Opinione La chimera del cambio integrato

jack11

Biker dantescus
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imola
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Lo vedrei piu' per un uso cargo-bike. Inoltre, visto la frequenza di problemi riscontrati dai motori elettici ( un po di tutte le marche) , sarebbe stato forse meglio poter dividere la scatola del cambio con il corpo contenente motore ed elttronica per poterla spedire in riparazione). Questo pero' probebilmente avrebbe sigificato un aumento di peso dell'unità.
Be io dico finalmente da ex possessore di hammersmith, ho una cargo con Alfine elettronico, ma il cambio a me sta altamente sulle scatole...sia chiaro sulla MTB l'ho anche se son passato al monocorona nel 2011 prima dell'arrivo dell'XX1. Nella bici da corsa ho ancora la doppia.
Son sempre stato troppo povero per comprare una bici col pinion...ma mi ha sempre affascinato. In Italia non verrà capito, ne venderanno tanti in Germania.
 
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avalonice

Biker grossissimus
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ovunque
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con le ruote
Se riuscissero a farlo con treni di ingranaggi scorrevoli e innesti frontali, sarebbe tutto un altro paio di maniche.
Da anni stanno lavorando su queste benedette gearbox e similari, la citata Hammerschmidt è un progetto che ormai risale a qualche decade fa, così come i mozzi di Rohloff, sono state provate anche strade diverse dalle trasmissioni epicicloidali ma si sono sempre ottenuti scarsi risultati, quindi non penso proprio che sia un problema solo di innesti.
Poi ci sono tutti i problemi di ingombro e peso che su una bici non sono del tutto trascurabili.
 

lumerennù

Biker forumensus
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San Severino Marche (MC)
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Norco Range - Mondraker Crafty RR
Questo sistema può essere preso in considerazione solo su e-bike, non su muscolari. Non ho la competenza per disquisire su (presunti) svantaggi e vantaggi, ma dopo averlo provato, Steve ha fatto tutti commenti positivi e quasi per niente negativi, ovviamente sempre riferendosi ad e-bike.
Se son rose, fioriranno, ma non per le muscolari.
 

marika.f

Biker superis
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Orbea
Da anni stanno lavorando su queste benedette gearbox e similari, la citata Hammerschmidt è un progetto che ormai risale a qualche decade fa, così come i mozzi di Rohloff, sono state provate anche strade diverse dalle trasmissioni epicicloidali ma si sono sempre ottenuti scarsi risultati, quindi non penso proprio che sia un problema solo di innesti.
Poi ci sono tutti i problemi di ingombro e peso che su una bici non sono del tutto trascurabili.
Il pinion non è epicicloidale.
 

Paoloderapage

Biker perfektus
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Pistoia
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Transition Spur & XC500
Una coppia di ingranaggi, ad assi paralleli, con dentatura elicoidale, ha rendimento 0.98
Una coppia ruote-vite senza fine, scade ad un misero 0.4 per rapporti dell'ordine del 1:30 e diventa non reversibile, autobloccante
Un riduttore epicicloidale è tutta un'altra cosa, in termini di rendimento, e non è il caso del pinion.

Qua è molto probabile che gli attriti percepiti siano colpa del fatto che TUTTI gli ingranaggi siano costantemente in presa, anche se non trasmettono coppia, e assorbano potenza.

Ma non è colpa dei poveri ingranaggi.
Se riuscissero a farlo con treni di ingranaggi scorrevoli e innesti frontali, sarebbe tutto un altro paio di maniche.
Non puoi avere solo una coppia di ingranaggi perchè servono almeno 11-12 rapporti e quindi altrettante coppie di ingranaggi con rapporti di trasmissione fino a 1:3 / 1:4 con ingombri e pesi assurdi.
Inoltre avrai sempre e comunque una trasmissione finale a cinghia o catena i cui attriti si sommano al cambio ad ingranaggi mentre nel cambio tradizionale sono l'unico elemento di attrito (anche se leggermente maggiore per disassamento ecc).
 
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Claudiop77

Biker forumensus
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Provincia di Bergamo
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Mondraker Raze Carbon custom , una Alutech Fanes 29 ed una Gravel Marin Nicasio +
@marco non sono d'accordo sulla tua frase "rovo che la soluzione di togliere il forcellino, il vero anello debole delle trasmissioni in fuoristrada, sia più efficace ed economica che non avere ingranaggi da far muovere o telai da progettare appositamente."
ho già visto il nuovo Sram XX guasto dopo 2 mesi di utilizzo, non c'è più il forcellino ma il cambio sarà più robusto ma non è indistruttibile, con il Pinion cambi olio e stop, non hai più problemi di cassette che si consumano, catene fini da 12v che sulle e-bike diventano più fragili.
Secondo me sulle e-bike questa soluzione ha un senso pazzesco, io se diventasse più leggero lo vorrei provare anche su una muscolare.
 

