Finalmente giro portato a termine e con una condizione meteo perfetta ... neanche una nuvola in tutto il giorno ... temperatura bella fresca ed umidità assente ...
Ore 7.00 colazione, ore 8.00 partenza x Bormio con auto di Davide. Ore 8.30 biglietti bus x il passo fatti, ma con "riserva" x il trasporto delle bici.
Il pullman ha un portabici solo x 5 e non assicura il carico di altre bici all'interno, neppure smontate. Oggi eravamo in 15 e meno male che noi siamo arrivati prima degli altri ed alla fine ci hanno fatto salire.
QUINDI, PER PROSSIMA SPEDIZIONE, SOPRATTUTTO SE SAREMO IN MOLTI, MEGLIO ORGANIZZARE LA SALITA CON NAVETTA E NON AFFIDARSI AL PULMAN.
Ore 10.00 arrivo al passo, salita al Garibaldi e discesa alla frontiera su piacevole sentiero militare a tornanti, da li la salita ma al Piz Umbrail.
Questo sentiero presenta alcuni punti esposti, con notevole pendenza e soprattutto con passaggi poco compatibili con il trasporto della bici.
Ci sono catene, meno male, se no ci si deve arrampicare con le mani ...
Sottolineo questo aspetto, perchè chi ci sale deve essere "predisposto" e soprattutto abituato a situazioni del genere ...
Tanti lo possono fare, ma non tutti ...
Comunque, a parte la salita che dal passo dura ca. 1 ora di buona lena (sono ca 500 mt di dislivello), arrivati in cima il panorama dai 3.000 mt e oltre è spettacolare .....
Ghiacciai a 360*: Cevedale, Ortles, Forni, Piazzi, Bernina, Senales, per dire quelli che conosco, poi altri minori con vari nevai residui ....
Chi ama la montagna, qui raggiunge orgasmi multipli ...
La discesa dal Piz è molto, molto bella. Prima il sentiero scende a tornanti su una pietraia, ma il fondo è abbastanza stabile anche se a tratti la pendenza è notevole, poi si entra in una serie interminabile di valloni e radure con paesaggi lunari. Qui lunghissimi traversi, serpentine tra i massi, ancora tornanti, mezzecoste in leggera discesa .... Un campionario infinito di sentieri fino al lago di Rims.
Da qui si procede su un ripidissimo costone di roccia, con traversi e tornanti strettissimi a strapiombo sulla valle. Bello? No, fantastico!
L'ultimo tratto della discesa è una serpentina in leggera pendenza in mezzo ad un bosco, da affrontare a tutta kanna.
La risalita sullo sterrato nella Val Mora lo si prende a quota 1.900 ca. ed il passo è poco oltre i 2.250 mt. Salita dolce, ma sempre salita ...
Dalla Val Mora si procede sempre in leggera discesa prima e poi in leggera salita, fino al lago di S. Giacomo ed il successivo Cancano.
Avremmo dovuto risalire a Frerola per poi buttarsi su Bormio, ma essendo un po' in ritardo sui tempi, abbiamo fatto la più "comoda" e veloce discesa dalle torri di Fraele.
Concludendo, il giro è da fare, ma solo con meteo perfetto. Con le nuvole o peggio la nebbia tutto cambia ed a quella quota le temperature possono scendere molto velocemente. Senza una buona visibilitá, in certi tratti le paline ed i segnavia sono distanti ed il sentiero non è sempre ben riconoscibile. Insomma, se non ci si vede bene ci si può infilare in qualche ... casino ...
Partendo dal passo dello Stelvio, questo giro è lungo ca. 54 km. con ca. 2.700 mt. D- e ca. 1.100 mt. D+ e servono ca. 7 ore a passo "normale" per portarlo a termine.
(nb: i numeri li devo verificare con la traccia su Gooooogle).
Salendo a pedali da Bormio si aggiungono 23 km. 1.600 D+ e minimo 3 ore con passo normale.
Il tutto dando il giusto spazio a brevi soste fotografiche, ma senza soste a rifugi o per inconvenienti di varia natura.
Se fatto con giornate con poche ore di luce, meglio portarsi anche un faretto ...
Le foto appena riesco a caricarle sull'album.
Domani, per accontentare la Caterina, ci trasferiremo a Livigno ... Ma giá che siamo li, vuoi non andare al Mottolino? TAC! Claymore pronta per l'uso ...
