News Il CAI di Belluno contro le mountain bike

kokos

Biker carsicus
6/5/05
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TRIESTE
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trek superfly 7 front +full, canyon neuron, cube ams pro
O forse saranno gli elettrici a salvare la baracca facendo lavorare noleggiatori, alberghi... creando quell'indotto economico che farà da freno alle velleità del CAI.
Perché alla fine se i biker non hanno voce in capitolo, l'economia locale forse si.
Delle altre baggianate tipo "meritarsi la montagna" et similia non frega a nessuno, come sempre è il denaro che fa la voce grossa.
E chi lo sa...
Finirà come deve finire: bici, tutte, relegate nelle riserve indiane di park/percorsi/piste...insomma quella roba lì, e tanti saluti alla bici "libera". Alberghi, noleggiatori, famigliole e discesisti saranno contenti, e chi non si allinea si prenda una bici da corsa o vada a pedalare in Africa, forse lì divieti ancora non ci sono.
 
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fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
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Padova
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Warden, Hightower, Venge
Finirà come deve finire: bici, tutte, relegate nelle riserve indiane di park/percorsi/piste...insomma quella roba lì, e tanti saluti alla bici "libera".
Stavo per scrivere la stessa cosa, un posto per farli girare lo troveranno sicuramente, a fare i criceti in riserve stile Paganella
 
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Teo66

Biker Cazzaribus
30/6/10
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Capanna Monte Bar
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1 nera 1 elettrica
Finirà come deve finire: bici, tutte, relegate nelle riserve indiane di park/percorsi/piste...insomma quella roba lì, e tanti saluti alla bici "libera".
E chi lo sa?
Tieni presente che i comprensori sciistici dovranno pian piano riorientarsi, di neve ce n'è sempre meno e per meno tempo, i costi dell'innevamento artificiale molto alti e quindi poter recuperare d'estate potrebbe essere la salvezza per l'economia locale.
 
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kokos

Biker carsicus
6/5/05
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TRIESTE
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trek superfly 7 front +full, canyon neuron, cube ams pro
E chi lo sa?
Tieni presente che i comprensori sciistici dovranno pian piano riorientarsi, di neve ce n'è sempre meno e per meno tempo, i costi dell'innevamento artificiale molto alti e quindi poter recuperare d'estate potrebbe essere la salvezza per l'economia locale.
Sì, ma dopo un paio di volte cha salgo e scendo dal Kronplatz anche un po' mi rompo.... Dai, speriamo bene e prendiamo quel che offre l'oggi, che di doman non c'è certezza.
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
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Brescia
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Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Ecco che riparte la caccia alle streghe. Premetto che non ho e non ha mai avuto un e-bike. La mia prima mtb risale all'87 e ho cominciato da vecchio a fare gare, nel 2003. Quindi non sono un divanaro, ma difendo le e-bike. Anch'io come tutti i presenti su questo forum, ho iniziato facendo cazzate, ravanando sentieri impossibili, mettendo a rischio me e a volte gli altri. Lo abbiamo fatto tutti. Certo la mtb richiede più fatica e impegno di una e-bike... certo che però faccio fatica a capire quanto fatichino che usa il furgono 3 volte su 4 o gli impianti di risalita.
Il tema è - e restiamo su quello - l'avanzare di un movimento che vede nelle due ruote sui sentieri un pericolo, oppure un corpo estraneo alla montagna. Ecco questa è una vaccata e dobbiamo tutti contrastarla. La montagna è di tutti e si devono trovare le regole per conviverci e per conservarla promuovendola, e non mettendola sotto una campana di vetro. Punto!
Però per contrastarle questo nefasto movimento, qualcosa va fatto, non possiamo stare qui sul forum a lamentarci tra di noi e ad indicare un capro espiatorio: le moto, le e-bike, ecc.
Chiederei al forum, in particolare a @marco di promuovere un'azione di contrasto, o di sana lobby, in primis anche utilizzando la stessa stampa che ha pubblicato i vari articoli riportati in questo topic, anche raccogliendo il consenso su questa piattaforma.
Inoltre credo che l'esperienza di Finale Ligure, che si sta estendendo a Pietra in particolare per e-bike, ad Albenga, ecc. fa vedere come è nell'interesse della comunità il godimento anche ludico della montagna. I biker sono persone in genere allegre e non troppo esigenti, sporcano poco, consumano abbastanza, non schiamazzano la notte, perché in genere dormono. Insomma, come sa bene finalborgo o riva, i biker sono dei bei turisti. Facciamolo capire anche dalle altre parti, che siamo più allegri, fighi e meno astiosi di certi escursionisti, e basta lotte tra mtb.
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
14/9/10
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nel medio Brenta
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due...
Bravissimo @drmale .
Anche in Trentino lo hanno capito. Creando sentieri e soprattutto dotandosi di servizi per i biker. Penso agli alberghi attrezzati per ricevere le bike o le officine per assistenza e ricambi.
Solo il Veneto e i veneti polentoni e rincoglioniti dalle molte ore in fabbrica o sulle impalcature (perché basta "laorar") non ha capito che le bike (con o senza e-) sono una ricca risorsa da sfruttare. Ne è un esempio l'altopiano dove i sentieri ci sarebbero già belli e pronti ma invece di sfruttarli tirano i reticolati...:medita:
 