Meloncat

Biker novus
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a bolzano
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Transition patrol 2018
Mi rendo conto che magari il mio modo di andare in bici è diverso dal comune...ma io una bici con il pinion la possiedo: una hardtail, ed ogni volta che torno sulla full con trasmissione classica vorrei che avesse il pinion.
Mai un rumore, una rogna o una regolazione, cambia sempre bene ed ha uno sviluppo più ampio dell'eagle, non ci sono guerre a chi aggiunge più denti sulla cassetta 50, 51, 52, tanto allo sviluppo del pinion non ci si arriverà mai.
Se poi togliere il forcellino diventa una rivoluzione stiamo veramente puntando al nulla come miglioramenti.
Il peso sarà più elevato ma è tutto centrale e basso quindi manco te ne accorgi, anzi la bici pur pesando più della precedente va decisamente molto meglio.
Quando cambierò la full mi orienterò sicuramente su un telaio con pinion.
 

Paoloderapage

Biker perfektus
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Transition Spur & XC500
@marco non sono d'accordo sulla tua frase "rovo che la soluzione di togliere il forcellino, il vero anello debole delle trasmissioni in fuoristrada, sia più efficace ed economica che non avere ingranaggi da far muovere o telai da progettare appositamente."
ho già visto il nuovo Sram XX guasto dopo 2 mesi di utilizzo, non c'è più il forcellino ma il cambio sarà più robusto ma non è indistruttibile, con il Pinion cambi olio e stop, non hai più problemi di cassette che si consumano, catene fini da 12v che sulle e-bike diventano più fragili.
Secondo me sulle e-bike questa soluzione ha un senso pazzesco, io se diventasse più leggero lo vorrei provare anche su una muscolare.
il problema delle catene fini sulle ebike è risolvibilissimo usando un cambio dedicato tipo shimano linkglide o anche un semplice deore 10V.
Inoltre si potrebbe irrobustire ulteriormente visti i pesi comunque molto ridotti rispetto ad un sistema ad ingranaggi.
 

cbet

Biker cesareus
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Verona (dintorni)
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Orbea Oiz 2020
a mio parere... per le ebike potrebbe avere senso, moltissimi che le utilizzano non badano al peso, 23 o 25kg non fa differenza (per loro).

per le mtb classiche invece è proprio il peso il problema... continuiamo a vedere bici mediamente sempre più pesanti (vedi enduro o quasi tutte le trail).
Personalmente, ho usato per due mesetti la gravel che (la mia è circa 8,5kg pronto uscita)... appena ripresa in mano la mia Oiz TR che sta sui 12,5... beh il peso l'ho sentito eccome...
 
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albatros_la

Biker marathonensis
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Collegno (TO)
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Da bikepacking anche no, se ti si rompe il Pinion in Romania o a Bergamo, chi te lo ripara?
Un cambio tradizionale in qualche modo, qualcuno te lo sistema...a martellate magari ma funzionerà.
C'è gente che gira il mondo con il Rohloff. E quando dico mondo, dico posti remoti dove non esiste un meccanico, non esiste nemmeno una catena di ricambio, c'è sì e no da mangiare anche per chi ci vive. Il punto di cambi fatti a quel modo è che sono chiusi e una volta rodati non c'è ragione per cui si possano rompere. Il loro peso maggiore sta anche in un dimensionamento abbondante e in meccanismi che non hanno usura come conseguenza della cambiata. In altre parole, basta metterci un po' di olio ogni tanto e possono sopravvivere ai telai che li montano.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Scarsa
La soluzione per le e-MTB mi pare interessante, se all'atto pratico funziona.
Non mi spiacerebbe averla anche sulle tradizionali, potrebbe essere la soluzione ideale per tutti i pigri non amanti del fai-da-te come me, ma in quel caso peso e dissipazioni giocano un ruolo non marginale quindi mi sa ci vorrà tempo.
 

lollo72

Biker perfektus
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Fin che peso e resa la faranno da padroni difficilmente li vedremo sulle mtb tradizionali , che però il classico sistema con taglia ravioli sia più esposto , più delicato e richieda molta più manutenzione ( dove qualcheduno ci guadagna ) è innegabile .
Sulla versione "elettrica" provata da Stefano pare si siano risolti i problemi di cambiata sotto sforzo ed annullato il pedal kick back .
Se oltre alla cambiata sotto sforzo riuscissero ad avere la stessa resa di una trasmissione tradizionale e l'aggravio di peso complessivo si limitasse ai 300/500 g (comunque concentrati in zona pedivelle) allora inizierebbe ad avere molto senso anche per le mtb tradizionali specie in AM, Enduro e DH .
 

