui è basato!

Quanto può durare ogni singolo componente? finchè si rompe! non ci sono altre risposte possibili! hai presente quante variabili ci sono in campo??

non-sense

A volte è opportuno controllare e sostituire prima che si rompa, perché a me si ruppe un cannotto forcella e porto ancora i segni sulla fronte.
E quando ci penso, sono contento di essere ancora vivo, verticale e pedalante.

vi prego no.... come quell'articolo su mb action italiano che parlava dello stesso argomento.... ci hanno già pensato loro quella volta a fare un articolo assurdo e fuorviante....

Purtroppo pensiamo che tutto sia per sempre, invece ha una durata limitata.

non capisco su cosa basi la durata di un telaio... poso capire che i cinematismi si deteriorino a causa di sporco e usura, ma la resistenza strutturale dipende dai criteri di progettazione...

Puoi progettarlo bene quanto vuoi, ma troverai sempre qualcuno che lo sollecita fino a portarlo a rottura.
Magari dopo trent'anni.

io spero che il mio amico steve venga qui a raccontare i suoi 90.000 km del suo frontino xc in carbonio.... steve se ci sei batti un colpo!

Dipende da come la usa, e anche da come è nata.
In California c'è una lampadina a incandescenza accesa ininterrottamente da più di 100 anni, l'eccezione che conferma la regola. (non volermene, io sono il primo che sarebbe contento di vedere durare così a lungo un telaio, ma finora li ho rotti tutti molto prima :-( )

Aia..la mia bike ha il telaio del 2005 e la forca del 2008..
Che siano rotti e non me ne sia accorto?? :smile:

Scherzi a parte e IMHO, hai preso abbondantemente in maniera pessimistica la questione, almeno per il telaio e la forcella...
Nel senso, dubito (ma parlo da ignorante, nel senso che non ho mai parlato con nessun progettista di telai), che i telai delle bici siano progettati per un numero determinato di cicli, bensì siano a vita infinita(ingegneristicamente parlando).Il numero di sforzi a cui sono sottoposti hanno un influenza sul cedimento a fatica che non dovrebbe andare ad influenzare la loro durata. Non penso siano progettati, come ad esempio il campo dell'aeronautica, con un determinato numero di cicli limite, che poi si traduce in tempo, e che determina la fine della vita strutturale del componente.. Non avendo mai preso ancora ne telaio ne forca nuovi non lo so, ma non penso ci sia scritto che la struttura è data per x ore di funzionamento(inteso non come paraoli o elementi di consumo, ma di steli, foderi cannotto ad esempio).
Imputo la rottura di componenti così sollecitati più a trascuratezza nella manutenzione, impatti fuori dalla norma( fuori da quelli già gravosi previsti nella progettazione, ad esempio che ti schiacci la bici un tir), ma soprattutto difetti nel processo produttivo, quali saldature e varie bonifiche del materiale dopo i vari trattamenti meccanici.
Non mi fiderei a produrre un telaio che abbia una durata limitata per poi venderlo alla grande massa.
Tutto questo discorso cade se scrivono la durata del telaio :hahaha:
Come giustamente hai osservato però, è tutto molto labile in quanto si ha un uso ben diverso da utente ad utente, e ciò pregiudica un ampio range di durata..

Le norme ISO parlano di standard minimi di durata, traducibili in qualche decina di migliaia di km nell'uso medio standard.
Poi capitano in mano a quello che li massacra perché ha una potenza esuberante, e durano 6 mesi, oppure a quello che li sfrutta al 10% delle loro potenzialità e li lascia in eredità ai nipoti.


