FROG ha scritto:
100..120 rpm non danno problemi! 140 e oltre penso di si, mi è stato vivamente sconsigliato, non tanto per i legamenti ma per quello che succeda alla catilagine della rotula che si "usura" e porta a uno sfregamento dell'osso.
Detto così è una schifezza ma rende l'idea della mia ignoranza, mi a associo allo Scalo se qualcuno può spiegare le motivazioni.
ciao,
giusto tutto quello che dici: problemi di usura delle cartilagini (in generale) delle ginocchia, in più, il grosso problema della bike da spinning è che si viaggia per inerzia..cioè: se tu vai con la bici da strada a 140 pedalate il tuo muscolo lavora contro alcune importanti resistenze, cioè:
aria
attrito tra stada e copertura
eventuale pendenza della strada.
Anche se svolgi l'esercizio su una strada in leggera discesa la resistenza alll'aria (che è la componente principale della "fatica" che un corpo fa nell'avanzare) ci sarà sempre.
Quindi il tuo muscolo deve esercitare forza rimanendo in "tensione" e tenendo di conseguenza in "tensione" tutte le strutture che ne guidano e trasmettono il movimento ai vari segmenti (coscia-gamba-piede). I legamenti, tendini, ecc ecc sono dunque in tensione e lavorano in modo naturale. Poi, i lavori di agilità (anche su pista) generalmente nn passano mai le 120 rpm, si arriva (chi riesce) a 140 rpm solo per pochi secondi: provate su strada (anche in leggera discesa con la bdc) a raggiungere le 140 rpm e mantenerle per lo stsso tempo che fate sulla bici da spin : secondo me nn ci riuscite....
Sulla bike da spinning il volano (che pesa 10-12 17 25 kg.. e chi più ne ha più ne metta) acquisisce inerzia e viaggia anche senza la minima forza applicata sui pedali: la bike è ferma tu sei fermo= resistenza all'avanzamento 0...il tuo muscolo gira " a vuoto" obbligando tendini e legamenti ad un lavoro di trasmissione del movimento innaturale e pericoloso.
E' come se tu incontri un gradino in discesa mentre stai camminando: se lo vedi il tuo corpo si prepara, i tuoi muscoli si tendono e, tendendosi, si attivano legamenti tendini ecc che affronteranno il gradino preparati; se tu non ti accorgi del gradino probabilmente rischierai di farti male perchè le strutture di trasmissione e contenimento delle articolazioni non erano pronte o "tese". Spero di aver reso l'idea.
Quindi, ok l'agilità ma lasciando sempre i pattini a contatto del volano (minima resistenza) ed evitando di saltellare sul sellino (è l'indicatore perfetto di "resistenza zero" e grossi rischi a livello di articolazioni ed altre zone molto importanti del ns. corpo, maschile e femminile...a buon intenditor poche parole).
Ultima cosa: ho fatto l'ISEF, ho insegnato spinning per 5 anni ed ho corso in bici per 25 anni: non basta essere dei buoni ciclisti per essere dei "medio-buoni" istruttori, neanche se una persona è stata professionista per N anni....fare il professionista non presuppone le conoscenze biomeccaniche, fisiologiche, metodologiche, anatomiche che un qualsiasi istruttore isef (o laureato in scienze motorie) ha.
L'istruttore chiede se qualcuno ha problemi articolari? controlla che tutti abbiano un minimo di resistenza sul volano nel momento della "agilità"?domanda eventuali patologie (cardiache, articolari, respiratorie)? (vi ricordo che in palestra è suffic. portare una visita medica "generica" di sana e robusta costituzione, in pratica, in molti casi, x averla basta rispondere alla domanda: "stai bene?" con un "si"). Spiega il perchè dei lavori che vi propone? fa correzioni personali durante la lezione (girando tra le bike)? oppure pensa solo a pedalare ed allenarsi urlacchiando qua e la ogni tanto?
E..a chi crede ancora nei vari "metodi"...: ragazzi il corpo è uguale per tutti e la fisiologia non si inventa; quindi jonny g, race o melissa p o chissa cosa...per vendere ognuno deve inventare qualcosa di nuovo....purtroppo la fisiologia non si inventa e la bicicletta neppure...quindi...tocca sempre pedalare...
Buone allenamento a tutti......