Opinione Il pianeta si salverà da solo

gargasecca

Il maestro
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Ok comprare meno, ok consumare meno, ok far durare tutto di più, evitare il consumo di plastica, usare la bici e non l'auto ecc ecc, benissimo.
Ben venga l'auto elettrica, ma non è quella la soluzione AL problema (ma ripeto, ben venga).

Ora vi dico due dati (non presi da ammiocugino o fb) e alcuni ragionamenti che a me hanno cambiato molto il modo di vedere le cose.

I dati dell' IPCC relativo alle emissioni di C02 sono questi https://www.epa.gov/sites/default/files/2016-05/global_emissions_sector_2015.png
Il trasporto incide per il 14%, di cui (fonte https://www.statista.com/statistics/922655/us-transportation-greenhouse-gas-emissions-by-source/)
- il 41% dalle auto, il 2% dai treni, il 2% dalle navi, il 10% dagli aerei --> il treno è sicuramente un mezzo poco inquinante, mentre l'aereo, per quanto consumi immensamente per tratta/persona, alla fine non è la causa del problema, cioè non è che smettendo di prenderli domani avremo l'aria pulita. (ben venga prenderne il meno possibile, ovviamente)

Il 25% è per (semplifico) scaldare/raffreddare edifici privati e industriali, quindi se tutti avessimo case coibentate bene con minimi dispendi di calore sarebbe infinitamente una cosa migliore per il pianeta che non se passassi domani tutti a veicoli a impatto zero. Quindi ben vengano Bonus 110% e simili, pannelli ecc (sulla carta, poi sò che nel concreto quando è ora di fare il 110% all'italiana non è per niente rosa e fiori eh)

Mi volevo focalizzare sul 24% del consumo del suolo che non se lo caga mai nessuno, ovvero il consumo di suolo per l'agricoltura/ deforestazione ecc. Da questa interessantissima ricerca https://ourworldindata.org/food-choice-vs-eating-local c'è un calcolo di c02 emessa per creare cibo, che conta dal consumo di suolo al packaging al trasporto alle emissioni prodotte dal bestiame, traducendo il tutto con un indice che rappresenta i kg equivalenti di c02 emessi per produrre un kg di quel cibo.

Alcuni esempi:
  • Carne bovina --> 60
  • Carne di agnello e montone --> 24
  • Formaggi (da latte vaccino) --> 21
  • Altri derivati da latte vaccino --> 21
  • Gambero (da allevamento) --> 12
  • Carne di Maiale --> 6
  • Carne da Pollame --> 6
  • Pesce --> 5
  • Uova --> 4,5
  • Cioccolata --> 19
  • Caffè --> 17
  • Olio di palma --> 8
  • Olio di oliva --> 6
  • Riso --> 4
  • Zucchero di canna --> 3
  • Arachidi / grano / segale / patate / mais / manioca / latte di soia / piselli / banane / tuberi / mele / agrumi / noccioline --> < 1
Da cui si evince il perchè il consumo massivo di carne bovina sia un problema per il pianeta, mentre tutti i prodotti vegetali siano "amici" del pianeta.

Facendo qualche calcolo, giusto per prendere gli esempi più significativi, si capisce come possiamo davvero fare la differenza nel concreto quotidiano con la nostra spesa:
  • Sostituendo 1 kg di carne bovina (60) con 1 kg di carne bianca (6) --> risparmiamo 54 kg di emissioni totali --> 90%
  • Sostituendo 1 kg di carne bovina (60) con 1 kg di carne di maiale (6) --> idem, risparmiamo 54 kg di emissioni --> 90%
  • Sostituendo 1 kg di formaggio (21) con 1 kg di carne di maiale (6) --> risparmiamo 15 kg di emissioni --> 70% circa
  • Sostituendo 1 kg di formaggio (21) con 1 kg di uova (5) o pesce (4,5) --> risparmiamo 15 kg di emissioni --> 75% circa
  • Sostituendo 1 kg di latte vaccino (3) con 1 kg di latte vegetale (0.9) --> risparmiamo 2,1 kg di emissioni --> 67%
Considerazione paradossale: mangiare 1 kg di banane (0,7) -nonostante arrivino dall’altra parte del mondo via nave- è paradossalmente molto più sano dal punto di vista ambientale che nonmangiare una tagliata da 1 kg (60) del contadino locale, questo perchè un kg di carne rossa ha un indice 60 sia che sia prodotto in America che dal contadino del paese (più ò meno).
.. ecco perché la frase « acquista e mangia i prodotti locali » è -in generale- troppo spesso falsa.
:prost:

