innanzi tutto: Grazie al Bottaio!!! Un pranzo coi fiocchi, vino bianco delle terre marchigiane decisamente da provare, involtini del bottaio pure e tutto il resto. Soprattutto la sua ospitalità, che gli siamo piombati lì alle due del pomeriggio!
La gara??? Dura, dura, dura, ma ritrovarsi in cima a Valsorda vale la fatica. Per il resto c'è tanto da pedalare e dosare sapientemente le fatiche, perchè arrivare alla fine dell'agonia vivi e vegeti credo sia la cosa fondamentale, per quanto concerne le velleità di classifica bisogna lasciarle al caso!
I ragazzi dell'Avis di Gualdo, che ci hanno accompagnato per tutta la mattina, ci hanno fatto parte del loro stupendo territorio in maniera ineccepibile, con una disponibilità estrema, sopportando tutte le cavolate che sparava il Vigna e soprattutto me, che in salita andavo discretamente e che puntualmente mi piantavo in discesa...maledette sassaie gualdesi!