Vegan, la tua dieta mi entusiasma, anche se A ME rimangono troppi se e troppi ma..
Sia chiaro io non sono vegetariano, ne veganiano, ma come dire sono "tendente", nel senso che raramente mangio carne (max 1vv/settimana), mai uova, latte; molta frutta la sera (mi piace tenermi leggero la notte..).
Tuttavia, per "deformazione" professionale, conosco molto del mondo agricolo e di come "ciò" viene prodotto.
1) Mi riallaccio al discorso tossine in primis.
Uno degli esami che ho sostenuto "ai tempi" si chiamava: Micotossine e micotossicosi. Studia le tossine prodotte da funghi parassiti e non, delle colture vegetali in campo e/o durante la conservazione, in grado di colpire per ingestione, inalazione, contatto e perlopiù tutte altamente cancerogene e/o teratogene. Rimasi sconvolto e incuriosito allo stesso tempo, per la capacità "mostruosa" che hanno i funghi come microrganismi..
Qualche nome?
- Aflatossine (aflatossicosi) se ne conoscono circa 18, prodotte da Aspergillus flavus e parassiticus scoperte nelle arachidi, ma colpiscono anche il mais, sorgo, et altri cereali, nonchè semi di cotone, girasole, mandorle e noci. Sono in grado di passare nel latte (trasformandosi in M1 & M2) e mantenere gli stessi effetti di quelle sui cereali.
- Zearalenoni prodotte da Fusarium graminearum, culmorum ed equiseti che producono il cosiddetto marciume del culmo e della spiga nei cereali. A basse dosi, sono in grado di agire sulla sfera riproduttiva (ipofertilità, iperestrismo)
- Tricotecenotossicosi circa una 50ina di composti prodotti dal genere Fusarium che attaccano i cereali e hanno azione tossica sulle mucose ed attività teratogena..
- Ocratossicosi prodotte da alcune spp di Aspergillus e Penicillium soprattutto nefrotossiche
- Ergoline prodotte da Claviceps purpurea attaccano i cereali, derivati dell'acido lisergico, agiscono sul sistema nervoso centrale.
Non mi dilungo oltre, ma ne esistono tante altre..
Vi basti solo pensare a quanto viaggiano gli alimenti con la globalizzazione e a COME spesso viaggiano per la mancanza di norme e controlli severi. Gli stessi limiti di legge di qs sostanze sono spesso abbastanza laschi, per non dire di tutto ciò che si muove con false certificazioni.. per non parlare del fatto che non esistono norme univoche, se non nei grandi stati, e gli altri?
2) Discorso produzioni.
Come qualsiasi lavoro, produrre nel mondo agricolo significa minimizzare le perdite per abbattere i costi, accelerando i tempi naturali per immettere il prodotto sul mercato quando maggiormente "tira". Per fare ciò si usano dosi massicce di fertilizzanti e trattamenti fitosanitari. Solo a titolo di es. per non dilungarmi oltre basti pensare che le Mele subiscono mediamente 6/7 trattamenti l'anno con fitofarmaci; le Banane trattamenti a base di Dibromo-Cloro-Propano (DBCP); etc.. Oltremodo molti di qs prodotti sono di sintesi, quindi non esistono in natura e tendono a perdurare nel tempo nell'acqua, nel suolo. La raccolta meccanica per abbattere i costi della manodopera implica l'uso di ormoni per accelerare il processo di maturazione.
Non parliamo poi del discorso Bio, che spesso di "bio" ha solo il nome..
Per fortuna, almeno da noi, il costo alle stelle di carburanti, concimi e sementi, ne sta limitando l'uso..
L'ideale sarebbe avere il proprio orticello, ma anche li, chi ti dice che dove lo impianterai è "pulito" aria-acqua-suolo?
Concludendo, sia chiaro, non voglio creare falsi allarmismi e/o generare paranoie, piuttosto per dire, che una alimentazione vegetale sicuramente aiuta a largo spettro, compreso la riduzione dell'inquinamento terra/acqueo, tuttavia, non è detto essa sia salubre a prova di bomba..
Scusate se mi sono dilungato, qs resta una mia opinione personale, condivisibile o meno. Per il resto, continuo anch'io con frutta e verdura!
L'argomento è interessante!