Molto interessante, ma molto molto difficile essere precisi. Se mi permetti un appunto, più che in anni avrei espresso la durata dei vari componenti in km che è molto più diretto ed immediato come parametro. Ok hai specificato quanto lo si usa (2 giri brevi + uno lungo a settimana), ma il breve e il lungo è soggettivo e senza comntare che poi chi la usa di più o di meno deve ricalcolarsi tutti i tempi...anche perchè poi le molte altre varianti che hai correttamente elencato (tipo di uso, condizioni climatiche, manutenzione, qualità del componente ecc.) aggiungono ulteriori variabili che rendono una quantificazione molto molto difficile.
Quel che di certo è corretto è che nulla è per sempre....salvo l'amore forse :cucù:

E' effettivamente MOLTO difficile fornire dati precisi, qui parliamo di valori medi probabili desunti dall'esperienza.

Naturalmente ciò che è scritto nell'articolo ha fondamento nella statistica oltre che all'esperienza personale di chi lo ha redatto.
Chiaro che, come premesso nell'articolo, l'intensità, la frequenza e la perizia d'uso fanno la differenza in termini temporali. Altra discriminante importante è l'accidentalità, caso tipico del deragliatore posteriore e dei cerchi.
Ci sono invece dei parametri scientifici che sarebbe interessante conoscere: i risultati dei test a fatica.
Cosa che ogni produttore dovrebbe fare e ci porterebbe alla consapevolezza se il componente in nostro possesso ha superato il proprio ciclo di vita.
È possibile avere delle tabelle basate su test oggettivi, almeno indicative?
Aspetto anche l'intervento di ottomilainsù, per esempio, che ha avuto esperienze dirette...

Sarebbe bello, ma la normativa prevede che si superino dei test standard, di accettabilià minima.
Per il resto un test di fatica è una operazione costosa, lunga, e per dare risultati attendibili deve essere condotto su decine di pezzi con "storie di carico" riproducibili e aderenti alla realtà.
Solo nel settore dei trasporti stradali, ferroviari e aerei si fanno questi test, ma spesso e volentieri sono patrimonio gelosamente custodito dalle case costruttrici.
La normativa dice che devono resistere "tot", ciascun produttore si attrezza per rispettarla.

L'usura a fatica è una causa importante di rottura nei telai e nei componenti delle biciclette. Parliamo di componenti spesso progettati al limite, verso che la richiesta del mercato è sempre orientata verso prodotti leggeri e rigidi.

Stavo valutando di scrivere un articolo sull'argomento, se interessa ci si può lavorare!


Che frequenza di utilizzo? Su che percorsi? Non credo ci abbia fatto una media di 2-3 uscite settimanali su percorsi all mountain-enduro.
Anch'io ho un frontino del 2000 che funziona perfettamente. Un eccezione alla regola? Non direi, visto che non è stato usato secondo le condizioni tipo ipotizzate nell'articolo.

Ripeto, avete una media di 2-3 uscite la settimana, inverno compreso? :nunsacci:

Esattamente... I valori che ho riportato derivano da:
- esperienza diretta come rider
- esperienza diretta relativa al gruppo di amici con cui pedali ed ai bikers che frequento
- esperienza nell'ambito sospensioni, dove mi capita di mettere mano a forcelle ed ammortizzatori anche piuttosto datati.

A dover essere sincero, andando a vedere i miei personali dati di sostituzione componenti, sono decisamente più stretti di quelli riportati nell'articolo. Eppure la frequenza di utilizzo è di ca 2-3 uscite settimanali medie durante l'anno (di inverno esco meno, di estate di più ma la media è quella).

Pura utopia se usi la bici per quello che è nata! Anche girando su asfalto in piano usureresti la trasmissione molto prima...