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SteFagg

Biker velocissimus
21/3/12
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Scandicci (FI)
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Canyon Nerve AL 7.0 2014
Mi sa di si....
Io al più vedo quelli larghi 40 cm lasciati da trattori e veicoli boschivi vari.
Segni un minimo rilevabili di bici in 20 anni li ho visti solo dopo gare o nei bike park.
Forse i solchi non vengono fuori dove sotto c'è la roccia. In Roveta (Firenze) i percorsi sono su terra e ormai i sentieri più gettonati hanno solchi che ci sparisci dentro, soprattutto grazie a tutti quelli che ci girano dopo giorni e giorni di pioggia
 
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cbet

Biker cesareus
31/5/18
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Verona (dintorni)
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Orbea Oiz 2020
Bravissimo @drmale .
Anche in Trentino lo hanno capito. Creando sentieri e soprattutto dotandosi di servizi per i biker. Penso agli alberghi attrezzati per ricevere le bike o le officine per assistenza e ricambi.
Solo il Veneto e i veneti polentoni e rincoglioniti dalle molte ore in fabbrica o sulle impalcature (perché basta "laorar") non ha capito che le e-bike sono una ricca risorsa da sfruttare. Ne è un esempio l'altopiano dove i sentieri ci sarebbero già belli e pronti ma invece di sfruttarli tirano i reticolati...:medita:
verissimo.... o piazzano una bella cordina da albero ad albero.... successo a me in Lessinia 10gg fa, bellissimo "front flip", fortuna atterrato bene ma un bel po' di botte le ho prese !! (p.s. sono Veneto...)
 

cicciocappuccio

Biker urlandum
26/4/11
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Ecco che riparte la caccia alle streghe. Premetto che non ho e non ha mai avuto un e-bike. La mia prima mtb risale all'87 e ho cominciato da vecchio a fare gare, nel 2003. Quindi non sono un divanaro, ma difendo le e-bike. Anch'io come tutti i presenti su questo forum, ho iniziato facendo cazzate, ravanando sentieri impossibili, mettendo a rischio me e a volte gli altri. Lo abbiamo fatto tutti. Certo la mtb richiede più fatica e impegno di una e-bike... certo che però faccio fatica a capire quanto fatichino che usa il furgono 3 volte su 4 o gli impianti di risalita.
Il tema è - e restiamo su quello - l'avanzare di un movimento che vede nelle due ruote sui sentieri un pericolo, oppure un corpo estraneo alla montagna. Ecco questa è una vaccata e dobbiamo tutti contrastarla. La montagna è di tutti e si devono trovare le regole per conviverci e per conservarla promuovendola, e non mettendola sotto una campana di vetro. Punto!
Però per contrastarle questo nefasto movimento, qualcosa va fatto, non possiamo stare qui sul forum a lamentarci tra di noi e ad indicare un capro espiatorio: le moto, le e-bike, ecc.
Chiederei al forum, in particolare a @marco di promuovere un'azione di contrasto, o di sana lobby, in primis anche utilizzando la stessa stampa che ha pubblicato i vari articoli riportati in questo topic, anche raccogliendo il consenso su questa piattaforma.
Inoltre credo che l'esperienza di Finale Ligure, che si sta estendendo a Pietra in particolare per e-bike, ad Albenga, ecc. fa vedere come è nell'interesse della comunità il godimento anche ludico della montagna. I biker sono persone in genere allegre e non troppo esigenti, sporcano poco, consumano abbastanza, non schiamazzano la notte, perché in genere dormono. Insomma, come sa bene finalborgo o riva, i biker sono dei bei turisti. Facciamolo capire anche dalle altre parti, che siamo più allegri, fighi e meno astiosi di certi escursionisti, e basta lotte tra mtb.
@drmale giusto approccio. Condivido pienamente.
Bisogna difendere le varie discipline di mtb e ciclismo in generale, tradizionale o elettrico, dalla famigliola (o principiante) che si muova su strada al downhill.
Al tempo stesso dobbiamo regolamentarci e darci noi stessi un po' di divieti altrimenti non saremo ascoltati. Le varie discipline di ciclismo possono anche ricevere l'appoggio delle istituzioni sportive. Un passo importante sarebbe avere anche noi il nostro club che si occupi della manutenzione dei percorsi.
 

