Salve ragazzi
mio malgrado, mi trovo anch'io a testimoniare il mio incidente.
Domenica 14 ottobre sono uscito con gli amici per un giro dalle mie parti sulle colline Fiesolane a Firenze.
Il tempo aveva retto fino a 1 ora prima della partenza ma, per mia sfortuna, ha deciso di buttare giù un
bell'acquazzone che ha trasformato di fatto tutti i sentieri in fiumiciattoli.
Ecco la telefonata saggia di chi ci vede lungo e mi esorta a non andare, ma io invece " Ma no daiii su che tra un pò esce il sole....forza non siamo mica delle signorine...andiamo in MTB, non ci deve far paura un pò di fango!"
E così eccoci in bici, con il sorriso stampato in faccia, padroni di tutto e del mondo!
Cominciamo a salire e mi rendo conto che il temporale ha reso veramente tutto molto fangoso e impraticabile, ma nonostante tutto continuiamo il nostro giro arrivando all'agognata vetta.
Ci aspetta una lunga discesa fino a casa, 9 km di pura adrenalina!
Dopo un pò di meritato riposo e gli inevitabili sfottò, decidiamo di partire e di affrontare la discesa, ma mi rendo subito conto che non sarà una cosa facile, non riesco a controllare la bici come vorrei e a volte mi trovo aggrappato al manubrio in completa balia della bike.
Continuo a andare ma la cosa diventa veramente difficile nel momento in cui entriamo completamente nel bosco e cominciamo ad affrontare single track veramente stretti, tecnici ma soprattutto FANGOSI!!!
A questo punto abbiamo già percorso più della metà della discesa e nonostante tutte le difficoltà sono ancora in bici, contento e abbastanza soddisfatto di come è andata fino ad adesso.
Ci riposiamo ancora un attimo per tirare il fiato, ripartiamo ma ad un certo punto il sentiero diventa veramente stretto, ripido, fangoso e difficile.
Dobbiamo attraversare un punto dove ci sono molte radici scivolose che formano degli scalini naturali di oltre 30/40 cm....guardo le gomme e praticamente sono scomparse nel fango che hanno raccattato durante il percorso, infatti non riesco più a vedere i tasselli.
A questo punto, valuto il pericolo, lo riesco quasi a sentire e, la vocina che è dentro di me, mi dice di rinunciare e proseguire almeno per quel tratto a piedi!!!
Decido di non ascoltarla completamente ma solo per metà, abbasso il più possibile il
telescopico, sgancio gli SPD e riparto con la certezza di aver preso tutte le precauzioni possibili "MALE MALE METTO I PIEDI PER TERRA"!!
Appenta la ruota anteriore passa il primo gradino non ho più il controllo e la bici scivola via di lato scaraventandomi in avanti e facendomi cadere con tutto il peso del corpo sulla spalla sx sbattendo anche la faccia!
Mi rialzo in un secondo con la certezza di non essermi fatto male, sono caduto da fermo cazzo!!! invece mi rendo conto che la spalla non risponde, è pesa e fa un male cane, provo a muoverla ma riesco solamente a peggiorare la cosa e farmi ancora più male....
Vengo trasportato al pronto soccorso e mi viene diagnosticata la frattura della testa omerale con interessamento del trochite (migrato) e del trochine, con deviazione in valgismo, insomma per farla breve è abbastanza grave!!
Dopo le analisi di rutine subisco un operazione e mi viene applicata una placca in titanio con 9 viti.
Oggi sto abbastanza bene, dopo 6 gg di ricovero e 25 gg di tutore, ho cominciato la fisioterapia, (d'altronde gioco in casa perchè ho la fortuna di avere la moglie fisioterapista) ma vi posso assicurare che è stato un calvario e che il dolore è stato forte e intenso.
Quello che mi fa più rabbia è che con la minima caduta sono riuscito a farmi veramente male nonostante l'assenza di velocità.
La morale è che bisogna ascoltare la vocina interna che è dentro di noi e ci dice cosa sia meglio, ma è anche vero che con il senno di poi siamo tutti bravi!!
Ciao a tutti e buone pedalate in sicurezza.