@marco

Questo post è da incorniciare...porca miseria...ero quasi del tutto ignorante in merito... :maremmac:
 
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edosossi

Biker tremendus
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Ne parlavo giusto ieri sera con i miei genitori in merito a questo tema:
  • evitare di tenere i riscaldamenti a 30°C durante l'inverno
  • evitare di tenere i climatizzatori a 20°C durante l'estate
  • evitare di prendere l'auto per andare a comprare il pane a 500 metri da casa
Io nonostante sia appassionato di auto e mi piaccia guidare però proprio non concepisco il fatto di dover prendere l'auto per fare spostamenti brevi: sia per questione di inquinamento e sia per evitare di girare 10 ore per parcheggiare. Alla fine a piedi od in bici si impiega meno o lo stesso tempo ma perlomeno si prende una boccata d'aria e fatto un po' di movimento.

Una cosa che mi infastidisce parecchio è dover acquistare l'acqua in bottiglia creando un sacco di plastica. Sicuramente non appena avrò una casa di proprietà metterò il depuratore. Avevo pensato di utilizzare la caraffa filtrante tipo Brita ma dove abito ci sono tracce di acqua nel calcare per cui dovrei cambiare il filtro troppo spesso e quindi l'impatto sarebbe lo stesso.

.. ecco perché la frase « acquista e mangia i prodotti locali » è -in generale- troppo spesso falsa.
:prost:
Il senso di acquistare i prodotti locali secondo me è da leggere in altra ottica:
  • prodotti più freschi
  • tragitto minore ergo minor inquinamento per il trasporto
  • l'economia locale ne beneficia
  • poi in Italia saremo sempre quelli che complicano tutto però ci sono maggiori controlli
Io personalmente cerco sempre di prendere prodotti locali o comunque all'interno dei confini italiani per quanto sia possibile.
 

cbet

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Anche fosse possibile, bisogna prima trovare un pianeta abitabile. Le cazzate di Marte le lascio a Musk, come prevede di viverci su Marte una volta arrivatici? Ha una gravità non in grado di trattenere l'aria, e l'assenza di campo magnetico vuol dire bombardamenti continui di radiazioni solari. Per andare a vivere sottoterra su Marte, allora tanto vale vivere sottoterra sulla Terra.
Secondo problema, il tempo di viaggio. Il più vicino esopianeta abitabile ("forse" abitabile, perchè bisogna prima arrivarci anche solo con delle sonde e vedere se veramente è abitabile, c'è una bellissima parte nel film Interstellar che spiega questa situazione) è Proxima Centauri b, che dista 4.25 anni luce da noi. Problema aggiuntivo, i nostri sistemi si stanno anche separando tra di loro (dannata espansione dell'universo! :D) a 17 km/s. Una sonda come la Voyager ci metterebbe 73.000 anni ad arrivarci. 73.000, non 10.
(fonte: NASA: https://imagine.gsfc.nasa.gov/features/cosmic/nearest_star_info.html)

Sono tutte soluzioni affascinanti, ma ammettiamolo: non abbiamo un "piano B" o un "pianeta B", abbiamo solo questo.
infatti non intendevo Marte o altre soluzioni qui in "periferia"....
ma altri sistemi solari; ovviamente non con i sistemi attuali di propulsione, ma con qualcosa di alternativo, sapessi come non sarei forse qui a scrivere :-)
 

ant

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Cmq noi blateriamo qui ma là fuori c'è diciamo un 3/4 miliardi di persone che appartengono a società 'in via di sviluppo' che non ci pensano proprio a porsi dei freni in tal senso.
Energia, mobilità, consumismo sfrenato, vogliono i nostri anni 60 e non ci rinunceranno per niente al mondo.
Per lavoro tocco con mano quest'evidenza piuttosto spesso.

