-resistenza aereodinamica:
Visto che non entra in considerazione il peso, possiamo supporre che la superficie frontale dei due ciclisti sia simile. Poichè tutte le altre varibili risultano costanti, possiamo considerare la medesima resistenza aereodinamica per entrambi i ciclisti, che è quindi ininfluente.
Io sono più a favore della tesi iniziale e cioè che tale forza è si la medesima per i due bikers ma si opponendosi ad una forza, quella del loro peso, differente tra i due, determina un rallentamento diverso.
E comunque in base all'esperienza reale non mi sento di confermare, quanto detto qualcuno in un post e cioè che l'attrito dell'aria è ininfluente a basse velocità. Presente quando si pedala sull'asfalto su piano e soffia una brezza appena appena percepibile da fermi? Beh la differenza di sforzo sui pedali e la di velocità sul tachimetro si nota eccome!
Io ero giunto a questa conclusione interrogandomi sul perchè i commentatori delle gare di sci insistessero spesso sul fatto che Alberto Tomba (notoriamente un bel macigno), fosse avvantaggiato in discesa da proprio peso elevato. Considerate che in quel caso non esiste veramente nessun altro attrito oltre a quello dell'aria anzi, a essere pignoli il maggior peso dovrebbe generare un forza d'attrito tra sci e neve...