Opinione Il XC sta diventando troppo tecnico?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sepica

Biker assatanatus
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Una considerazione generica.
Se uno sport, oppure come nello specifico una disciplina, non viene portato ai limiti, non crescono gli atleti ma sopratutto non crescono le tecnologie e le tecniche, spettacolo a parte è l'unica soluzione per evolversi.
E sono convinto che in tanti casi l'estremo e il "+" sia ricercato dagli stessi atleti e che i produttori/organizzatori siano stimolati da personaggi del genere.
Al contrario saremo rimasti alle gare e alle bici come nel video del '94 postato da @Boro .
vero! ma è vero anche il contrario.
 

kraken90

Biker tremendus
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In parte sono d'accordo con te. Se una gara non mi piace non sono obbligato a farla. Sul discorso preparazione sia atletica che tecnica sono del parere che prima di partecipare ad una gara devo allenare entrambe e non solo una.
Ovvio che devi allenare entrambe, però ci sta che sei carente su una delle due, anche perchè le g.f sono l'accesso all'agonismo per molti, discorso diverso per i bambini che partono per forza di cose con xc. Più che altro trovo stupido denigrare una disciplina o un altra per motivi stupidi, come tanti biker denigrano gli stradisti e tra biker quello che fa enduo denigra quello che fa xc.
P.s poi ci sono gare e gare, un discorso è se ti presenti alla gare di paese per provare, un altra cosa è se ti presenti alla hero, valtellina etc per un approccio alle gare
 
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sepica

Biker assatanatus
27/8/03
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Direi che questo commento chiude la questione. Grazie.

A chi dice che percorsi così snaturano lo sport, beh basta guardare a nuove tecnologie (decine ogni anno negli sport motoristici) o tattiche (basta pensare al "calcio totale" per fare un semplice paragone calcistico): uno può sempre decidere di ignorare questi nuovi trend, ma alla fine si ritroverà al massimo a giocare all'oratorio e non più a San Siro. Che non è nulla di male, ma di chi è la colpa? Di chi fa evolvere lo sport o di chi non si vuole adattare o migliorarsi?
Inverto la domanda in maniera provocatoria, se dicessi a chi vuole fare XC solo su sterratoni con hardtail da 100mm e reggisella fisso che sta snaturando lo sport rendendolo troppo simile al ciclocross o alla BDC?
beh cè appunto anche la via di mezzo pero...parliamo anche di sterratoni in discesa parecchio veloci ltro punto dove magari bisogna aver manico a spingere una bici a 60 km/h.
Penso che ul punto della discussione è se è corretto e lecito creare o andar a cerare punti sempre piu difficili e ardui da superare dunque la domanda corretta è se discese molto ripide con ostacoli artificiali/naturali ardui giova a questo sport (XC)...io sono d'acccordo con le discese , l'aggiunta degli ostacoli è un inutile accanimento .
 

dang67

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Battute a parte (ma confermo che io dopo tre anni a fare AM con la full da XC ma e poi mai abbandonerei la occam per una moderna DC :loll: ), io penso che se non si lamentano i pro non ci sia motivo di ridurre le difficolta' delle gare.
Anche perche', come Remco insegna (ma non e' l'unico), gli stradisti rischiano molto ma molto di piu' degli XCisti.
 

steelisreal

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surly karate monkey
Non capisco questa avversione per le G.f, perchè criticare i percorsi "facili" o la gente che fa i tappi? o dire che questa non è mtb? se non piacciono determinate gare non si fanno, i tappi ci sono se parti tra gli ultimi o parti piano, che ci siano persone scarse tecnicamente ci può stare non sono tutti dei pro e le g.f sono il primo approccio alle gare dato che se non vai forte e non hai tecnica nelle xc non ti diverti e crei solo problemi nei doppiaggi.

