bho...
cmq Garga, ci siamo incentrati sulla larghezza della carcassa, non della robustezza.
Resta comunque il fatto che una gomma normale troppo piccola va gonfiata molto, specialmente al posteriore, per evitare di pizzicare andando a perdere moltissimo in termini di stabilità, direzionalità, grip sullo scassato. Se su un percorso pietroso con un Fat Albert scendi a 2atm, con una gomma più piccola scendi a 2,5-2,7 e la bici risulta più nervosa, peggiori il grip in frenata, il comfort e vai più piano.
Insomma imho se non vuoi giungere a compromessi del tipo mi tengo in discesa per fare meno fatica in salita, una gomma abbondante è necessaria, specialmente su percorsi alpini (rocciosi).
Io sono dell'idea che sia meglio montare una gomma al limite della pedalabilità, che non renda la bici un trattore, ma che garantisca protezione dalle pizzicature e grip in ogni situazione. Poi tanto, dopo i primi mesi di difficoltà (in cui senti la minore scorrevolezza e il maggiore peso), la gamba si abitua a portare su una gomma meno scorrevole e più pesante, quindi ritorni a salire come prima. Bisogna solo avere la costanza di insistere anche se all'inizio si fa più fatica o di andare per gradi.
E' solo una questione di allenamento in una disciplina dove non conta il cronometro, quanto il divertimento.
Il tutto ovviamente senza strafare e tenendo in considerazione le proprie abilità di guida. Se sono uno che scende tranquillo è inutile che monto un 2,5 da 62 di ERTRO che non riesco a sfruttare!