A me interessa..
Comunque si, sono progettati al limite, ma qual'è questo limite?
Nel senso, il limite di avere un telaio che resista a vita infinita , o il limite di un telaio che resista a x ore?
(solitamente sai bene che i cicli vengono tramutati in ore di funzionamento)
Perchè le due cose sono ben diverse..
Riporto l'esempio dell'aeronautica dato che è comune:
un componente viene progettato tenendo conto di tutte le variabili e viene dato per 100 ore di funzionamento, dopo 100 ore prendi e lo cambi, anche se sembra perfetto dato che statisticamente hanno visto che magari dopo 130 ore(dipende dal CS utilizzato, solitamente da 4 in su per vita a fatica), lui si rompe...ma tutto ciò è dichiarato!
Nel telaio dichiarano una certa vita?
Altrimenti sono a vita infinita(mi auguro), e quelli rotti sono la piccola percentuale non eliminabile dei difetti di produzione(salvo errori progettuali).
Anche perchè se spendo 3000€ per un telaio che dopo qualche hanno perde le sue caratteristiche, beh, conferma il mio punto di vista che costano troppo per ciò che offrono..:celopiùg:
Il tuo articolo lo vedo bene per uno che forse usa la bici come la usi tu, pedali tanto, ci vai giù secco etc etc..
Diciamo che hai toccato un argomento delicato (forse peggio dei 26 vs 29 o C vs Al) :smile::smile:

Comunque a mio avviso la cosa più assurda di questo articolo è che per molti componenti la durata prevista è inferiore a quella di garanzia il che vorrebbe dire che tutte le casa prodruttrici dovrebbero darti al momento della vendita il pezzo che hai comprato e direttamente quello da sostituire dopo 1 anno.

Dany è abbastanza surreale questo articolo a mio avviso.

Forse non l'ho spiegato chiaramente, ma nel caso del cambio ho valutato anche la probabilità di rottura. I 6-12 mesi sono la "speranza di vita" del cambio utilizzato 2-3 volte la settimana su percorsi am, mentre i 18 mesi riportati di seguito sono la sua vita utile, ovvero quando può presumibilmente durare se non si rompe prima, tenendo in considerazione piccoli traumi ed urti come possono essere sassate, eventuali cadute che possono provocare piccoli danni al cambio senza arrivare alla completa rottura. Un esempio: cadi, il cambio sbatte, si storce leggermente ma funziona ancora: questo è un piccolo danno che non comporta la rottura del componente. In 18 mesi di uso cadrai più di una volta e prenderai numerose sassate, per cui è ragionevole che dopo diversi piccoli colpi il cambio non funzioni più correttamente e vada sostituito.

Dovendo basarmi sulla mia esperienza, la statistica dice che nella mia carriera di biker ho sostituito mediamente un cambio ogni ca 5 mesi, eppure sulla Intense ho un X9 con quasi 2 anni alle spalle...



Credevo che fosse piuttosto chiaro, come ho scritto nell'articolo:


Mi sembra abbastanza evidente che non si tratta di un'analisi statistica, ma empirica. Sei tu che sei partito a zero sostenendo che si tratta di una statistica :nunsacci:

Comunque, perchè non riporti la frequenza di uso delle tue bici? Sono curioso di vedere, una volta fatta la dovuta proporzione, di quando ci discostiamo dalla mia stima :-)

Butto lì un po' di dati personali:

- prima bici, la famosa Cinelli Ottomilaisù del 1991.
Pensionata dopo 5 anni e circa 40000 km di uso, cricche di fatica sparse qua e là per il telaio.
Cambiato 4 guarniture e corone (una rotta per fatica dopo 1,5 anni), 6 manubri, 3 coppie di ruote, 2 deragliatori posteriori e "n" movimenti centrali (non ricordo quanti!)

