andrea1966
Biker incredibilis
ma noooooo ! il contadino col trattore, l'erbetta mossa dal venticello, il sole che si riverbera sulle acque del canale, le nutrie che nuotano ...I
basta guardar culetti
I Duri E Puri dell' Enduro (Only Specialized Enduro ) - parte seconda
- Creatore Discussione New Rider
- Data di inizio
- Stato
ma noooooo ! il contadino col trattore, l'erbetta mossa dal venticello, il sole che si riverbera sulle acque del canale, le nutrie che nuotano ...
si si.... bravo.... bella battuta e mia nonna che andava a porcini contagiati da Chernobyl con le Timberland
In italiano plizzz
Io direi la seconda
Come:
"Ah l'amore la more la more... non la more mai
"
AH capito....Mòlle;5476650 ha scritto:
ma io preferisco questo genere di musica...
(anche se i Gun's o i Led gli ascolto pure io...
)http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=NTN_0ayKOJI
Il Vasco .... mi piacciono alcune delle sue canzoni... poi come persona invece c'è da discutere su... ognuno fa le sue scelte di vita...
Ho sentito che ha dei problemi di salute ultimamente
Ho sentito che ha dei problemi di salute ultimamente
Il Vasco .... mi piacciono alcune delle sue canzoni... poi come persona invece c'è da discutere su... ognuno fa le sue scelte di vita...
Ho sentito che ha dei problemi di salute ultimamente
Ora sta meglio.
VASCO è UN POETA
detto da uno a cui fc...
ma penso che ora, da vecchio, sia una personcina bella profonda ;)
detto da uno a cui fc...
ma penso che ora, da vecchio, sia una personcina bella profonda ;)
il "livello di profondità" dipende da tante cose...
ieri in un servizio a ballarò, un vecchietto seduto su una panchina in un paesino di emigranti praticamente svuotato, diceva al suo intervistatore con infinita tristezza:"io nella vita ho fatto tutti i mestieri...ho lavorato in cava, ho fatto il contadino, il macellaio, ho lavorato in cucina, ho fatto le pulizie...era meglio se facevo il ladro"
secondo te è profondo?
secondo te è profondo?
no, ma forse è deluso.
A volte la vita ti dà delle legnate di fronte alle quali ti viene da pensare che, forse, avresti dovuto fare il disonesto, almeno il male te lo saresti meritato. Credo che tutti qua dentro, anche tacco che è il più giovane, avremmo da raccontare storie di onestà culminate in sonore inculate. L'importante è crescere dalle sofferenze, non incattivirsi. Anche se a volte è dura, credimi che è dura.
Fine dei discorsi seri del Mòlle e scusate.
Mòlle;5477442 ha scritto:Fine dei discorsi seri del Mòlle e scusate.
ecco bravo!!! altrimenti non ci resta che "incantarci" con la firma di trattorino!!!!
...omissis...
"Le esercitazioni sono normalmente di 120 km da compiersi in 7-8 ore.
Allora sì vedevi la vera ebbrezza del ciclismo fatta di ritmo e stile, fatta di fatica vinta con la forza della volontà, fatta di silenzio sottolineato dal fruscio dei raggi e delle catene. Potevi vedere sulle polverose carrarecce file interminabili di soldati in bicicletta per due pedalare di buona lena portando sul proprio mezzo il più svariato equipaggiamento. Durante questi trasferimenti emerge la baldanza giovanile. Passati pochi chilometri nasce uno spirito d'emulazione che fa aumentare la velocità. In tali frangenti i graduati meno giovani si trovano a mal partito e possono anche perdere la faccia davanti alla truppa. Ma le vecchie volpi, individuati i più forti, li caricano delle mitragliatrici e delle attrezzature più pesanti. Il baffuto sergente maggiore può così sfoggiare la pedalata più rotonda.