davidegiro

Biker novus
13/6/09
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Verona
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Specialized stumpjumper
Deve esserci prima di tutto il giusto approccio e un minimo di rispetto del luogo in cui si va e per la gente che la frequenta.
E' innegabile che ormai l ebike da la possibilita a chiunque di avventurarsi in luoghi in cui prima non arrivavano, e in piu si formano spesso gruppi numerosi che oggettivamente possono dare fastidio al passaggio senza nessun criterio. Io in genere giro da solo e studio molti percorsi, e sto trovando sempre piu gente nei senteri dispersi che mi chiedono info senza sapere dove sono e senza avere nessuna app o cartina.
E' vero che la montagna è di tutti ecc ecc, ma cui ci vuole almeno un minimo cultura della montagna e rispetto, nella bike come nelle ski alp ecc.. , che molte volte aimè manca.
Il problema viene sicuramente amplificato nei periodi di massima affluenza per carità.
 

paolop72

Biker superioris
10/5/19
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roma
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Orbea Occam TR M10 -upgraded
le solite cagate dei puristi.
Chiamiamo per nome quello che succede: tanta gente impreparata che si trova in posti dove non sarebbe mai arrivata senza l’ausilio di un motore. E non mi riferisco a chi viene da un background ciclistico e vuoi per età o forma fisica non ce la fa più, sia chiaro.
questo è l'aspetto che forse oggi influenza maggiormente le difficoltà di condivisione "a rischio" tra biker e trekkers.
Le bici che verrebbero condotte a fatica di gambe sui sentieri montani lontano da impianti o fuori dai bike park sarebbero sempre in numero piuttosto limitato, difficilmente si creerebbe il conflitto con i pedoni, mentre con i motori elettrici la salita diventa accessibile a molti, forse troppi..

Come evidenziato in altri topic non è la scelta della ebike come alternativa per aumentare il dislivello o i km del biker che prima li percorreva "a gambe" a creare problemi, quanto piuttosto il fatto oggettivo che sui trail ( o sentieri) ci possano arrivare anche quelli che senza l'ausilio del motore non arrivavano neanche alla partenza del trail.
Il fatto che il pedone si trovi a incontrare persone su mezzi "motorizzati" non capaci in discesa o forse neanche in salita, probabilmente neanche istruite o preparate per affrontare ciò che fanno, peggiora di molto la situazione e questo aspetto è inequivocabilmente legato alla ampissima diffusione di noleggi di ebike.

Il topic porta a valutare molti aspetti che sono sempre considerabili secondo parametri diversi, arrivando a valutazioni spesso antitetiche, ma questo può essere visto come libertà di opinione piuttosto che conflitto tra diversi "spiriti" di vivere la mtb e la montagna.

- la corrosione ad opera delle bici è un fattore non cosi determinante rispetto ad altri aspetti naturali per i sentieri, ma soprattutto quando il trail è disegnato appositamente per le bici non risente molto dell'erosione, mentre se il percorso naturale segue tratti di massima pendenza o di flussi piovani l'effetto del passaggio delle bici è diverso, se poi invece di un bici da 15 kg ne passa una da 25 sicuramente qualcosa cambierebbe ancora.
Ne consegue che senza l'estremizzazione di "ghettizzare" le bici ai loro "parchetti", che alcuni vedono come limite alla "bici libera", il concepire un numero sempre maggiore di percorsi studiati per le mtb riduce il problema che le stesse possano essere additate giustamente o ingiustamente come "rovina - sentieri"
-Si potrebbe sostenere che le aree che sviluppano bike park potrebbero essere concepite come limitanti delle possibilità esplorative della mtb piu natural? Forse, ma è anche vero che in località come paganella e livigno accanto ai flow "pettianti" ci sono molti percorsi "enduro" su sentieri condivisi con i pedoni. Il fatto che ci sia manutenzione, cartellonistica, informazione agevola la convivenza piuttosto che renderla ostile. La potenzialità di una bike area è sempre valutata anche sulla base dei percorsi "naturali" piu tecnici e impegnativi del park, siano essi accessibili con impianti, senza o in combinazione mista che prevede dislivello sia attivo che "trasportato". Per cui la libertà della mtb non è penalizzata, c'è piuttosto una integrazione e comunque un contesto che da una parte porta piu utenti sui percorsi, dall'altra offre servizi, manutenzione, gestione che rendono il tutto meno selvaggio ma anche meno conflittuale con le altre attività.
- il turismo di stazioni montane o collinari che stanno puntando sulle mtb è un segnale oggettivo delle possibilità che questa attività può apportare allo sviluppo turistico e imprenditoriale di una località. Può non piacere il fatto che diventi tutto meno "naturale e libero" o che sembri una attività secondaria, ma comunque è una realtà positiva del business. Peraltro le zone dove cimentarsi in modo libero e nautrale restano potenzialmente infinite in tanti contesti.
- altrove il fatto che possano arrivare tante bici in zone dove circolano comunque tanti pedoni sugli stessi percorsi, in assenza di segnaletica, formazione, manutenzione, etc.. porta inevitabilmente a potenziali conflittualità e decisioni e atteggiamenti negativi come quelli del CAI Veneto e altre realtà.

