Stefanoscott & Pablo hanno indicato la via violando il Bicco (!!!) e facendoci prendere la voglia di proseguire sul loro stesso cammino!
La naturale conseguenza: "FORCELLA DELLA NEVE" (sul ns. sito).
Stefanoscott & Pablo hanno indicato la via violando il Bicco (!!!) e facendoci prendere la voglia di proseguire sul loro stesso cammino!
La naturale conseguenza: "FORCELLA DELLA NEVE" (sul ns. sito).
Complimenti ai colleghi umbri per questo battesimo, e per le foto! Quindi quel pezzo di cresta che si vede e' sull'Argentella?
Vengo al punto. Mentre qualche tempo fa degli eroi hanno finalmente coronato il sogno OMC di percorrere le creste del Torrone (del Vettore), io ho completato l'esplorazione di un altro Torrone, quel "montirozzo" che sta sopra il bivio di Frontignano, e che separa il Nera dall'Ussita.
(il Torrone visto dalle piste da sci di Frontignano)
(questo, quasi sulla vetta, sta li' da qualche anno!)
Avevo iniziato tempo fa cercando il 303, che secondo la carta parte da San Placido e arriva a Visso. Effettivamente parte da San Placido, e' uno spettacolo, con un paio di passaggi su rocce panoramiche, ma si interrompe (se non ho capito male il lavoro, fino a li' certosino, e' di un volontario). Proseguendo con le cattive nella macchia (lasciate a casa la bici) si intuisce dove doveva essere il sentiero, presumo dei carbonai, perche' ci sono numerosi muretti di pietre che stanno li' chissa' da quanto...
Alla fine ho scoperto che il nuovo 303 e' stato probabilmente aperto da biker per biker (e percorso da diversi biker a giudicare dai segni lasciati). Parte dalla vetta del Torrone, segue la cresta prima scoperta, poi nel bosco e da qui in giu' sono tutte curve e curvette fra gli alberi e i cespugli, intercettando prima il 304 (che va verso Ussita), e giungendo poi a Visso sopra al monumento ai caduti (sopra la galleria per intenderci). Ci sono un po' di passaggi tecnici ma mai nulla di difficile, e' abbastanza guidato e con qualche rilancio che allunga la goduria.
(Frontignano dalla vetta, creste e panorami vari - si noti la forma circolare della vetta: ci sara' stata effettivamente una torre?)
(alcuni tratti nel bosco)
(l'arrivo a Visso)
Il sentiero e' ancora poco battuto, quindi occhio ai segni rossi sugli alberi. L'incrocio con il 304 e' segnato da dei graziosi cartelli.
Anche il versante nord era territorio dei carbonai. Anzi, ho trovato un paio di scavi circolari nella roccia che danno proprio l'impressione di essere state cisterne... possibile?
Su questo versante c'e' la strada bianca che permette di evitare gran parte della salita Ussita-Frontignano su asfalto. Da uno dei suoi tornanti parte il 304. Un saliscendi in bassa quota, sopra i costoni sul torrente Ussita, e tanto protetto dal sole che non era secco neanche con il caldo asfissiante dei giorni passati, e che non corrisponde piu' al sentiero segnato su carta. Si passa per una suggestiva fonte (acqua palomba) con i trocchi ormai sepolti dalla melma, difficile raccogliere l'acqua che esce bassa.
Ciclisticamente parlando, vorrei conoscere qualcuno che lo ha fatto. I passaggi tecnici non sono pochi ne' facili, diversi tratti sono scivolosi e consiglierei decisamente un reggisella telescopico. In definitiva non so se valga la pena di farlo, ma se la vale e' da percorrere in direzione est.
Nella parte alta della strada bianca ci sono due o tre forestali che tagliano a mezza costa e conducono ad altri sentieri dei carbonai, purtroppo mantenuti solo dai cinghiali. Il versante nord ha un pendio molto piu' dolce di quello sud ed e' suggestivo passeggiare fra le numerosissime carbonaie nella faggeta ormai non piu' frequentata (pure se sono riuscito a trovare una bottiglia di vetro, e una scheda telefonica da 10.000 lire!!!). Almeno cosi' e' stato per me, che pur frequentando quei posti da sempre non conoscevo queste cose.
I risultati del mappaggio: [URL="http://osm.org/go/xdMicWV9--"][URL="http://osm.org/go/xdMicWV9--"][URL]http://osm.org/go/xdMicWV9--[/URL][/URL][/URL]
In definitiva, consiglierei caldamente il 303 come gran finale al ritorno da un giro sul Bove (magari al tramonto!..), e per chi ha il fegato e lo spirito giusto deviazione per il 304... e poi mi faccia sape' com'e' andata..!!! io l'ho fatto a piedi al contrario e un po' di corsa perche' si faceva buio.
ehm so che voi avete "il fegato e lo spirito giusto"... spero comunque che non mi abbiate mandato troppi colpi!mentre se si vuole proseguire nel bosco per S.Placido si deve scendere di sella per un buon 60-70% a causa dei saliscendi e del fondo sporco e scosceso!
da appassionato dei Sibillini, leggo sempre con interesse i vostri report senza quasi mai intervenire, anche perchè i vostri giri sono troppo per me, fino a qualche anno fa riuscivo a fare giretti interessanti, anche se mai ai vostri livelli, ma ora per problemi vari sono regredito in basso.Il Monte Torrone, con partenza da S.Placido, è stato affrontato il 15 gennaio (il report del giro: [URL="http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html"][URL="http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html"][url]http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html[/URL][/URL][/URL]).
