Igenizzare l'interno borraccia

maurosalva

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Fin dall'antichità è usato per la conservazione e della carne e pesce. Non per il sapore ma per le proprietà igienizzanti, a contatto con l'acqua si forma acido clorídrico (ovviamente a bassissime concentrazioni) che igienizza.
Il sale è un conservante, non un igienizzante.
E' inserito nella lista dei metodi inefficaci per l'igienizzazione
 

ANDREAMASE

Biker meravigliosus
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una da strada, una no e una via di mezzo...
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maurosalva

Biker meravigliosus
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quando si confonde la chimica con i "si dice"!
Ripeto, non sono un chimico, però mi pare chiara la differenza tra conservare ed "uccidere" batteri che si sono già insediati.
Non ritrovo il blog che avevo letto al tempo, ma ho trovato un altro scritto che mi pare riporti più o meno le stesse cose.
Dice quanto segue:

I METODI NON EFFICACI

  • Acqua di rubinetto. Non possiede nessuna proprietà disinfettante.
  • Bicarbonato di sodio. Non è un disinfettante, è un blando abrasivo e contribuisce quindi alla sola rimozione delle particelle grosse.
  • Aceto. Ha un’acidità del 4 o del 5% circa, e non ha nessuna proprietà sterilizzante. Differente sarebbe l’aceto acetico… ma qui rientriamo in un settore medico o industriale, quindi non mi sento di consigliare di mettersi alla ricerca di questo preparato.
  • Acqua calda e limone. L’acqua calda non uccide i microorganismi e le gocce di limone aggiunte non creano un ambiente acido al punto da distruggere i microorganismi
  • Lavastoviglie. Il lavaggio in lavastoviglie non è disinfettante (la temperatura raggiunta dall’acqua non è abbastanza alta e non dura per abbastanza tempo)
  • Sale grosso. Non è, e mai sarà un disinfettante
  • Freezer o frigorifero. La temperatura per uccidere la maggior parte dei batteri è -18°, quindi ben lontana da quella di un frigorifero. Il freezer potrebbe funzionare, ma alcuni tipi di batteri amanti delle alte temperature si ibernano temporaneamente, per poi risvegliarsi più forti di prima.
  • Sottovuoto. Togliere l’ossigeno inibisce la proliferazione di microorganismi, il metodo è però incompleto perché bisognerebbe prima sterilizzare la borraccia e poi metterla sottovuoto (esattamente come si fa con i vasetti di conserve e marmellate). Troppo laborioso e poco pratico.

I METODI EFFICACI

  • Amuchina. È sufficiente immergere la borraccia aperta in una bacinella con 1 litro di acqua, al quale aggiungere 20 ml di soluzione misurabile con l’apposito tappo dosatore.
    Il tempo per la disinfezione è di 15 minuti, al termine dei quali bisogna risciacquare la borraccia con abbondante acqua di rubinetto.
  • Disinfettante Milton. Storico prodotto utilizzato in pediatria per la disinfezione di biberon, tettarelle e oggetti del bambino in senso generico, al pari della soluzione di Amuchina è un prodotto ottimo, versatile e realmente adatto alla sterilizzazione delle nostre borracce da ciclismo. Si utilizza creando una soluzione con un tappo di prodotto per ogni litro d’acqua e si immerge la borraccia a bagno completo per almeno 30 minuti, concludendo con un passaggio sotto l’acqua del rubinetto.
  • Compresse disinfettanti. In base alle indicazioni del produttore bisogna immergere la borraccia nella quantità d’acqua indicata e inserire una compressa di prodotto, attendere per il tempo indicato e sciacquare la borraccia con abbondante acqua (la stessa Amuchina e il Milton sono disponibili anche in compresse). Spesso trattasi di un prodotto aromatizzato, quindi potrebbe persistere per giorni il sapore mentolato all’interno della borraccia.
  • Sterilizzatore per microonde. Si aggiunge acqua al recipiente, si inserisce la borraccia aperta ed eventualmente il coperchio se separabile, si chiude il contenitore e si “cuoce” nel microonde per un paio di minuti (2 minuti a 1100-1850 Watt, 4 minuti a 850-1000 Watt, 6 minuti a 500-850 Watt). Lo si trova nei “prodotti per l’infanzia”.
  • Sterilizzatore elettrico a vapore. Sempre di derivazione “prodotti per infanzia” troviamo nei negozi specializzati anche la versione elettrica dello sterilizzatore per microonde, il principio di sterilizzazione è il medesimo: il vapore in un ciclo controllato di tempo e temperatura.

