Esatto, ascoltare il parere di Fontana sulle discese non è molto indicato...un po' come ascoltare Mike (Ninja Trail) che mentre scende da single trail micidiali commenta "che FLOW ragazzi!".....quando per l'80% dei comuni mortali si tratta di single trail da madonne o discesa a piediSe vuoi il mio parere, non prenderei questa affermazione troppo alla leggera..
Fontana è uno che ci sa fare veramente e soprattutto in discesa.. è normale che per lui le discese della Hero corrispondano ad una semplice formalità/banalità!
Ed infatti la stragrande maggioranza delle discese non presenta passaggi chissà che tecnici.. ma comunque non sono da sottovalutare!
La gara è molto lunga e quando inizi ad essere cotto come una pera, è facile commettere piccoli errori o distrazioni dovuti alla stanchezza..
le discese sono veloci, se entri in curva troppo veloce e ti parte l'anteriore fai un bel patatrak (tanto per fare un esempio)
Terza salita del corto ti riferisci al Pordoi?Il lungo è un po' il cuore pulsante della manifestazione, quello che l'ha caratterizzata e che oggi la gente associa al nome. Se uno è un po' alla caccia dell'elemento suggestivo, della sfida, della "real thing", probabilmente è la scelta.
A mio parere è un percorso difficilmente preparabile per un amatore che vuole provare a "competere"
Prima o poi finisce la benza che il traguardo non è per niente vicino, e uno si sta sostanzialmente trascinando all'arrivo. Io lo trovo un po' avvilente: capisco il fatto di dosare perché la gara è lunga o le salite dure, ma quando partecipo ad una gara vorrei averne fino alla fine, con le dovute proporzioni. Trovarmi a 3/4 del percorso che spingo faticosamente il ritmo di quando esco in scarico, con l'aggiunta che me ne sono pure camminato un po', mi fa sentire che sono fuori target, anche se è la condizione in cui si trovano più o meno tutti gli altri davanti e dietro di me.
Ed è quello che secondo me succede nel 90% + iva dei casi.
Complice l'Ornella magari, ma anche le caratteristiche di tutte le salite (più dure e molto più lunghe del solito per la maggior parte degli amatori, ti costringono a pedalare a cadenze più basse del solito e in una posizione a cui non si è del tutto abituati), oltre che ai frequenti passaggi a quote rilevanti.
Per gestirla "in tiro" dall'inizio alla fine non basta avere un ottimo motore (direi che come minimo una soglia anerobica intorno ai 4-4.5 w/kg, giusto come riferimento molto grossolano), ma bisogna anche avere un'ottima tenuta sulla distanza.
E dirò qualcosa in controtendenza: se non si vuole mettere MAI giù il piede (per lo meno in discesa) bisogna avere anche buone capacità di guida, migliori della media: il percorso è facile/banale al 99% in discesa, ma quell'1% di passaggi dove serve avere confidenza e un buon controllo del mezzo c'è.
Il corto mi sembra una sfida più a portata di amatore.
Io sono sempre calato anche durante il corto, ma riuscendo comunque ad esprimere un qualche ritmo fino alla fine. E non è scontato: richiede una preparazione seria durante tutto l'anno, il che passa quasi inevitabilmente anche dal partecipare ad un po' di marathon dure durante la stagione, per prenderci le misure e fare l'esperienza che serve per gestirsi bene, oltre che avere di tuo buoni valori e una buona tenuta.
La terza salita in particolare l'ho sempre trovata decisamente spaccagambe (tra pendenze e tratti con fondo molto poco scorrevole), lasciandoti in condizioni difficili per averne anche sull'ultima.
L'intermedio mi attira molto: credo sia evidente che rappresenta l'alternativa che hanno provato a mettere in campo quest'anno per combattere il trend di perdita di iscrizioni (trend diffuso su tutte le marathon del territorio nazionale, ad eccezione forse di qualche caso).
Potrebbe essere la soluzione per gli amatori buoni/discreti che vogliono osare qualcosa di più del corto, confrontandosi con un percorso che rimane forse ancora "affrontabile".
Rimane un po' (a me) quella sensazione che non sia nè uno nè l'altro... ma probabilmente dovrei convincermi che queste sono solo menate da lasciar perdere.
Tutto rigorosamente secondo la mia umile e discutibile opinione.
Grazie x la precisazione, comunque il mio era un commento che cercava di essere ironico.Se vuoi il mio parere, non prenderei questa affermazione troppo alla leggera..
Fontana è uno che ci sa fare veramente e soprattutto in discesa.. è normale che per lui le discese della Hero corrispondano ad una semplice formalità/banalità!
Ed infatti la stragrande maggioranza delle discese non presenta passaggi chissà che tecnici.. ma comunque non sono da sottovalutare!
La gara è molto lunga e quando inizi ad essere cotto come una pera, è facile commettere piccoli errori o distrazioni dovuti alla stanchezza..
le discese sono veloci, se entri in curva troppo veloce e ti parte l'anteriore fai un bel patatrak (tanto per fare un esempio)
Terza salita del corto ti riferisci al Pordoi?