andy_g

Biker poeticus
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Giant Trance
Mi sono formato l'idea che il cambio a deragliatore sia semplicemente geniale. Il suo funzionamento è di norma rapido e precisissimo e la trasmissione è molto più efficiente di qualsiasi altro cambio, o almeno di quelli che ho conosciuto.
I suoi difetti sono noti e sono sostanzialmente la necessità di manutenzione e la delicatezza, in parte intrinseci, in parte risolvibili. Penso che da quando è nato si sia lavorato moltissimo sui suoi pregi e serva ancora un po' di lavoro sui suoi difetti.
A mio vedere, i sistemi a ingranaggi stanno migliorando, ma manca ancora quella rivoluzione che li renda attraenti in un contesto sportivo, per non parlare di quello competitivo.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Scarsa
Il cambio a deragliatore va sicuramente bene in termini di efficienza ed efficacia, soprattutto in strada. In MTB ha il difetto di essere costantemente esposto a urti vari e a un sacco di sporco. Ovviamente funziona, ma per diversa gente non maniaca della manutenzione passare a qualcosa che richieda molte meno cure ed attenzioni farebbe comodo.
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Mi sono formato l'idea che il cambio a deragliatore sia semplicemente geniale. Il suo funzionamento è di norma rapido e precisissimo e la trasmissione è molto più efficiente di qualsiasi altro cambio, o almeno di quelli che ho conosciuto.
E' sicuramente una gran cosa, è solo peggiorato negli ultimi anni con la moda di lasciarlo solo dietro.

A mio vedere, i sistemi a ingranaggi stanno migliorando, ma manca ancora quella rivoluzione che li renda attraenti in un contesto sportivo, per non parlare di quello competitivo.
Secondo me però c'è anche tanta gente a cui perdere qualche watt o avere un chilo in più da portare in salita non interessa.
Più che altro questi sistemi a ingranaggi hanno un costo notevole.
I problemi di watt e di peso gli rendono difficoltoso entrare nel mercato di chi fa competizioni, quelli di costo gli rendono difficoltoso entrare nel resto del mercato.
 
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Il_Tasso

ᛒᛅᚱᚢᚴ᛫ᚴᚼᛅᛦᛆᛏ
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Cube Acid 2012, On One Hello Dave 2024
Penso questo;
un cambio ad ingranaggi sempre in presa o riduttori epicicloidali ha troppo attrito per un uso senza motore.
Un sistema deragliatore-cassetta, inscatolato in zona movimento centrale, avrebbe molto più senso.
Vedasi Honda RN-01.
 

Dani1000

Biker urlandum
24/11/11
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Genova
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La soluzione perfetta per tutte le situazioni ed esigenze è impossibile trovarla. si possono trovare dei compromessi più o meno riusciti e più adatti ad un certo scopo.
Il cambio a deragliatore è quasi perfetto per l' uso in strada. poco peso, poco attrito e difficilmente ci saranno degli urti particolari che lo mettono in crisi. E' un po' meno efficace in mtb. dove ci sono più urti e dove le condizioni generali sono più gravose aumentano di parecchio le probabilità di rotture o malfunzionamenti. il mono poi ha eliminato un po' di problemi da una parte, ma ne ha aggiunti dall' altra. Inoltre il cambi a deragliatore obbliga anche a lavorare di fino su compromessi progettuali per le bi ammortizzate.
Un sistema come il pinion leva alcune problematiche, ma ne aggiunge altre. Peso, attriti, ma soprattutto secondo me il vero problema di sistemi del genere è l' obbligo totale da parte delle case costruttrici di adattare e rivoluzionare la progettazione dei telai. Su una bdc al momento non avrebbe nessun senso. su una xc idem, forse su una endurona comincerebbero ad essere meno svantaggi e qualche pregio in più. probabilmente su una bici da commuting i pregi sarebbero superiori ai difetti
Se poi questo sistema viene integrato con un motore per e-bike direi che siamo quasi alla quadratura del cerchio. Lo sviluppo di questi sistemi integrati sarà sicuramente il futuro (almeno io la penso così) per questa categoria di mobilità. Per le e-mtb dove già la progettazione del telaio prevede una diversa configurazione l' integrazione del sistema è perfetto. sperando che altri grossi produttori di motori entrino anche loro nella mischia ci potrebbe essere una bella evoluzione di questi sistemi
 
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andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Giant Trance
Secondo me però c'è anche tanta gente a cui perdere qualche watt o avere un chilo in più da portare in salita non interessa.
Più che altro questi sistemi a ingranaggi hanno un costo notevole.
I problemi di watt e di peso gli rendono difficoltoso entrare nel mercato di chi fa competizioni, quelli di costo gli rendono difficoltoso entrare nel resto del mercato.
Ne sono convinto. Restringendo l'analisi alle mountain bike in senso stretto (escludendo quindi le biciclette da avventura e da turismo) aggiungerei ai due che citi che c'è anche la necessità di telai dedicati e l'incompatibilità con alcune soluzioni.
 
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