7/ Due giorni a Berlino
Siamo arrivati, ora abbiamo un paio di giorni da trascorrere a Berlino.
Fin qui abbiamo fatto poca strada in bici, in pratica tre giorni in tutto, circa 310 km.
Ma va bene così, in fondo a Berlino ero giunto l'anno scorso facendo quasi tutto il percorso in bicicletta, questanno lobiettivo è differente.
La mattinata trascorre nella visita al Technik Museum, per completare quello che non avevo visto l'anno prima.
La Museums Insel con i musei darte e archeologia la avevo vista lanno scorso, peraltro con una certa delusione per via dell'affollamento micidiale e della coda relativa per entrare.
Qualche foto significativa del Museo della Tecnica:
Dalla terrazza il panorama su Berlino è notevole
Un giro per la città non può mancare, un punto significativo è l'Oberbaumbruecke, uno dei simboli della divisione di Berlino.
Poi Federico sugerisce di andare verso Treptower Park, nella zona est, dove sorge il memoriale Sovietico.
Questo imponente monumento ha un suo fascino, un po' sinistro, dato che le scritte sulle lapidi inneggiano alla libertà restituita alla Germania da parte dell'esercito Sovietico.
Purtroppo la storia ci racconta che quella speranza di libertà andò presto delusa per una parte dell'Europa.
Oggi ce n'è fin troppa, visto che si tollera che si passi in bici in questo luogo che commemora degli eventi tragici.
Noi, ad ogni modo, spingiamo la bici a mano.
Foto ricordo ai piedi del Monumento al Soldato Sovietico.
Torniamo verso il centro, ampi marciapiedi permettono di ricavare adeguate piste ciclabili.
Questo parco insiste dove un tempo cera la Gorlitzer Bahnhof, stazione terminale della linea per Gorlitz, distrutta dalla guerra e abbandonata dopo che il muro la divise lasciandola nel settore Ovest.
Oggi è un punto di ritrovo per la gioventù berlinese.
Ancora qualche immagine sul calar della sera.
L'anno scorso qui c'era ancora lo scheletro del Palazzo della Cultura della DDR, ora demolito perchè si vuole ricostruire com'era dov'era il Castello della città.
Il Duomo, sul prato antistante molti si godono i raggi del sole al tramonto, c'è pure chi prende il sole...
Gira di qua, gira di là, alla fine della giornata abbiamo percorso quasi 70 km con la bicicletta.
Però!
Ormai siamo a sabato, per Federico è già il momento di rientrare in Italia, la sua vacanza termina qui.
Mentre si prepara e va a fare i biglietti per il viaggio in treno, io mi rimetto a girare come una trottola per le vie e i viali di Berlino.
Scatto foto secondo l'estro, il tempo è bello la luce piuttosto tagliente.
E sabato, questi qui erano in mezzo all'aiuola spartitraffico già dal mattino, alle 12 passate sono ancora lì, mi sa che hanno passato la notte cercando di smaltire i postumi della serata...
Difatti il problema del sabato e ancor più della domenica, per chi gira in bicicletta, è evitare la quantità industriale di cocci e bottiglie rotte che si possono trovare ovunque.
Il resto della giornata passa tra un mercatino delle pulci e l'altro, poi finisco in una specie di mercato dell'usato gestito per lo più da turchi e magrebini... mi sento ancor più straniero, ma trovo delle cose interessanti e faccio qualche compera... per fortuna che ho tenuto una borsa della bici, perchè alla fine spedisco a casa uno scatolone di minuteria e cosucce varie da quasi 15 kg.
Ah, dimenticavo, se a Berlino vi rubano la bici la probabilità di trovarne qui i pezzi è assai alta, si trova di tutto: dalla lavatrice vecchia alle piastrelle di seconda mano, dalla ferramenta al cruscotto della Golf, dalla carriola ad ogni genere di pezzo per le biciclette.
Accompagno Federico in stazione, rientrerà in Italia con un avventuroso viaggio notturno in treno.
Mentre gli reggo la bici mi accorgo di una cosa: le
ruote ballano, in pratica i mozzi sono completamente andati.
Il gioco è tale e i mozzi sono di qualità andante che in pratica converrà sostituire le ruote, tanto più che sono anche fuori centratura e non di poco.
Il dubbio è se convenga mettere mano alla bici... capisco che per chi va poco in bicicletta un mezzo valga l'altro, ma la differenza è abissale.
La mia bici è vecchia, solo il telaio è nuovo, il resto ha sulle spalle moltissimi chilometri, il gruppo
Shimano XT è del 2001 e per 7 anni ha prestato servizio sulla MTB buona, quella da escursioni impegnative e gare finchè ne ho fatte.
Le ruote le ho montate personalmente, non sono chissà che cosa, ma almeno la tensione dei raggi è adeguata e la centratura perfetta, finora non si sono mosse di un pelo.
Spero che regga tutto fino al termine del giro... invece la bici di Federico, che 400 km fa era in buon ordine, ora è completamente da rivedere e ha dato non poche noie durante il viaggio.
Decisamente mi sento di raccomandare, per chi dovesse affrontare un lungo viaggio in bici, di acquistare un mezzo di qualità e soprattutto di rodarlo adeguatamente prima del viaggio; i soldi spesi (fino ad un certo limite, sintende) valgono tutti, fino allultimo centesimo.
Non serve una bici superleggera da competizione, serve che sia affidabile: ruote robuste, movimenti scorrevoli e di qualità, telaio con staffe adatte al montaggio di portapacchi pesanti.
La roba di bassa gamma deve essere bandita, soprattutto quella anonima che molti fabbricanti senza tanti scrupoli mescolano nel mucchio, tanto la gente guarda solo che il cambio sia Shimano... invece è nei dettagli nascosti che si celano le magagne, pronte a venir fuori quando meno lo si vorrebbe.
Le noie che può dare una bici inadeguata possono essere tali da scoraggiare la prosecuzione di una vacanza che invece dovrebbe essere un momento di svago e un modo per uscire dalla routine della vita di tutti i giorni.
7/ Continua