News Il CAI di Belluno contro le mountain bike

ammericano

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Ma che distruggono l'erba, ma fammi il piacere....ci voglio centinaia di passaggi sulla stessa traccia in poco tempo, per fare dei segni.....poi mo l'erba si distrugge.....l'erba in montagna è stagionale. A ottobre muore e ricomincia a crescere ad aprile/maggio. Per favore, ste panzane non ce le diciamo pure fra noi, che non si possono sentire.
Frequento le Dolomiti da vent'anni e tracce sull'erba ce le ho viste sono nelle gare ove passavano in una mattinata quache centinaio di bici.
Vedo solo io i canali scavati dalle ruote nei tratti ripidi che diventano sempre più scavati dopo le piogge? Basta qualche passaggio con il fango e si innesca l’erosione del sentiero. Su alcuni terreni è più veloce, sui sentieri tracciati con criterio più lento. A piedi non si crea lo stesso danno.
 
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Guarda che gli impianti di risalita, NESSUNO escluso, si mentengono con finanziamenti statali/regionali pagati dalla fiscalità generale. Neanche lontanamente si pagano coi biglietti...
E molto spesso gli stessi impianti sono proprio costruiti con soldi pubblici, e praticamente "regalati" in gestione a privati.
quindi non "girano grazie alle bike" nè "grazie agli sciatori" ma grazie a laute sovvenzioni a fondo perduto a carico di tutti.
Nulla da obiettare, ma questo é ciò che riguarda la gestione che, se vogliamo dirla tutta, non é sempre ineccepibile. In molti casi, infatti, questi impianti sono in perdita nonostante gli aiuti e i finanziamenti. Quando girano, però, creano un piccolo indotto e la gente ci lavora. Il problema é a monte, cioè quando le stanno costruendo, con una evidente carenza di strategie.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
ne riparliamo fra qualche anno quando a Cortina d'inverno raccoglieranno margherite.
Il problema tanto non è in inverno, ma in estate. Quando l'intera zona delle Dolomiti non campa con chi scende sui sentieri in mtb, ma con le famigliole di escursionisti. Non gli interessano quei dieci che potrebbero scendere su un viottolo, ma i cento che con la bici (e nonostante le pile, anche le cabinovie) vanno alla malga o i mille (e passa) che alla malga ci vanno a piedi. Non gli interessano i dieci di cui sopra, ma i cento che trovi parcheggiati davanti all'outlet Loacker in qualsiasi momento della giornata, o i mille che fanno da Dobbiaco a Lienz e tornano in treno (credo il percorso più pericoloso che abbia mai fatto in bici in vita mia, ed è una pista ciclabile...)

L'ho già scritto di recente, la mtb libera come l'abbiamo conosciuta e praticata nelle località turistiche è finita, a meno di andarci (molto) fuori stagione e molto di straforo.
 

marco

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Ma che distruggono l'erba, ma fammi il piacere....ci voglio centinaia di passaggi sulla stessa traccia in poco tempo, per fare dei segni.....poi mo l'erba si distrugge.....l'erba in montagna è stagionale. A ottobre muore e ricomincia a crescere ad aprile/maggio. Per favore, ste panzane non ce le diciamo pure fra noi, che non si possono sentire.
Frequento le Dolomiti da vent'anni e tracce sull'erba ce le ho viste sono nelle gare ove passavano in una mattinata quache centinaio di bici.

dovresti anche sapere che i contadini con quell'erba ci fanno il fieno da dar da mangiare alle vacche d'inverno. Si inalberano come pazzi quando passi su un prato. Anche se poi la vera pecunia la prendono dalla maltrattatissima EU, mica dal taglio del fieno o dal latte.
 

ParanoidAndroid

Biker superioris
17/6/15
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Vivo in Veneto, non credo che le varie associazioni del turismo e della montagna comunichino tra di loro. Alcune vogliono fare manutenzione e pulizia ai sentieri per renderli piu' pedalabili e sviluppare il cicloturismo, altre vogliono chiuderli alle bici.