Concordo. Trovo l'opinione del direttore un po' troppo rigida verso questi aspetti.
E' giusto che ci siano gf di tutte le difficoltà, pianeggianti o estreme, sempre con l'opzione del percorso corto o lungo.
I tappi poi, per la maggior parte delle volte, si formano a causa dei nostri sentieri spesso stretti oppure per i percorsi non studiati bene.
E' normale se parti in 800 e subito trovi una strettoia; il tappo è inevitabile. Per i primi km ci andrebbe una selezione così poi il resto scorre più tranquillo.
Che poi ci siano persone che interpretano la bici da xc in maniera estrema e iperleggera è assolutamente vero, ma è anche vero che poi molti ci sanno anche andare.
 

pk71

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Vicopisano
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Nicolai G16
vero! ma è vero anche il contrario.
Ovvero?
E' meglio rimanere a contemplare le stelle o una terra di la dal mare senza avere l'istinto di volerci andare?
Poi c'è chi ci riesce ad attraverso a nuoto senza affogare, c'è chi ci prova e affoga e c'è anche chi, come me, sogna soltanto di poterci arrivare, ma non sognarlo nemmeno?! o non rimanere affascinati da chi ci riesce?! un pollice opponibile sprecato.
 

lorenzom89

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Battute a parte (ma confermo che io dopo tre anni a fare AM con la full da XC ma e poi mai abbandonerei la occam per una moderna DC :loll: ), io penso che se non si lamentano i pro non ci sia motivo di ridurre le difficolta' delle gare.
Anche perche', come Remco insegna (ma non e' l'unico), gli stradisti rischiano molto ma molto di piu' degli XCisti.
Nelle bdc cmq si sta almeno provando a far qualcosa per la sicurezza (poi che serva o no non lo so) vedi divieto di certe posizioni in discesa.. divieto di lanciare borracce.. barriere omologate per la zona arrivo.
Io penso che per un organizzatore sia terribile sentirsi "co responsabile" di aver fatto finire in sedia a rotelle un giovane atleta o di aver causato un lutto a una famiglia..
E purtroppo in questi casi funziona sempre che ci si spinge sempre più all estremo finché non succede la disgrazia.

A mio parere poi le bici moderne peggiorano ancora più la situazione perché permettono di più anche se sei stanco o non hai le capacità tecniche. Il problema è che poi quando cadi la dai ancora più forte
 

sembola

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Inverto la domanda in maniera provocatoria, se dicessi a chi vuole fare XC solo su sterratoni con hardtail da 100mm e reggisella fisso che sta snaturando lo sport rendendolo troppo simile al ciclocross o alla BDC?
Che poi in ciclocross vedi fare delle robe a livello di tecnica di guida pura... e con gomme da 32mm di larghezza...
 
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sembola

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Nelle bdc cmq si sta almeno provando a far qualcosa per la sicurezza (poi che serva o no non lo so) vedi divieto di certe posizioni in discesa.. divieto di lanciare borracce.. barriere omologate per la zona arrivo.
Io penso che per un organizzatore sia terribile sentirsi "co responsabile" di aver fatto finire in sedia a rotelle un giovane atleta o di aver causato un lutto a una famiglia..
E purtroppo in questi casi funziona sempre che ci si spinge sempre più all estremo finché non succede la disgrazia.

A mio parere poi le bici moderne peggiorano ancora più la situazione perché permettono di più anche se sei stanco o non hai le capacità tecniche. Il problema è che poi quando cadi la dai ancora più forte
Nella GF qua in zona il peggior incidente (fortunatamente risolto con un paio di mesi di degenza, ma potenzialmente gravissimo) è avvenuto in un tratto sterrato liscio come un biliardo.