- seconda bici: GT Bravado in acciaio del '96, rotto il telaio per fatica dopo 11 mesi e 5000 km.
- "terza" bici: ancora GT Bravado del '97 (sostituzione in garanzia) rotto per fatica dopo 14 mesi e 5000 km... riparato da me medesimo con saldatura, declassato a "bici da viaggio", è durato fino al 2009, è ancora intero ma... meglio lasciarlo appeso al chiodo.
- quarta bici: Olympia, ma non fa testo, fracassata contro un'auto dopo un paio di anni...
- quinta bici: GT Zaskar in alluminio del 2000, rotto nodo sella telaio per fatica dopo 6 anni d'uso. I pezzi della trasmissione (non tutti) e la forcella (Marzocchi Z1 X-Fly) girano ancora sulla bici da viaggio.
- sesta bici: Wilier, venduta quasi nuova (errore misura telaio), fuori da questa classifica, la cito solo perché la ho adoperata qualche mese;
- settima bici: GT Zaskar Carbon Pro, ad oggi ha circa 6000 km e 72000 m di dislivello, tutto ok per ora;
- ottava bici: GT Force Carbon Expert... rotto carro posteriore dopo un anno e mezzo, sostituito il telaio, ad oggi fatti 3600 km e 66000 m di dislivello in salita;
- nona bici: bdc Wilier in cartonio, 6300 km e tutto OK per ora.
(queste tre le alterno nell'uso da tre anni circa, più c'è quella da viaggio che ormai cammina anche lei sui 6000 km abbondanti).

Esco almeno 3 volte a settimana in media, le bici non le tratto certo con i guanti (ho fatto un drop persino con la bdc!).

Poi dovrei conteggiare gli infiniti pezzi che ho disintegrato durante gli anni d'università, ho perso il conto di telai, forcelle, pedivelle, pedali rotti o piegati.
Una pedivella addirittura la ho piegata semplicemente pedalando... ma questo è un altro discorso, erano dei "RUMI", rottami usati messi insieme :smile:

In conclusione... se vogliamo trattare il problema in modalità rigorosa non è più finita, né io probabilmente sarei la persona più indicata per farlo, non sono un professore di Meccanica della Frattura in campo lineare elastico o, peggio, in campo elastoplastico non lineare.

Ma forse lo scopo più immediato di una trattazione dell'argomento potrebbe essere quello di indurre la consapevolezza che:
- una bici non è per sempre;
- ovvero la sua durata è limitata;
- chi la usa deve esserne consapevole;
- chi la usa deve essere il primo a tenerla d'occhio per scoprire eventuali danneggiamenti che, nella migliore delle ipotesi, lo fanno restare a piedi sul più bello di un giro, nella peggiore possono costare care.

Io ho inteso così questo articolo, non certo come un invito a spendere o un "terrorismo" psicologico per allontanare la gente dalla bici.

Non è facile presentare questi argomenti, entriamo nel campo della Meccanica con la M maiuscola, sono ostici per chi li affronta ad Inegegneria Meccanica indirizzo Costruzione di macchine, figurarsi per gli altri.
Ho appena terminato l'anno scolastico e come ultimo argomento, in una mia classe all'ITIS, ho trattato proprio la fatica.
Semplificata fin che si vuole, ma è pur sempre una brutta bestia, un cinghialone ingoiato tutto intero che abbisogna di grosso impegno per essere digerito.

Vabbè, basta... sennò passo per :il-saggi:
 

GIUIO10

Biker marathonensis
8/9/03
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treviso
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Bike
Sx Trail '09 e '11; RM Powerplay
:smile: :smile: :smile: ...il peggio è che quello di Mba non può neanche criticare la tecnicità dell'articolo, visto che in rivista era comparso uno simile... :smile: :smile: :smile:
 

tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Udine
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Diciamo che questo articolo più che di esperienza diretta riportata ad un numero statistico sufficiente, 1 persona non vuol dire niente e nemmeno 100, per scrivere qualche cosa di veritiero inoltre le variabili sono troppe:
- Utilizzo agonistico o no
- Cross Country fino al downhill passando per l'all mountain
- peso del biker
- potenza del biker
- materiale di costruzione (una pipa in carbonio non ha niente a che fare con una pipa robusta in alluminio che pesa 50 grammi di più)
- condizioni meteorologiche prevalenti
- a partità di materiale qualità degli stessi (ci sono case che garantiscono i telai a vita)
- Manutenzione (se eccessiva fa pure male :-))

E queste sono solo alcune delle cose che i sono venute in mente...
 

gamestorming

Biker assatanatus
31/3/12
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Bologna
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Quello che trovo davvero discutibile è che questo articolo stia nel tech corner, angolo sempre ricco di contenuti tecnici e basati su fatti oggettivi. Questo articolo è un misto di vite medie ricavate non si sa dove, riferite a non si sa quali ipotesi, talmente vaporose che sinceramente oscillo fra il non so cosa farmene, il non concordo, e talvolta il chissenefrega. Io lo sposterei in sezione diversa, fra gli articoli "di opinione", e amici come prima...
 