Direi che fin quando qualcuno (parlo in particolare delle locali amministrazioni) non si deciderà a sistemare il sentiero, è percorribile agevolmente solo il tratto che va dalla vetta a Visso (facendo bene attenzione alla traccia gps ed ai segni rossi sulle piante), mentre se si vuole proseguire nel bosco per S.Placido si deve scendere di sella per un buon 60-70% a causa dei saliscendi e del fondo sporco e scosceso!
lumerennù;5302533 ha scritto:da appassionato dei Sibillini, leggo sempre con interesse i vostri report senza quasi mai intervenire, anche perchè i vostri giri sono troppo per me, fino a qualche anno fa riuscivo a fare giretti interessanti, anche se mai ai vostri livelli, ma ora per problemi vari sono regredito in basso.
su una cosa però, non posso tacere, è un argomento sul quale avevo già discusso con amici nella sezione marche all mountain, cioè che se da una parte è giusto dire che sono gli enti pubblici a dover liberare i sentieri, dall'altro non dobbiamo pretendere che siano sempre altri a fare il lavoro per noi, tenendo conto che ci sono sempre meno soldi e, quindi, operai al lavoro su per i monti.
Quindi mi sembra giusto che si discuta, magari proprio in questo topic, della possibilità di creare un gruppetto di amanti dei sibillini che, una o due volte all'anno, specie in primavera, sacrifichi una giornata di bike per lavorare su un sentiero, poi l'anno successivo su un altro, senza clamori, senza chiedere niente a nessuno se no la burocrazia ammazza tutto, tanto non si devono mica abbattere piante, basta togliere arbusti, spini, rami caduti o di traverso, sassi grossi ecc... con attrezzi che non fanno rumore tipo roncole, falcette, segacci ecc.. Questo lavoro andrebbe fatto sui sentieri poco battuti di media montagna, dove non passa nessuno e l'abbandono la fa da padrone, magari lasciando qualche metro all'inizio "inselvatichito" sempre per non dare nell'occhio.
Se si riuscisse ad essere in parecchi, sarebbe anche una sorta di festa, con magnata e bevuta finale.
veramente io non intendevo una sistemazione dei sentieri in grande stile, tipo operai forestali al lavoro........ intendevo qualcosa di molto più soft, tipo organizzare una passeggiata su un sentiero abbandonato e, mentre si cammina, togliere rami secchi, spezzare rami, spini, piccoli arbusti di traverso, far rotolare via i sassoni che potrebbero impedire la chiusura di curve o passaggi tecnici.... tutte piccole cose che non fanno rumore, non richiedono attrezzatura visibile (una roncola, forbici da potare, un piccolo segaccio...) e si possono fare in incognito.Lodevole e condivisibile l'intenzione ma le normative relative al Parco di certo non pemettono quanto tu proponi! Solo progetti con precise finalità e necessarie autorizzazioni possono far realizzare quanto sopra. Certo che mentre io e Peppe "arrancavamo" smadonnando per quel sentiero, più di una volta abbiamo ricordato l'antico detto: CHI C'HA IL PANE NON C'HA I DENTI (riferendoci alle opportunità che offrono i nostri luoghi quasi mai sfruttate anche se spesso basterebbe veramente poco)!!!
Il Monte Torrone, con partenza da S.Eusebio, è stato affrontato il 15 gennaio (il report del giro: [URL="http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html"][URL="http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html"][URL="http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html"][URL]http://www.sibillini-mtb.it/parco-dei-sibillini/174-monte-torrone.html[/URL][/URL][/URL][/URL]).
Direi che fin quando qualcuno (parlo in particolare delle locali amministrazioni) non si deciderà a sistemare il sentiero, è percorribile agevolmente solo il tratto che va dalla vetta a Visso (facendo bene attenzione alla traccia gps ed ai segni rossi sulle piante), mentre se si vuole proseguire nel bosco per S.Eusebio si deve scendere di sella per un buon 60-70% a causa dei saliscendi e del fondo sporco e scosceso!
"S.Placido-Visso" l'avevo cercato dal basso, dallo spiazzo sulla strada, ma avevo visto solo i pali della corrente. Com'e'?Dato che si è fatta un po' di confusione (io in primis) tra S.Placido e S.Eusebio, allego le traccie del percorso "Frontignano-Monte Torrone-S.Eusebio" e del percorso "S.Placido-Visso". Appena avremo modo di percorrerlo aggiungerò anche "Frontignano-Monte Torrone-Visso".
capito, grazie. a quanto pare non ci sono valide alternative all'asfalto per andare da Castelsantangelo a Frontignano (o si'?).L'abbiamo percorso nel finale del giro "Valle di Varogna" (pubblicato sul mio sito, completo di video) e se ben ricordo è abbastanza scorrevole anche se molto sporco per rami, cespugli, sassi smossi per tutta la sua lunghezza!
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