a me succede tantissime volte ma sono persuaso che le situazioni geometriche c'entrino fino ad un certo punto...ci sono giornate in cui va tutto liscio e mi esalto come un beduino col dattero in culo ed altre in cui proprio non va...non c'è verso...cerco gli appoggi in curva, cerco di "sentire" la bici sotto e lei mi sfugge...faccio il saltello che ho fatto decine di volte e vado storto...affronto la pietraia e mi caco sotto quando la settimana prima ero venuto giù galleggiando sulla merda come il governo italiano...e tutto ciò indipendentemente dalla bici che uso...si instaura una sorta di circolo vizioso psicologico che mi impedisce di sciogliermi e andare come in realtà saprei fare, per cui il discorso è sempre il solito: o uno in bici ci va...e spesso, acquisendo quegli automatismi che standardizzano il livello di riding sempre sul medioalto, oppure ci si va il finesettimana sperando di non incappare nel momento del cojone.
è quello che ho scritto io 5 post prima, solo che hai usato molte più parole.
per me è così un po' per tutto. ad esempio, certe sere a basket, mi entrano tutti i tiri, certe altre anche gli appoggi più semplici escono. non è che passo dall'essere fenomeno a pippa in 2 sere, semplicemente certe volte, vuoi per una maggiore concentrazione, vuoi per una maggiore freschezza fisica, vuoi per la mente sgombra, vuoi per il caffè particolarmente buono, le cose mi riescono meglio o peggio del solito.
in bici è uguale. certi giorni vado tranquillo e rilassato, certi altri mi incasino in passaggi fatti e rifatti senza problemi. me ne sono fatto una ragione e non incolpo la bici o la pressione delle gomme per la mediocrità.
...certo che avere dei bei pezzi montati, può aiutare parecchio a migliorare l'umore....