Italiani Marathon

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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La società e i media di certo non invogliano i giovani a "faticare". Piuttosto tutto e subito senza difficoltà alcuna, massimo risultato col minimo sforzo.

Poi, nel caso specifico, secondo me i giovani non sono per nulla attratti da un mondo troppo esasperato, a tutti i livelli, che si prende troppo sul serio e che non sa offrire null'altro che agonismo e competizione ogni domenica.

E quei pochi giovani che ci sono "copiano" per spirito di emulazione gli errori e i vizi dei grandi andando a parare sulla stessa strada ossessiva-compulsiva.

Iniziassimo a prendere le granfondo con meno foga, con più spirito di divertimento, prendendo quello che viene senza incazzarsi sempre per la solite cose, con più sportività e rispetto per gli altri.... forse le cose potrebbero cambiare.

E' inutile allevare i giovani fin da bambini inculcandogli la PREPARAZIONE, l'ALLENAMENTO, il METODO, i KM e i DISLIVELLI, i TEMPI e i RITMI. Dategli una bici e che pedalino finchè son stanchi!!!:il-saggi:

In Francia Thomas Dietsch - con tanto di maglia di campione francese - va a fare scuola (teoria e pratica) di MTB nella scuole medie e superiori... probabilmente l'età più difficile ma anche più interessata all'avventura. Da quello che ho capito è un "vendere" la mtb come un passatempo, un modo di aggregazione, un divertimento, ma non certo competizione.

Da noi la FCI che fa?:nunsacci:

Forse la gravitiy potrebbe essere il giusto "amo" per far abboccare i giovani, ma va da sè che è comunque una disciplina costosa e pericolosa.

E allora puntare su una via di mezzo, diciamo "freeride" ma inteso come "pedalare" come dove e quando si vuole. Il problema è che l'offerta di percorsi e strutture su gran parte del territorio è pressochè inesistente...
Hai centrato il bersaglio...:celopiùg:
 

CapitanoApollo

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Io sono ancora più pessimista:
ma dove sono i giovani che hanno voglia di 'faticare'?[/QUOTE
I giovani ci sono,bisogna solo fargli scoprire la mtb...come succede in Svizzera, Francia oppure Germania:il-saggi:
Siamo bravi "anziani" ?

Hai ragione, il problema è che la bici (in particolare la MTB) ha un approccio diverso rispetto al più classico calcio: un pallone ce l'hanno tutti (e costa una cretinata), una bici 'degna' no; poi le prime uscite in bici sono disarmanti, devi essere veramente motivato (e qui siamo noi che dobbiamo motivare). Quindi è uno sport che parte leggermente svantaggiato rispetto ad altri.
Se poi ci mettiamo che le istituzioni aiutano meno di nulla, di cosa ci stupiamo?
 

xtrncpb

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the.mtb.biker ha scritto:
In Francia Thomas Dietsch - con tanto di maglia di campione francese - va a fare scuola (teoria e pratica) di MTB nella scuole medie e superiori... probabilmente l'età più difficile ma anche più interessata all'avventura. Da quello che ho capito è un "vendere" la mtb come un passatempo, un modo di aggregazione, un divertimento, ma non certo competizione.
Se è per questo, anche in Svizzera avviene lo stesso.
Iniziò Thomas Frischknecht, ora proseguono anche tutti gli altri campioni elvetici. Che sono tanti.
Risultati? Basta leggere una classifica di qualsiasi gara (XC, MX, EN, DH, 4X ecc) per vedere quanti atleti rossocrociati ci siano in graduatoria...

Però la Svizzera ha un bel vantaggio rispetto a noi italiani. Il territorio.
Oltre a essere per gran parte montuosa, può essere facilmente attraversata da un capo all'altro in sole due ore di auto, o poco più.
Quindi le spese di trasferta, per gli atleti, si riducono al solo viaggio, escludendo il più costoso pernottamento in mezza pensione, cioè la voce solitamente più pesante nel bilancio stagionale.
 
Se è per questo, anche in Svizzera avviene lo stesso.
Iniziò Thomas Frischknecht, ora proseguono anche tutti gli altri campioni elvetici. Che sono tanti.
Risultati? Basta leggere una classifica di qualsiasi gara (XC, MX, EN, DH, 4X ecc) per vedere quanti atleti rossocrociati ci siano in graduatoria...

Però la Svizzera ha un bel vantaggio rispetto a noi italiani. Il territorio.
Oltre a essere per gran parte montuosa, può essere facilmente attraversata da un capo all'altro in sole due ore di auto, o poco più.
Quindi le spese di trasferta, per gli atleti, si riducono al solo viaggio, escludendo il più costoso pernottamento in mezza pensione, cioè la voce solitamente più pesante nel bilancio stagionale.
Bravo!:celopiùg: hai fatto bene a ricordarlo, gli svizzeri SFRUTTANO (maiuscolo!) i loro vantaggi...allora facciamo un paragone: Svizzera in confronto a tutto il nord Italia....mah, diciamo che vengono a galla i soliti problemi di "gestione"....
Abbiamo cittadine di 36000 abitanti con 12 campi da calcio e 1 velodromo circa in tutto il territorio nazionale.
 