COSA PROVOCANO I BATTERI?

I batteri nelle borracce non provocano nulla se sono in piccole quantità, ma posso fare vere e proprie stragi se sono numerosi.
Senza esagerare, limitiamoci alle complicazioni più probabili per un ciclista: i problemi gastrointestinali.
Ne elenco qualcuno: aerofagia, bruciori, diarrea, dispepsia, dolori addominali, meteorismo, stipsi e vomito.
Solitamente diamo la colpa al tiramisù della sera prima, o alle brioches poco lievitate del bar…ma siamo proprio sicuri che sia così?

SCOPO DELLA STERILIZZAZIONE

Dopo aver proceduto alla fondamentale pulizia della borraccia, per eliminare la sabbia, la terra, e lo sporco più grossolano, lo scopo della sterilizzazione è l’eliminazione di elementi nocivi o almeno la loro limitazione a soglie inoffensive.
Parliamo di “limitazione” perché il processo di sterilizzazione avviene in ambiente domestico, non certo in un laboratorio, quindi se dopo aver sterilizzato la borraccia la lasciamo anche solamente all’aria aperta (qualunque luogo di casa è “aria aperta”) e poi la tocchiamo, la maneggiamo, la appoggiamo ecc… automaticamente ed in modo naturale i microorganismi tornano a colonizzare il recipiente.
La sterilizzazione delle borracce ci consente di mantenere sempre basso il livello di presenza di batteri, in modo che il nostro corpo provveda come normalmente fa quotidianamente ad inattivare gli assalti di cariche batteriche di basso livello.

 

Barons

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Provate a passare un pò di tempo nella cucina del vostro ristorante preferito, vedrete che la voglia di "igienizzare" la borraccia vi passa subito.
Secondo me ci si fa molte e troppe seghe mentali per le cavolate vedi la borraccia , poi come dici le cucine .
E magari pensate più spesso allo spazzolino da denti che alla borraccia
 

Giag

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i miei ricordi di chimica non mi permettono di smentirti, mi resta però qualche dubbio.

aspettiamo qualcuno più fresco di studi... ;-)


edit: sembrerebbe proprio di no: https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico
Considerando la dismutazione dell'acqua H2O=OH- + H3O+ comunemente indicato come H+
e la dissociazione del sale da cucina
NaCl = Na+ + Cl-
se sommiamo le due equazioni, abbiamo
H2O + NaCl = OH- + Na+ + Cl- + H+
Dove H+ e Cl- sono le stesse specie che si formano dalla dissociazione dell'acido clorídrico. Ripeto, in bassissime concentrazioni
 
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drmale

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Una fissa che serve a limitare la nostra produzione di anticorpi e ad aumentare il bisogno di antibiotici :-)
Esatto. Il nostro sistema immunitario, come noi biker, necessita di tenersi allenato. I vaccini, per esempio, sono il modo in cui noi alleniamo il nostro sistema immunitario (allenamento su zwift), ma anche il normale contatto con microorganismi e virus dovuti alla vita in ambiente naturale allenano il sistema ed evitano che si instupidisca e diventi come un vecchio o giovane burbero, che considera qualsiasi estraneo un nemico da impallinare; anche quando si tratta del garzone del droghiere che gli sta portando da mangiare...
 