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Io giro su un telaio Merlin fat-ti dal 2002 e sembra nuovo comprese le saldature. Salite tante, discese cattive un pò meno perchè non sono un missile. Forse è per questo che va ancora. Comunque me lo tengo stretto perchè ormai è impossibile comprarne uno nuovo. Ovviamente tutto il resto l'ho sostituito un pò alla volta compresa la lefty che nel 2002 era ancora nella mente del sig. Cannondale.
 

mountaindoctor

Biker superioris
4/6/10
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Posso essere d'accordo su alcune cifre (trasmissione, freni) meno su altre (telaio, troppe differenze in base anche solo al materiale)

Due spunti per affrontare l'argomento in modo più "rilassato":

- Separiamo usura da danni accidentali
- inseriamo, per ogni componente che ci è durato X mesi/anni/km, esattamente il tipo di manutenzione effettuata (conta più dei KM fatti).

E un piccolo sforzo di onestà: a parte qualcuno che ha già condiviso la sua esperienza, chi tiene un componente/telaio/bici completa fino a che veramente non dia segni di malfunzionamento dovuto all'usura ? ;-)
 

bikerciuc

Biker infernalis
be' nei materiali da alpinismo e da arrampicata provvisti di marcatura CE, nel "bugiardino" invariabilmente appeso agli stessi con il filo di plastica c'è sempre specificata una "vita media" del prodotto.

una piccozza base per utilizzo di alpinismo facile su ghiacciai o nevai, per esempio, viene indicata come da sostituire ogni 5 anni...un'imbragatura ogni 2-3.

Sono elementi che possono avere effetti immediati sulla nostra sicurezza.

La mia imbragatura ha credo più di 10 anni... l'ho sempre controllata, sopratutto le cuciture, le fibbie e le parti "strutturali" e anche se adesso non arrampico praticamente più non avrei problemi ad appendermici e/o a fare un volo sulla stessa.

Per la bicicletta, se ci pensate, è un po' la stessa cosa...una bottarella da qua, un bozzo di là, la pietrata, la caduta...fanno parte della vita dell'oggetto. Tutto ha un suo ciclo di esaurimento e pure questo fa parte della vita dell'oggetto stesso (e nostra ahimè).

Forse Dany ha dato un taglio un po' utopistico all'articolo, lasciandosi magari un po' contagiare da quella vena di passione che scorre feroce in lui...

il fondo dell'articolo però NON è che a 4 anni, 364 giorni, 23h, 59 min. e 59 sec. occorra avere già il telaio sostitutivo... il fondo è instillare una "cultura " della sicurezza che faccia sì che almeno 4-5 volte all'anno vi ricordiate di effettuare un approfondito controllo visivo delle parti più sollecitate alla ricerca di eventuali "segnali premonitori" che possono mettervi in allarme circa l'integrità delle parti strutturali e vitali per la vostra stessa sicurezza.

Non demonizzatelo quindi perchè, anche se è notoriamente un distruttore di cambi ai pari degli altri suoi compagni di merende, non ha poi tutti i torti nel dirvi che occorre stare all'occhio... tutti pensiamo che il nostro mezzo sia ben progettato e robusto... ma di solito lo è finchè non si rompe...:omertà:
 