La ditta Bianchi sorta nel 1885 a Milano costruisce durante il primo conflitto 2000 motori d'aviazione, 250 motociclette e oltre 60.000 biciclette per tutti i reparti dell'esercito che l'adotteranno. Viene studiata una bicicletta con cambio per gli ufficiali ed una versione per il trasporto di mitragliatrici in tre pezzi di 14 kg ciascuno. Oltre al modello da truppa e da ufficiale come detto, si producono da parte dell'arsenale del genio in Pavia, biciclette che sono cedute con agevolazioni di pagamento per uso personale agli ufficiali. Dopo la guerra, tutti i reggimenti bersaglieri si trasformano in ciclisti adottando l'ultima nata di casa Bianchi, il modello 23 quella giunta fino ai giorni nostri. Gli ultimi ad inforcare biciclette regolamentari sono stati i nostri Carabinieri in servizio nelle piccole stazioni."
"Le esercitazioni sono normalmente di 120 km da compiersi in 7-8 ore.
Allora sì vedevi la vera ebbrezza del ciclismo fatta di ritmo e stile, fatta di fatica vinta con la forza della volontà, fatta di silenzio sottolineato dal fruscio dei raggi e delle catene. Potevi vedere sulle polverose carrarecce file interminabili di soldati in bicicletta per due pedalare di buona lena portando sul proprio mezzo il più svariato equipaggiamento. Durante questi trasferimenti emerge la baldanza giovanile. Passati pochi chilometri nasce uno spirito d'emulazione che fa aumentare la velocità. In tali frangenti i graduati meno giovani si trovano a mal partito e possono anche perdere la faccia davanti alla truppa. Ma le vecchie volpi, individuati i più forti, li caricano delle mitragliatrici e delle attrezzature più pesanti. Il baffuto sergente maggiore può così sfoggiare la pedalata più rotonda.
La ditta Bianchi sorta nel 1885 a Milano costruisce durante il primo conflitto 2000 motori d'aviazione, 250 motociclette e oltre 60.000 biciclette per tutti i reparti dell'esercito che l'adotteranno. Viene studiata una bicicletta con cambio per gli ufficiali ed una versione per il trasporto di mitragliatrici in tre pezzi di 14 kg ciascuno. Oltre al modello da truppa e da ufficiale come detto, si producono da parte dell'arsenale del genio in Pavia, biciclette che sono cedute con agevolazioni di pagamento per uso personale agli ufficiali. Dopo la guerra, tutti i reggimenti bersaglieri si trasformano in ciclisti adottando l'ultima nata di casa Bianchi, il modello 23 quella giunta fino ai giorni nostri. Gli ultimi ad inforcare biciclette regolamentari sono stati i nostri Carabinieri in servizio nelle piccole stazioni."
il "livello di profondità" dipende da tante cose...
ieri in un servizio a ballarò, un vecchietto seduto su una panchina in un paesino di emigranti praticamente svuotato, diceva al suo intervistatore con infinita tristezza:"io nella vita ho fatto tutti i mestieri...ho lavorato in cava, ho fatto il contadino, il macellaio, ho lavorato in cucina, ho fatto le pulizie...era meglio se facevo il ladro"
secondo te è profondo?
secondo me sì. ha sintetizzato un pensiero troppo lugo da spiegare al cronista, ha tirato le somme di una vita lavorativa (presumo, perchè il servizio non l'ho visto) e non ha detto che è meglio rubare, ma che nel suo caso sarebbe stato meglio (anche se in questo caso rubare credo sia un eufemismo)
una frase di mio papà che mi colpisce, anche se non condivido: "chi studia, studia per fregare quello che non ha studiato" . penso che anche tu col tuo lavoro un'idea te la sarai fatta in merito
Mòlle;5477442 ha scritto:no, ma forse è deluso.
A volte la vita ti dà delle legnate di fronte alle quali ti viene da pensare che, forse, avresti dovuto fare il disonesto, almeno il male te lo saresti meritato. Credo che tutti qua dentro, anche tacco che è il più giovane, avremmo da raccontare storie di onestà culminate in sonore inculate. L'importante è crescere dalle sofferenze, non incattivirsi. Anche se a volte è dura, credimi che è dura.
Fine dei discorsi seri del Mòlle e scusate.
prima o dopo le legnate le prendiamo tutti, anche se non facciamo le stesse esperienze, ma giustamente come dici tu, non reagiamo tutti allo stesso modo, certo che non sentirsi soli di fronte a certe situazioni può aiutare a essere un po' più ottimisti...poi il carattere e la predisposizione fanno una grossa differenza, anzi è la base di partenza.