Poi regna l'incompetenza: e' lampante l'esempio della Via delle Prealpi: un percorso pedonale/ciclabile o a cavallo con 12 percorsi collegati. Inaugurato inizialmente nel 2017 o giu' di li. Tutto segnato nel territorio con tanto di tabelle, segnaletica e QR code per scaricare la traccia gpx. Sito internet con i 12 percorsi numerati (C1 a C12). Fin qua fantastico, chissa' quanto e' costato.
Nel 2020 si decide di ri-inaugurare la stessa cosa, sito rifatto con nuovi percorsi ma quelli C1 - C12 gia' segnati in tutto il territorio nessuna traccia, QR code che mandano sulla home page del nuovo sito dove del percorso cercato non c'e' piu' alcuna traccia. Qualche percorso e' stato pure rinominato e hanno pensato bene di togliere qualsiasi riferimento alle vecchie numerazioni, che non sia mai che si possa utilizzare la segnaletica gia' presente...

Chiudo menzionando i sentieri sul monte dietro casa mia, vietati ai mezzi motorizzati con tanto di cartelli, sentieri pubblicizzati come "eco bike park" e quelli con la moto da cross che girano indisturbati. E devo pure fermarmi per farli passare...

Che paese degradato.
 

paolop72

Biker superioris
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Il problema tanto non è in inverno, ma in estate. Quando l'intera zona delle Dolomiti non campa con chi scende sui sentieri in mtb, ma con le famigliole di escursionisti. Non gli interessano quei dieci che potrebbero scendere su un viottolo, ma i cento che con la bici (e nonostante le pile, anche le cabinovie) vanno alla malga o i mille (e passa) che alla malga ci vanno a piedi. Non gli interessano i dieci di cui sopra, ma i cento che trovi parcheggiati davanti all'outlet Loacker in qualsiasi momento della giornata, o i mille che fanno da Dobbiaco a Lienz e tornano in treno (credo il percorso più pericoloso che abbia mai fatto in bici in vita mia, ed è una pista ciclabile...)

L'ho già scritto di recente, la mtb libera come l'abbiamo conosciuta e praticata nelle località turistiche è finita, a meno di andarci (molto) fuori stagione e molto di straforo.
ci sono eccezioni ed eccellenze come
paganella, livigno con i suoi 2 comprensori
stazioni che puntano forte sulle mtb senza trascurare famiglie e trekking o metterli in contrasto tra loro..
gli impianti in contesti validi sono investimento pubblico per l’indotto che generano su intere valli: alberghiero, ristorazione di tutti i livelli e tasche, servizi, impiantistica, sponsor, costruzioni, valorizzazione prodotti alimentari, e tanto altro
in altre realtà sono vera spesa pubblica nel senso negativo, soldi buttati al cesso come nuovissime cabinovie inutilizzate in sila.

un grande segnale è il fatto che eccellenze assolute di capacità turistica a livello internazionale come toscana e trentino abbiano già da anni puntato sulle mtb con e senza impianti. Altrove annaspano ma non solo sulle bici anche in presenza di potenzialità altissime .
Il veneto gode probabilmente delle più belle e iconografiche cime dolomitiche, ma turisticamente è dieci anni indietro al vicino TAA, e la problematica cai del topic ne testimonia un aspetto.
Se ci spostiamo in altre realtà come abruzzo il gap di arretratezza diventa di 50 anni e infatti l’offerta dedicata alla mtb è minima e spesso ostracizzata ..

Come in tanti settori c’è chi da esempio e chi fa il contrario, ci sono potenzialità e chi le sfrutta mentre altri le ignorano o addirittura avversano…
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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dovresti anche sapere che i contadini con quell'erba ci fanno il fieno da dar da mangiare alle vacche d'inverno. Si inalberano come pazzi quando passi su un prato. Anche se poi la vera pecunia la prendono dalla maltrattatissima EU, mica dal taglio del fieno o dal latte.
Ma va là....il fieno lo fanno con i prati delle valli ed è alto mezzo metro...stiamo parlando d'erba di montagna...delle 2 l'una....o ci passano bici e pedoni e allora non è prato da fieno, o se è prato da fieno non ha nemmeno senso passarci e non è quella bici all'anno che rovina nulla... Fra l'altro Tieni presente che spesso quei prati da fieno sono "concimati" quindi non conviene affatto passarci con la bici perché diventi un merdaio nel vero senso della parola...
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Comunque chi parlava di erba parlava di erba In pendenza le cui tracce con la pioggia si scavano. Non è certo sulle pendenze Dov'è l'acqua scava che fanno il fieno da erba.
Ne leggo di quelle che veramente mi chiedo se solo io non ho mai visto tutte queste cose. Sentieri erosi dalle bici, erba che si rovina manco fosse San Siro, solchi, pascoli rovinati....bah:nunsacci:
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Se sei tesserato da 26 saprai bene che il CAI promuove l'attività MTB nella sua declinazione escursionistica e con determinate modalità di guida che lo rendono compatibile col traffico pedonale; per vedere il casco integrale dovrai rivolgerti altrove.
Esatto è appunto perchè conosco il CAI che l ho detto velatemente ironico...;-)
 