CapitanoApollo

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Bravo!:celopiùg: hai fatto bene a ricordarlo, gli svizzeri SFRUTTANO (maiuscolo!) i loro vantaggi...allora facciamo un paragone: Svizzera in confronto a tutto il nord Italia....mah, diciamo che vengono a galla i soliti problemi di "gestione"....
Abbiamo cittadine di 36000 abitanti con 12 campi da calcio e 1 velodromo circa in tutto il territorio nazionale.

Per non parlare di tutte le città, più o meno piccole, che non hanno una ciclabile neanche a pagarla oro?
 
Per non parlare di tutte le città, più o meno piccole, che non hanno una ciclabile neanche a pagarla oro?
Gia', allora BEN VENGANO manifestazioni come quella di Gualdo Tadino anche a scopo "promozionale": borghi e paesi attraversati con bandiere ticolori ovunque, gli abitanti (tra cui molti adolescenti) che partecipano con curiosita' e partecipazione al passaggio dei bikers; sembrava una tappa del" tour de France"....da brivido!:}}}:
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Ben vengano, certo.
Personalmente sono molto contento che un Campionato Italiano sia stato organizzato nel Centro Italia, soprattutto dai ragazzi dell'Avis Bike di Gualdo, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente nel 2009 (quando era GF S.Pellegrino e proprio da quel paesino partiva la granfondo) e che meritano tutto il successo per il loro smisurato impegno.

Il problema per noi in Italia sono le trasferte. :taxi-dri:
Le autostrade costano un occhio della testa, la benzina costa più del Brunello, gli alberghi... al Nord occorre molto spesso stipulare un mutuo per vivacchiare in mezza pensione...
 

bacarozzo

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Ben vengano, certo.
Personalmente sono molto contento che un Campionato Italiano sia stato organizzato nel Centro Italia, soprattutto dai ragazzi dell'Avis Bike di Gualdo, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente nel 2009 (quando era GF S.Pellegrino e proprio da quel paesino partiva la granfondo) e che meritano tutto il successo per il loro smisurato impegno.

Il problema per noi in Italia sono le trasferte. :taxi-dri:
Le autostrade costano un occhio della testa, la benzina costa più del Brunello, gli alberghi... al Nord occorre molto spesso stipulare un mutuo per vivacchiare in mezza pensione...

Effettivamente diventa davvero faticoso pensare ad un paio di giorni fuori per una gara.
Già da parecchio il semplice costo del trasferimento in macchina è lievitato. Ora siamo a livelli oltremodo vergognosi, ma qui andiamo totalmente offtopic..
 

CapitanoApollo

Biker forumensus
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Effettivamente diventa davvero faticoso pensare ad un paio di giorni fuori per una gara.
Già da parecchio il semplice costo del trasferimento in macchina è lievitato. Ora siamo a livelli oltremodo vergognosi, ma qui andiamo totalmente offtopic..

Io benedico il camper che mi permette di stare fuori un paio di giorni senza incidere troppo sulle finanze. Sinceramente, se ogni volta era viaggio+pernottamento allora facevo solo le gare locali...
 

andrea.mate

Biker serius
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ancona
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ragazzi io ho qualche foto fatta sul gp della montagna a valsorda, solo però qualcuno dei primi, se pensate di esserci potete mandarmi un pm con il vostro numero di gara che controllo e se siete nello scatto ve la mando se vi fa piacere.
Se ho un po di tempo posso fare anche una lista con i numeri di gara disponibili, sono abbastanza carine scattate proprio sotto al portale.


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the.mtb.biker

Biker assatanatus
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Il problema per noi in Italia sono le trasferte. :taxi-dri:

Ecco che salta fuori il problema di fondo: ci sono TROPPE gare, TROPPI calendari, TROPPI enti, TROPPI circuiti, TROPPi eventi. Abbiamo un'inifinità di gare e garette più o meno famose e di qualità, che però senza l'aiuto dei circuiti non riescono a sfondare a livello nazionale. E allora nascono i circuiti, le guerre dei numeri, le sfide tra organizzatori, ecc...

Di tutti questi eventi, però, solo 2 o 3 possono fregiarsi di una elevatissima qualità, fama e prestigio che sa attirare media, spettatori, sponsor importanti, interessi, enti, partecipanti da tuta italia e anche dall'europa e oltre.