Il rischio è insito in qualsiasi attività che comporta velocità o rischio di caduta. Se non si vuole il rischio l'unica soluzione è non partecipare a tali attività.
 

sepica

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Ovvero?
E' meglio rimanere a contemplare le stelle o una terra di la dal mare senza avere l'istinto di volerci andare?
Poi c'è chi ci riesce ad attraverso a nuoto senza affogare, c'è chi ci prova e affoga e c'è anche chi, come me, sogna soltanto di poterci arrivare, ma non sognarlo nemmeno?! o non rimanere affascinati da chi ci riesce?! un pollice opponibile sprecato.
dico magari i percorsi si son fatti sempre piu ardui grazie alle novita tecniche delle bici che prima non c'erano, per dire magari non è il piu calzante ma l'avvento del carbonio, non èstato introdotto da esigenze degli atleti, ma per una scelta industriale/commerciale
 

sepica

Biker assatanatus
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Nella GF qua in zona il peggior incidente (fortunatamente risolto con un paio di mesi di degenza, ma potenzialmente gravissimo) è avvenuto in un tratto sterrato liscio come un biliardo.

Il rischio è insito in qualsiasi attività che comporta velocità o rischio di caduta. Se non si vuole il rischio l'unica soluzione è non partecipare a tali attività.
beh insomma, brutto a dirsi ma se un organizzatore disegna un percorso con discese pericolose, inserrendo anche zone di massi o con salti artificiali, un minimo di coresponsabilitàà fors ce l'ha.
questo non per dare colpe, ma la domanda è che limite cè nel disegnare un percorso ?
 
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dang67

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Nelle bdc cmq si sta almeno provando a far qualcosa per la sicurezza (poi che serva o no non lo so) vedi divieto di certe posizioni in discesa.. divieto di lanciare borracce.. barriere omologate per la zona arrivo.
Io penso che per un organizzatore sia terribile sentirsi "co responsabile" di aver fatto finire in sedia a rotelle un giovane atleta o di aver causato un lutto a una famiglia..
E purtroppo in questi casi funziona sempre che ci si spinge sempre più all estremo finché non succede la disgrazia.

A mio parere poi le bici moderne peggiorano ancora più la situazione perché permettono di più anche se sei stanco o non hai le capacità tecniche. Il problema è che poi quando cadi la dai ancora più forte

Le nuove regole delle BDC non risolvono il problema: la discesa della Nesso fatta a tuono durante il Lombardia e' pericolosa anche se proibisci la discesa alla Froome (che l'hanno proibita perche' dicono che e' pericolosa per gli amatori che poi imitano i pro... :nunsacci:).
Pero' secondo me non si puo' giudicare un rock-garden troppo pericoloso basandosi sul punto di vista di un ciclista della domenica.
Poi la MTB e' uno sport abbastanza pericoloso a prescindere.
 

oTToo

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Un pensiero che mi viene (sganciato dall'aspetto agonistico di cui sono del tutto profano e impreparato) ma se la tipologia front da XC non trovasse più una espressione sportiva mediaticamente rilevante, non è che ne comporterebbe l'estinzione? D'altronde, visto che è un mercato che si basa sull'immedesimazione, chi comprerebbe una bici data per inadeguata per il modello racing di riferimento?
Insomma, un futuro di full con ruote da 2,4" su ciclabili ed argini di fiumi.
 
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lorenzom89

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Nella GF qua in zona il peggior incidente (fortunatamente risolto con un paio di mesi di degenza, ma potenzialmente gravissimo) è avvenuto in un tratto sterrato liscio come un biliardo.

Il rischio è insito in qualsiasi attività che comporta velocità o rischio di caduta. Se non si vuole il rischio l'unica soluzione è non partecipare a tali attività.
Ok sono d'accordissimo.
Hai visto però i video della capoliveri di domenica? Il video poi non rende la pendenza ma ci sono dei pezzi che sono dei veri "muri". Un rock garden che anche i pro fanno pianissimo.
Se guardi il video di pianetamtb fa vedere un giro del tracciato con la heckler ebike da enduro 160mm e il video si interrompe nei 2 tratti più tecnici perché probabilmente anche il ragazzo con la heckler fa fatica a farli..

A me sta bene tutto.. ci si può far male per mille motivi .. mi si apre il telaio a metà.. un vuoto nell impianto dei freni.. ecc.. ma personalmente se vado a far un gara di xc e mi faccio male perché mi trovo una discesa che è un misto tra enduro e dh.. sinceramente non la vedo molto sensata come cosa..