aria

Biker perfektus
23/9/13
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ci voglio centinaia di passaggi sulla stessa traccia in poco tempo, per fare dei segni.....poi mo l'erba si distrugge.....l'erba in montagna è stagionale.
evidentemente denoti una certa ignoranza sul tema.
Nulla da obiettare, ma questo é ciò che riguarda la gestione che, se vogliamo dirla tutta, non é sempre ineccepibile. In molti casi, infatti, questi impianti sono in perdita nonostante gli aiuti e i finanziamenti. Quando girano, però, creano un piccolo indotto e la gente ci lavora. Il problema é a monte, cioè quando le stanno costruendo, con una evidente carenza di strategie.
è un indotto il più delle volte dopato dalla presenza degli impianti e quindi del finanziamento. In pratica è un reddito di cittadinanza diversamente dato, ma sempre di gente che vive di un sussidio pubblico si tratta. Tra impianti regalati, sussidi per impianti di innevamento e finanziamenti vari, è tutto un settore (e relativo indotto) che campa solo di soldi delle tasse altrui. Giusto o sbagliato non so, ma i fatti sono questi ;-)
dovresti anche sapere che i contadini con quell'erba ci fanno il fieno da dar da mangiare alle vacche d'inverno. Si inalberano come pazzi quando passi su un prato. Anche se poi la vera pecunia la prendono dalla maltrattatissima EU, mica dal taglio del fieno o dal latte.
infatti. e anche in quota mandano al pascolo le mucche.
fanno con i prati delle valli ed è alto mezzo metro...stiamo parlando d'erba di montagna...delle 2 l'una....o ci passano bici e pedoni e allora non è prato da fieno, o se è prato da fieno non ha nemmeno senso passarci e non è quella bici all'anno che rovina nulla... Fra l'altro Tieni presente che spesso quei prati da fieno sono "concimati" quindi non conviene affatto passarci con la bici perché diventi un merdaio nel vero senso della parola...
guarda un po' 2 giorni fa ho visto a 2500 m una mandria pascolante. Ed era stabilmente lì, perchè c'era il recinto elettrificato. Levagli l'erba, e il pastore s'incazza, che a 2500 m già ce n'è poca e per pochi mesi.
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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evidentemente denoti una certa ignoranza sul tema.
Per fortuna ci sei tu che conosci le Dolomiti bellunesi. Alleluia!!!!

guarda un po' 2 giorni fa ho visto a 2500 m una mandria pascolante. Ed era stabilmente lì, perchè c'era il recinto elettrificato. Levagli l'erba, e il pastore s'incazza, che a 2500 m già ce n'è poca e per pochi mesi.
Quella non è erba da fieno. Quelli sono i pascoli. Rispondevo a Marco che parlava di prati con i quali si fa il fieno. Hai presente quelli che crescono mezzo metro, poi con le falciatrici li falciano e ci fanno le balle di fieno?
A 2500 metri quella roba non c'è.
Ma hai letto i post o rispondi a caso?
Comunque se siete convinti che le bici mo dopo i sentieri, le carracecce con i sassi, i prati, l'erbetta di San Siro, mo rovinano anche i pascoli (in effetti a 2500 metri ci arrivano frotte di mtb), regolatevi di conseguenza: #restateacasa.
 
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ammericano

Biker forumensus
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Mi sa di si....
Io al più vedo quelli larghi 40 cm lasciati da trattori e veicoli boschivi vari.
Segni un minimo rilevabili di bici in 20 anni li ho visti solo dopo gare o nei bike park.

meh, allora ho le allucinazioni io quando faccio i miei sentieri abituali tra cui uno ri-aperto da poco e che guarda un po’ ha già un bel solco profondo lasciato nel fango nel tratto più ripido (e che diventa un bel fiume che continua ad erodere).
È sempre colpa di qualcun altro
 
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