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Ripeto, non sono un chimico, però mi pare chiara la differenza tra conservare ed "uccidere" batteri che si sono già insediati.
Non ritrovo il blog che avevo letto al tempo, ma ho trovato un altro scritto che mi pare riporti più o meno le stesse cose.
Dice quanto segue:

I METODI NON EFFICACI

  • Acqua di rubinetto. Non possiede nessuna proprietà disinfettante.
  • Bicarbonato di sodio. Non è un disinfettante, è un blando abrasivo e contribuisce quindi alla sola rimozione delle particelle grosse.
  • Aceto. Ha un’acidità del 4 o del 5% circa, e non ha nessuna proprietà sterilizzante. Differente sarebbe l’aceto acetico… ma qui rientriamo in un settore medico o industriale, quindi non mi sento di consigliare di mettersi alla ricerca di questo preparato.
  • Acqua calda e limone. L’acqua calda non uccide i microorganismi e le gocce di limone aggiunte non creano un ambiente acido al punto da distruggere i microorganismi
  • Lavastoviglie. Il lavaggio in lavastoviglie non è disinfettante (la temperatura raggiunta dall’acqua non è abbastanza alta e non dura per abbastanza tempo)
  • Sale grosso. Non è, e mai sarà un disinfettante
  • Freezer o frigorifero. La temperatura per uccidere la maggior parte dei batteri è -18°, quindi ben lontana da quella di un frigorifero. Il freezer potrebbe funzionare, ma alcuni tipi di batteri amanti delle alte temperature si ibernano temporaneamente, per poi risvegliarsi più forti di prima.
  • Sottovuoto. Togliere l’ossigeno inibisce la proliferazione di microorganismi, il metodo è però incompleto perché bisognerebbe prima sterilizzare la borraccia e poi metterla sottovuoto (esattamente come si fa con i vasetti di conserve e marmellate). Troppo laborioso e poco pratico.

I METODI EFFICACI

  • Amuchina. È sufficiente immergere la borraccia aperta in una bacinella con 1 litro di acqua, al quale aggiungere 20 ml di soluzione misurabile con l’apposito tappo dosatore.
    Il tempo per la disinfezione è di 15 minuti, al termine dei quali bisogna risciacquare la borraccia con abbondante acqua di rubinetto.
  • Disinfettante Milton. Storico prodotto utilizzato in pediatria per la disinfezione di biberon, tettarelle e oggetti del bambino in senso generico, al pari della soluzione di Amuchina è un prodotto ottimo, versatile e realmente adatto alla sterilizzazione delle nostre borracce da ciclismo. Si utilizza creando una soluzione con un tappo di prodotto per ogni litro d’acqua e si immerge la borraccia a bagno completo per almeno 30 minuti, concludendo con un passaggio sotto l’acqua del rubinetto.
  • Compresse disinfettanti. In base alle indicazioni del produttore bisogna immergere la borraccia nella quantità d’acqua indicata e inserire una compressa di prodotto, attendere per il tempo indicato e sciacquare la borraccia con abbondante acqua (la stessa Amuchina e il Milton sono disponibili anche in compresse). Spesso trattasi di un prodotto aromatizzato, quindi potrebbe persistere per giorni il sapore mentolato all’interno della borraccia.
  • Sterilizzatore per microonde. Si aggiunge acqua al recipiente, si inserisce la borraccia aperta ed eventualmente il coperchio se separabile, si chiude il contenitore e si “cuoce” nel microonde per un paio di minuti (2 minuti a 1100-1850 Watt, 4 minuti a 850-1000 Watt, 6 minuti a 500-850 Watt). Lo si trova nei “prodotti per l’infanzia”.
  • Sterilizzatore elettrico a vapore. Sempre di derivazione “prodotti per infanzia” troviamo nei negozi specializzati anche la versione elettrica dello sterilizzatore per microonde, il principio di sterilizzazione è il medesimo: il vapore in un ciclo controllato di tempo e temperatura.

COSA PROVOCANO I BATTERI?

I batteri nelle borracce non provocano nulla se sono in piccole quantità, ma posso fare vere e proprie stragi se sono numerosi.
Senza esagerare, limitiamoci alle complicazioni più probabili per un ciclista: i problemi gastrointestinali.
Ne elenco qualcuno: aerofagia, bruciori, diarrea, dispepsia, dolori addominali, meteorismo, stipsi e vomito.
Solitamente diamo la colpa al tiramisù della sera prima, o alle brioches poco lievitate del bar…ma siamo proprio sicuri che sia così?

