il negoziante firma dei contratti di fornitura con il distributore di zona o direttamente con la ditta, può darsi che quei contratti vietano l'approvigionamento presso un negozio on-line o un distributore che non sia quello scritto nel contratto.
Non esiste nulla di ciò che dici,non è che se un negozio a inizio anno fa l'ordine grosso direttamente dalla ditta produttrice(esempio Campagnolo piuttosto che Vittoria o Shimano ecc.) non possa fare successivamente ordini presso un grossista che vende anche un solo pezzo alla volta.
Poi ormai anche i distributori italiani vendono on line,nel senso che gli ordini si fanno col b2b,Italia o Germania l'importante è che i grossisti/distributori siano seri,tutto viene fatturato in piena regola quindi non vedo il problema. Se le case madri volessero evitare acquisti esteri basterebbe che facessero come mavic,un disributore unico con gli stessi prezzi per tutta l'europa.
Su questo sono daccordoma scusa se per un pezzo preso da te ti prendi 15 di manodopera, se arriva uno con un pezzo preso on-line non puoi prenderti 30-40 ?
o è una questione di principio ?
Non esageriamo ci sono negozianti onesti e disonesti come in tutti i settori.Tanto con quello che costa la roba on-line rispetto al negozio puoi anche prenderti 100 di manodopera che il cliente ci guadagna lo stesso.
Purtroppo la vendita on line è un'arma a doppio taglio ed anche le aziende se ne stanno accorgendo,penso che in futuro,a parte prodotti di primo montaggio come gruppi,ruote e prodotti "vecchi" magari dell'anno precedente,i prezzi tra on line e negozi tenderanno ad avvicinarsi. Alcune già hanno nelle clausole il divieto di commercializzare i loro prodotti on line.
Sarebbe bello però fare anche una hit parade delle ca...te dei clienti,penso che sarebbero largamente superiori a quelle dei rivenditori