Secondo me, quindi, più che puntare sulla quantità bisognerebbe forse preferire la QUALITA' dell'evento. Intesa non come cosa c'è nel pacco gara o se le docce sono calde, ma se l'evento sa creare interesse su vasta scala, anche verso chi di MTB non ne capisce.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Mi pare logico che un biker preferisca spendere soldi per eventi di qualità, anche se lontani dal luogo dove risiede.
Non credo però che il surplus di eventi disorienti la scelta dei partecipanti.
Se le autostrade costassero 30 euro all'anno (come in Svizzera e Austria, non dico gratis come in Germania), se il carburante costasse 1.10 euro al litro... io sicuramente mi muoverei di più, anche senza rimanere in albergo sabato notte.
Ma k@zz... :rosik:
sono andato a Cingoli per la 9 Fossi, ho pagato 55 euro di autostrada (A+R) e almeno altrettanti di gasolio !!! :arrabbiat:
 

ChefMauro

Biker tremendus
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Chialvetta!!!
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Ecco che salta fuori il problema di fondo: ci sono TROPPE gare, TROPPI calendari, TROPPI enti, TROPPI circuiti, TROPPi eventi. Abbiamo un'inifinità di gare e garette più o meno famose e di qualità, che però senza l'aiuto dei circuiti non riescono a sfondare a livello nazionale. E allora nascono i circuiti, le guerre dei numeri, le sfide tra organizzatori, ecc...

Di tutti questi eventi, però, solo 2 o 3 possono fregiarsi di una elevatissima qualità, fama e prestigio che sa attirare media, spettatori, sponsor importanti, interessi, enti, partecipanti da tuta italia e anche dall'europa e oltre.

Secondo me, quindi, più che puntare sulla quantità bisognerebbe forse preferire la QUALITA' dell'evento. Intesa non come cosa c'è nel pacco gara o se le docce sono calde, ma se l'evento sa creare interesse su vasta scala, anche verso chi di MTB non ne capisce.

Quoto in pieno, infatti quest'anno ho deciso di fare meno gare ma in quelle ricercare la qualità.
Però resta il fatto che le trasferte costino un botto:soffriba:
Io sono di Alessandria e per andare a Gualdo Tadino ho speso poco più di 50€ di autostrada e quasi il doppio di gasolio, per fortuna ho speso poco per vitto e alloggio. Le altre uniche trasferte che ho in programma sono la DSB, l'enduro delle nazioni a Sauze d'Oulx e la Val di Fassa Bike, se ci penso a quanto mi costeranno butto via le bici e mi dò alle boccie!:-(
Se a tutto questo aggiungiamo la fatica che si fa per trovare uno sponsor si può capire la difficiloltà a attirare giovani verso la MTB.
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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E poi al di là dei costi delle trasferte, c'è sempre da considerare il tempo che ci si impiega per arrivare a destinazione e, soprattutto (ma direi anche purtroppo), per tornare a casa... :taxi-dri:

- I cantieri autostradali presenti da oltre 200 anni nei soliti posti. :help:
- I piccionazzi che si tamponano creando code laocoontiche... :rosik:
- Il restringimento di carreggiata perchè devono tagliare l'erba o rifare la segnaletica... :pirletto:
- Quelli che tornano da Gardaland e posti limitrofi, ergo: 2 ore di auto da Desenzano a Brescia est (in bici impiego la metà del tempo)
- Quelli che nel weekend bisogna andare via per forza, non importa dove ma bisogna "evadere". E si chiudono per due mezze giornate in una scatoletta di metallo. Però hanno l'aria condizionata, il Tom-Tom e il lettore DVD. Ma che caxxo te ne fai del Tom-Tom se sei fermo in coda in autostrada ????
 

cerescè

Biker tremendus
12/9/05
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provR.E.
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Secondo me, quindi, più che puntare sulla quantità bisognerebbe forse preferire la QUALITA' dell'evento. Intesa non come cosa c'è nel pacco gara o se le docce sono calde, ma se l'evento sa creare interesse su vasta scala, anche verso chi di MTB non ne capisce.
però chi ti fà crescere e ti fà fare i numeri siamo noi comuni biciclari....forse puntare sui nomi,titoloni e mega elite con prezzi poco abbordabili di iscrizione per pagare sti signori e poi trovarsi con un pò di pasta e tortine(visto che in ricoprdo porti a casa solo quello)..solo per attirare l'evento mediatico..che nn ci sarà mai perchè nn girano €€€€....siamo sicuri che a lungo andare paghi questa ricerca...o serve solo a creare diverse dsb ormai proibitive a livello di costi.....io mi ricordo la vecchia gf montello strutturata su di una stradina in un centro sportivo con un paio di stand....una delle poche gare che mi ricordo ancora bene.
 

glassman

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Riccione
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Io sono ancora più pessimista:
ma dove sono i giovani che hanno voglia di 'faticare'?[/QUOTE
I giovani ci sono,bisogna solo fargli scoprire la mtb...come succede in Svizzera, Francia oppure Germania:il-saggi:
Siamo bravi "anziani" ?
non è facile, ci si prova, i mezzi a disposizione sono limitati, ma.....basta non scoraggiarsi :celopiùg:

http://nuke.lesalinemtb.com/AGONIST...ILANOMARITTIMA20022011/tabid/497/Default.aspx
 

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