Poi ovviamente siamo in un mondo dove si fa continuamente a gara a chi ce l ha più lungo.. quindi andiamo avanti così finché tra qualche anno faranno la black snake della val di sole come discesa xc e chi l ha fatta si sentirà un gran figo.. e chi invece deve farsi 2 mesi col gesso si sentirà un gran cogl**ne.. :)
 

pk71

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dico magari i percorsi si son fatti sempre piu ardui grazie alle novita tecniche delle bici che prima non c'erano, per dire magari non è il piu calzante ma l'avvento del carbonio, non èstato introdotto da esigenze degli atleti, ma per una scelta industriale/commerciale
Non credo (almeno per come la vedo io), l'evoluzione avviene perché entrambe le parti chiedono e forniscono allo stesso tempo.
L'atleta vuole vincere per essere i migliori, con ci sono c...i! e le imprese lo sfruttano (nel senso positivo del semina) per innovare e poi, ovviamente vendere.
 

sembola

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beh insomma, brutto a dirsi ma se un organizzatore disegna un percorso con discese pericolose, inserrendo anche zone di massi o con salti artificiali, un minimo di coresponsabilitàà fors ce l'ha.
questo non per dare colpe, ma la domanda è che limite cè nel disegnare un percorso ?
Il problema sta tutto nel termine "pericoloso".

Andare in bicicletta è pericoloso, per definizione, visto che l'organismo umano non è stato creato dall' evoluzione per viaggiare a diversi metri al secondo e resistere alle decelerazioni ed agli urti che accadono in caso di inconveniente qualsiasi.

Possiamo spostare il discorso su quanto pericolo sia accettabile, ma in questo caso si entra in un ambito totalmente soggettivo: quello che per me è troppo pericoloso c'è chi lo fa fischiettando, e nel contempo i percorsi da cui io scendo in controllo vengono considerati da miei amici "troppo pericolosi".
 

superskinny

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Un pensiero che mi viene (sganciato dall'aspetto agonistico di cui sono del tutto profano e impreparato) ma se la tipologia front da XC non trovasse più una espressione sportiva mediaticamente rilevante, non è che ne comporterebbe l'estinzione? D'altronde, visto che è un mercato che si basa sull'immedesimazione, chi comprerebbe una bici data per inadeguata per il modello racing di riferimento?
Insomma, un futuro di full con ruote da 2,4" su ciclabili ed argini di fiumi.
Son fuori posto perché le ciclabili non sono trail e che gli argini dei fiumi sono più per le pantegane :smile:
 

Riki174

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Anche secondo me i PRO hanno il livello adeguato.
Le gare sono belle da vedere e bene così, il mix forza ed abilità mi sembra eccellente. I problemi si vedono solo in caso di bagnato e fango.

Detto questo, mi spiace commentare negativamente, ma @marco, non vedo perchè essere pungente riguardo a chi non ha capacità elevate e che fa/richiede per se stesso percorsi meno esigenti (per capirci non brocchi che si lanciano inconsciamente in TrailNinja!).
L'altro giorno hai speso parole positive relativamente alle 2 ragazze con diversi limiti, ed oggi polemizzi nei confronti di coloro cui piace girare sulle forestali del bosco? Non ne capisco il motivo...mi intristisce un po sta cosa...
 
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beh insomma, brutto a dirsi ma se un organizzatore disegna un percorso con discese pericolose, inserrendo anche zone di massi o con salti artificiali, un minimo di coresponsabilitàà fors ce l'ha.
questo non per dare colpe, ma la domanda è che limite cè nel disegnare un percorso ?
Non c'è!
il limite ce l'hai quando vedi Pastrana che su una strada di campagna salta a 300 km/h, ma è solo lui (per ora) che lo fa, il "Pastrana" del futuro salterà a 500km/h quando nelle gare i 300 saranno quasi normali.
Almeno spero.
Anche per Pastrana.

edit: Boia! oggi mi sento filosofo.
 

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