La cosa più strana ed inquietante trovata da un biker in un bosco della mia zona?
Dei pezzi di cadavere in avanzatissimo stato di putrefazione chiusi in sacchi delle immondizia...
Il tutto, poco più di un mese fa, ad opera di uno sfortunato biker di mia conoscenza...
Lascio la descrizione all'articolista del Corriere (
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/13/sacchi.shtml )
Trovati resti di corpo umano in due sacchi Un primo sacco scoperto domenica da un ciclista nei pressi di Medeazza. Il dna dei resti sarà confrontato con quello dei coniugi Donegani
TRIESTE - Altri due sacchi contenenti resti umani - secondo quanto riferito dalla Questura di Trieste - sono stati rinvenuti a Medeazza, località del Carso tra le province di Gorizia e Trieste. Si tratta dello stesso luogo dove domenica, sempre in un sacco, era stato trovato un tronco di corpo umano, e dove è in corso una nuova ispezione. Al momento non è possibile stabilire se i resti appartengono alla stessa persona.
La scoperta del primo sacco è stata fatta domenica da un escursionista in bicicletta che percorreva un sentiero del Carso a cavallo tra le province di Trieste e Gorizia, nei pressi di Medeazza. In un sacco della spazzatura abbandonato nei pressi di una strada poco battuta ha rinvenuto dei resti che appartenevano a un essere umano. L'uomo, dopo aver notato che il sacco emanava un forte odore ha avvertito le forze dell'ordine. Sono intervenuti gli agenti della polizia del locale commissariato e poi anche gli uomini della squadra mobile di Gorizia e Trieste, giunti insieme al medico legale che ha fatto un primo esame dei resti. Dai sacchi sono emersi frammenti di ossa, che secondo la prima ricognizione si tratterebbe di femori umani. Nel primo sacco invece era stata rinvenuta una cassa toracica.
Gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione sulle persone scomparse, anche se in zona, di recente, non ci sono state denunce. I resti trovati a Medeazza saranno sottoposti ad autopsia nei prossimi giorni. Spunta intanto l'ipotesi di un collegamento tra i resti scoperti nell'Isontino e l'omicidio dei coniugi Donegani, in particolare di Luisa De Leo, visto che tra i resti recuperati nel corso delle indaginiin Lombardia mancava proprio il torace della donna. L'ipotesi, circolata tra i giornalisti dopo il primo rinvenimento, è tornata oggi, anche se gli investigatori e il magistrato ribadiscono che su di essa non ci sono elementi sufficienti. La Procura di Brescia però, ha fatto sapere che intende confrontare il dna di Luisa De Leo, e quello - una volta identificato - dei resti ritrovati sul Carso.
14 settembre 2005