L'è tutta salita, altro che auto ibrida...
 

aria

Biker perfektus
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infatti non intendevo Marte o altre soluzioni qui in "periferia"....
ma altri sistemi solari; ovviamente non con i sistemi attuali di propulsione, ma con qualcosa di alternativo, sapessi come non sarei forse qui a scrivere :-)
non è una questione di propulsione, è proprio scientificamente impossibile.
Nel medioevo si pensava che si potesse trasformare il piombo in oro. Oggi sappiamo che non è questione di tecnologia, è proprio impossibile.

c'è una forte e diffusa illusione (abbastanza tardo ottocentesca, ma sviluppatasi nuovamente dalla seconda metà del 900) che la tecnologia e la scienza possano fare qualunque cosa. NON è così. Ciò che è impossibile resta e resterà impossibile.

i viaggi interstellari con altissima probabilità sono e saranno per sempre "umanamente" impossibili.
come ha detto un altro utente, non abbiamo un pianeta B di riserva, quindi cerchiamo di tenere il meglio possibile l'unico che abbiamo, altrimenti saranno (sono già...) cazzi amari.
 
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MauroPS

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quando arriveremo al computer quantico con processore da 1024 qbit potremo viaggiare, sfruttando le fantasmagoriche correlazioni quantistiche delle particelle di cui siamo costituiti, teletrasportandoci da un posto all’altro in frazioni di secondo… sperando che dall’altra parte ci si arrivi sempre migliori​

e che nessuna mosca entri insieme a noi...
 
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Una cosa che mi infastidisce parecchio è dover acquistare l'acqua in bottiglia creando un sacco di plastica. Sicuramente non appena avrò una casa di proprietà metterò il depuratore. Avevo pensato di utilizzare la caraffa filtrante tipo Brita ma dove abito ci sono tracce di acqua nel calcare per cui dovrei cambiare il filtro troppo spesso e quindi l'impatto sarebbe lo stesso.
Le caraffe servono proprio a quello. Io ce l'ho e qua a Pisa l'acqua fà cagare (oltre ad essere carissima). Ma anche a cambiare il filtro 1v/mee sarebbe un risparmio notevole di soldi e soprattutto ambientale


Il senso di acquistare i prodotti locali secondo me è da leggere in altra ottica:
  • prodotti più freschi
  • tragitto minore ergo minor inquinamento per il trasporto
  • l'economia locale ne beneficia
  • poi in Italia saremo sempre quelli che complicano tutto però ci sono maggiori controlli
Io personalmente cerco sempre di prendere prodotti locali o comunque all'interno dei confini italiani per quanto sia possibile.

E' ovviamente vero che a parità di prodotto è meglio prenderli dal contadino locale / orto di casa, risparmiando in trasporti imballaggi ecc, ci mancherebbe
Ma dire "prendo 1kg di tagliata dal mio contadino locale anzichè all' ipermercato che viene dall'altra parte del pianeta così faccio del bene al pianeta" è una credenza comune che non è basata sulla scienza, insomma una balla.
Se 1kg di carne bovina tutto compreso impatta per 60 kg di C02 rispetto ad 1 kg di prodotti vegetali che emettono 1kg di C02, anche a prenderlo dal contadino locale forse arrivi a 59 kg di C02 perchè gli hai fatto risparmiare il trasporto lungo, ma sono sempre 59 contro !! E' il rapporto che è ambientalmente insostenibile a prescindere. Il problema della carne è intrinseco della carne a prescindere da dove la prendi.
P.s. no, non sono un vegetariano talebano, anzi la carne mi piace un sacco, ma cerco di mangiarne il meno possibile
:prost:
 

MauroPS

Biker acciaccatus
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Bravo è verissimo!
È pieno di falsi miti ecologici.
Ne parla anche Dario Bressanini in uno dei suoi libri.
Altro esempio.. la demonizzazione degli imballaggi in plastica..
Mettiamo 2 quintali di banane.. entrambi prodotti emettendo tantissima co2 (la gestione degli alberi, i pesticidi, la raccolta, il trasporto ecc..).
Però 1 quintale viene venduto senza imballi di plastica.. la metà delle banane arrivano a destinazione amaccate, marcite e devono essere buttate via.
L altro quintale viene venduto perfettamente imballate in plastica, tutte integre e vendibili.

