Ni: si se è ad esclusivo uso dei cicli, ma se è ciclopedonabile, come la stragrande maggioranza, l'obbligo *sembrerebbe* cadere.Sei obbligato ad usare quella, art.182 comma 9.
Sì.
Ni: si se è ad esclusivo uso dei cicli, ma se è ciclopedonabile, come la stragrande maggioranza, l'obbligo *sembrerebbe* cadere.Sei obbligato ad usare quella, art.182 comma 9.
Sì.
fonte?Ni: si se è ad esclusivo uso dei cicli, ma se è ciclopedonabile, come la stragrande maggioranza, l'obbligo *sembrerebbe* cadere.
fonte?
copio e incollo da discussione usenet:...
Evidentemente non hai seguito tutta la discussione.
Il comma 2 dell'articolo 68 dice appunto che i dispositivi devono essere presenti e funzionanti nei casi e negli orari previsti dall' art.152 c.1 . Tale articolo nel 2003 è cambiato, ed ora parla di tutt'altro, con riferimento solo ai veicoli a motore: insomma, non è applicabile a tutti i veicoli nè specificatamente alle bici. Prima del 2003 l'art 152 diceva quand'era che si dovevano avere le luci accese in riferimento a TUTTI i veicoli e quindi anche alle bici.
In ogni caso, quand'anche per estensione si volesse applicare l'art.153 (vedi anche ai link segnalati in qusto mio messaggio [url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=3201050&postcount=283[/URL]) ripescando le prescrizioni del vecchio art.152, la formulazione dell' art. 68 è chiara, le luci ed i catadiottri non sono obbligatori SEMPRE ma solo quando ricorrono determinate circostanze (da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba, etc. etc.).
Mah, mi sembra un po' tirata per i capelli come argomentazione. L'art.182 dice testualmente che "i velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono", non "sulle piste esclusivamente a loro riservate".
In ogni caso concordo con te, quelle che facciamo sono ipotesi interpretative, che per quanto logiche non possono avere una valenza di interpretazione autentica, meno che mai se si dovesse andare davanti ad un giudice in un eventuale contenzioso.
Sia come sia, non pare obbligatorio avere le luci, ma averle in determinate circostanze. Ad un'intrepretazione "stretta" tali circostanze non sono determinate, con un'interpretazione estensiva servono nelle stesse situazioni del "vecchio" art. 152, che mi sembra sia solo puro buon senso.infatti solo con un'interpretazione storica ed estensiva, oltrechè logica, si può estendere il precetto dell'art.153 anche ai velocipedi
Questa è la sintesi che meglio esprime quanto stà accadendo... Direi che c'è poco da discutere... Ok per i regolamenti, ma ripeto, l'applicazione degli stessi deve essere fatta in maniera quantomeno intelligente... E' qui che sale il mio disgusto......colmo del paradosso, posto ch'io abbia dimostrato di essere pericoloso in bicicletta (e non in auto, nell'ipotesi che le multe le abbia prese in bici e non in auto), mi finiscono col proibire l'uso del veicolo col quale ho dimostrato di rispettare le regole, per *impormi* nei fatti quello col quale ho dimostrato di essere pericoloso...
Eh! della serie, dopo il vescovo, il medico e il professore, in famiglia è bene avere un buon avvocato...
...colmo del paradosso, posto ch'io abbia dimostrato di essere
pericoloso in bicicletta (e non in auto, nell'ipotesi che le multe le
abbia prese in bici e non in auto), mi finiscono col proibire l'uso del
veicolo col quale ho dimostrato di rispettare le regole, per *impormi*
nei fatti quello col quale ho dimostrato di essere pericoloso...
Questa è la sintesi che meglio esprime quanto stà accadendo... Direi che c'è poco da discutere... Ok per i regolamenti, ma ripeto, l'applicazione degli stessi deve essere fatta in maniera quantomeno intelligente... E' qui che sale il mio disgusto...
Questa è la sintesi che meglio esprime quanto stà accadendo... Direi che c'è poco da discutere... Ok per i regolamenti, ma ripeto, l'applicazione degli stessi deve essere fatta in maniera quantomeno intelligente... E' qui che sale il mio disgusto...
Eh! della serie, dopo il vescovo, il medico e il professore, in famiglia è bene avere un buon avvocato...
...colmo del paradosso, posto ch'io abbia dimostrato di essere
pericoloso in bicicletta (e non in auto, nell'ipotesi che le multe le
abbia prese in bici e non in auto), mi finiscono col proibire l'uso del
veicolo col quale ho dimostrato di rispettare le regole, per *impormi*
nei fatti quello col quale ho dimostrato di essere pericoloso...
Io onestamente non capisco.
...
Diciamoci la verità: le sanzioni funzionano se rappresentano un deterrente. Se il rischio sta tutto nel pagare una multa una volta su mille, il deterrente è bello che andato.
Non sono un legale, ma per ciò che capisco io, la decurtazione dei punti per le infrazioni commesse dai ciclisti avrà una vita breve perchè arriveranno subito le contestazioni e una volta che si arriverà davanti al giudice, questo non potrà fare altro che annullare il provvedimento in quanto per la guida dei velocipiti non è necessaria la patente e questo creerà una discriminazione tra coloro che ne sono in possesso e chi invece non ce l'ha.
io la penso come spinone... Vedrete ke appena verrà colpito uno ke ha 4 soldi da poter investire in ricorsi, cadrà tutto.
Questa legge si può definire anticostituzionale in quanto va a ponire in 2 modi diversi lo stesso reato a seconda dell loro status. Ossia essere patentati o meno.
Quindi, non dovremmo fare altro ke attendere la cassazione
eccone n'altro: In bici con un solo faro, multato
Adesso son tutti lì a spianare chi ha i fari o meno... poi fra un mese passata la festa gabbato lo santo.eccone n'altro: In bici con un solo faro, multato
Il vero problema è questo secondo me: cosa è per il codice della strada omologato? Per ora non vengono indicati i lumen minimi o la distanza minima a cui essere avvistati...Sulle luci io sono d'accordo, a volte in galleria si trovano ciclisti senza un'ombra di luce o catarifrangente.
Le tecnologie ci sono, non penso pesino così tanto, io sulle mie ho sempre avuto catarifrangenti e qualche luce. Poi adesso con i led consumano pochissimo.
Le regole sono corrette e le sanzioni ci devono essere, su questo non discuto, ma perchè rivalersi sulla patente per le auto/moto/camion dal momento che si usa una bici? Sembrano le vendette trasversali della mafia...Io onestamente non capisco.
A me sembra che passare col rosso, non fermarsi allo stop o superare i limiti di velocità di 40 km/h siano comportamenti pericolosi, sia che che si commettano in auto, in moto o con uno scooter. E, salvo la velocità che mi pare piuttosto difficile , anche se li si commette in bicicletta.
Prima di ieri con uno scooter, per esempio, si poteva fare qullo che si voleva, a patto di avere un portafoglio sufficientemente gonfio da pagare le eventuali multe. Ora forse qualche remora in più ci sarà. E non mi venite a dire che il bulletto che gira contromano in scooter e non rispetta le precedenze se gli levano la patente andrà in bici, non ci credo manco se lo vedo: o che al ciclista multato non interessi di perdere la patente per guidare l'auto, visto che volenti o nolenti ce l'abbiamo tutti o quasi e ci serve.
Diciamoci la verità: le sanzioni funzionano se rappresentano un deterrente. Se il rischio sta tutto nel pagare una multa una volta su mille, il deterrente è bello che andato.