Ragazzi, c'è poco da dire: nessuno sport come la MTB ti da una libertà tale da poter tranquillamente scegliere se perderti nella foga agonistica di un percorso XC, fiondarti a mille all'ora giù per un DH-track, metterti a fare il cretino per scendere dalle scalette, pedalare sulla neve, sulla spiaggia, sul greto di un fiume...... e tutto questo a bordo di una bicicletta!
Tu hai interpretato il nostro sport nel modo più free possibile e ce lo sei pure venuto a raccontare, illuminando gli occhi di tutti, anche se la maggior parte non proverà mai a calcare queste tue tracce.
Ma qualcuno che coverà l'apparentemente insana idea di imitarti, secondo me lo hai creato: con la semplicità di un commento, con l'essenzialità di una foto, con la tranquillità del racconto.
A noi che sembra tu abbia compiuto un'impresa impossibile, poco ci vorrebbe che per capire che, con determinazione, costanza, impegno, saggezza, potremmo anche riuscire ad emularti.
Molti di noi pensano: "mai e poi mai!"
solo alcuni bisbigliano: "forse",
in pochi stanno dicendo, ad alta voce: "ci andrò!"
Bravo, bravo, bravo!
Grazie, grazie, grazie!
Sono sinceramente emozionato e forse un po' imbarazzato per queste tue parole.
Grazie a te che hai voluto spendere un po' del tuo tempo per leggere questo mini report e scrivere queste belle considerazioni.
Considerazioni che colgono in pieno le motivazioni per le quali ho aperto la discussione,il topic.
L'idea di andare in Islanda mi è nata due\tre anni fa leggendo le esperieze degli altri. Non è stato un percorso lineare,all'inizio era poco più un sogno,poi qualcosa di più concreto,poi ancora avevo deciso di non farlo perchè impaurito dalla enormità(per me) dell'impresa. Infine mi sono deciso.
Magari qualcuno passando di qui mette in cantiere un embrione di idea che un giorno diventerà una splendida avventura. Che può essere anche a due ore di macchina da casa,non necessariamente in capo al mondo.
E' quello che si ha dentro che fa la differenza.
E poi ogni grande viaggio,anche il più lungo e impervio,inizia con il primo passo. Il mio è stato 4 anni fa. Ci misi quasi mezz'ora nel decidere se volevo "avventurarmi" lungo una strada brecciata a meno di un km da casa mia. Alla fine con mille dubbi imboccai quella stradina. Allora non sapevo che quella stradina mi avrebbe condotto ad un paio di Cammini di Santiago,all'Islanda e,tra meno di una settimana,alla Via Podiensis