Cosa ha inquinato di più? Il primo quintale tutto bello plastic free ma con uno scarto enorme e quindi uno spreco enorme ... oppure il secondo? Tutto integro e senza sprechi e che magari usa plastica riciclata che verrà riciclata a sua volta.

Libro "le bugie nel carrello" di dario bressanini. Molto interessante come quasi tutti i suoi libri. Ah e non è un fuffarolo come ce ne sono tanti.. professore di chimica all'università di torino
per la plastica devi tenere conto di quanta finisce nell'ambiente, fatti un giro in Puglia e in Sicilia e mi sai dire...
e poi quanta ne finisce in mare. le alternative ci sono, basta usarle.
 
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per la plastica devi tenere conto di quanta finisce nell'ambiente, fatti un giro in Puglia e in Sicilia e mi sai dire...
e poi quanta ne finisce in mare. le alternative ci sono, basta usarle.
Si è vero.
Però Il problema però che fronteggeranno i nostri figli e i nostri nipoti non sarà la plastica a bordo strada o nei mari.. ma sarà un clima estremamente caldo, arido, scarsità di acqua potabile, eventi climatici estremi come grandine o tornado..
Già adesso iniziamo a vederne.. io ho paura sinceramente di quello che vedremo tra 20/30 anni.. forse siracusa città più calda d europa con 48.5 gradi non sarà che la normalità.. si potrebbe arrivare anche a 55/60 gradi in certe zone..
 

monorotula

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Cmq noi blateriamo qui ma là fuori c'è diciamo un 3/4 miliardi di persone che appartengono a società 'in via di sviluppo' che non ci pensano proprio a porsi dei freni in tal senso.
Energia, mobilità, consumismo sfrenato, vogliono i nostri anni 60 e non ci rinunceranno per niente al mondo.
..
Esattamente, e chi è al vertice della catena produttiva farà il possibile affinchè queste moltitudini possano assecondare la loro (giustificate) ambizioni, figurarsi se si interessano della co2. Il problema tuttavia non sono i vertici, che son 4 gatti, ma coloro che ragionano come se ci fossero, mentre in realtà stanno molto più in basso e sono tanti, e da questo modo di pensare hanno solo da perderci.
 

edosossi

Biker tremendus
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Le caraffe servono proprio a quello. Io ce l'ho e qua a Pisa l'acqua fà cagare (oltre ad essere carissima). Ma anche a cambiare il filtro 1v/mee sarebbe un risparmio notevole di soldi e soprattutto ambientale

E' ovviamente vero che a parità di prodotto è meglio prenderli dal contadino locale / orto di casa, risparmiando in trasporti imballaggi ecc, ci mancherebbe
Ma dire "prendo 1kg di tagliata dal mio contadino locale anzichè all' ipermercato che viene dall'altra parte del pianeta così faccio del bene al pianeta" è una credenza comune che non è basata sulla scienza, insomma una balla.
Se 1kg di carne bovina tutto compreso impatta per 60 kg di C02 rispetto ad 1 kg di prodotti vegetali che emettono 1kg di C02, anche a prenderlo dal contadino locale forse arrivi a 59 kg di C02 perchè gli hai fatto risparmiare il trasporto lungo, ma sono sempre 59 contro !! E' il rapporto che è ambientalmente insostenibile a prescindere. Il problema della carne è intrinseco della carne a prescindere da dove la prendi.
P.s. no, non sono un vegetariano talebano, anzi la carne mi piace un sacco, ma cerco di mangiarne il meno possibile
:prost:
Farò l'esperimento della caraffa allora. Pensavo che per casi "estremi" non andasse bene. Come costi alla fine si equivalgono però perlomeno produrrò meno plastica.

