Obelisti attenzione ho cattive notizie per tutti voi.
Il sogno di uscire dal campo alla fine della Poggiona è praticamente svanito.
Dopo la posa del traliccio la stradella è stata ricoperta e il campo arato completamente fino al bordo delle vigne.
Non ci si passa neanche a piedi senza smotarsi come maiali.
Ma se il campo al limite con la bella stagione e l'asciutto sarà comunque percorribile il problema vero è un altro:
finito il cantiere gli operai in ritirata hanno fatto come i tedeschi nella seconda guerra mondiale, hanno distrutto il ponte provvisorio che permetteva di superare il torrente Vingone ed andare a beccare la stradella di servizio al cantiere della terza corsia per tornare a Scandicci.
Quindi c'è sempre da risalire per tornare a casa ma se il problema sono 50 mt di dislivello anche se micidiali fate caare.
Capitolo sentieri.
Il SuLeVa:
La parte alta (Su) è perfetta ed anche il finale la (Va) con tutto il tratto spettacolare sul torrente si fa bene.
Il passaggio che chiamiamo Cavatappi l'ho fatto in sella ma si rischia di scivolare.
Il problema è risalire, a parte i 2 alberi di traverso è in atto il taglio del bosco ed è impraticabile il tratto del secondo tornate ripido a dx.
Bisogna tagliare a navigazione libera nel bosco.
Faticosissimo risalire a Montemezzano col terreno così motoso.
Invece la (Le) è micidiale. scivolosissima.
Bisogna mollare i
freni sui ripidoni e poi quando si frena alla fine si va via che è un piacere (ho fatto un par di dritti, in uno ho mollato la bici).
Secondo me è da scansare con questo terreno senza considerare che il tratto delle Pozze è la solita fangaia.
La Poggiona:
si fa tutta abbastanza bene anche la Garganta dove non bisogna aver paura a mollare i freni.
Il tratto nuovo è facile e molto divertente.
Quando sarà asciutto e un pò battuto il percorso è veramente ganzo.
Qualche lavoretto però ancora è da fare.
A domani.
@ Sembola
Se domattina vieni mi fa molto piacere e ti divertirari lo stesso senz'altro, però ti consiglierei di aspettare momenti più . . . asciutti, per godere appieno dei nostri sentieri.