Makkio

Biker dantescus
30/6/10
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HighMurgia
motografando.altervista.org
Bike
GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
mi sembrano un attimino pessimistici questi valori...
forse valgono per chi fa un uso agonistico e continuativo della bici, perche onestamente ci sono tante biciclette che durano anche il triplo o il quadruplo dei valori messi qua...
per esempio, dove s'è visto un cambio durare sei mesi? Il tourney 7v del mio vecchio cancello ha 11 anni, ci ho fatto strada, ci ho fatto XC, ci sono anche caduto ripetutamente e adesso l'ho anche convertito a 8v...eppure lui funziona ancora.
Per non parlare dei telai...2-5 anni mi sembra un range un po campato in aria, le variabili da considerare sono troppe...peso biker capacità di guida e tipo di bici oltre al materiale usato e alla sua qualità...un telaio da xc in acciaio usato da un rider medio (come capacita tecniche e peso) secondo me dura almeno il doppio o il triplo!

oppure senza filosofeggiarci troppo...il telaio del mio vecchio cancello che vedete anche nella fotoprofilo, dopo 11 anni nonostante l'uso di cui sopra, le cadute e anche qualche incidente non s'è ancora spaccato (toccatina....XD)
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Diciamo abbastanza la Colnago presa usata (anzi usatissima) da un dilettante e poi da un ragazzo che faceva gare dopo 10 anni di uso intenso da parte loro si riposa con me con una media di un'uscita a settimana, tranne che il primo anno lavoravo in sardegna e sono uscito almeno 3 volte a settimana.

La Fisher ha avuto una media due uscite settimanali dal 92 al 96 e la Balfa dal 2005 anno in cui la comprai usata (già scaduta :)) una media di 1,5 a settimana essendo stata affiancata alla FTW che ancora non scade.

Ma come ben sai ha poco senso quello che ci stiamo dicendo, le bici per l'uso per cui erano nate quindi Corsa, xc, freeride/enduro....

Io non sono leggero (anzi).

Ma ti ripeto i miei dati hanno valore ZERO.

Dimenticavo la Balfa fa 15 kg e arriva a 17 con i Syncros e i pneumatici Tubeless, la Fisher poco sopra i 10 la FTW intorno ai 13.

Ciao

Come immaginavo, facendo le dovute proporzioni non ti discosti tantissimo dalle mie stime.
Considera poi che una bici come la Balfa, montata con componenti robusti (se parli di 17kg non è un montaggio leggero) è estremamente robusta e duratura, molto più della media delle MTB in commercio ;-)

Articolo, come sempre, interessante e di estrema utilità.
Voglio però ricordare che certi componenti, anche alcuni esaminati nell'articolo, possono tranquillamente essere considerati ETERNI, l'importante è la loro manutenzione e soprattutto, sottolineo SOPRATTUTTO connetterli con le viti giuste e serrate alla giusta forza attraverso le chiavi dinamometriche.
Va da se che un componente in alluminio o in altra lega leggera, se serrato troppo, subisce uno stres eccessivo che porta inevitabilmente alla rottura, magari non subito ma ad esempio al primo contrasto a cui è sottoposto come una buca, una caduta etc etc.
Ricordate sempre di serrare le viti delle piastre, delle pedivelle delle pipe etc etc alla forza raccomandata dalla casa costruttrice.

Non esiste nulla di eterno, purtroppo i materiali con cui sono realizzate le bici non lo sono... Approfondiremo l'argomento più avanti, visto che suscita interesse!

L'eccessivo serraggio di un componente non è detto che ne provochi la rottura... La maggior parte delle rotture infatti avvengono per sovraccarichi o cicli ripetuti di stress (fatica) in zone in cui il materiale è difettoso (ci sono sempre delle imperfezioni) o ci sono concentrazioni di tensione (ci sono delle zone in cui lo stress si concentra).

certo la garanzia non è un assicurazione, ma un cambio che si usura in 6 mesi facendo 3 uscite settimanli è un cambio difettoso, punto.

Anche perchè non oso immaginare quanti cambi faccia fuori Marco Aurelio Fontana, almeno un paio a settimana a questo punto.

Rileggi bene, la stima del cambio di 6-12 mesi prende in considerazione la probabilità di rottura accidentale (è l'unico caso in cui ho considerato la rottura accidentale nella stima perchè la probabilità che un cambio arrivi alla fine della sua vita senza rompersi da qualche parte è estremamente bassa).