Si fa per parlare, spero il buon Mase mi perdoni ma comunque questa resta la sezione cazzeggio quindi anche parlare del più e del meno fa parte del cazzeggio.
Ritengo di essere una persona molto forte dal punto di vista caratteriale però le cose nel corso della vita cambiano e ti rendi conto che la tua forza spesso derivava da una mancanza di responsabilità sulle spalle, ergo non avevi famiglia.
Quando invece hai delle responsabilità il peso delle tue scelte viene amplificato così come la portata dei tuoi errori e lì puoi avere il carattere che vuoi, ma quando hai sbagliato e lo devi moltiplicare per 4 beh... allora lì il carattere te lo cacci su per il baugigi (cit. il nido del cuculo) e ti senti una merda.
Cazzo, mi son svegliato male stamani....
Ritengo di essere una persona molto forte dal punto di vista caratteriale però le cose nel corso della vita cambiano e ti rendi conto che la tua forza spesso derivava da una mancanza di responsabilità sulle spalle, ergo non avevi famiglia.
Quando invece hai delle responsabilità il peso delle tue scelte viene amplificato così come la portata dei tuoi errori e lì puoi avere il carattere che vuoi, ma quando hai sbagliato e lo devi moltiplicare per 4 beh... allora lì il carattere te lo cacci su per il baugigi (cit. il nido del cuculo) e ti senti una merda.
Cazzo, mi son svegliato male stamani....
io ieri sera ho comprato la cucina...ci venivano fuori belle biciclette con quei soldi, ma anche con la differenza sulla contrattazione
stessa identica cucina, da 5 rivenditori diversi 5 prezzi diversi...secondo voi da chi sono andato? dal più simpatico?
beh alla fine è quello che mi risulta tale, ha pure aperto una bottiglia di prosecco, secondo voi chi ha fatto l'affare?
stessa identica cucina, da 5 rivenditori diversi 5 prezzi diversi...secondo voi da chi sono andato? dal più simpatico?
beh alla fine è quello che mi risulta tale, ha pure aperto una bottiglia di prosecco, secondo voi chi ha fatto l'affare?
C'è una piccola variabile che spiega alcune cose, a volte, inspiegabili: come la legnata che "che cazzo avrò fatto per meritarmela"?
Il fatto è che siam usi a tirare il bilancio tra il nostro senso bene/male in una vita.
Ma è oramai entrato nel sentimento comune e non desta più scandalo il fatto che ne abbiam spese più d'una, alcuni innumerevoli (ad esempio me che son testardo, orgoglione e non imparo un casso dagli eroooooori
)
E' una robina semplice che si chiama causa/effetto, e che gli orientali chiamano con l'evocativa palorina sanscrita karma.... termine spesso abusato senza comprenderne la portata ma che non significa altro che c'è un principio matematico che descrive il tutto: se io oggi ti piazzo un calcione nei cocò... beh non devo stupirmi se prima o poi mi torna....
Certo poi per fortuna ci son delle complicazioni alla cosa così schietta come l'ho descritta... altrimenti con tutte le tagate che facciamo saremmo tutti ridotti male... molto..
Il fatto è che siam usi a tirare il bilancio tra il nostro senso bene/male in una vita.
Ma è oramai entrato nel sentimento comune e non desta più scandalo il fatto che ne abbiam spese più d'una, alcuni innumerevoli (ad esempio me che son testardo, orgoglione e non imparo un casso dagli eroooooori
)E' una robina semplice che si chiama causa/effetto, e che gli orientali chiamano con l'evocativa palorina sanscrita karma.... termine spesso abusato senza comprenderne la portata ma che non significa altro che c'è un principio matematico che descrive il tutto: se io oggi ti piazzo un calcione nei cocò... beh non devo stupirmi se prima o poi mi torna....
Certo poi per fortuna ci son delle complicazioni alla cosa così schietta come l'ho descritta... altrimenti con tutte le tagate che facciamo saremmo tutti ridotti male... molto..
non so se sia tutto così lineare, io poi ho una certa avversione per la matematica...in fondo è sempre una nostra invenzione
- Stato