Piuttosto che arrivare al conflitto mi sembra sempre meglio cercare una pianificazione e uno sviluppo organizzativo che coinvolga e soddisfi le diverse categoria come i modelli di alcune realtà stanno indicando.
Se gli enti e gli operatori locali percepiscono la mtb come una risorsa e una potenzialità per il loro territorio sicuramente l'approccio sarà meno conflittuale e settoriale.
A mio avviso in tante realtà locali è proprio una miopia di fondo sulle potenzialità oltre che una visione limitata a creare atteggiamenti bellicosi e intolleranti, che quasi sempre sfociano nella cultura del divieto. Approccio che non riguarda solo la mtb e non solo la montagna..
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
Forse i solchi non vengono fuori dove sotto c'è la roccia. In Roveta (Firenze) i percorsi sono su terra e ormai i sentieri più gettonati hanno solchi che ci sparisci dentro, soprattutto grazie a tutti quelli che ci girano dopo giorni e giorni di pioggia
A parte che ripeto, per l'ennesima volta, stiamo parlando delle Dolomiti Bellunesi, ma vorrei capire una cosa. Ma sti solchi fatti dalle bici, rovinano la natura? Cioè stiamo parlando di un paesaggio, di un bosco, di una montagna deturpati? O di un tratto in cui a causa dei solchi si può continuare ad andare a piedi e solo la pratica della bici è semmai più difficoltosa?
Io ho visto frane grandi come uno stadio dopo certi temporaloni estivi. E sul serio il motivo dei divieti sono dei solchi in ipotesi (molto ipotesi perchè accade solo dopo gare, in bike park o comunque zone molto antropizzate) creati da bici?
 

scratera

Biker nirvanensus
30/6/07
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2.376
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rovereto TN
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...
E chi lo sa?
Tieni presente che i comprensori sciistici dovranno pian piano riorientarsi, di neve ce n'è sempre meno e per meno tempo, i costi dell'innevamento artificiale molto alti e quindi poter recuperare d'estate potrebbe essere la salvezza per l'economia locale.
...sempre in criceto ti tramuti... :prost:
.. @samuelgol è innegabile che il passaggio spropositao di bikers rovina i sentieri naturali di qualsiasi tipo esso sia...vengono allargati...le curve vengono modificate...il fondo cambia...etc...
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
16.827
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Bozen
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Methanol
...sempre in criceto ti tramuti... :prost:
.. @samuelgol è innegabile che il passaggio spropositao di bikers rovina i sentieri naturali di qualsiasi tipo esso sia...vengono allargati...le curve vengono modificate...il fondo cambia...etc...
Comincio un pò a rompermi le palle di ripetere le stesse cose, dopo che non si legge ciò che scrivo.
Gare? Ok. Bike park? Ok.
In altre situazioni c'è un passaggio spropositato di bikers sulla stessa traccia tale da rovinare i sentieri di alta montagna?
Un temporale di quelli giusti (in alta montagna uno al giorno d'estate) lascia segni che i biker non riescono a fare in 5 mesi estivi e il problema è quegli sparuti biker che fanno i sentieri di montagna?
Ok.
 

ammericano

Biker cesareus
9/12/20
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Turin
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Cannondale
Ma sti solchi fatti dalle bici, rovinano la natura?
no. la questione è che sui fondi di terra il passaggio delle ruote, specie nei tratti ripidi, crea un canale che poi le piogge scavano ancora ed in breve tempo il sentiero diventa non più percorribile in bici (ed a volte manco a piedi). basterebbe evitare di passarci con il fango e di scendere con il freno a mano tirato. pure questa sarebbe educazione.
 

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