Sarebbe curioso sentire quanti cambi Fontana rompe in una stagione. Se ne rompesse già solo 2, rientrerebbe nella stima dell'articolo, ma credo che ne faccia fuori ben di più!

Scusa Dany non per fare lo st***zo ma prima parli di media, utilizzo medio, in media.... poi dici che la tua è un'analisi empirica, c'è qualcosa che non và...'empirico' non è il contrario di 'statistico'.

Il concetto di media non presuppone un'analisi statistica. Nell'articolo il termine medio è utilizzato con il significato di caratteristico, tipico.

articolo dedicato ai PRO.
il mountainbiker biker medio non esce tre volte a settimana per tutto l'anno.

Effettivamente una media di 3 uscite alla settimana è decisamente alta per il rider medio, da qui il motivo per cui molti non si ritrovano con le stime.

Quello che mi sembra che molti non abbiano capito (forse non hanno letto tutto l'articolo e si sono limitati alla foto finale) è che i valori riportati riguardano l'utilizzo tipo descritto nella parte iniziale.
Molti leggono valori che sembrano bassi in base alla propria esperienza e partono criticando a zero, senza però andare a considerare la propria frequenza di utilizzo e fare la dovuta proporzione.

Ripeto, per poter fare un raffronto con la propria esperienza personale, fate una semplice proporzione valutando in numero medio di uscite settimanali (senza barare, contate le uscite di 1 anno e dividetele per 52) e confrontatelo con quello dell'utilizzo tipo dell'articolo (ca 3 uscite settimanali, saltando ogni tanto qualche giorno). Scoprirete che alla fine il risultato non si discosterà di molto dalla vostra esperienza ;-)
 

MasterOfSilence

Doge della Repubblica dei Misci
30/8/09
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Belinlandia
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MDE, SC
Il concetto di media non presuppone un'analisi statistica. Nell'articolo il termine medio è utilizzato con il significato di caratteristico, tipico.
ok...allora mi è chiaro! :)
Solo una cosa, forse se tutti stanno sparando a zero non siamo noi che non abbiamo capito, ma forse tu che , per questa volta (sei sempre molto chiaro e preciso), non ti sei spiegato bene come avresti voluto..potrei aver ragione?
 

RaggioXRaggio

Biker novus
22/3/12
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Milano
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toccandosi i maroni telaio nomad santacruz 2006 comprato usato e utilizzato d me anche in gare di superenduro , per adesso solo problemi di cuscinetti!!

toccandosi ancora i maroni :-))
 

ecox

Biker assatanatus
18/11/09
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Rileggi bene, la stima del cambio di 6-12 mesi prende in considerazione la probabilità di rottura accidentale (è l'unico caso in cui ho considerato la rottura accidentale nella stima perchè la probabilità che un cambio arrivi alla fine della sua vita senza rompersi da qualche parte è estremamente bassa).

Sarebbe curioso sentire quanti cambi Fontana rompe in una stagione. Se ne rompesse già solo 2, rientrerebbe nella stima dell'articolo, ma credo che ne faccia fuori ben di più!

ma scusa il concetto di rottura accidentale non può essere preso in considerazione per fare un articolo sulla data di scadenza di una bici.