SCOPO DELLA STERILIZZAZIONE

Dopo aver proceduto alla fondamentale pulizia della borraccia, per eliminare la sabbia, la terra, e lo sporco più grossolano, lo scopo della sterilizzazione è l’eliminazione di elementi nocivi o almeno la loro limitazione a soglie inoffensive.
Parliamo di “limitazione” perché il processo di sterilizzazione avviene in ambiente domestico, non certo in un laboratorio, quindi se dopo aver sterilizzato la borraccia la lasciamo anche solamente all’aria aperta (qualunque luogo di casa è “aria aperta”) e poi la tocchiamo, la maneggiamo, la appoggiamo ecc… automaticamente ed in modo naturale i microorganismi tornano a colonizzare il recipiente.
La sterilizzazione delle borracce ci consente di mantenere sempre basso il livello di presenza di batteri, in modo che il nostro corpo provveda come normalmente fa quotidianamente ad inattivare gli assalti di cariche batteriche di basso livello.

Cavoli… é da pagine che scrivo dello sterilizzatore per biberon… alla fine avevo ragione :-)

PS: a ben vedere, e a parte le battute, i biberon in plastica non é che siano tanto diversi da una borraccia, e ad un neonato il biberon serve sterilizzato per bene per non causare problemi, quindi chi ha fisime sulla sterilizzazione delle borracce consiglierei questa cosa ;-)
 

MagicTartaruga

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Cavoli… é da pagine che scrivo dello sterilizzatore per biberon… alla fine avevo ragione :-)

PS: a ben vedere, e a parte le battute, i biberon in plastica non é che siano tanto diversi da una borraccia, e ad un neonato il biberon serve sterilizzato per bene per non causare problemi, quindi chi ha fisime sulla sterilizzazione delle borracce consiglierei questa cosa ;-)
Il limite potrebbe essere nella resistenza della borraccia alle alte temperature..
..da qui il vantaggio dell'inox, basta a fargli fare un giro in forno, magari sfruttando la cottura della pane, pizza, ecc.. :loll:
 

maurosalva

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Secondo me ci si fa molte e troppe seghe mentali per le cavolate vedi la borraccia , poi come dici le cucine .
E magari pensate più spesso allo spazzolino da denti che alla borraccia
Si, come ho scritto prima, ritengo indispensabile disinfettare un contenitore non utilizzato da tempo, soprattutto le sacche idriche che sono più difficili da pulire ed asciugare.
Per il resto, se la borraccia la si usa frequentemente, è difficile che sia tanto "sporca" da necessitare una disinfezione ogni volta o comunque frequente.

P.S.: Infatto soora c'è scritto:
"I batteri nelle borracce non provocano nulla se sono in piccole quantità, ma posso fare vere e proprie stragi se sono numerosi."
 
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Il limite potrebbe essere nella resistenza della borraccia alle alte temperature..
..da qui il vantaggio dell'inox, basta a fargli fare un giro in forno, magari sfruttando la cottura della pane, pizza, ecc.. :loll:
Guarda, francamente non m’intendo di chimica abbastanza da poter giudicare la qualità dei materiali, ma nello sterilizzatore del bimbo, oltre al biberon ci vanno, ciucce tri e giochini, e niente si é mai sciolto, quindi direi che anche una cimice borraccia dovrebbe resistere ;-)
 

Zero Cool

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Si, come ho scritto prima, ritengo indispensabile disinfettare un contenitore non utilizzato da tempo, soprattutto le sacche idriche che sono più difficili da pulire ed asciugare.
Per il resto, se la borraccia la si usa frequentemente, è difficile che sia tanto "sporca" da necessitare una disinfezione ogni volta.
Io uso per la maggior parte dei giri la sacca idrica (3 giri col bel tempo, 2 in inverno) la lascio a sgocciolare poi via in freezer, ma visto muffa o sentito cattivi odori, ci vuole però roba buona, ed evito di metterci sali..
 
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ottomilainsu

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Fin dall'antichità è usato per la conservazione e della carne e pesce. Non per il sapore ma per le proprietà igienizzanti, a contatto con l'acqua si forma acido clorídrico (ovviamente a bassissime concentrazioni) che igienizza.
No, assolutamente no!
Il sale si dissocia perché solubile in acqua, ma se vai a considerare la costante di dissociazione dell'acqua, vedrai che l'eventuale acido cloridrico è talmente poco da non fare nulla, oltre ad essere bilanciato dall'idrossido di sodio.
Il sale non igienizza un bel niente, perché se fosse così l'acqua di mare dovrebbe essere sterile, invece sappiamo bene quanta roba ci prolifera.