Guarda senza cattiveria ma io sinceramente quelli come te non li capisco.. sembra che in italia esista solo la capoliveri, la hero, e la dolomiti superbike.. poi ci si lamenta perché costano tanto gara, alberghi e/o chissà cos altro.La mia partecipazione alla Hero è dovuta al fatto che il prox anno non c'è la Capoliverilegendcup quindi ho ripiegato sulla Hero e camminare 1h a piedi per poter dire ho fatto il lungo anche no
Per me la Capoliverilegendcup è il top delle marathon non c'è niente di estremo ma non ti lascia respirare un attimo per me la mtb è questo
Guarda senza cattiveria ma io sinceramente quelli come te non li capisco.. sembra che in italia esista solo la capoliveri, la hero, e la dolomiti superbike.. poi ci si lamenta perché costano tanto gara, alberghi e/o chissà cos altro.
In italia esistono almeno 20/30 marathon stupende (ma meno pubblicizzate) e molto meno costose e inflazionate.
Mi viene in mente la valtellina bike marathon, la brenta bike, la lessinia, la kronplaz king, la marathon dell'altopiano.
Mi sembra un pò come gli stradisti che per loro esiste solo la 9 colli e la maratona delle dolomiti..
Concordo...per me una marathon deve essere tutta pedalabile, se poi uno non ci riesce perché non è allenato abbastanza ok ma che non la facciano neanche i pro proprio no!ho ripiegato sulla Hero e camminare 1h a piedi per poter dire ho fatto il lungo anche no
No no guarda nessuna polemica. Sicuramente avrai le tue ragioni più che valide. Però hai scritto non c è la capoliveri, ho ripiegato sulla hero.. come se esistesse solo quella..Se leggi bene il post io chiedo informazioni sui tracciati e non sto a lamentarmi per costi iscrizione trasferte e via dicendo poi se vuoi fare polemica
Curioso. La salita del Pordoi inizia si con ciottoli smossi, ma sono pochi centinaia di metri. Di solito è la salita più facile anche se un po' lunga.Sì.. si imboccava quasi subito la risalita offroad e ricordo un pezzo piuttosto lungo che forse costeggiava un rigagnolo, non particolarmente ripido ma caratterizzato da questo fondo di sassi/ciottoli fissi nel terreno che tendevano ad impuntarti leggermente la bici ad ogni pedalata, mi aveva veramente ammazzato gambe e schiena: sembrava di pedalare con delle ruote ottagonali. Quando finalmente il fondo era diventato un po' più omogeneo, era ancora diventato più lento/molle, e più ripida la salita..
Prima di passare sull'ultimo tratto di asfalto ricordo anche un po' di rampette assassine qui e là.. sicuramente una risalita tosta per me.
L'ultima salita la ricordo molto più pedalabile, ma anche con dei tratti ripidi e piuttosto lunghi.. col fatto che c'ero arrivato già bello cotto, finirla era stato spiacevole. Ricordo che quell'anno ho pensato che se fossi stato iscritto alla lunga sarebbe stato un calvario finirla. Rientravo dopo un anno di stop dalle gare, avevo corso in primavera ma avevo iniziato la preparazione un po' più seria che era già quasi fine Marzo.
Continuo a non capire i tuoi commenti se a te non interessa la hero puoi anche fare a meno di commentare grazieNo no guarda nessuna polemica. Sicuramente avrai le tue ragioni più che valide. Però hai scritto non c è la capoliveri, ho ripiegato sulla hero.. come se esistesse solo quella..
Lo dico non per te, ma perché in giro ne sento tanti che si lamentano della hero.. e del costo di iscrizione, e del costo alberghi, e dell'ornella, e del maltempo a volte.. cavoli ragazzi.. ma basta non farla!!!! Anzi se scegli di non farla con quel budget te ne fai 3 di marathon, quindi io consiglio proprio di non farla!
i pro la fanno, alcuni tutta e al massimo alcuni non ne pedalano 100/200mtConcordo...per me una marathon deve essere tutta pedalabile, se poi uno non ci riesce perché non è allenato abbastanza ok ma che non la facciano neanche i pro proprio no!
Concordo...per me una marathon deve essere tutta pedalabile, se poi uno non ci riesce perché non è allenato abbastanza ok ma che non la facciano neanche i pro proprio no!
Curioso. La salita del Pordoi inizia si con ciottoli smossi, ma sono pochi centinaia di metri. Di solito è la salita più facile anche se un po' lunga.
L' ultima è quella che porta al Sella. Beh, questa se la gioca con la prima. Ha punte vicino al 30%... però là con l'adrenalina che sei vicino al traguardo dovrebbe aiutare. Per me la più difficile resta sempre l'ascesa al Danter. Poi Sella e Pralongiá, che al corto e davvero tosta e lunga.
Esatto confermo, poi soprattutto le discese molto ripide e se non si è molto pratici non è il massimoSe vuoi il mio parere, non prenderei questa affermazione troppo alla leggera..
Fontana è uno che ci sa fare veramente e soprattutto in discesa.. è normale che per lui le discese della Hero corrispondano ad una semplice formalità/banalità!
Ed infatti la stragrande maggioranza delle discese non presenta passaggi chissà che tecnici.. ma comunque non sono da sottovalutare!
La gara è molto lunga e quando inizi ad essere cotto come una pera, è facile commettere piccoli errori o distrazioni dovuti alla stanchezza..
le discese sono veloci, se entri in curva troppo veloce e ti parte l'anteriore fai un bel patatrak (tanto per fare un esempio)
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