Probabilità bassa? Quali dati hai per dirlo?
A parte la gente che qui ti sta dimostrando il contrario io non ho mai letto in un test di durata del forum che il cambio si sia rotto. Mai e poi mai, eppure gente che Muldox e Marco di chilometri ne fanno.
Io vivo in liguria, faccio 3/4 uscite settimanli e non ho mai rotto un cambio e mi tocco anche pesantemente le parti intime visto che monto un XX1!
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Giant Trance
Non sono molto convinto che valutare una vita media in anni o mesi sia molto interessante per i biker come me, che fanno un uso della bici molto vario (allenamenti sotto casa, escursioni in montagna, commissioni e vacanze itineranti).
E' vero che si parla di un utilizzo mediamente inpegnativo e che ogni biker può scalare facilmente la tabella delle durate rispetto all'intensità e frequenza proprio utilizzo, ma il risultato secondo me è comunque poco significativo per molti di noi e non consente di stabilire una tabella di sostituzione dei pezzi, su cui basare la manutenzione della bici.
Per alcuni pezzi ha senso ipotizzare una durata in anni, per altri sarebbe meglio esprimere la longevità in km o in ore di utilizzo, per altri ancora la variabilità è eccessiva perchè si possa parlare di durata media.
E poi, diciamo la verità, molti di noi cambiano la bici tutta intera perchè ne desiderano una diversa, migliore o più aggiornata, quando ancora la maggior parte dei pezzi originali sono montati sulla bici e quindi tendono a considerare alcuni pezzi eterni (io ad esempio non ho mai cambiato un manubrio, mentre ho cambiato una pipa solo perchè ad un certo punto l'ho considerata troppo lunga). Inoltre tutte le mie vecchie bici sono sopravvissute per anni alla loro sostituzione, seppu utilizzate come muletto o citybike.
Comunque, da un punto di vista generale, ci sono molte informazioni e considerazioni interessanti nell'articolo, quindi grazie!
 

Jordan 27

Biker popularis
6/1/13
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INTENSE M16 CARBON
A questo punto il 90% del mercatino e' da buttare nel cesso. Vergogna delinquenti, criminali,mettere in vendita oggetti pericolosi x la salute pubblica. Come ho finito di scrivere chiamo i nas........
 
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Reactions: giorgibe

andrea66

Biker poeticus
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donca town
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Bike
Liteville, Bronson
ma scusa il concetto di rottura accidentale non può essere preso in considerazione per fare un articolo sulla data di scadenza di una bici.

Probabilità bassa? Quali dati hai per dirlo?
A parte la gente che qui ti sta dimostrando il contrario io non ho mai letto in un test di durata del forum che il cambio si sia rotto. Mai e poi mai, eppure gente che Muldox e Marco di chilometri ne fanno.
Io vivo in liguria, faccio 3/4 uscite settimanli e non ho mai rotto un cambio e mi tocco anche pesantemente le parti intime visto che monto un XX1!


evidentemente sei stato fortunato.
E' dal 2006 che vado in mtb, nel periodo che va da maggio a ottobre riesco a fare almeno tre uscite settimanali, due brevi durante la settimana, il sabato o la domenica metà o intera giornata; d'inverno, se il tempo lo consente, esco sia il sabato che la domenica.....
e di cambi rotti, catene saltate, raggi (e in un'occasione pure un cerchio) spezzati ne ho visti eccome!

telai: ho avuto una rm element 50 a cui si è dissaldato il il fodero basso dx dopo due anni e mezzo di utilizzo, lo stesso problema è capitato alla scalpel di un mio compare dopo, se nn ricordo male, circa tre anni....
Gli ultimi telai che ho avuto niente....ma li ho tenuti massimo due anni.
 
T

teoDH

Ospite
Sul cambio non ci credo che in 6 anni non hai mai preso un ramo od una pietra e che non abbia preso giochi: è impossibile!

Daniel, te lo assicuro... da quando ho abbandonato shimano nel 2007 ho comprato due deragliatori, un X9 9v e un X9 10v... il 9v l'ho già montato su tre bici, quelle che di norma uso più spesso, il 10 v ha solo 3 anni... montato sul DH... è un'orologio e l'ho regolato una sola volta...

Io cmque capisco e condivido il tuo ragionamento, sostengo però che una corretta e costante manutenzione aumenta di molto la vita dei nostri pezzi, io sono un po' maniaco, spendo parecchio in lubrificanti, prodotti per la pulizia, e smonto spesso parecchi pezzi, e noto che rispetto a chi se ne frega, la roba mi dura almeno il doppio del tempo.
 

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