Ore 7.00 colazione, ore 8.00 partenza x Bormio con auto di Davide. Ore 8.30 biglietti bus x il passo fatti, ma con "riserva" x il trasporto delle bici.
Il pullman ha un portabici solo x 5 e non assicura il carico di altre bici all'interno, neppure smontate. Oggi eravamo in 15 e meno male che noi siamo arrivati prima degli altri ed alla fine ci hanno fatto salire.
QUINDI, PER PROSSIMA SPEDIZIONE, SOPRATTUTTO SE SAREMO IN MOLTI, MEGLIO ORGANIZZARE LA SALITA CON NAVETTA E NON AFFIDARSI AL PULMAN.
Ore 10.00 arrivo al passo, salita al Garibaldi e discesa alla frontiera su piacevole sentiero militare a tornanti, da li la salita ma al Piz Umbrail.
Questo sentiero presenta alcuni punti esposti, con notevole pendenza e soprattutto con passaggi poco compatibili con il trasporto della bici.
Ci sono catene, meno male, se no ci si deve arrampicare con le mani ...
Sottolineo questo aspetto, perchè chi ci sale deve essere "predisposto" e soprattutto abituato a situazioni del genere ...
Tanti lo possono fare, ma non tutti ...
Comunque, a parte la salita che dal passo dura ca. 1 ora di buona lena (sono ca 500 mt di dislivello), arrivati in cima il panorama dai 3.000 mt e oltre è spettacolare .....
Ghiacciai a 360*: Cevedale, Ortles, Forni, Piazzi, Bernina, Senales, per dire quelli che conosco, poi altri minori con vari nevai residui ....
Chi ama la montagna, qui raggiunge orgasmi multipli ...
La discesa dal Piz è molto, molto bella. Prima il sentiero scende a tornanti su una pietraia, ma il fondo è abbastanza stabile anche se a tratti la pendenza è notevole, poi si entra in una serie interminabile di valloni e radure con paesaggi lunari. Qui lunghissimi traversi, serpentine tra i massi, ancora tornanti, mezzecoste in leggera discesa .... Un campionario infinito di sentieri fino al lago di Rims.
Da qui si procede su un ripidissimo costone di roccia, con traversi e tornanti strettissimi a strapiombo sulla valle. Bello? No, fantastico!
L'ultimo tratto della discesa è una serpentina in leggera pendenza in mezzo ad un bosco, da affrontare a tutta kanna.
La risalita sullo sterrato nella Val Mora lo si prende a quota 1.900 ca. ed il passo è poco oltre i 2.250 mt. Salita dolce, ma sempre salita ...
Dalla Val Mora si procede sempre in leggera discesa prima e poi in leggera salita, fino al lago di S. Giacomo ed il successivo Cancano.
Avremmo dovuto risalire a Frerola per poi buttarsi su Bormio, ma essendo un po' in ritardo sui tempi, abbiamo fatto la più "comoda" e veloce discesa dalle torri di Fraele.
Concludendo, il giro è da fare, ma solo con meteo perfetto. Con le nuvole o peggio la nebbia tutto cambia ed a quella quota le temperature possono scendere molto velocemente. Senza una buona visibilitá, in certi tratti le paline ed i segnavia sono distanti ed il sentiero non è sempre ben riconoscibile. Insomma, se non ci si vede bene ci si può infilare in qualche ... casino ...
Partendo dal passo dello Stelvio, questo giro è lungo ca. 54 km. con ca. 2.700 mt. D- e ca. 1.100 mt. D+ e servono ca. 7 ore a passo "normale" per portarlo a termine.
(nb: i numeri li devo verificare con la traccia su Gooooogle).
Salendo a pedali da Bormio si aggiungono 23 km. 1.600 D+ e minimo 3 ore con passo normale.
Il tutto dando il giusto spazio a brevi soste fotografiche, ma senza soste a rifugi o per inconvenienti di varia natura.
Se fatto con giornate con poche ore di luce, meglio portarsi anche un faretto ...
Le foto appena riesco a caricarle sull'album.
Domani, per accontentare la Caterina, ci trasferiremo a Livigno ... Ma giá che siamo li, vuoi non andare al Mottolino? TAC! Claymore pronta per l'uso ...