Per quanto riguarda il discorso carne bovina hai perfettamente ragione, sempre meglio 1kg di CO2 in meno che 1 in più però la differenza sarebbe minima.
Io comunque prediligo la carne bianca soprattutto per il discorso relativo alla salute. La carne di bovino/suino la consumo 1 volta a settimana...quasi sempre la domenica alle grigliate dopo il giro in bici: servono pur sempre le proteine per ricostruire le fibre muscolari :-)
 

Riz 73

On trail
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Giusto che ognuno nel suo piccolo si impegni a inquinare meno , cambiando le sue abitudini ma comunque ci rendiamo conto che viviamo in una società dove si comprano i cappotti ai cani e si portano a spasso sul passeggino....
E si costruiscono navi che portano in giro per il mondo ,in base alla stagione, yacht super lussuosi che i proprietari raggiungono con il loro jet privato . Questi signori a cosa dovrebbero rinunciare per il bene del pianeta.... Sarà vero che il 10% più ricco è responsabile del 50% delle emissioni di CO2 come viene scritto a destra e a manca?
 

ale.spg

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Se 1kg di carne bovina tutto compreso impatta per 60 kg di C02 rispetto ad 1 kg di prodotti vegetali che emettono 1kg di C02, anche a prenderlo dal contadino locale forse arrivi a 59 kg di C02 perchè gli hai fatto risparmiare il trasporto lungo, ma sono sempre 59 contro !!
Non proprio, un conto è l'allevamento intensivo, un altro è allevare un vitello al pascolo. Poi, il bovino avrà un bilancio sempre più alto rispetto al pollo ed anche al maiale, ma sono due sport diversi, molto.
 
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Le caraffe servono proprio a quello. Io ce l'ho e qua a Pisa l'acqua fà cagare (oltre ad essere carissima). Ma anche a cambiare il filtro 1v/mee sarebbe un risparmio notevole di soldi e soprattutto ambientale
@edosossi si è dimenticato di specificare che ci sono tracce di acqua in marmettola... i calcoli renali ti vengono solo annusando l'acqua precedentemente filtrata :smile:
 

bughy1978

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Giusto che ognuno nel suo piccolo si impegni a inquinare meno , cambiando le sue abitudini ma comunque ci rendiamo conto che viviamo in una società dove si comprano i cappotti ai cani e si portano a spasso sul passeggino....
E si costruiscono navi che portano in giro per il mondo ,in base alla stagione, yacht super lussuosi che i proprietari raggiungono con il loro jet privato . Questi signori a cosa dovrebbero rinunciare per il bene del pianeta.... Sarà vero che il 10% più ricco è responsabile del 50% delle emissioni di CO2 come viene scritto a destra e a manca?
Non prendiamocela con i ricchi perchè tutti noi abbiamo azioni/obbligazioni di aziende che inquinano: la "mia" azienda chimica è proprietà di uno dei più grossi fondi di investimento mondiali le cui obbligazioni sono probabilmente nelle tasche di molti noi/voi...
Come è stato detto all'inizio dell'articolo tutti dobbiamo fare il nostro, anche se si tratta solamente di chiudere l'acqua o abbassare di mezzo grado il riscaldamento di casa...
 

lorenzom89

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Come è stato detto all'inizio dell'articolo tutti dobbiamo fare il nostro, anche se si tratta solamente di chiudere l'acqua o abbassare di mezzo grado il riscaldamento di casa...
Quelle sono cose che ci fanno sentire a posto con la coscienza.. ma non risolvono un bel nulla. Neanche se lo facessimo tutti.

L'unica vera cosa che dovremmo fare da subito è smettere di lavorare e vivere con poco. Non è facile.. io stesso non penso ci riuscirei neanche se lo facessero metà delle persone che conosco.
Se tu da domani vivi con 100 euro al mese o meno, quindi coltivi l orto, ti muovi a piedi o in bici, ti scaldi con la legna, come hobby fai camminate o vai a pescare.. ecco ti assicuro che inquini poco..
Chi ha viaggiato un pò lo avrà visto che ci sono tanti popoli poveri che vivono così (io ad esempio sono stato a cuba e in thailandia) e sicuramente hanno i loro problemi.. ma il loro impatto sull ambiente è infinitamente più piccolo rispetto a un occidentale di los angeles o di milano.
Io credo che presto o tardi i governi e l economia ci sposteranno verso quel tipo di stile di vita, me l aspetto.. la vedo come l unica soluzione concreta di dare un pianeta decente alle future generazioni.
 

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