Questi discorsi sono tutte associazioni bislacche senza fondamento, analogie che di analogo non hanno niente.

Il sale conserva perché toglie l'acqua, disidrata e impedisce la proliferazione di determinati batteri, quelli putrefattori, ma non di tutti.

L'acido cloridrico corrode e disgrega determinate cose, ma non tutte.

Prova ne è che, nonostante nel nostro stomaco ci sia acido cloridrico in concentrazione tale da corrodere i metalli, se ingeriamo dei batteri come la salmonella, ci ammaliamo comunque perché dell'acido se ne sbattono altamente, passano e fanno quello che devono fare.
 

maurosalva

Biker meravigliosus
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No, assolutamente no!
Il sale si dissocia perché solubile in acqua, ma se vai a considerare la costante di dissociazione dell'acqua, vedrai che l'eventuale acido cloridrico è talmente poco da non fare nulla, oltre ad essere bilanciato dall'idrossido di sodio.
Il sale non igienizza un bel niente, perché se fosse così l'acqua di mare dovrebbe essere sterile, invece sappiamo bene quanta roba ci prolifera.

Questi discorsi sono tutte associazioni bislacche senza fondamento, analogie che di analogo non hanno niente.

Il sale conserva perché toglie l'acqua, disidrata e impedisce la proliferazione di determinati batteri, quelli putrefattori, ma non di tutti.

L'acido cloridrico corrode e disgrega determinate cose, ma non tutte.

Prova ne è che, nonostante nel nostro stomaco ci sia acido cloridrico in concentrazione tale da corrodere i metalli, se ingeriamo dei batteri come la salmonella, ci ammaliamo comunque perché dell'acido se ne sbattono altamente, passano e fanno quello che devono fare.
In effetti la questione dell'acqua di mare aveva fatto capire anche a me che qualcosa di grosso mancasse nel ragionamento. Ma non mi sono azzardato ;-)
 

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Si, come ho scritto prima, ritengo indispensabile disinfettare un contenitore non utilizzato da tempo, soprattutto le sacche idriche che sono più difficili da pulire ed asciugare.
Per il resto, se la borraccia la si usa frequentemente, è difficile che sia tanto "sporca" da necessitare una disinfezione ogni volta o comunque frequente.
Se la di usa solo con acqua e al ritorno del giro la si vuota e la si lascia asciugare non serve fargli molto per un po’ .. certi commenti mi sembrano come quelli che pulivano pacco e catena con quell affare ad ultrasuoni …. :smile:
 

Giag

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No, assolutamente no!
Il sale si dissocia perché solubile in acqua, ma se vai a considerare la costante di dissociazione dell'acqua, vedrai che l'eventuale acido cloridrico è talmente poco da non fare nulla, oltre ad essere bilanciato dall'idrossido di sodio.
Il sale non igienizza un bel niente, perché se fosse così l'acqua di mare dovrebbe essere sterile, invece sappiamo bene quanta roba ci prolifera.

Questi discorsi sono tutte associazioni bislacche senza fondamento, analogie che di analogo non hanno niente.

Il sale conserva perché toglie l'acqua, disidrata e impedisce la proliferazione di determinati batteri, quelli putrefattori, ma non di tutti.

L'acido cloridrico corrode e disgrega determinate cose, ma non tutte.

Prova ne è che, nonostante nel nostro stomaco ci sia acido cloridrico in concentrazione tale da corrodere i metalli, se ingeriamo dei batteri come la salmonella, ci ammaliamo comunque perché dell'acido se ne sbattono altamente, passano e fanno quello che devono fare.
Ho ripetuto più volte "in basse concentrazioni", sufficienti per igienizzare una borraccia che usi per bere.
Considerare batteri che per evoluzione si sono adattati a vivere in un ambiente assolutamente acido, mi sembra un po' no-sense. Se per questo esistono batteri in luoghi acidi anche fuori dal nostro corpo o ad elevate temperature.
 

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